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Autore: piumetta8    20/01/2016    1 recensioni
E se? E se la vita dei Brown ad Everwood avesse avuto inizio molto prima della morte di Julia? E se, durante quel terribile incidente, la donna non fosse stata sola? E se Andy Brown si trovasse costretto a prendere decisioni difficilissime per salvaguardare la sua famiglia?
E se, oltre a Delia, Ephram fosse cresciuto anche con un fratello?
Un universo decisamente alternativo dove ho rimescolato le carte e cercato di far interagire i miei personaggi preferiti...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La prima neve, caduta nel pomeriggio in avanscoperta, si era trasformata in una vera tormenta con l'avanzare della sera ed il calo delle temperature.

Una metamorfosi silenziosa che non coglieva quasi mai Everwood impreparata eppure l'eccezionalità di quella bufera turbinosa aveva bloccato le strade e costretto gli invitati ad accamparsi a casa Brown per la notte.

Una poesia pura e sdrucciolevole che non avrebbe creato disagi a nessuno non fosse stato per l'appendice infiammata di Bright che, peggiorando, gli aveva provocato un febbrone. Era impossibile guidare fino all'ospedale di Denver ed Harold, Andy e Jacob avevano trasportato il giovane paziente nello studio medico del Dottor Brown sperando di riuscire a dargli le prime cure.


Amy era rimasta turbata dalla scena impressionante ed inusuale di vedere il suo sempre allegro fratello contorcersi dal dolore e non erano bastate né le parole rassicuranti di sua madre, né la proposta di Nina che l'aveva portata a casa sua per far scorta di coperte e distrarla a sopire un'agitazione atavica.

Quando il viavai si era attenuato, la ragazza si era accovacciata su uno dei gradini della scala a sbalzo finché non era stata avvolta da un abbraccio agognato e confortante.

Colin si era seduto di fianco a lei ed era riuscito a rassicurarla come un tempo.

"Non accadrà niente di brutto a Bright! Ha un' équipe eccezionale a prendersi cura di lui: i nostri nonni e i nostri padri!"

Nonostante la tensione e l'incertezza Amy aveva abbozzato un sorriso.

"Dovevo saperlo quando mi sono messa con te che si sarebbero potuti creare conflitti di interessi tra le nostre famiglie!"


Ephram aveva osservato, con un certo sollievo, quell'abbraccio intimo tra suo fratello ed Amy poi aveva reputato giusto lasciarli a godersi quel momento privato e se n'era andato in veranda sedendo sul dondolo.

"Wilson Bentley amava fotografare i fiocchi di neve e li chiamava miracoli di piccola bellezza."

Nonna Ruth, avvolta in uno scialle asimmetrico di lana, aveva avvicinato il nipote con discrezione puntellando i suoi discorsi con quegli incipit curiosi e poetici, proprio com'era solita fare Julia.

"La neve di Everwood è diversa da quella di New York: più compatta, meno frivola. Stende un velo di bellezza su tutto!"

La sofisticata donna si era seduta, mantenendo la posa elegante ma esibendo un sorriso malinconico.

"Lo so. L'ho scoperto tantissimi anni fa: quando tua madre era appena una bambina. Decidemmo di fare un viaggio per mezz'America in treno e, arrivati a Denver, iniziò a nevicare. Proseguimmo, forse da incoscienti, fino a restare bloccati in questa cittadina d'alta montagna per un giorno e mezzo. Julia fu colpita dal silenzio e dalla tranquillità quasi assonnata che caratterizzava il paesello e che cozzava, evidentemente, con la caotica New York. Mi confidò che se un giorno si fosse sentita smarrita o avesse perso le sue certezze sarebbe venuta a cercarle qui!"

Ephram era rimasto sbalordito dal racconto e dalla determinazione che sua madre dimostrava già ad otto anni.

Si erano trasferiti ad Everwood perché il matrimonio dei suoi era in crisi ma non aveva sospettato che Julia avesse preso quella decisione ancor prima di costruirsi una famiglia.

"Tua madre era un tipo previdente!"

Nonna Ruth parve leggere nei suoi pensieri, quindi decise di essere schietta fino in fondo.

"E so che adesso biasimerebbe me e tuo nonno se ti sradicassimo da questo che, ormai, è il tuo mondo. Se ti allontanassimo da tuo padre, da tua sorella e da tuo fratello in maniera tanto meschina!"

Con una sicurezza ed una consapevolezza nuova fu la risposta di Ephram, stavolta, a stupire e inorgoglire sua nonna.

"Sono io che ho bisogno di loro. Mi dispiace nonna ma non posso tornare a New York!"

Lei se l'era attirato in un abbraccio.

"Magari potremmo convincere quell'ottuso di tuo padre a mandare te e Colin per un mese in estate!"


Jacob era stato costretto a rivelare a suo genero di essere affetto dal morbo di Parkinson quando un fastidiosissimo tremore delle mani, che ormai lo limitava nei movimenti, gli aveva impedito di tenere fermo il bisturi.

Era stato Andy ad operare Bright, sotto le direttive esaurienti di Jacob, e quella collaborazione improvvisa ed improvvisata aveva permesso ai due di attutire gli antichi attriti e di venirsi, in qualche modo, incontro.

"Io e Ruth ripartiremo domani. Senza i ragazzi!"

Il padre di Julia lo aveva comunicato alla sua solita maniera spiccia mentre lui ed Andy rincasavano sotto la neve.

"Un paio di raccomandazioni, però, te le voglio lasciare benché mi hai dimostrato di saper essere un padre a tutti gli effetti. Fa in modo che siano i migliori sulla piazza a seguire Colin durante la riabilitazione, non permettere ad Ephram di abbandonare il pianoforte e sii per Delia un faro!"

Gli aveva battuto una pacca sulla spalla imbottita dal giaccone ed il Dottor Brown aveva promesso di impegnarsi a fare del suo meglio.


Quando i due uomini erano rientrati, a notte fonda, gli invitati se n'erano andati e gli Abbott si erano messi in viaggio verso Denver, dove Bright era stato trasportato con mezzi di fortuna per affrontare la fase post-operatoria.

Avevano trovato i tre ragazzi stretti e mezzi addormentati sul divano e il cuore di Andy si era stretto in una dolcezza e in una gratitudine incommensurabile nel vedere così, insieme ed uniti, i suoi figli.

"Papà domani posso andare insieme ad Edna a trovare Bright?"

Delia era stata la prima a ciondolare fin dove si era fermato il genitore, lasciandosi prendere in braccio da lui tra uno sbadiglio e l'altro.

"Certo tesoro."

Anche i due ragazzi si erano messi in piedi e avevano cercato protezione e rassicurazioni stringendosi al padre in un abbraccio da famiglia ritrovata mentre i nonni facevano un passo indietro a contemplare la scena.

   
 
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