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Autore: Hazel_    19/01/2016    4 recensioni
“Ammiro molto i tuoi genitori, perchè ogni volta che si sono persi hanno saputo ritrovarsi.” ammise Louis e Rosie sorrise.
“E tu?” gli domandò poi.
“Io cosa?” le chiese, non capendo.
“Perchè non hai saputo ritrovare Sasha quando vi eravate persi?”
[…]
“Ti ricordi quando eri piccola e mi chiamavi ‘zio Louis’?” le domandò accennando ad un sorriso, mentre gli occhi di Rosie apparivano spenti, quasi malinconici.
“Non sono piú una bambina e tu non sei mio zio.”
-
Rosie ha diciotto anni e dover fare le proprie scelte non è poi così facile come credeva. Louis si trasferisce a New York e subito rivede in Rosie ciò che aveva visto in sua madre Virginia quando si era innamorato di lei al liceo: sarà giusto tutto ciò che porterà a questo amore segreto e proibito?
SEQUEL DI “SHE IS MY LITTLE SISTER” E “CHANGEMENT”.
***
https://www.youtube.com/watch?v=FkkKiZxrbBw
Trailer youtube fan fiction.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Oh, what hard luck stories they all hand me!'
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Fourteen – Blue.




 
{Due mesi dopo}
 

-Sei pronta, tesoro?- domandò Kendall a Rosie, vedendola guardarsi intorno con in mano il suo zainetto hippy stile bohemienne.
-Sì... sì certo, possiamo andare.- gli rispose la bionda sorridendogli distrattamente.
-Sicura di aver preso tutto?- le domandò anche sua madre, con la voce un po' rauca a causa del sonno, dopotutto erano a malapena le sette e mezza del mattino.
-Sì mamma, il viaggio non durerà neanche due ore e torniamo per l'ora di cena.- le rispose Rosie sbuffando -È solo una gita per stare insieme, non parto mica per la guerra!-
Kendall ridacchiò nel sentire le sue parole e Virginia sorrise, perché sapeva benissimo che Rosie aveva pienamente ragione.
-D'accordo, allora vieni qui e dammi un bacio.- le disse nuovamente, così la sua bambina -che non lo era più da un bel po' di tempo ma dettagli- si avvicinò a lei e la abbracciò, baciandole una guancia subito dopo.
-Adesso basta mamma, mi stai soffocando!- esordì la bionda, staccandosi dall'abbraccio di Virginia subito dopo e salendo nell'auto di suo padre.
-C'è un bacio anche per me?- chiese Kendall a Virginia con fare malizioso.
La bionda lo fulminò con lo sguardo e: -Guida piano e falla distrarre da questa situazione, mi raccomando.- bofonchiò in risposta, stringendosi nella sua vestaglia da notte.
Kendall annuì in segno di approvazione e si arrese, ormai non ci stava più, nemmeno alle sue battute.
-Adesso torna a dormire che è meglio.- le disse Kendall avvicinandosi -Liam ti starà aspettando e poi non voglio che tu prenda freddo.-
Virginia sorrise, perché dovette ammettere che quella frase era dolce e: -Liam sta dormendo, io non ho freddo e non ti bacerò lo stesso.- asserì facendolo ridacchiare.
-Allora, dobbiamo partire quando avrò compiuto ventun'anni o ci muoviamo?- domandò Rosie a suo padre scendendo dall'auto e Virginia lo guardò, aspettando una risposta.
-Guiderò piano, lo prometto.- le disse prima di sorridere e voltarsi verso sua figlia, che nel frattempo era già rientrata nell'auto.
-Dai Rosie, allaccia la cintura... Philadelphia ci aspetta!- esordì il biondo mettendo in moto l'auto e facendo ridere Rosie al suo fianco.
Magari oltre a divertirsi si sarebbe anche dimenticata un po' della questione di Louis, lo sperava tanto.

 
≈≈
 
 
-Insomma?- fece la bionda rivolta a Kendall, giocando con l'insalata nel suo piatto.
Non si gioca con il cibo, le avrebbe detto Liam se fosse stato lì con lei.
-Cosa?- le domandò il biondo, non capendo.
-Sono parecchi mesi che sei a New York e ancora non sei tornato a Shakopee... come mai?- gli disse quindi Rosie.
Kendall chiuse gli occhi per qualche secondo e sospirò: era giusto dirglielo?
Perché no: Rosie aveva diciotto anni e si erano promessi di non avere più segreti nel loro rapporto, perciò...
-Io non amo più Reese, Rosie.- le rispose Kendall, spiazzandola abbastanza -E a dire la verità non so se l'abbia mai amata veramente, ti confesso che mi sono sentito obbligato a sposarla, perché lei era incinta di Drew e io non la amavo comunque, ma l'ho sposata perché pensavo che i miei sentimenti per lei sarebbero arrivati più tardi, ma in realtà non è mai stato così. Sono rimasto con lei solo ed esclusivamente per Drew, perché non volevo che crescesse senza il suo vero padre, com'è successo con... sai.-
Rosie annuì, capendo chiaramente il riferimento a se stessa.
-Solo che tu avevi Liam e lo hai tutt'ora, e anche tua madre.- aggiunse poi il biondo.
-È per la mamma, non è così?- gli domandò Rosie poco dopo -Intendo, tu non hai mai amato veramente Reese perché sei sempre stato innamorato della mamma?-
Cazzo sì.
-Ovviamente, come potevo dimenticarla in così poco tempo?- le rispose con tutta la sincerità del mondo.
-E la ami ancora?- gli chiese ancora più curiosa.
-E dai Rosie, non mi pare proprio il caso di fare queste domande...- mormorò il biondo ridacchiando.
-Sai che a me puoi dirlo, papà.- fece la bionda, poggiando una mano su quella di Kendall in segno di conforto -Mica me ne prendo a male, voglio sapere ciò che provi!-
Kendall le sorrise dolcemente, era davvero un angelo quella ragazza.
-Non trovi imbarazzante questo discorso?- fece il biondo, tentando di sviare l'argomento.
-E tu non ti accorgi che sei l'unico imbarazzato che vuole cambiare discorso?- osservò Rosie saggiamente, facendolo ridacchiare ancora una volta.
-E va bene, d'accordo!- esclamò Kendall alzando le mani in segno di resa -Se ci tieni tanto a saperlo sì, amo ancora tua madre.-
Sul volto di Rosie apparve un sorriso di vittoria, per cui neppure lei seppe spiegarsi il motivo.
-E quindi torneresti con lei se non ci fosse Liam?- gli domandò ancora con fare civettuolo.
-Tuo padre c'è ed è meglio così!- le rispose Kendall un po' sconfortato.
-Ma anche tu sei mio padre!- esordì nuovamente la bionda -Anzi, sei il mio padre naturale ma non fraintendermi: io adoro Liam, gli voglio un bene dell'anima, quanto a te e lo sai benissimo. Ma è giusto che le cose vadano in questo verso, perciò se non ami più Reese e non ti trovi più bene a vivere a Shakopee insieme a lei devi dirglielo: Drew capirà e anche tua moglie, se ti ama per davvero.-
Il biondo sorrise nel sentire le sue parole e: -Se ami qualcuno per davvero devi lasciarlo andare, non è così?- le domandò a quel punto.
-Esatto e credo che tu lo abbia già fatto con mia madre per non rovinare la sua relazione con Liam, Reese farà lo stesso con te e nessuno continuerà a soffrire, perché sai che ci sta male per questo e ci starà male anche in futuro.- gli disse Rosie saggiamente.
-È stato Louis a farti diventare così saggia?- le domandò nuovamente suo padre, facendola sussultare nel sentire quel nome: magari aveva toccato il tasto sbagliato.
-Ho soltanto imparato dai miei errori e da quelli delle persone che mi stanno attorno, compreso Louis.- gli rispose semplicemente la bionda, scrollando le spalle.
Kendall annuì e ci riflettè un po' su: effettivamente Rosie era ancora molto innamorata di Louis, esattamente quanto lui lo era di Virginia ed entrambi non potevano stare insieme a chi volevano per motivi differenti ma la sofferenza era comunque la stessa; ma Kendall voleva veramente privare alla sua piccolina di stare con la persona che amava e commettere i suoi stessi errori?
-Rosie- la richiamò facendole alzare lo sguardo -quanto ami Louis su una scala da "come Liam ama tua madre" a "come tuo padre ama tua madre"?-
Rosie sorrise sentendo le sue parole e gli occhi le si illuminarono, perché la risposta era semplicemente più che ovvia.
 
≈≈
 

-Sono a casa!- urlò Rosie dopo essersi chiusa la porta alle spalle e si maledisse per non aver controllato prima chi fosse seduto al tavolo della cucina: era per caso un déjà vu dello scorso agosto?
-Oh, ciao Rosie.- fece il castano con fare timido, alzandosi dalla sedia per andare a salutarla.
La bionda deglutì cercando di non fare troppo rumore e si leccò le labbra, senza sapere cosa diamine dirgli perché dannazione, era la prima volta dopo tutto quel putiferio che si erano ritrovati da soli nella stessa stanza.
-Uhm... ciao Louis.- gli disse dopo qualche secondo, per poi sorpassarlo e raggiungere l'isolotto della cucina.
-Dove sono tutti?- gli chiese ancora.
-Oh be'... tua madre è uscita un attimo per prendere delle cose al supermercato e mi ha lasciato con Jonah che al momento si trova in camera sua, mentre Liam e Joshua sono a vedere una partita di softball.- gli rispose Louis raggiungendola in cucina.
-Mh, okay bene.- disse la bionda, versandosi poi dell'acqua in un bicchiere.
Dire che si sentiva imbarazzata era proprio un eufemismo: sentiva gli occhi di Louis puntati su di sé e il cuore che le batteva all'impazzata dentro alla cassa toracica, aveva troppa voglia di baciarlo, di raccontargli la verità e soprattutto di dirgli quanto lo amasse e quanto sua moglie Sasha fosse una stupida gallina traditrice, e secondo i consigli di suo padre avrebbe dovuto farlo... per questo decise di non trattenersi ancora.
-Senti Louis...- iniziò a dire, ma nello stesso istante il castano si decise a parlare, spiazzandola del tutto.
-Perché hai una foto insieme a me sul comodino in camera tua?- le chiese facendole sbarrare gli occhi: era stato in camera sua?
-Non so di che cosa tu stia parlando.- fece la bionda, chiaramente mentendogli.
É solo la cosa che stringo al petto tutte le sere da quando sono tornata a casa dall'ospedale e ci piango sopra perché é l'unica cosa che mi resta di noi due, nient'altro.
-C'è una foto in camera tua dove ci sei tu che mi abbracci e mi guardi in un modo strano... cioè non strano, è che non è così che guardi un amico di famiglia, non so se hai capito.- continuò Louis -E io sorridevo ma credimi Rosie, non ho mai visto me stesso sorridere in quel modo.-
Lo so, dannazione.
-Devi sorvolare su quella foto, Lou.- gli disse lei dopo poco -Il dottor Fox ha detto che per te potrebbe essere traumatico ricordare, è meglio se lasci perdere.-
Sospirò e si voltò pronta per andare in camera sua, magari per piangere pensando a quella conversazione appena avvenuta, ma Louis riuscì a fermarla prendendole la mano.
-Se è qualcosa di importante allora voglio saperlo Rosie. Non mi importa quanto traumatico possa essere, davvero... devi dirmelo.- le disse guardandola intensamente negli occhi, il che non rendeva di certo più facili le cose.
La bionda sospirò ancora una volta e: -Era la mattina del giorno di Natale e nevicava, io ero venuta a trovarti per farti gli auguri ma al momento di andarmene è venuta una tempesta di neve, perciò sono dovuta restare dell'altro da te e ci siamo scattati quella foto, che tengo sul comodino esattamente dal giorno in cui sono tornata a casa dall'ospedale.- gli spiegò -Louis tu sei tornato a New York lo scorso agosto e ci siamo rivisti subito quel giorno, e...-
Rosie non ce la faceva più, era impossibile per lei trattenersi dall'urlargli contro quanto lo amasse e cosa avessero passato insieme durante tutti quei mesi, perciò scoppiò a piangere, sentendosi una scema.
Louis vedendola reagire in quella maniera si avvicinò a lei e l'abbracciò, sentendola calmare appena sotto al suo tocco.
-Sai, ti sembrerà strano e so che è così, ma quando ho preso in mano quella cornice ho avuto un déjà vu.- le disse spiazzandola ancora una volta -È stato come se d'un tratto rivivessi quella situazione, come se ci stessimo scattando la foto in quel momento perché ricordavo i suoi occhi azzurri così belli, la neve e tutta l'atmosfera natalizia che c'era intorno a noi.-
La bionda alzò lo sguardo, andandolo ad incrociare con quello di Louis, che la guardava con i suoi bellissimi occhi del colore del cielo e nel frattempo le sorrideva, quindi non se lo fece ripetere due volte: si avvicinò lentamente al suo viso, alzandosi in punta dei piedi e lasciandogli un bacio su quelle labbra che non assaporava da un paio di mesi, ma che a lei erano sembrati anni.
Louis era rimasto sorpreso, certamente: ma allora perché non si allontanava? Perché non reagiva? Perché continuava a baciarla, stringendola ancora a sè e accarezzandole i capelli? E cos'era quella strana sensazione che provava allo stomaco? Si sentiva forse bene a baciarla?
Quando decise di staccarsi erano passati almeno venti buoni secondi, una vita a detta di Rosie.
-Mi-mi dispiace Louis, non avrei mai dovuto farlo.- gli disse con fare impacciato, allontanandosi anche da lui.
-No no infatti, non avremmo dovuto farlo.- aggiunse il castano -È che io sono sposato con Sasha, sto per avere un bambino con lei e ci amiamo... cioè lei mi ama, io la amavo e be', sinceramente da qualche giorno non so più che cosa provo per lei.-
Ti ama, come no.
-La cosa è più che ragionevole, hai completamente ragione.- esclamò nuovamente Rosie.
Louis annuì e prima che potesse aggiungere altro la porta d'ingresso si aprì ed entrò in casa Virginia.
-Oh Rosie tesoro, sei già a casa?- le domandò posando le buste della spesa sul tavolo, per poi abbracciarla.
-Sì, sono tornata da dieci minuti circa.- rispose la ragazza continuando a guardare Louis.
-Benissimo, e Louis sei stato davvero molto gentile a stare qua con Jonah, spero tanto di non averti fatto perdere tempo.- gli disse Virginia con fare premuroso.
-Figurati, è stato un piacere e poi è stato tutto il tempo in camera sua, non ci siamo dati fastidio a vicenda.- esordì ridacchiando e facendo ridere anche Virginia.
-Ti fermi a cena?- gli chiese ancora -Liam e Josh non torneranno fra molto.-
Louis spostò lo sguardo da Virginia a Rosie, poi tornò a guardare la bionda e: -No Virginia ti ringrazio molto ma sono molto confuso... ehm, stanco, sono parecchio stanco e vorrei andare a casa.- le rispose il castano -Magari un'altra volta.-
-D'accordo, ti accompagno alla porta allora!- fece la bionda e Rosie sospirò.
-Grazie mille, ehm... allora ci vediamo presto, ciao Rosie.- disse Louis aprendo la porta e sorridendo alle due bionde di fronte a sè, ma ricevendo un sorriso in risposta soltanto da Virginia.
-Ciao Lou.- esclamò la bionda chiudendosi poi la porta alle spalle, nello stesso momento in cui Rosie tirò un lungo sospiro di sconforto.
-È successo qualcosa con Louis mentre ero via?- domandò Virginia a sua figlia, incrociando le braccia sul seno.
Oh niente di che, abbiamo solo limonato.
-Sarebbe dovuto succedere qualcosa?- le fece eco Rosie.
-Praticamente non lo hai considerato e ti conosco: quando fai così è perché sei arrabbiata o ferita.- osservò sua madre.
-Be' mamma, evidentemente non mi conosci così bene come credi.- bofonchiò la bionda sul punto di piangere -Non l'ho minimamente considerato perché...-
Rosie non fece in tempo a finire la frase, dal momento in cui un singhiozzo rovinò tutto quello che avrebbe dovuto dire a sua madre ed improvvisamente scoppiò a piangere, esattamente come poco prima.
-Hey tesoro!- esclamò Virginia avvicinandosi a Rosie per abbracciarla -È tutto okay, davvero! Perdonami piccola, sai che non volevo farti piangere.-
-Non è colpa tua mamma, sono io la ragazzina innamorata e disperata perché il ragazzo che ama è un uomo e non ricorda niente di ciò che hanno passato insieme.- mormorò la ragazza stringendosi più forte al petto di sua madre, che socchiuse gli occhi sentendo una lacrima scorrerle lungo la guancia: quale madre negava alla propria figlia di stare con il ragazzo o l'uomo che amava?
Di certo non una buona madre.
-E non m'importa come la pensate tu, papà e Liam, io amo Louis, lo amo da morire, lo amo così tanto che potrei vomitare il mio cuore!- continuò la bionda e Virginia dovette staccarsi dall'abbraccio e farle bere un bicchiere d'acqua per farla tranquillizzare.
-Cosa hai detto a Louis?- le domandò nuovamente Virginia, quando si fu calmata.
Rosie sospirò e: -Gli ho solo detto che ci siamo rincontrati ad agosto e poi siccome ha visto la nostra foto che tengo sul comodino gli ho spiegato in che circostanza l'abbiamo scattata... e poi ci siamo baciati.- le rispose, già pronta per prendersi una ramanzina.
-Voi vi siete cosa?- esordì infatti sua madre, però con un tono più pacato di quel che avesse immaginato -Rosie... quante volte ti abbiamo detto che è meglio non far ricordare a Louis? Potrà farlo da solo, anzi con l'aiuto di...-
-Di chi, mamma? Di Sasha?- fece la bionda completando la frase della madre -Oh certo, perché se lei lo aiuta a ricordare siamo messi proprio bene, dal momento in cui gli mente dal giorno in cui ha messo piede in questa città!-
Virginia sospirò: sua figlia aveva più che ragione.
-Lo so amore mio, credimi, so anche io che lei continua a vedersi con il suo compagno alle spalle del povero Louis e credimi, saperlo non fa piacere neanche a me.-
-E allora che posso fare? Io lo amo mamma, voglio lottare per lui, per il suo amore... io lo voglio davvero!-
-Fino a che punto, tesoro?- le domandò Virginia poco dopo -Fino a che punto lo vuoi? Quanto ami Louis?-
La ragazza ci pensò un po' su e poi sorrise, sapendo che quella risposta avrebbe fatto sorridere anche sua madre.
-Lo amo quanto papà ama te.-
E sì, lo aveva immaginato che l'avrebbe fatta davvero sorridere perché anche Virginia sapeva benissimo quanto Kendall la amasse ancora, esattamente quanto Rosie amava Louis.
 

 


 
   


 
ECCALLÀ (sono io, yas.)
Oookay, credo che in questo penultimo capitolo (in ritardo come al solito e so sad for everything) ci siano un po' troppe dichiarazioni d'amore e troppa dolcezza, but who cares?
Sarei io senza i drammi infiniti e la dolcezza subito dopo? Eheheh, credo proprio che la risposta sia NO u.u
Btw, OH MIO DIO ROSIE E LOUIS SI SONO BACIATI DOPO CHISSÀ QUANTI MESI FJBDISBISBSIWHS (non credo che sia legale sclerare per i propri pgs but Idc AHAHAHAH)
Ppppoi finalmente Kendall ha trovato il coraggio di dire a Rosie che è ancora innamorato di Virginia, e lei non si è fatta scrupoli a riferirlo a sua madre, della serie "tanto ti sei solo sposata con un altro uomo e da cui hai avuto altri due figli, don't worry mama!" lol
Sapete, non capirò mai la logica di queste storie (la mia logica per intendersi ouo), ma sarei io senza tutti questi intrecci??
Di nuovo, nooooooo :)))
E dopo aver sparato tutte queste cazzate random, passiamo alla cosa peggiore di tutte: il prossimo capitolo sarà l'epilogo e credetemi, se lo posterò fra cinque mesi non sarà solo per colpa della scuola, ma anche perché con la fine di no control si concluderà definitivamente la serie, insomma questa triologia che Jesus, sto portando avanti dal 2012, quando mi è venuta l'idea per SIMLS... BUT REALLY?
Basta, basta, basta che se no scoppio a piangere per davvero, e le lacrime devo lasciarle per l'epilogo u.u
Okay adesso scappo, grazie mille a chi c'è sempre e mi sopporta ancora, in particolar modo alla mia big sister che viene ogni volta bombardata di spoiler e soffre/sclera with me ahahahah <3
Alla prossima cocche (spero presto!!) e tanti besos,

Hazel_


 
   
 
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