16/03/2009
0 recensioniDi
ordinaria crudeltà
Nella
stanza la televisione è accesa. Lo schermo è a 32
pollici e vanta una gamma di 256.000 colori, che brillano vivaci.
Ci sono un divano, un tavolo, quattro sedie di legno di pino. I cuscini sono color crema. Due persone, la ragazzina è sul divano e sta scrivendo qualcosa su un blocco per appunti, l'uomo è davanti alla finestra. Il fratellino dorme nella camera accanto.
Appare un pacco di biscotti. La ragazza ne afferra uno, lo mangia. L'uomo sta seguendo qualcosa con lo sguardo, afferra una pezza, la batte sul muro.
Nella stanza entra una donna bionda, che sorride ai due. Il presentatore alla televisione grida qualcosa. Parte la musica. L'uomo afferra la donna per un braccio, ballano.
La penna della ragazzina di blocca sul foglio. Infila le pantofole, si alza. Corre, sfiora lo stipite della porta. Fugge in camera.
Bacia il fratello.
Spegne la luce.
Ci sono un divano, un tavolo, quattro sedie di legno di pino. I cuscini sono color crema. Due persone, la ragazzina è sul divano e sta scrivendo qualcosa su un blocco per appunti, l'uomo è davanti alla finestra. Il fratellino dorme nella camera accanto.
Appare un pacco di biscotti. La ragazza ne afferra uno, lo mangia. L'uomo sta seguendo qualcosa con lo sguardo, afferra una pezza, la batte sul muro.
Nella stanza entra una donna bionda, che sorride ai due. Il presentatore alla televisione grida qualcosa. Parte la musica. L'uomo afferra la donna per un braccio, ballano.
La penna della ragazzina di blocca sul foglio. Infila le pantofole, si alza. Corre, sfiora lo stipite della porta. Fugge in camera.
Bacia il fratello.
Spegne la luce.
Dov'è la violenza?
Nello
schermo del televisore che ferisce gli occhi dell'uomo stanco
Nel biscotto fatto a pezzi dalla bocca non affamata della ragazzina
Nell'insetto schiacciato dalla pezza e ancora vivo, con le zampe rotte e in agonia
Nel labbro spaccato della donna teso in un sorriso doloroso
Nel sonno innocente del bambino stanco per il lavoro pomeridiano
Nella stretta dell'uomo che lascerà un livido sul braccio fragile della moglie
Nella penna nera che violentemente buca il foglio
Nello scontro contro lo stipite della porta della ragazzina in fuga da una scena già vista
Nella luce spenta per calare un velo su quella ordinaria crudeltà.
-Mamma e papà litigano?
-Zitto e dormi.
-Ma mamma urla!
-Zitto e dormi.
Nel biscotto fatto a pezzi dalla bocca non affamata della ragazzina
Nell'insetto schiacciato dalla pezza e ancora vivo, con le zampe rotte e in agonia
Nel labbro spaccato della donna teso in un sorriso doloroso
Nel sonno innocente del bambino stanco per il lavoro pomeridiano
Nella stretta dell'uomo che lascerà un livido sul braccio fragile della moglie
Nella penna nera che violentemente buca il foglio
Nello scontro contro lo stipite della porta della ragazzina in fuga da una scena già vista
Nella luce spenta per calare un velo su quella ordinaria crudeltà.
-Mamma e papà litigano?
-Zitto e dormi.
-Ma mamma urla!
-Zitto e dormi.
[È normale.]