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Autore: Lyls    18/01/2016    2 recensioni
Dal primo capitolo:
"Pandemonium?" domando scettica fissando l'insegna con il nome lampeggiante.
"è nuovo aperto da poco" dice euforica, mentre una volta dentro, noto che ci sono fin troppe persone, ammassate come sardine tanto che perdo di vista Sarah mentre mi avvicino al bancone.
"Due long island" dico benedendo il fatto che almeno conosco qualche drink, mi guardo attorno mentre aspetto il mio turno, anche se ad un tratto mi sento osservata e noto un ragazzo biondo, che è anche abbastanza carino, vestito di nero che mette in risalto la carnagione chiara ed i capelli, e dei strani tatuaggi che gli spuntano dal collo che mi fissa ed è vicino al bancone "mai visto una ragazza?".
"mi vedi?" domanda sorpreso ed inarco un sopraciglio.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di una Shadowhunters quasi per caso '
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Cacciatori di Ombre

A volte essere fuori controllo, non lo si è per scelta.
Non so neanche quanto ho dormito, ma di sicuro non ho mai dormito così bene, ma a giudicare da fuori è sicuramente oltre il tramonto, ed anche se subito non ho collegato, fino a che mi sono resa conto, e ricordata cosa mi era successo.
Se subito non connetto, non ricordando neanche dove mi trovo ci metto qualche secondo a rendendomi conto di non trovarmi a casa mia.
Salvo poi ricordarmi chi mi ha salvato, ed arrossire rendendomi conto che si tratta della sua camera, mi guardo attorno e sospiro vedendo che lui non ce, alla fine sono sollevata per due motivi.
Il primo, perchè ultimamente qualsiasi cosa faccia o dica, mi fa diventare rossa come un pomodoro e mi prendere in giro a vita.
Il secondo, è perchè sarebbe stato strano da spiegare, soprattutto perchè non ci conosciamo neanche, tecnicamente parlando.
Ed alla fine recuperai i miei vestiti, e visto che fino a quel momento sembrava esserci un silenzio totale in casa, mi diedi per convinta che non ci fosse nessuno in casa, almeno finchè una volta aperta la porta della camera, vidi spuntare Simon, cosa che mi fece lanciare un urlo dalla sorpresa.
"Oddio Simon!" sbotto incredula fissandolo "mi hai fatto prendere un colpo" anche se a dispetto di quello che mi aspettavo lui sbuffa.
"Scusa non volevo spaventarti, e poi pensavo fossi Isabel" ammette deluso, ed assottiglio lo sguardo "che ho dett...dai non volevo dire quello" dice rendendosene conto "e poi non sapevo neanche fossi qui"
"Scusa hai ragione, non potevi saperlo" dico rendendomi conto che sarebbe stato difficile che lo sapesse.
Anche se più fisso Simon e più mi sembra diverso ma non riesco a capirne il motivo.
"Sono un vampiro" dice sorridendo divertito, forse avrà visto la mia faccia e le rotelle del cervello che girano o il cervello che fuma per cercare di capire che cosa c'è di diverso.
"Anche se la cosa non dovrebbe stupirmi, non pensavo esistevano anche i vampiri" dico pensierosa, alla fine detto da una che è per metà fata, metà angelo e metà Shadowhunters non è che sia proprio una di parte.
"Esistono demoni, fate, licantropi e Shadowhunters, devono esistere pure i vampiri no?" anche se questo spiega perchè non ho sentito che c'era qualcuno in casa.
Non c'era nessuno di vivo in casa.
"Ma non sapevo che fossi diventato un vampiro" l'ultima volta che ci siamo visti era ancora umano, ne sono sicura anche se alla fine presa dal parlare con lui, quasi non mi accorgo di essere alla fine delle scale, anche se alla fine scuoto la testa.
"è una lunga storia" dice scrollando le spalle "non volevo neanche esserlo un vampiro" dice mentre noto che si dirige verso la cucina e si siede sul tavolo "è stato poco dopo che ero stato preso a quella festa, si vede che avevano deciso che ero più utile come vampiro che come cena" anche se sembra quasi trattenersi.
"A Sarah verrà una crisi isterica che il suo migliore amico è un vampiro e non lo sapeva" dico sorridendo divertita.
"E tu? non sembri per niente sorpresa" dice un pò scettico alla fine per quanto ne sa lui sono un umana normale.
"Diciamo che sono messa peggio di te su cose che avrei preferito, non capitassero" e gli racconto la versione riassunta di ciò che è capitato.
"Questa spiega tante cose, come il fatto che il tuo sangue sembra quasi chiamarmi o cantare*" dice divertito, anche se noto solo ora quanto si sia trattenuto, tanto da sentire degli scricchioli nel punto dove ha appoggiato le mani, aggrappandosi al tavolo.
Mi domando da quanto non si nutre per reagire in quel modo, sperando che non sia così pazzo da non nutrirsi perchè non gli piace essere un vampiro, altrimenti è proprio deficiente e glielo si legge in faccia che ha ben poca resistenza.
"Forse è meglio che ti trovi qualcosa da bere" dico fissandolo mentre faccio qualche passo indietro senza voltarmi, mai dare le spalle ad un predatore, soprattutto se è un vampiro ed è più veloce di te.
Dov'è Jonathan quando serve? O dove sono tutti quando servono?.
"Solo un assaggio e non ti faccio nulla" dice un pò troppo convincente mentre so benissimo che non devo cascarci, ha l'aria di chi rischia di dissanguarti se non si controlla un pò.
"Ci tengo alla vita grazie" dico assottigliando lo sguardo.
Alla fine mandando al diavolo il senso di sopravvivenza, spalanco la porta ed inizio a correre, di certo non rimango nella stessa casa con lui.
Ma faccio poca strada che me lo ritrovo davanti e deglutisco mentre la mia vita inizia a passarmi davanti, e prego con tutta me stessa che faccia presto, tanto da chiudere gli occhi quando sento il suo alito sul collo e poi sento i canini ma appena toccano la mia pelle e faccio smorfia di dolore quando lo sento bere, gli do una testata, testa contro testa ed una ginocchiata all'inguine, questo lo spinge a mollare la presa e guardarmi storto con ancora i canini sporchi con il mio sangue, anche se grazie al mio ragazzo so che i vampiri sono vulnerabili quando si nutrono perchè si concentrano solo su una cosa: il sangue.
Faccio finta di non notare il sangue che esce dalla ferita al collo, glielo si legge in faccia che ne vuole ancora ma di certo non lo avrà da me.
"Ti è andata bene che c'ero solo io e non Sarah o qualcun'altro o saresti già morto, ma credo ci manchi poco" dico notando che la sua espressione sembra quasi spiritata, anzi senza il quasi.
"Che razza di sangue hai?" domanda incredulo, mentre sbatte un paio di volte gli occhi come se non credesse a quello che sente o prova, ad un certo punto barcolla anche.
"Crystal?" domanda una voce che sembra quella di Jonathan e già sono pallida di mio ora lo sono di più. "Vattene" dico sussurrando a Simon "o ti ucciderà" ma lui scuote la testa dicendo qualcosa sull'affrontare le conseguenze, ma più che altro sembra masochista e basta.
Per fortuna le strade sono deserte e nessuno è passato mentre Simon dava spettacolo di se, prego che ci sia qualcun'altro con Jonathan o sono sicuramente dolori per Simon.
"Che è successo?" domanda Sarah correndo verso di me, e ringrazio che ci sia anche lei con Jonathan, guarda prima me e poi Simon.
"Non è niente" dico minimizzando, mentre tira fuori uno stilo ed inizia a tracciare un iratze sul collo prima che perdo altro sangue.
"Vampiro che fai qui?" domanda Jonathan gelido "non potresti entrare in città"
"Volevo parlare con Isabel" dice Simon ma non mi stacca gli occhi di dosso.
"Ed intanto cerchi di uccidere un innocente?" domanda cattivo Jonathan con uno sguardo che non gli ho mai visto prima, sembra proprio furioso, deglutisco e mi metto tra i due.
"E colpa mia" dico fissando Jonathan negli occhi "lui mi aveva detto che il mio sangue lo attirava ma mi sono avvicinata lo stesso, non avevo mai visto un vampiro, poi però ho capito solo dopo che è stata una pessima idea" anche se non è del tutto vero, lo so io e lo sa pure Jonathan.
"Poteva ucciderti" dice senza smettere di fissare Simon, sembra quasi che aspetta un suo passo falso per farlo fuori o forse aspetta che mi sposto io per farlo fuori.
"Ma non l'ha fatto" dico convinta, mentre Simon continua a fissarmi ma non lo fa forse nonostante il sangue capisce che sarebbe da stupidi, attaccarmi, o forse no, visto che ci riprova non appena Jonathan si volta verso Sarah, ma avendo i riflessi da Shadowhunters entrambi, Sarah usa lo stilo per tatuarsi sul braccio la runa della velocità e fa uno sgambetto a Simon e Jonathan lo blocca per terra, accade tutto con una velocità assurda che non me ne accorgo subito.
"Dicevi?" domandano entrambi all'unisono, facendomi scappare uno sbuffo.
"Dovremo consegnarlo al Conclave" dice Sarah ma Jonathan scuote la testa.
"Un vampiro entrato illegalmente a Idris ed a attaccato Crystal, secondo te cosa succederà se lo consegnamo? se è per il suo sangue basta tenerli lontani e lui torna come prima, ma prima deve passargli la sbornia da sangue" dice fissando poi me come se avessi l'ultima parola.
"Anche se non lo consegnamo prima o poi si renderanno conto della sua presenza, ma ha ragione Jon facciamogli passare tutto il sangue che a bevuto e poi decideremo" dico rendendomi conto che di una cosa "dove lo teniamo?".
"C'è la casa in cui sono cresciuto, nessuno andrà a controllare li" dice Jonathan dopo averci pensato un pò.
Alla fine Jonathan si offrì di portarlo li quello stesso momento, mi domandai solo quando ormai erano andati via se fosse stata una buona idea.
"Secondo me non ci arriva a domani, Simon" dice Sarah sulla stessa onda dei miei pensieri.
"Io mi fido" ma nello stesso istante che lo dicevo, mi resi conto che non ero così sicura.



*= prima che qualcuno storca il naso, non è come per Twilight ma più come True Blood, per chi ha visto alcune puntate di quella serie sa cosa fa il sangue di fata ai vampiri e perchi non lo sa, il sangue di fata rende i vampiri se non pazzi o quasi e come se fossero strafatti e/o ubriachi.
   
 
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