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Autore: ilariadragonfly    17/01/2016    4 recensioni
Sono le 3:30: gli allenamenti sono tra due ore ed io ho la soluzione ai mali di tutti, “sono proprio un genio della lampada, il genio più genio dei sette mari!” penso.
Mi dirigo dai miei compagni di stanza e li prendo per un braccio portandoli fuori dal dormitorio, loro si dimenano e cercano di opporsi, ma poi si rassegnano e finalmente si lasciano portare con più facilità.
Quindi andiamo in città, fino a lì nessuno a spiccicato una mezza parola.
Mi fermo davanti a un negozio.
-Ora noi entriamo lì, indietro non si torna- urlo in modo che i due capissero le mie intenzioni.
-Io lì non ci entro, piuttosto i capelli sciolti!- dice Nathan tenendo le braccia conserte.
-Nemmeno io, non ho intenzione di rovinarmi, e poi non potremmo semplicemente comprare degli elastici già che ci siamo???-ribadisce Jordan.
Non dico altro che sennò racconto tutto:
TI ASPETTO DENTRO!!!!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harley/Jousuke, Jordan/Ryuuji, Nathan/Ichirouta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Punto di vista: Harley

Dopo il FFI Mi sono trasferito alla Raimon per continuare i miei allenamenti con la squadra, ma non sono stato l’ unico, qui con me e con gli altri sono rimasti anche Shawn Frost, Jordan Greenway, Xavier Foster, Caleb Stonewall ,Archer Hawkins e Austin Hobbes.

È una calda giornata estiva ed è da questa mattina che già non ne posso più:
i miei compagni di stanza sono Nathan e Jordan, due ragazzi molto in gamba e che sanno il fatto loro, noi andiamo molto d’accordo e poi sono contento che non mi sia capitato un tipo come Archer o addirittura Caleb.
Scott, il nostro caro difensore è riuscito a entrare in camera nostra fregandoci per dispetto gli elastici per i capelli ai miei compagni e gli occhialini per fare surf a me.
Io sono un tipo che sbotta subito dal nervoso, ma non pensavo che i miei compagni sempre calmi e pacati potessero essere peggio di me: erano entrambi disperati perché loro senza elastici sono finiti e con l’ afa di oggi, sarebbero presto morti di caldo; tuttavia non abbiamo le prove che sia stato Scott e anche se fosse stato lui non lo avrebbe mai ammesso e mai ci avrebbe ridato i nostri amati accessori.
Fatto sta che tra poco abbiamo gli allenamenti e se questi due sclerati non trovano gli elastici per la loro massa di capelli potrebbero veramente rimetterci la testa.

Sono le 3:30: gli allenamenti sono tra due ore ed io ho la soluzione ai mali di tutti, “sono proprio un genio della lampada, il genio più genio dei sette mari!” penso.
Mi dirigo dai miei compagni di stanza e li prendo per un braccio portandoli fuori dal dormitorio, loro si dimenano e cercano di opporsi, ma poi si rassegnano e finalmente si lasciano portare con più facilità.

Quindi arriviamo in città, fino a lì nessuno a spiccicato una mezza parola.

Mi fermo davanti a un negozio.
-Ora noi entriamo lì, indietro non si torna- urlo in modo che i due capissero le mie intenzioni.
-Io lì non ci entro, piuttosto i capelli sciolti!- dice Nathan tenendo le braccia conserte.
-Nemmeno io, non ho intenzione di rovinarmi, e poi non potremmo semplicemente comprare degli elastici già che ci siamo???-ribadisce Jordan.
-No, noi ora entriamo in quel dannato parrucchiere e voi vi fate tagliare i capelli: è tutta la mattina che non fate altro che non sia lagnavi del caldo e dei vostri capelli che si attaccano sulla nuca e sulla fronte dal sudore e poi….- mi metto dietro di loro e con la mano sinistra afferro i capelli del blu e con la destra quelli del verde portandoli in alto facendo passare dell’ aria fresca sui loro colli.
- E’ meglio così-e tengo i loro capelli alzati.
-O così- e lascio cadere le loro chiome sulle rispettive spalle  facendo in modo che i capelli si attaccassero nuovamente alla nuca.

I due ragazzi non fanno una piega, si girano e camminano nella direzione da cui siamo arrivati, con falsa determinazione che si intuisce a kilometri.
-Codardi- dico ad un tono che devono per forza avermi sentito.
Loro non si girano.
-Cagasotto- dico sempre per farmi sentire dai miei compagni che si bloccano, nessuno dei due sopporta questo aggettivo.
-Va bene, hai vinto: io accetto- mi dice il verde.
-E’ così che si fa fratello!!! E tu Nathan, cosa vuoi fare- gli chiedo.
Il blu ci pensa un po’ su e poi ci da la sua risposta, o meglio, la sua controproposta:
-A una condizione: tu Harley, ti taglierai i capelli con noi, ci stai???-.
Deglutisco spaventato: io amo i miei capelli scombinati e pieni di nodi, ma ammetto che mi creano spesso non pochi problemi:
-Accetto, sono un temerario io!!!- e detto questo li prendo e li trascino dentro quel negozio alla vista spettrale.
-Buongiorno, posso esservi d’ aiuto????- Ci chiede la ragazza alla cassa appena varcata la soglia.
-Sì grazie… vorremmo tagliarci tutti e tre i capelli- dico a fatica.
-Va bene… di voi mi occuperò io personalmente quindi accomodatevi pure al lavatesta dove i miei colleghi vi laveranno i capelli e poi io penserò al taglio- ci dice la ragazza alla cassa.
Noi ci sediamo su quelle poltrone e dei ragazzi iniziano a lavarci il capo.

Fatto ciò ci fanno accomodare sulle sedie: inizia la nostra agonia!
La ragazza passa prima da me:
-Come li vogliamo tagliare?-mi chiede.
-Allora io vorrei solo accorciarli un po’ e sfoltirli-
-Capito- la ragazza prende la forbice e la avvicina sempre di più alla mia chioma.
-Ferma ferma ferma ferma-urlo ma è  troppo tardi: ha già tagliato gran parte dei miei capelli.
-Se vuoi ci fermiamo- mi chiede, io vorrei ma quella testa blu mi precede:
-No signora, continui pure, è un temerario lui!- dice sarcasticamente, la ragazza gli da retta e io senza troppe cerimonie mi rassegno e rimango con gli occhi chiusi fino a quando quella indemoniata non finisce  (circa 20 minuti dopo) e mi guardo allo specchio: sono cortissimi e pochissimi.
Un ragazzo viene da me e inizia a asciugarmeli e con la coda dell’ occhio vedo che sta passando tra i miei due amici per scegliere la prossima vittima e a quel punto tocca a me:
-Signora inizi pure da quello alla sua destra, anche lui è un vero temerario!-
Il blu mi guarda in cagnesco e la ragazza inizia a tagliargli i capelli e finisce poco dopo.
-Vanno bene così-chiede a me e al blu sul suo operato. Gli ha tagliato si e no mezzo cm! 
-no non- ma vengo interrotto dalla testa blu.
-il patto era che dovevamo tagliarci i capelli, non hai specificato di quanto-e a quel punto Nathan sta per averla vinta.
 Inizio a squadrare la situazione fino a trovare un’ unica via d’ uscita e non pensavo che il mio diploma mi sarebbe mai servito:prendo la forbice e il pettine.
- Harley cosa vuoi fare???- Mi chiede terrorizzato il mio amico blu.
-Semplice fratello, vedi io ho studiato per diventare parrucchiere e ho anche un diploma quindi posso tagliarti i capelli come un parrucchiere che si rispetti-
-No Harley ti prego non farmi questo- prende i suoi capelli e se li porta in avanti sulle spalle impedendomi di tagliarli.
-Guarda che anche io me li sono tagliati e ora sto da dio, forza fratello un po’ di coraggio-.
-Perché non inizi da Jordan che è molto più calmo di me???-.
-Non sei nella posizione di avanzare pretese!!!- gli fa notare il verde impaurito.
-Ragazzi sono solo un paio di forbici e un taglia capelli, cosa volete che siano in….-non riesco a terminare la frase che i due mi precedono:
-In confronto all’ immensità dell’ oceano, per caso???- dicono in coro annoiati.
-Mi faccio tagliare i capelli da te a una condizione: lasciami il ciuffo che mi copre l’ occhio sinistro!-.
-E a me questi piccoli ciuffettini qui davanti!- dice l’ altra lagna verde e io mi trovo alle strette:
-Va bene, va bene- Nathan rimette sulla schiena i suoi capelli blu con le lacrime agli occhi che sono chiusi per non guardare.
Quindi faccio un taglio netto sui suoi capelli e aggiusto il tutto con il taglia capelli e portando il suo taglio lungo a un bellissimo e ordinato caschetto cortissimo e rasato con un ciuffo che gli scende sull’ occhio sinistro.
- Jordan sto arrivando- il ragazzo inizia a dimenarsi e a correre per tutto il negozio e io lo sto inseguendo sotto gli occhi increduli della proprietaria e dei dipendenti:
-Non sarebbe meglio rimandare a quando lui sarà pronto???- mi chiede la cassiera.
-Signora, lei non sa cosa sopporto da questa mattina quindi è pregata di starne fuori- le dico furiosamente e mi rendo conto che con quelle forbici e con il taglia capelli in mano sembro un pazzo malato di mente.
-Mi permetta almeno di offrire al ragazzo un bicchiere d’ acqua- e la donna mi fa l’ occhiolino e io capisco il suo piano:
- Jordan quando sarai pronto dimmelo e rilassati con qualcosa- la signora gli porta un bicchiere d’ acqua che lui ingurgita velocemente per poi svenire addormentato dopo pochi minuti.
-Ma cosa gli avete fatto???- ci chiede Nathan, mentre io e la cassiera sistemiamo il verde sulla sedia per tagliargli i capelli.
-Giusto due bustine di sonnifero diluite nell’ acqua- risponde la donna.
-Ma voi state male!- ci urla il blu continuando a guardarsi allo specchio incredulo e parlando dei suoi capelli come una ragazza che per poco il verde non si sveglia.
-Giuro che se non la finisci te ne faccio dare anche a te cagasotto!!!- gli urlo e lui si zittisce e continua a osservarsi allo specchio.
Quindi inizio a tagliare i capelli al verde, come a Nathan, che non fa resistenza viste le condizioni in cui si trova.

Cavolo quanto sono bravo!!!

Poi estraggo il mio telefono dalla tasca e scatto una foto ricordo prima al pavimento e a tutti i capelli colorati sparsi in negozio poi a Nathan, che è riuscito a assimilare l’ idea, e a Jordan che dorme ancora beato sulla sedia.

Svegliamo il bello addormentato dai corti capelli che come si guarda allo specchio  corre ad abbracciarmi e a ringraziarmi…
-Sembra che l’ abbia presa bene-mi dice Nathan.
-Ovvio, in fondo siamo uno schianto adesso senza tutta quella inutile marmaglia di capelli informe- ribatto toccandomi i capelli corti.
-Taci tu che a me i miei capelli piacevano, ma ammetto che questo look non mi dispiace affatto-
Quindi i ragazzi finiscono di asciugarci i capelli, pago il mio taglio e l’ uso degli strumenti da lavoro (visto che a quei due cagasotto i capelli li ho tagliati io!!!) e ci incamminiamo per raggiungere la nostra scuola prima dell’ inizio degli allenamenti.





*Angolino della Dragonfly* 

ciao a tutti!!!!
questa storia è per farmi perdonare per l' ultimo capitolo di "Riccardo, tu credi nell' ironia della sorte" (di cui sto lavorando al sequel ) che è stato il più corto di tutti e mi dispiace.
Grazie ancora per tutti quelli che recensiscono le mie storie e che le seguono.
La prossima storia dovrebbe uscire mercoledì;
comunque non so se avrà un seguito con le reazioni dei compagni ma se ci sarà ve lo farò sapere e intanto spero vi sia piaciuta.
MidoChan e NaChan: a noi no
cosa no
Midochan e Nachan : no che non ci è piaciuta, leggerla ci ha fatti rabbrividire!!!
chiudo qui prima di tagliargli i capelli sul serio.
MidoChan: come se non mi avessi già preso l' appuntamento dal parrucchiere!
Adoro quando hai ragione!

Un forte abbraccio

IlariaDragonFly
   
 
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