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Autore: Laly_94    19/01/2016    0 recensioni
Il dolore allo stomaco mi stava facendo salire la nausea, il mal di testa, ma malgrado tutto il dolore che provavo dentro non riuscivo a distaccare gli occhi da quelle immagini…
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Note
Buongiorno, o buona notte per me.
mi dispiace tornare con una storia così, non volevo dire molto, solo che spero vi piaccia,e che spero che mi lasciate qualche recensione...
inoltre ci tenevo a dire che la storia mi  è saltata in mente ascoltando la canzone "if only" del film "descendants" cantata da Dove Cameron, quindi se volete ascoltarla mentre leggete...
Ciao! :3
 
If only!
 
Am I Crazy? Maybe We Could Happen!
 
Il dolore allo stomaco mi stava facendo salire la nausea, il mal di testa, ma malgrado tutto il dolore che provavo dentro non riuscivo a distaccare gli occhi da quelle immagini…
Erano quattro, e tutte e quattro mostravano la stessa cosa, niente di particolare, intendiamoci, ma per me era il problema più grande del mondo.
Tutto quello aveva raggiunto un limite, ero stufo di essere quello che sta sempre male, e anche se le cose tra me e Lou si erano sistemate tempo indietro, da quando aveva iniziato ad uscire con Danielle più o meno, io non ce la facevo più.
Il mio cervello mi diceva di darci un taglio, ma il mio cuore… quello non ne voleva sapere di andare avanti.
Il mio cuore bastardo mi aveva portato ad aprire twitter quel giorno, sapevo che tra poco Lou mi avrebbe chiamato via skype, lo sapevo e mai una volta che lo evitavo, avevamo deciso di rimanere in contatto sì, ma non pensavo avesse fatto così male.
Ora ero sdraiato su quello che una volta era il nostro divano, quel divano che ha visto tanto amore e anche tante lacrime, io non vivevo più lì, alla fine ero tornato nella mia casa che per quasi tre anni era rimasta disabitata e ci vivevo da solo, avevo tenuto una copia delle chiavi, lui mi aveva dato il permesso di tenerle malgrado fosse tutto finito tra di noi.
Louis voleva andare avanti, lo avevo sempre saputo che sarebbe stato lui a mollare per primo, sapevo che lui mi avrebbe lasciato, che per noi non ci sarebbe stato un futuro, sapevo tutto, ma per amore ho ignorato il mio istinto di rimanere solo amici, le sue labbra mi avevano stregato e la sua voce che mi sussurrava “voglio provarci” mi aveva fatto completamente perdere il controllo.
Malgrado io abbia sempre combattuto lui non l’ha mai fatto.
Ci ha provato certo, ma quando ha iniziato a tradire sia me che Eleanor entrambi abbiamo deciso di darci un taglio, lei è molto più felice e più bella ora, io mi sento sempre più malato.
Lui era la mia medicina, lui mi tirava su, ma ora…
Proprio mentre il mio cervello è intriso di pensieri suicidi ricevo una videochiamata, era lui ovviamente.
Tento di ricompormi e rispondo.
Non appena il suo viso sorridente appare sullo schermo del mio computer tutto si sistema, il suo sorriso dolce mi consola.
-ehi Halod!- la sua voce mi fece lo stesso effetto che mi aveva sempre fatto, mi fece quasi piangere.
-ehi Boo!- dissi sorridendo.
Come se fosse di nuovo mio, come se fosse solo uno stupido viaggetto, fu lui a interrompere, dopo un paio di secondi, la mia felicità.
-ehi!- lo disse abbassando la testa, come se mi stesse rimproverando.
No, non era cambiato niente. Ero ancora il suo ex ragazzo. Era ancora con lei.
-sì, scusa… come va?- chiesi, tentando di non mostrare la mia delusione, il mio dolore.
-ehi, ma quella è casa mia?- chiese ignorando completamente la mia domanda.
Non sapevo che rispondere.
-sì… sì, scusa, non trovavo una cosa a casa mia e pensavo di averla lasciata qui…- inventai, stando attento a non far sentire la mia voce rotta…
-ok tranquillo… come stai?- chiese.
Non seppi se per fortuna o per sfortuna una voce ci interruppe, non mi diede il tempo di rispondere, ma mi diede il tempo di cadere in pezzi.
-ehi Lou!- non comparve nel frame, ma comunque Lou si girò e guardò verso l’alto come se lei fosse in piedi vicino a lui, e probabilmente lo era.
-dimmi tesoro.- se prima sarei riuscito a raccogliere i pezzi ora non ce l’avrei più fatta, il mio cuore, il mio intero corpo era polvere, almeno riuscivo a sentire qualcosa oltre al profondo dolore?
No.
-ti va se per cena mangiamo qualcosa di semplice?- chiese lei a bassa voce, come per non farsi sentire.
Era tutto facile, lui non mi stava guardando e lei dalla posizione dov’era non mi vedeva, presi il coltello che avevo posizionato vicino a me sul divano e iniziò tutto con un piccolo taglio, per ogni parola dolce un taglio, era semplice, era calmante, mi faceva capire che c’era una possibilità che esisteva un dolore più grande di quello che provavo io in quel momento.
-ok tesoro, cucini tu?- questo era a doppio taglio.
-assolutamente sì, vieni qui!- gli disse lei, lui si alzò, io chiusi gli occhi e continuai, un altro taglio.
Il sangue mi stava macchiando la maglia.
Uno schiocco, era un bacio, era un taglio.
Un altro bacio, un altro taglio, questa volta, per colpa delle mani tremanti mi scappò il coltello e tagliai dritto lungo il braccio, il taglio non era lungo, ma era profondo, si vedeva da come il sangue aveva iniziato a zampillare.
Guardai tutto quel sangue colare dal braccio alla mia maglia, al divano.
-ehi Harry scusa, io…. Harry… ti senti bene?- chiese lou, aprii gli occhi con molta fatica, mi girava la testa.
-sì… mi gira un po’ la testa.- dissi piano.
-Harry che diavolo ti è successo alla maglia? Perché… quello è sangue?- chiese, alzai il braccio per provare a togliere quella macchia ma anche quel braccio era debole, così ricadde al mio fianco.
La faccia di Lou si rigò subito di lacrime.
-Harry che diavolo hai fatto? Aspetta che chiamo qualcuno che viene lì.-
-e chi dovrebbe venire, sentiamo… Liam e Niall non sono a Londra, non penso ti abbasseresti a chiamare Zayn, e nessuno è così vicino da poter venire in tempo.- il viso di Lou sembrava confuso.
-quando hai fatto questi calcoli?- chiese.
-tutti i giorni, da mesi, calcolo quanto ci vorrebbe prima che qualcuno arrivi, per la maggior parte delle volte farei prima a morire dissanguato.- non riuscivo  più a parlare., la testa girava talmente tanto da impedirmi di tenere gli occhi aperti.
-perché?- una semplice parola.
-visto che mi hai fatto?- chiesi tenendo gli occhi chiusi…
-Harry resisti… guardami, se mi guardi riesci a chiamare un ambulanza.-
-mediamente un’ambulanza ci mette dieci minuti, per i casi più gravi ad arrivare Lou, io non ho tutto quel tempo.-
-Harry…- sussurrò.
Aprii gli occhi e lo guardai per l’ultima volta, bello, come sempre.
-Addio Boo… Ti Amo!-
 
  
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