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Autore: AngelWing99    19/01/2016    2 recensioni
Juliet sembra una ragazza come le altre, ma è più problematica di quanto non dia a vedere.
Andrè il solito badboy della scuola: bello e affascinante; ma in verità è anche molto altro.
I due si odiano da quando le loro vite si sono incrociate per caso a scuola. Presto si ritroveranno a stare insieme, a dipendere l'uno dall'altro e cosa succederà se uno dei due si dovesse innamorare dell'altro?
Genere: Drammatico, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Juliet disegnò fino a quando non vide l'alba dalla finestra, iniziò ad osservare quel gioco di colori che le si presentava davanti agli occhi e subito dopo prese a rappresentarlo sul suo blocco pre poi colorarlo. Quando finì si sdraiò lentamente senza svegliare André, si strinse a lui per riscaldarsi, ma il problema era che sentiva sulla pelle un freddo glaciale e dentro invece si sentiva incandescente, non sapeva se mettersi sotto le coperte e quindi morire di caldo o stare fuori a morire di freddo. Alla scelse di sdraiarsi vicino ad André e lui si mosso di conseguenza: si spostò leggermente per mettersi comodo e la strinse a sé circondandole i fianchi con le braccia. La ragazza sorrise tra sé e si accoccolò addosso al suo petto lasciandosi cullare dalla sensazione di calore che gli dava, così che lentamente si addormentò.
Si svegliò che stava da sola in camera, sentiva il caldo del letto che opprimeva insieme ad un peso che le ricordava quando Akira saliva sul letto e le si metteva sopra, alzò di poco la testa e sopra aveva sia il piumino che una coperta di lana
<< Esagerato >> borbottò spostando malamente le coperte e si alzò in piedi, ma se ne pentì subito dopo visto che una morsa di gelo l'avvolse immediatamente, era come se l'avesse abbracciata un fantasma. Represse l'istinto di ritornare sotto le coperte, e andò all'armadio, prese una felpa pesante di André e un paio di leggins, uscì dalla stanza con la testa che aveva iniziato a farle male, minacciandola di scoppiare da un momento all'altro, in più le sembrava che tutto il mondo e il pavimento oscillasse per farla cadere. Un paio di mani afferrarono per i fianchi impedendole si andare a sbattere contro un mobile
<< Non ti posso lasciare sola un minuto che subito fai qualcosa di sbagliato >> sbuffò André stringendola a sé, Juliet si girò verso di lui e gli mise le mani sulle spalle 
<< Sei tutto bagnato >> disse guardandosi la mano piena d'acqua
<< Sono appena uscito dalla doccia. Andiamo che mi asciugo e ti porto un tachipirina >> disse trascinandola verso la camera
<< Ma io avevo fame >> il ragazzo sbuffò ancora e alzò gli occhi al cielo esasperato
<< Ti porto dopo da mangiare... Questa è la mia felpa? >>
<< Si, è bella calda. Ma ho caldo e freddo allo stesso tempo ed è irritante >> disse stringendosi nella felpa, entrarono in camera e André lasciò la presa sui fianchi
<< Mettiti a letto e dammi la felpa che me la volevo mettere io >>
<< Per quanto è grossa ci possiamo stare tutt'e due qua dentro >> borbottò gattonando sul letto, si tolse la felpa e i pantaloni per rimettersi la maglietta a maniche lunghe, si rannicchiò sotto le coperte e si mise fissare il suo ragazzo mentre si cambiava << mi togli la coperta che ho caldo >> sbuffò quando finì di vestirsi
<< Scordatelo >>
<< E dai ho caldo. Sto facendo la sauna >> disse alzando il tono di voce
<< Toglitela da sola. E abbassa la voce che stanno dormendo tutti >>
<< Lo sai che hai un bel culo >> disse rifugiandosi subito dopo sotto le coperte
<< Lo so, non c'è bisogno che me lo dici o che ti rifuggi sotto le coperte >> disse sorridendo divertito << vado e torno, vedi non combinare casini >> disse uscendo, la ragazza sbuffò si alzò in piedi barcollando, si tolse la coperta di lana, la piegò per bene e la rimise nell'armadio. Si stava mettendo seduta quando André con in mano un bicchiere d'acqua che stava diventando bianco e frizzava
<< Aspetta che si scioglie completamente. Intanto misurati la febbre >> disse dandole un termometro elettronico, la ragazza lo prese aspettò qualche minuto prima che suonasse e poi se lo mise sotto l'ascella
<< È ghiacciato >> borbottò incrociando le gambe e André si mise seduto davanti a lei
<< Ti stai sempre a lamentare >> disse alzando gli occhi al cielo, si sporse e prese il blocco da disegno e iniziò a vedere i suoi nuovi disegni che principalmente lo raffiguravano, si soffermò a guardare un disegno, la ragazza si sporse a guardare e trovò la bozza del penultimo disegno: lui seduto su trono, a petto nudo; la gamba sinistra su un bracciolo; l'altra a terra; il gomito destro sull'altro bracciolo con cui si reggeva la testa e guardava con fare annoiato mentre il braccio sinistro penzolava dietro il trono. La ragazza alzò lo sguardo e trovo André che la fissa con un ghigno malizioso in viso
<< Ammettilo ti piacerebbe trovarmi una volta così >> disse alzando la testa come se la volesse sfidare
<< Non posso dire che non sarebbe eccitante >> disse con un alzata di spalle
<< Quindi se un giorno ti chiamassi mentre sto così sul trono... >>
<< Scommetto che il tuo sogno nel cassetto fare una cosa del genere >> disse lei ridendo
<< Ho anche ben altre aspirazioni >> disse ghignando divertito
<< Del tipo? >> chiese alzando un sopracciglio
<< Le scoprirai >> disse baciandola dolcemente, il termometro suonò e Juliet se lo tolse
<< Trentanove e otto >> disse prendendo il bicchiere con aspirina, André borbottò qualcosa
<< Mettiti sotto le coperte su >> disse cercando di spingerla dolcemente per le spalle
<< No ho fame >> disse alzandosi in piedi, prese una felpa a forma di panda e se la mise
<< Dai Juliet non farmi perdere la pazienza. Vieni qua e basta >> disse il ragazzo alzandosi in piedi e andando verso di lei
<< Oh e dai, non dirmi che secondo te dovrei stare tutto il tempo sdraiata sul letto a non fare nulla?! Almeno fammi andare in salotto >> sbuffò cercando di andare verso la porta, il ragazzo sbuffò e la seguì fino in salotto dove poi la costrinse a sedersi
<< Aspetta qua che ti faccio la colazione >> disse e senza darle il tempo di controbattere sparì. La ragazza intanto accese la TV, cercò qualcosa di interessante da vedere, ma le uniche cose decenti erano i cartoni
<< Tieni. E poi mi dici che sono senza cuore >> disse André mettendo sopra il tavolo una tazza di caffè fumante e delle frittelle con lo sciroppo, si buttò vicino a lei
<< Grazie >> disse e in un attimo mangiò tutto quello che le aveva portato André
<< Mi devi ancora far vedere i regali >> disse il ragazzo vicino al suo orecchio
<< Anche tu me lo devi ancora dare >> disse con una scrollata di spalle
<< Te lo posso dare ora se vuoi >> disse alzandosi in piedi, la ragazza annuii e il ragazzo andò in camera per poi tornare con una busta rossa. Juliet la prese e tirò fuori una scotola nera vellutata, l'apri e trovò dentro un bracciale fatto tutto di piccioli diamante azzurri che variavano il colore a senso della luce che il colpiva. Rimase per un po' senza parole e a osservare il bracciale
<< Non ti piace? >> chiese André alzando il sopracciglio, confuso dal silenzio della ragazza
<< È stupendo... Grazie >> disse baciandolo dolcemente
<< Ora tocca a te >> disse sorridendo malizioso
<< Mi sa che stanno a casa di mio fratello >> disse passandosi una mano fra i capelli
<< Vuoi che più tardi ci passiamo? >> chiese spostandole i capelli che le erano cadute sul viso, la ragazza annuii e subito dopo si accoccolò addosso a lui, André la strinse a sé, prese la coperta che stava accanto a loro e la mise sopra la ragazza
<< Ma perché stiamo vedendo i cartoni? >> chiese il ragazzo alzando un sopracciglio
<< Non c'è nulla in TV >> disse lei sistemando meglio la coperta su entrambi
<< Che ne dici di giocare alla play? >> chiese dandole un bacio sulla fronte
<< Dico che è una buona idea >> disse lei sorridendo. André annuii e accese la play, giocarono Call of Duty e Juliet vinse due volte su tre
<< Tesoro lasciatelo dire, sei proprio negato per questo gioco >> disse la ragazza sorridendo divertita
<< Ora te la faccio vedere io piccola mocciosa >> disse ghignando malefico << che ne dici di una sfida? >>
<< Sono tutta orecchie >>
<< Se vinco io... Oggi fai tutto quello che ti dico... Ah no tu già fai tutto quello che ti dico... >>
<< Non è affatto vero >>
<< Ti ricordo che quando mi sono vestito da femmina avevi detto che avresti fatto qualsiasi cosa, anche se alla fine non l'ho mai sfruttata questa cosa >> disse puntellandosi il mento con l'indice
<< Ma che peccato >> disse lei alzando gli occhi al cielo 
<< Stai tranquilla che da adesso diventerò il tuo incubo >> disse ghignando divertito
<< Come se non lo fossi già >> disse sbuffando
<< Adesso sarà peggio >>
<< Salto di gioia >> disse rabbrividendo per il freddo, si strinse al ragazzo alla ricerca di un po' di calore e André la strinse a sé
<< Comunque, se vinco io... Va beh visto che mi fai pena, mi fai solo la colazione >> disse guardando il soffitto
<< Se vinco io mi compri tutti gli orsacchiotti gommosi che voglio... Per resto della tua vita >> disse lei sorridendo divertita
<< Ci sto >> le porse la mano e subito la ragazza la strinse e ripresero a giocare. Alla fine André per quattro a uno così la ragazza andò in cucina a fargli la colazione; gli fece una crêpes riempiendola di Nutella e la cioccolata calda
<< Sono un ottima cuoca lo so >> disse la ragazza portandogli tutto e poi si mise sotto la coperta per ripararsi dal freddo
<< Hai un po' esagerato con la Nutella però >> disse ridendo
<< Non è vero, è perfetta >> disse portandosi le gambe al petto
<< Hai messo troppa Nutella >> 
<< La Nutella non è mai troppa >> borbottò la ragazza guardando la TV
<< Se stai messa così male forse è meglio se oggi non esci >> disse avvicinandosi a lei, Juliet si limitò ad annuire e si strinse ancora di più le gambe al petto, il ragazzo le diede un bacio sulla tempia e poi andò in cucina, mentre la ragazza si fece una doccia veloce. Quando uscì André stava già davanti alla porta che l'aspettava
<< Da quando mi aspetti invece di entrare? >> chiese la ragazza divertita 
<< Da quando i miei si sono svegliati e mi tengono sotto stretto controllo >> disse passandosi una mano tra i capelli
<< Povera stella >> disse lei ridendo, andò in camera seguita da lui
<< Non posso mai fare come mi pare >> borbottò incrociando le braccia al petto
<< Perché no? >> chiese lei passandosi un asciugamano tra i capelli
<< Tu oramai sei mia, non capisco perché non ti posso fare mia quando voglio se loro sono dall'altra parte della stanza >> disse buttandosi sul letto
<< Tanto non lo faremo comunque, io sto male e sto morendo di freddo >> disse e subito dopo azionò il phone mentre André l'abbracciò da dietro, le prese il phone dalle mani e iniziò ad asciugarle lui i capelli. Quando finì si sdraiarono sul letto dove Juliet si strinse a lui e André invece le accarezzava i capelli, iniziarono a baciarsi e la ragazza si  ritrovò sopra di lui
<< JULY >> disse una voce stridula alla porta, la ragazza girò di scatto la testa e trovò Kate alla porta che avanzava verso di loro
<< Ciao piccolina >> disse lei sorridendo e si mise seduta sul letto, la bambina subito le prese la mano tra le sue piccole dita e le strinse con forza
<< Vieni con me, mio fratello ti ha avuta abbastanza, ora è il mio turno >> disse provando a trascinarla fino alla porta
<< Cosa stai dicendo piccola peste? >> disse André andando verso di lei
<< Sto dicendo la verità, avete dormito tutta la notte insieme, ora io pretendo che lei venga con me >> disse la piccola e subito dopo diede un calcio agli stinchi di André che si piegò leggermente e la piccola iniziò a correre portandosi dietro la ragazza che era scoppiata a ridere. Andarono in salotto dove stava Christine che stava leggendo un libro
<< Ora sei mia... Mi disegni qualcosa? >> chiese abbracciando entrambe le sue gambe
<< Kate come si dice? >> disse Christine senza alzare gli occhi dal libro
<< Per favore? >> continuò la bambina mettendo gli occhi da cucciolo
<< Va bene >> disse sorridendo divertita
<< PICCOLA PESTE ORA TI PRENDO >> urlò André e iniziò a rincorrere la sorella per tutto il salotto mentre Kate girava intorno correndo e urlando allo stesso tempo. Alla fine André prese la sorella per i fianchi e la mise sopra una spalla
<< Lasciami mostro >> urlava Kate anche se stava ridendo
<< No, la principessa verrà rinchiusa dentro la torre >> disse André andando verso la camera della sorella
<< Mio principe ti prego salvatemi >> disse la piccola stendendo le braccia verso Juliet
<< Non vi preoccupate mia principessa, vi salverò a costo della vita >> disse la ragazza portandosi una mano sul cuore
<< Fate presto vi prego >> disse la piccola ridendo
<< Non sperarci principessa, il tuo principe non verrà mai a prenderti >> disse André e sparì dentro il corridoio
<< No lasciami mostro >> continuava a dire Kate, poi si sentì un tonfo e una porta che sbatteva
<< Ora dovrai vedertela con me... Cosa che non mi spiace affatto >> disse André appoggiandosi con la spalla al muro 
<< André non ci pensare >> disse Christine guardando male il figlio
<< Dai mamma stiamo solo giocando con Kate >> sbuffò
<< Andate in camera con tua sorella allora >> disse riprendendo a leggere
<< Ma July mi deve battere >> disse leccandosi le labbra
<< Ti sconfiggerà davanti a tua sorella allora >> disse cambiando pagina
<< E che figura ci fare? Il bravo fratello, forte e coraggioso sconfitto dalla propria fidanzata >> si passò una mano tra i capelli e alzò gli occhi al cielo
<< Non sei affatto un bravo fratello e non ti credo ne forte ne coraggioso >> disse Kate dalla camera
<< Zitta peste >> disse André sorridendo divertito
<< Stupido bifolco fammi uscire >> disse una voce stridula e poi dei colpi alla porta
<< L'hai chiusa dentro? >> chiese Juliet alzando un sopracciglio confusa
<< Che razza di torre sarebbe se non è chiusa a chiave? >> chiese sorridendo divertito
<< Sei senza speranza André >> disse la ragazza passandosi una mano sul viso e tirandosi indietro i capelli, fece per superarlo e liberare la sorella, ma lui la fermò
<< Prima mi devi battere >> le sussurrò vicino all'orecchio
<< Ma io ti ho già battuto >> disse lei sorridendo divertita e subito dopo gli diede un pugno sullo stomaco che lo fece piegare leggermente in avanti e Juliet aprì alla piccola che subito si aggrappò alle sue gambe
<< Grazie mio principe >> disse sorridendo a trentadue denti
<< Ho solo il mio dovere principessa >> disse lei inchinandosi appena
<< Ora dobbiamo correre via in delle ad un cavallo... André ci fai da cavallo? >> disse la piccola ridendo divertita
<< Scordatelo peste >> disse guardandola male << dopo io e te facciamo i conti >> aggiunse con un sussurro vicino al suo orecchio
<< Perché? Che ho fatto? >> chiese la ragazza confusa, il ragazzo sorrise divertito, le mise le mani intorno ai fianchi e la strinse a se
<< Ne parliamo dopo >> disse baciandole il collo e la strinse ancora a sé come se avesse paura di perderla da un momento all'altro
<< Kate che ne dici di giocare a nascondino? >> disse André sorridendo divertito << Juliet conta e noi ci nascondiamo >> disse lasciando la ragazza
<< No tu conti e noi ci nascondiamo >> disse la bambina prendendo la mano di Juliet e trascinando già fuori dalla camera
<< Conta fino a venti e noi ci nascondiamo >> disse uscendo fuori lasciando il ragazzo a borbottare, iniziò a contare e Kate decise di far nascondere Juliet dietro la tende del salotto mentre lei si nascose da qualche parte in cucina. André finì di contare e subito trovò Juliet
<< Vieni con me >> disse prendendola per il polso e trascinandola in camera
<< Successo qualcosa? >> chiese confusa
<< Chi è? >> disse passandole il cellulare e sul display apparve il nome di Marco, ci mise qualche minuto a capire chi fosse e poi sorrise raggiante
<< Non ci credo, mi ha chiamato. Come ha fatto ad avere il mio numero? >> disse continuando a guardare il cellulare
<< Non hai risposto >> disse lui guardandola male
<< Geloso? >> chiese guardandolo divertita
<< Affatto, voglio solo sapere chi è >> disse incrociando le braccia al petto
<< Lo scoprirai presto >> disse divertita e lo richiamò il numero
<< Juliet che piacere risentirti >> disse la voce di Marco tutta allegra
<< Anche per me è un piacere, come hai fatto ad avere il mio numero? >> chiese mentre si metteva seduta sul letto
<< Mi ha chiamato un tuo amico che mi detto che ti ero scordata dell'offerta che ti avevo fatto è così mi ha dato il tuo numero >> disse con non curano a
<< Ah grandioso >> per un attimo l'occhio della ragazza andando a finire su André che stava diventando ogni minuto sempre più impaziente
<< Tu ora dove sei? Forse riesco a convincere il mio amico a vedere i tuoi disegni >>
<< Sarebbe fantastico. Ora sono a Venezia >> disse cercando di non ridere della faccia di André che andava sempre di più a spazientirsi
<< Meraviglioso anche noi siamo a Venezia... Che ne dici di incontrarci a piazza San Marco? >> disse entusiasta
<< D'accordo, nessun problema. Quando? >> chiese iniziando a saltellare mentre André la guardava confuso
<< Stasera alle nove, così ci mettiamo a qualche bar con la musica >> disse dopo qualche secondo di silenzio
<< Perfetto... A dopo allora >> disse e attaccò, subito dopo saltò addosso al ragazzo rimanendo addosso a lui come un koala e iniziò a baciarlo
<< Mi vuoi dire che diamine succede? >> sbottò alla fine il ragazzo allontanandosi di poco
<< Succede che se tutto va bene, ed io spero che vada bene, avrò una parte tutta mia in una galleria d'arte. Una parte tutta mia è semplicemente meraviglioso. Dio non vedo l'ora che arrivano le nove, sono al settimo cielo... Però se non gli dovessero piacere i miei disegni? Se iniziasse a dire che fanno schifo e sono da bambini? E se... >> non fece in tempo a finire che le labbra del ragazzo la bloccarono
<< Non iniziare a fare la drammatica. Andranno benissimo... E poi ricordati che sono io il modello quindi sono perfetti già in partenza >> disse il ragazzo continuando a darle i baci sulla guancia e sullo zigomo << però prima ti deve scendere la febbre, altrimenti te lo scordi che esci >> disse prima di morderle il labbro inferiore
<< Ma sto bene, te lo assicuro >> disse lei allontanandosi
<< Lo vedremo stasera ora sei tutta mia >> disse e subito dopo la ragazza si trovò sdraiata sotto di lui mentre le baciava il collo
<< Ti ricordo che ci sta tua sorella che sta ancora nascosta >> disse mettendo le mani tra i suoi capelli
<< Ho detto a mia madre che ti dovevo parlare ed era importante. La porta è chiusa a chiave quindi nessuno ci disturberà >> disse tornando a mordicchiare le sue labbra
<< Io avrei la febbre >> disse la ragazza divertita
<< Sta tranquilla che te la faccio passare >> in un attimo le tolse la maglietta e iniziò a baciarle le parti del seno non coperte dal reggiseno
<< Ho i miei dubbi, ma mi sta bene comunque >> disse ribaltando la situazione e si mise sopra di lui per baciargli meglio il collo.

André stava stringendo a sé Juliet, le spostava qualche ciocca di capelli dal viso mentre la ragazza gli accarezzava distrattamente i muscoli delle braccia, i pettorali e gli addominali
<< A che pensi? >> chiese André dandole un bacio sulla fronte
<< Niente di importante >> disse scuotendo la testa, ma continuò a guardare il petto di lui
<< Dai su dimmelo >> disse baciandole il collo
<< Forse è meglio se non porto solo tuoi disegni, non vorrei fare la figura della pazza maniaca capace solo di disegnare il proprio ragazzo >> disse iniziando a torturarsi le mani
<< Puoi fare quello che vuoi, se non vuoi fargli vedere i disegni in cui ci sono io non ci sono problemi, lo sai >> disse stringendola ancora un po' a sé
<< Si, ma... Non ho altri disegni appresso >> disse affondando il viso contro il suo petto
<< Puoi farne qualcuno ora e gli porti quelli >> suggerì 
<< Non so che disegnare però >>
<< Sei tu la maga del disegno, scommetto che ti verrà in mente qualcosa... Potremmo andare un po' in giro, forse ti viene qualcosa in mente >> disse continuando a baciarla
<< André >> disse alzando lo sguardo verso di lui
<< Dimmi >> disse baciandole la punta del naso
<< Ho un idea >> disse alzandosi a sedere, prese il blocco da disegno e iniziò a disegnare mentre le braccia di André la circondavano tenendola al caldo, disegnò piazza San Marco distrutta, era invasa da quelli che sembravano cuccioli di mostri, mentre il cielo era oscurato nuvole dove si intravedevano sagome di draghi ed uno stava aggrappato alla torre e guardava il paesaggio sotto di lui con indifferenza
<< Che ne pensi? >> chiese girando il foglio verso di André che per tutto non aveva distolto un secondo gli occhi dalla ragazza
<< Macabro... Non capisco fai sempre disegni così... Deprimenti >> disse fissando il foglio, la ragazza lo abbasso con quello anche lo sguardo
<< Non lo so... >> mormorò con lo sguardo basso
<< Ehy ho detto che è macabro non che fa schifo >> disse il ragazzo
<< Okay >> disse annuendo, provò a disegnare qualcos'altro, ma non le veniva in mente nulla rimise tutto sul comodino e si sdraiò sul letto dando le spalle al ragazzo 
<< Non volevo farti deprimere >> disse sdraiandosi dietro di lei, l'abbraccio e la strinse a sé, la ragazza scrollò le spalle e cercò di addormentarsi, ma ragazzo si mise quasi sopra di lei schiacciandola con il suo peso << dai July, lo sai che ti amo >> disse strusciandosi sopra di lei e dandole qualche bacio
<< Smettila, pesi >> disse cercando di toglierlo da sopra di lei
<< Anche tu pesi, eppure ogni volta io non mi lamento >> disse André con una scrollata di spalle
<< Stai dicendo che sono grassa? >> chiese alzando un sopracciglio mentre lo guardava male 
<< Questo lo stai deducendo tu >> disse mordicchiandole una spalla
<< Basta non parlo con i trogloditi >> disse lei distogliendo lo sguardo, il ragazzo le fece il verso e come risultato ebbe solo una gomitata da parte della ragazza, ma André continuò a farle il verso << è inutile parlare con gli idioti, ti fanno abbassare al loro livello e ti battono in esperienza >> continuò la ragazza e cercò di non ascoltarlo
<< Già hai ragione,in effetti mi sto abbassando al tuo livello >> disse André annuendo
<< Mi fai dormire? >> disse esasperata
<< Hai dormito fino ad un quarto d'ora fa, ora ho bisogno di coccole >> disse senza smettere di baciarle tutto il collo, la spalla e le scapole
<< E dai sono stanca lasciami >> disse cercando di allontanarlo, ma con scarsi successi
<< Non sei stanca >> disse continuando a baciarla
<< Si invece, lasciami >> disse allontanandosi, ma lui la seguì e la strinse a sé
<< Solo un altro un po', su >> disse strofinando la punta del naso contro il suo collo
<< Sei petulante >>
<< Mi devo far perdonare per prima >> la ragazza sbuffò e si girò verso di lui
<< Non ti devi far perdonare nulla idiota, solo che non ho ispirazione ora >> disse scrollando le spalle
<< Ti sei depressa quando ho detto che era macabro il disegno >> disse sorridendo divertito
<< È semplicemente la tua opinione >> disse scrollando le spalle
<< Puoi dirlo che ci sei rimasta male, si deve lontano un miglio >> disse accarezzandole i capelli
<< Si d'accordo ci sono rimasta male e allora? Rimane comunque un tuo pensiero e ti ho chiesto io un parere, quindi va bene così >> disse guardandolo negli occhi
<< Però ti spettavi ben altre parole >> disse accarezzandole la guancia
<< Non sempre mi devi accontentare >> disse scrollando le spalle
<< Se so che poi ci stai male si >> disse baciandole la fronte
<< Sicuro che sei un demone? Perché sei troppo smielato per esserlo >> disse divertita
<< Se vuoi posso fare lo stronzo menefreghista >> disse alzando il mento in segno di sfida
<< Sarei curiosa di vederlo una volta >> disse baciandogli il mento
<< D'accordo l'hai voluto tu >> disse alzandosi in piedi, si mise solo un paio di mutande e fece per andarsene
<< Dove vai? >> chiese la ragazza alzandosi su un gomito
<< A farmi una doccia >> disse e se ne andò, la ragazza guardò per un attimo la porta poi scosse la testa e si vestì velocemente per andare in salotto.

Era tardo pomeriggio, André era uscito per incontrarsi con Lucas e Derek, era uscito senza dirle niente così che lei ora stava in salotto a disegnare, stava ritraendo Kate che giocava con una piccola fata che le volava intorno, Christine seduta sul divano a leggere e sopra una spalla c'era un altra fata che leggeva con lei ed Henry che cucina con una fata che volava verso di lui mentre gli portava la farina
<< Che bello >> disse Christine dietro di lei
<< Dici? >> disse lei mentre lo osservava da lontano alla ricerca di una qualche imperfezione
<< È perfetto >> disse la donna dandole un bacio fra i capelli
<< Grazie... Ma devo ancora finirlo >> disse ricominciando a disegnare le ombre del divano
<< Gli fare vedere questo disegno? A quello della galleria d'arte >> chiese sedendosi accanto a lei
<< Penso di si... Che dici? Gli potrebbe piacere? >> chiese con le mani che già iniziavano a sudare
<< È perfetto, gli piacerà di sicuro >> disse sorridendo dolcemente, le spostò i capelli da davanti agli occhi e in quel momento arrivò Kate che si mise a guardare la televisione << ti dà fastidio se Kate si mette a guardare la TV? >> chiese
<< No affatto. Non ti preoccupare >> disse sorridendo dolcemente. Fini il disegno e si mise a giocare un po' con la bambina.
Quando arrivarono le otto e mezza André ancora non si faceva vedere e inoltre neanche le rispondeva al cellulare, alla fine borbottò un imprecazione, prese i disegni ed uscì di casa da sola, dopo non poche contrazioni da parte dei genitori di André che volevano che almeno uno di loro andasse con lei per sicurezza, ma la ragazza preferiva andare da sola, così ora si trovava da sola per le strade quasi affollate di Venezia. Arrivata in piazza andò un po in giro tra i bar che c'erano fino a quando non vide Marco che le fece un cenno con la mano, la ragazza si sedette al tavolo con lui che le sorrideva
<< Allora piccoletta, come va? >> chiese allegro
<< Tutto bene grazie, a te? >> rispose la ragazza sorridendo
<< Alla grande... Con il tuo ragazzo com'è andata a finire? >> chiese curioso
<< Oh bene, ora stiamo insieme >> disse sorridendo
<< Molto bene, sono felice per te >> disse sorridendo felice << vedo che sei nervosa >> disse dopo qualche secondo di silenzio
<< Si, beh... Chi non sarebbe nervoso in questo momento? >> disse sorridendo leggermente nervosa
<< Beh vedila così, sei ancora giovane, hai tempo per avere successo, quindi anche se va male prendila con il sorriso, hai ancora così tanto tempo davanti a te, non bruciare adesso tutte le tappe... Poi potresti pentirtene >> disse sorridendo dolcemente
<< Si... Hai ragione >> disse leggermente più rilassata
<< Certo che ho ragione, sono più vecchio di te e quindi ho più esperienza, se non riesco a tranquillizzare una ragazza alle prime armi allora sto messo proprio male >> disse continuando a sorridere e la ragazza scoppiò a ridere
<< Scusate il ritardo >> disse un uomo castano con gli occhi verdi chiari oscurati da un paio di occhiali dalla montatura nera e alla moda
<< Nessun problema James. Lei è la ragazza di cui ti ho parlato, Juliet ti presento James >> disse Marco sorridendo, la ragazza stese la mano verso James è quello gliela strinse con forza
<< Bene, è un piacere... Prendi qualcosa? >> chiese sistemandosi meglio sulla sedia
<< No grazie >> disse lei agitandosi sulla sedia
<< Forse è meglio andare subito al punto prima che la ragazza esploda dal nervosismo >> disse Marco ridacchiando
<< Si forse è meglio >> disse James anche lui ridacchiando, la ragazza prese i fogli e glieli consegnò senza dire una parola, l'uomo li osservava a lungo prima di passarli a Marco e anche lui si metteva ad osservarli
<< Beh non mi sembra tutto questo granché di cui mi parlavi >> disse alla fine James, per un momento Juliet sentì la terra mancarle sotto i piedi
<< A me sembrano ben fatti >> disse Marco alzando il sopracciglio confuso
<< Ci sono un po' di imprecisioni... E poi senza offesa, ma sono un po' infantili >> disse James guardandola negli occhi e la ragazza si sentì mancare il respiro, stava per avere un attacco di panico, la bocca le diventò secca all'improvviso e voleva sottrarsi a da qualche parte. L'uomo continuava a parlare facendo notare tutte le imprecisione e continuò a ribadire che erano da bambini i suoi disegni, che l'avrebbe fatto anche uno stendente del secondo anno; Marco cercava di difenderla, mentre Juliet rimaneva immobile a metabolizzare ogni parola che erano come pugnalate al cuore. Alla fine se ne andò lasciando la ragazza da sola insieme a Marco
<< Juliet stai bene? >> chiese mettendole una mano sopra la sua, per qualche secondo la ragazza guardò la mano dell'uomo sopra la sua, si limitò ad annuire, raccolse i fogli e se ne andò ringraziandolo comunque. Se ne andò un po' per le strade di Venezia tenendo stretti i fogli al petto, voleva piangere, ma non ci riusciva, aveva voglia di gridare a squarciagola fino a quando non sarebbe crollata a terra, ma non poteva fare neanche questo. Alla fine si trovò davanti al portone della casa di suo fratello suonò e il padre la fece entrare dentro
<< Piccola mia come mai qui? Non stavi con il tuo ragazzo? >> chiese il padre sorridendo
<< Si beh... Volevo venire un po' qua >> disse sorridendo dolcemente
<< Lo sai che sei sempre la ben venuta, vuoi mangiare qualcosa? >> chiese mentre si sedevano sul divano
<< No non mi va nulla, tranquillo >> disse sorridendo. Passarono la serata insieme, dopo un ora era arrivato anche suo fratello e insieme si erano messi a parlare del più e del meno e qualche volta prendevano in giro qualche attore per le facce buffe che facevano. Verso l'una di notte andarono a dormire, per un Juliet si era sentita sollevata, quasi non aveva pensato a quello che era successo poco prima, ma ora che stava da sola in camera con i propri pensieri non riusciva a fare a meno di pensarci. Si alzò dal letto e andò in bagno, si guardò per un attimo intorno, ma alla fine decise di fare la cosa che le veniva più naturale. Non sapeva esattamente perché lo stava facendo, ma sperava solo che la decesso stare meglio. Si infilò due dita in gola e iniziò a vomitare tutto il cibo che aveva nello stomaco e infine vomitò anche qualche succo gastrico. Per un momento si era sentita meglio, era come se un grosso macigno si fosse tolto, ma ora si sentiva anche peggio, ora non solo si sentiva fallita come artista, ma aveva appena rotto la promessa che aveva fatto ad André: non si sarebbe messa più due dita in gola, per qualsiasi motivo. Iniziò a piangere mentre era stesa a terra senza più forze, qualcuno entrò in bagno premette lo sciacquone, le pulì la bocca e la prese in braccio, la ragazza alzò di poco lo sguardo
<< André... >> disse con un sussurro, scoppiò ancora a piangere e affondò il viso contro il suo collo, il ragazzo la posò sul letto, si mise sdraiato accanto a lei. Non disse nulla e aspettò che si addormentasse prima di darle un bacio a fior di labbra.



~Angolo dell'autrice~
Salveee 😊 premetto che questo capitolo non è nulla di che, so che c'è ne sono stati di migliori... Allora stavo un po' rileggendo la storia e stavo pensando che forse unirò alcuni capitolo, visto che ci sono alcuni che potrebbe essere uniti senza nessun problema è che sono pure abbastanza corti, oltre ovviamente ad una revisione completa, questo è ovvio... Passando ad altro, che ne pensate di questo capitolo? Certo non succede niente di che 😒 ma devo ancora curare nei particolari la fine della storia... Quindi diciamo sto prendendo tempo 😔...
Ringrazio di tutto cuore MusicHeart che mi ha recensito lo scorso capitolo
Ringrazio chi mi ha messo tra le preferite, seguite e ricordate ( grazie mille *^*) e le lettrici silenziose
A presto... Spero che non passerà un mese prima che pubblichi un alto capitolo 😒
Bacioniiii ❤️💜❤️💜
  
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