V- VINCENT
La porta del piccolo pub Irlandese gestito da Gwain e sua sorella Mithian si aprì lasciando entrare l’aria gelida di inizio Gennaio.<< Ciao ragazzi! Un tempo da lupi eh? Dov’è il festeggiato!? >> chiese il castano salutando Arthur, Gwen e Morgana che si scrollarono di dosso i giubbotti leggermente innevati
<< Non è ancora arrivato… ha detto che verrà per conto suo… doveva aspettare una persona… >> disse il biondo leggermente infastidito << Sei per caso geloso principessa? >> chiese il barista dandogli di gomito, il Pendragon lo fulminò con lo sguardo << Non torturarlo Gwain, ci sta già pensando da solo >> disse ridendo la corvina << Va bene, va bene, venite vi accompagno al vostro tavolo >>.
Pochi minuti dopo la porta del pub si aprì nuovamente
<< ciao Gwain! Gli altri sono già arrivati? >> chiese Merlin entrando, seguito a ruota da un altro ragazzo dai capelli rossicci e gli occhi verdi << ciao Merlin! Auguri! Si, sono già di là, chi è il tuo amico, non l’ho mai visto da queste parti… >>
<< Gwain, Vincent. Vincent, Gwain. Lui non abita qui, è venuto solo per il mio compleanno>> disse il moro facendo le presentazioni.
Dopo essere stato accompagnato nella saletta riservata solo per loro Merlin fece le presentazioni anche con gli altri ragazzi e notò, con piacere, che Arthur sembrava leggermente infastidito… che fosse geloso? Il corvino prese quindi posto tra il biondo e il suo nuovo amico.
<< Allora Vincent, da quanto conosci Merlin? >> chiese Morgana per rompere quella tensione che si era andata a creare << Bhe, lo conosco da molto, possiamo dire che ci conosciamo da una vita non è così Lin? >>
<< Già >> annuì il corvino sorridendogli apertamente, il biondo lo guardò con odio, << Ma chi si crede di essere, nessuno conosce Merlin meglio di me! >> pensò torturandosi le mani.
Una buona mezz’ora dopo Gwain fece il suoi ingresso con delle caraffe di birra che appoggiò sul tavolo per poi posizionarsi dietro Merlin e abbracciarlo << Allora caro Vin, posso chiamarti Vin? Qual è la natura del tuo rapporto con il nostro Merlin? >> Vincent sorrise spavaldo << Beh, è un rapporto molto stretto, è quasi uno di famiglia… >> disse ridendo apertamente seguito dal corvino.
Improvvisamente il cellulare del rosso cominciò a suonare << Si? Cosa!? Ma quando!? Non è possibile… ma sta bene? Ci metterò un po’a tornare, qua sta nevicando… si lo avverto io, ciao>>
<< Cos’è successo Vin? >> chiese preoccupato Merlin << Vieni usciamo un attimo… >>.
Detto ciò i due si alzarono e si spostarono nella piccola veranda riscaldata sul retro del locale << Tutto bene? Chi era al telefono? >>
<< era mia madre… vedi… la nonna…>> il corvino si allarmò
<< Cos’è successo alla nonna!? >>
<< È caduta mentre stava rassettando la casa… si è rotta la gamba destra, ma sta bene, tua madre e la mia la stanno accompagnando in ospedale… >> Merlin scoppiò a piangere e Vincent lo abbracciò, proprio in quel momento Arthur, allarmato per la lunga assenza del moro, si affacciò sulla veranda << Cosa succede qui? >> chiese in tono brusco.
Merlin si staccò da Vin e il biondo notò gli occhi arrossati e le lacrime che ancora gli bagnavano le guance, d’istinto corse verso di lui e se lo tirò a se avvolgendolo con un braccio possente
<< Che cosa gli hai fatto? >>
<< io non gli ho fatto nulla! E poi non puoi rivolgerti a me così, chi ti credi di essere!? >> disse il rosso sulla difensiva << si da il caso che io sia il suo quasi ragazzo! E tu!? Tu chi saresti >> sputò acido il Pendragon
<< io sono… >>
<< oh adesso basta! Fatela finita! Arthur lui è mio cugino per diamine! Non essere sempre così geloso! E poi cos’è sta storia del quasi ragazzo, stiamo insieme da più di una settimana ormai! E Vin, lui è quell’asino del mio ragazzo, te ne ho parlato oggi… ricordi? >> Vincent si grattò la testa imbarazzato << E come scordarlo… per un’ora non hai fatto altro che tesserne le lodi! >>.
Merlin arrossì e Arthur gli diede un bacio a fior di labbra << Adesso devo andare Lin, ti faccio sapere qualcosa sulla nonna appena arrivo >> detto ciò Vin rientrò, salutò gli altri e se ne andò.
<< Sono veramente il tuo ragazzo? Quindi è finito il periodo di prova? >> chiese il biondo prendendo il moro per i fianchi << Non c’è mai stato un periodo di prova, testone >> rispose questo baciandolo.