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Autore: felia_water    17/01/2016    1 recensioni
Alex è un ragazzo stanco della sua vita. Non sopporta più il padre violento, né la madre assente. Odia sé stesso e quello che sta diventando.
Louis è un adolescente come tanti, passa da una ragazza all'altra senza curarsene troppo, gioca a calcio con gli amici, è in grado di divertirsi in ogni occasione.
Nulla sembra legare questi due ragazzi, ma qualcosa c'è: una profonda amicizia che li lega da anni e che li accompagnerà sempre, anche quando si troveranno contro un mondo che non li accetta per quello che sono, contro i pregiudizi che animano le loro stesse menti.
Ma non saranno soli contro i loro stessi demoni: uno avrà l'altro su cui poggiarsi e prendere coraggio e li accompagneranno in questo viaggio i loro amici, che li sosterranno sempre.
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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"And the vibe is felling strong and what's
Small turn to a friendship 
A friendship turn into a bond 
And that bond will never be broke 
And the love will never get lost"
-wiz khalifa & Charlie puth*
 

-ciao Lou...ho bisogno di parlare con te- disse trattenendo il respiro.
Il ragazzo di fronte sgranò gli occhi ancora di più: non riusciva a credere che Alex gli avesse rivolto la parola,e sopratutto che volesse chiarire.
-i-io...- balbettò in risposta, senza riuscire a formulare una frase. Così sospirò,rinunciando nell'impresa ed annuì semplicemente. 
Le labbra di alex formarono un triste sorriso e con un cenno,chiese al ragazzo di seguirlo.
Andarono al bar di fronte scuola, anche se le lezioni erano ormai cominciate da un pezzo.
Si sedettero nello stesso tavolo dove avevano avuto la discussione, dopo ciò che era successo con Noah.
Alex ricordò quel giorno con tristezza, erano cambiate così tante cose nei pochi giorni a seguire...
Il cameriere venne a prendere le ordinazioni e quando se ne andò, lasciò dietro di sé un silenzio che parve interminabile.
Louis non sapeva come comportarsi, non aveva idea di cosa potesse passare per la testa del ragazzo di fronte a lui, almeno non più.
Attese che Alex si decidesse a parlare, ma non sembrava affatto intenzionato: se ne stava li,seduto su quella sedia a guardare il tavolo,assorto nei suoi pensieri.
-Alex...non posso saltare lezioni per rimanere qua seduto in silenzio,se non hai niente da dirmi... - si stava per alzare,ma venne interrotto da Alex,che alzò lo sguardo e sussurrò un -Aspetta-
Si risedette, ora i loro sguardi erano intrecciati.
-io ecco, volevo parlarti. Vorrei spiegarti tutto...- incominciò e subito si portò le mani sulle tempie.
-sono stato un cretino dall'inizio. Non avrei mai dovuto b-baciarti e nemmeno comportarmi in quel modo dopo. È che ero così confuso! Sono nato e cresciuto con l'idea che... E poi mio padre continuava ad urlarmi...mi manchi,ma io davvero,non so più - Louis lo interruppe, appoggiando la mano sul suo braccio.
-Ailan,respira- gli disse dolcemente. - stai dicendo frasi scollegate e mi stai solo confondendo- poi prese un grosso respiro - mi sei mancato anche tu e ti prego, non scappare e non rinchiuderti in te stesso - fece una pausa. - proviamo a risolvere le cose insieme?- gli chiese.
Alex lo guardava fisso negli occhi,sorpreso da quelle parole e poi annuì lentamente. Lo aveva perdonato,per tutto. 
Louis abbassò le spalle, finalmente rilassato. - sono contento che tu sia tornato- disse con un sorriso pieno di calore.
Il ragazzo fece promettere ad Alex che gli avrebbe raccontato tutto, tranquillamente, ma non prima di aver bevuto i due cappuccini che avevano ordinato.
-che ne dici di andare a casa mia? Tanto ormai è inutile tornare a scuola, e poi a casa non c'è nessuno e staremmo più tranquilli- a louis venne in mente perché aveva notato come continuamente il ragazzo guardava intorno a sé, come se avesse paura di essere scoperto a compiere qualche crimine.
Alex pensò bene a quella proposta,prima di accettare.

***

Erano seduti in cucina, louis sulla sedia vicina a quella di Alex, in silenzio,aspettando che qualcuno cominciasse a parlare.
Alex non sapeva da dove iniziare e ogni minuto che passava,era sempre più convinto che fosse stata un'idea stupida. 
-Alex - lo richiamò il ragazzo. - per la questione di quella sera...quando ci siamo baciati, ti ha fatto schifo? Cioè, lo so che è stato per sbaglio e tutto, ma hai provato ribrezzo?- gli chiese con voce bassa e senza guardarlo in faccia,come se fosse perso nei suoi pensieri.
Ad Alex mancò il respiro. Per tutti quei giorni, aveva provato a porsi quella domanda,ma senza riuscirne e ora, qualcuno gliel' aveva posta e doveva rispondere.
- no- rispose semplicemente. 
A quel monosillabo,louis alzò la testa di scatto e poggiò il suo sguardo su di lui.
- Louis, io ecco, credo di essere...non riesco nemmeno a dirlo!- rise, ma una risata triste,cupa.
- non riesco nemmeno a dire ciò che sono! Sono cosí ridicolo! - disse tra le risate, ma nel mentre una lacrima silenziosa scendeva lungo la sua guancia rosea.
Louis si avvicinò e lo attirò in un abbraccio.
-non sei ridicolo Ailan, Sei umano. - 
- non secondo mio padre, non me l'ha detto in faccia, ma si vede dal suo sguardo che non mi considera umano,normale- sussurò Alex tra le pieghe della maglietta del ragazzo.
Louis si allontanò,ma senza lasciare il suo sguardo fisso in quello di Alex.
- non devi ascoltare tuo padre. Pensa a tutti i tuoi amici,non ti abbandoneranno mai e nemmeno io. Non sei solo Alex -

***

Alex era andato in bagno a sciaquarsi la faccia. Ritornò in sala e vide Louis seduto sul divano col cellulare in mano. Appena il ragazzo lo sentì, mise in tasca il telefono e sorrise ad Alex.
- come va?- gli chiese.
Alex si sedette sulla poltrona di lato.
- meglio. E a te? -
Louis lo guardò confuso. - cosa?-
-la domanda che mi hai fatto prima, e a te?- 
Louis sospirò. - ci ho pensato in tutti questi giorni Alex. Mi sa che sono io il più confuso ora - disse con un sorriso. - non lo so,davvero. Ho provato ribrezzo? No, non credo,penso solo che sia stato strano. -

***
Alex uscí dalla porta della casa di Louis quando stava arrivando l'ora del rientro della madre.
S'incamminò verso casa, con lo sguardo rivolto a terra e la testa altrove.
Quando arrivò a casa, si fece un panino e poi andò in camera sua.
Prese in mano il cellulare e scrisse un messaggio a sua sorella.

Promessa mantenuta.

Non fece in tempo a mettere giù il cellulare che suonò.
Eveline.
- avete risolto tu e Louis?- chiese subito.
- come puoi pensarlo?- chiese con un sospiro: quella ragazza era pazza.
- hai saltato scuola , e anche Louis. Coincidenza?-
-abbiamo risolto,più o meno...- disse Alex.
- oddio! Sono cosi felice per te! Finalmente!- esclamò al telefono e il ragazzo dovette allontanare la cornetta per quanto alto fosse il tono.
- no Kyan, non un'altra volta!- esclamò poi, sicuramente contro suo fratello. - ci sto parlando io! - 
- ora vado Alex, questa volta non l'avrá vinta..- borbottò,per poi tornare la solita ragazza - nei prossimi giorni organizziamo un'uscita fantastica! A domani!- e con questo chiuse la chiamata.
Alex si buttò all'indietro sul letto. Quel giorno era stato abbastanza pieno e non vedeva l'ora di chiudere gli occhi e non pensare più a nulla.
Ma ovviamente non fu cosi.

Angolo :)

Ecco il nuovo capitoloBuona lettura :))

effie & Jelia

*"E l'atmosfera si sente forte
E ciò che è piccolo si è trasformato in un'amicizia
Un'amicizia si è trasformata in un legame
E questo legame non si romperà mai
L'amore non potrà mai perdersi"

 
   
 
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