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Autore: Lovy91    22/01/2016    1 recensioni
Dopo la comparsa di Alphamon i Digiprescelti si rendono conto che una nuova minaccia arriva da Digiworld. La nuova Digiprescelta Meiko con il suo Digimon entrano a far parte del gruppo e Taichi pensa che la nuova ragazza sia veramente strana... oltre che carina. Com'è carina Sora. Ma anche Yamato pensa che Sora sia carina.
Gli otto digiprescelti sono alle prese con la vita adulta e il rapporto con i Digimon è destinato a cambiare. Inoltre anche nel gruppo le cose non sono più le stesse...
Non saranno solo le battaglie digitale ad essere combattute...
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: TK/Kari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13


Luce e Speranza



<< Gennai >>.
Elecmon era nella stanza dell'uomo, spartana ed essenziale, l'unica cosa tecnologica era un computer.
<< Non dormi? >>.
<< Neanche tu >>.
Si sedette sul letto. << Sono preoccupato per i ragazzi >>.
Gennai non era preoccupato, era terrorizzato di perdere Meiko, voleva parlare con lei, spiegarle tante cose.
<< Andiamo >>.
Elecmon rizzò le orecchie. << Come scusa? >>.
<< Non ce la faccio a stare qui senza fare niente. Meiko è mia figlia >>.
<< E cosa puoi fare? >>.
Gennai aprì il cassetto della scrivania in legno chiaro ed estrasse un sacchetto bianco.
<< Che cosa sono? >>.
Lui agitò il sacchetto.
Il guardiano spalancò la bocca. << Non dirmi che sono... >>.
<< Esatto. Devo darle a Hikari e Takeru >>.


Il gruppo era arrivato di fronte a un portone dorato, intarsiato di strani simboli. La tensione era palpabile.
<< Ragazzi! >>.
Sora e Taichi, in groppa ai loro Digimon a livello evoluto, li raggiunsero, saltando a terra. La ragazza corse verso Yamato e si abbracciarono, Hikari abbracciò il fratello, erano interi.
<< L'avete eliminato? >>, gli domandò Ikkakumon.
<< Sciolto come un gelato >>, rispose con la sua voce profonda MetalGreymon.
<< Come entriamo? >>, si domandò Joe.
Non appena finì la frase, il portone cominciò ad aprirsi da solo. Si spalancò lentamente, mostrando una sala sontuosa, forse l'unica curata di quel posto. C'era un corridoio con un tappeto rosso, le pareti bianche, le tende in oro e il pavimento in marmo pregiato.
Entrarono con prudenza, quasi temendo che il pavimento crollasse sotto di loro.
In fondo c'era Alphamon, seduto su una sorta di trono d'oro. Tenuta sospesa, legata accanto a lui, Meikumon. Sembrava in salute ma stanca, aveva gli occhi chiusi.
<< Mei! >>, esclamò Meiko.
Alphamon si alzò, era meno imponente rispetto a com'era nel mondo reale. Ma comunque grosso, minaccioso e potente.
<< Lascia andare Meikumon >>, disse intimidatorio Taichi.
Scese dal trono, le scale e si avvicinò ai ragazzi, i Digimon si misero di fronte ai loro Digiprescelti, compresi Hawkmon e Armadimon.
<< Siete venuti qua, nel mio castello, a prendervi ciò che è mio >>.
<< Meiko non è tua! >>, esclamò Takeru. << Lei è un essere umano! >>.
<< È la fede >>, disse Alphamon. Estrasse la spada con un colpo secco. << Ed io me la riprenderò >>.
La spada sibilò nell'aria e una forte folata di vento fece sbattere i ragazzi contro la parete. Daigo protesse Meiko, i Digimon si rialzarono.
I rimanenti a livello campione passarono a quello evoluto, avevano già provato a combattere Alphamon con il livello campione, avevano ottenuto solo dolori.
<< Yamato forse dobbiamo utilizzare subito la fusione >>.
<< Dobbiamo solo prendere Meikumon e andarcene >>, disse Yamato. << Koushiro terrà aperto il portatile sul mondo reale >>.
Il piano era distrarre Alphamon e uno di loro avrebbe preso Meikumon ma il nemico aveva capito fin da subito cosa avevano in mente. Li attaccò con una potenza inaudita e i Digimon avevano difficoltà anche solo ad avvicinarsi alla loro amica.
Meiko si alzò in piedi e zoppicò fino a Meikumon, Taichi la bloccò da dietro.
<< Che cavolo fuori fare?! >>.
<< Lasciami! Voglio salvare Meikumon! >>.
Taichi la girò e la scosse. << Lo capisci che lui vuole te? Se ti riprende non servirà a nulla il tuo sacrificio! >>.
Le parole dure di Taichi la fecero vacillare e cadde tra le sue braccia. Lui non sapeva cosa fare, se non abbracciarla per cercare di calmarla.
<< È tutta colpa mia! >>.
<< Smettila Meiko! >>, disse Mimi. << Tu sei preziosa >>.
<< Perché sei nostra amica e ti vogliamo bene >>, aggiunse Sora.
Daisuke e gli altri non capivano niente, sapevano solo che quel Alphamon era terribile, l'avevano affrontato e li aveva spazzati via in meno di dieci minuti.
Meikumon aprì gli occhi lentamente, svegliata dal gran frastuono, si ritrovò di fronte a una battaglia e Meiko tra le braccia di Taichi.
<< Meiko! >>, cercò di farsi sentire.
<< Così non va >>, disse Yamato. << Serve la Digievoluzione a livello mega. Mimi, Taichi! >>.
<< Pronti! >>.
Palmon, Agumon e Gabumon tornarono al livello intermedio per passare poi al livello mega.
Rosemon, WarGreymon e MetalGarurumon circondarono Alphamon, facendo segni agli altri di recuperare Meikumon.
La seconda generazione guardò quelle mega Digievoluzione con occhi pieni di meraviglia e bocca spalancata.
A quel punto Alphamon chiuse gli occhi, concentrato, e dieci Infermon si manifestarono per la stanza. Gli altri Digimon a livello evoluto fecero di tutto per riuscire a contrastarli ma erano troppi, ogni volta che ne distruggevano uno, un altro appariva.
Alphamon scagliò Rosemon contro una parete e MetalGarurumon contro una finestra. WarGreymon colpì Alphamon che restituì il colpo con la spada, distruggendo quasi del tutto la sua armatura e mandandolo a terra.
I Digiprescelti corsero a soccorrere i loro Digimon, Daigo rimase con Meiko.
Alphamon camminò verso di lei.
<< Dammi la fede e il tuo sacrificio farà finire tutto questo >>.
Meiko fu colpita nel vivo.
<< Non ascoltarlo! >>, le disse Nishijima. << Se ti sacrifichi, condannerai tutti e due i mondi!>>.
La ragazza camminò verso Alphamon. Daigo la prese per un polso, una stretta forte. << Non farlo! >>.
Lei si liberò dalla presa con violenza e camminò determinata.
<< Meiko no! >>, esclamò Meikumon.
<< Sei saggia ragazza >>.
Lei era distante da lui una cinquantina di metri, lo guardava negli occhi con durezza. I pugni stretti, uno sguardo infuocato che non le avevano mai visto.
Alphamon fece schioccare le dita e gli Infermon puntarono le loro canne contro i Digiprescelti e i Digimon stesi a terra, per convincerla ulteriormente. Uno puntava la bocca contro Meikumon.
Hikari era seduta a terra, contro il muro, con Takeru al suo fianco. Si guardarono, entrambi con dei graffi sul viso, sporchi di polvere e il respiro stanco. Takeru fece scivolare la mano su quella di Hikari, la situazione era talmente disperata da aver bisogno di conforto, poco importavano le situazioni del mondo reale.
<< Avrai ciò che chiedi >>.
<< No! >>, Daigo corse verso la ragazza. Un Infermon gli puntò la pistola contro, bloccandolo sulla strada.
<< Brava ragazza >>.
Alphamon puntò la spada contro Meiko.
Hikari guardava la scena, si sentiva scoppiare. Aveva qualcosa dentro, una sensazione strana, come se una bomba a orologeria stesse per esplodere.
<< Non dobbiamo perdere la speranza >>, sussurro Takeru.
Hikari lo guardò. << C'è sempre un po' di luce >>.
Si abbracciarono.
Meiko chiuse gli occhi, due lacrime sulle guance.
Gli altri guardavano la scena inermi.
Meikumon aveva l'animo a pezzi, non aveva protetto Meiko, non era stata capace.
Hikari e Takeru erano stretti in un abbraccio, avevano bisogno di darsi la forza.
<< Sempre >>.
Quell'ultimo sussurrò dei due ragazzi fece esplodere una luce potentissima.
Alphamon cadde in ginocchio, la spada rotolò sul pavimento con un gran frastuono.
La luce gialla e rosa si mischiarono, formando un cono di luce che investì Tailmon e Patamon.
Daigo ne approfittò per prendere Meiko e si buttarono giù, non sapendo cosa poteva succedere.
<< Tailmon mega Digievolve... HolyDramon! >>.
<< Patamon mega Digievolve... Seraphimon! >>.
Le due nuove mega Digievoluzioni fecero restare gli altri talmente scioccati da non riuscire neanche a respirare.
Hikari e Takeru si stavano ancora tenendo per mano quando i loro Digimon si girarono dai loro partner.
HolyDramon si chinò verso Hikari e le fece una carezza con il muso. << Hikari... la tua luce nel cuore è sempre forte, anche nelle situazioni più buie >>.
Seraphimon mise una mano sulla spalla del suo Digiprescelto. << Grazie a te non ho mai perso la speranza >>.
Alphamon si rimise in piedi, riprese la spada e l'agitò con violenta verso i due Digimon. << Pensate che un mucchio di luce colorata mi possa sconfiggere?! >>.
<< No, ma queste sì >>.
La voce di Gennai si fece largo tra quelle parole piene di cattiveria, insieme con lui Elecmon. Aprì il sacchetto ed estrasse due pietre preziose, una rosa e una gialla. Le lanciò verso Seraphimon e HolyDramon, che le presero al volo.
La forza dei prismi bastò a distruggere tutti gli Infermon.
<< I prismi >>, sussurrò Daigo.
<< Che cosa sono? >>, domandò Koushiro.
<< Sono i prismi da cui furono generate le Digipietre >>, raccontò Nishijima. << Pensavo fossero andati distrutti >>.
I prismi di fusero con i due Digimon, che si illuminarono di una luce incandescente. Si misero ai due lati di Alphamon e la loro luce investì i loro amici Digimon, ripresero forze e in un secondo erano in piedi. Hawkmon e Armadimon si sentirono di nuovo forti, come non lo erano da tempo.
<< Excalibur! >>, una spada sacra apparve tra le mani di Seraphimon.
<< Apocalisse! >>, il corpo di HolyDramon si caricò di un fuoco sacro rosa.
La spada di Alphamon si scontrò con quella di Seraphimon e il fuoco rosa di HolyDramon lo investì, soffriva di terribili bruciature.
Quando si riprese e riuscì a rimettersi in piedi, davanti a lui c'era Zudomon e, su una mano, Meikumon.
<< No! >>, urlò, la spada fendette l'aria e distrusse parte del soffitto.
<< Questo posto crollerà! >>, urlò Joe.
<< Andiamo via! >>, Mimi prese Tanemon in braccio.
Koushiro aprì il varco, puntarono i Digivice e una luce fortissima li prese uno a uno per riportarli indietro. All'ultimo attacco dei due Digimon a livello mega tornarono Nyaromon e Tokomon, tra le braccia dei loro Digiprescelti prima di sparire nel portale, l'ultimo Koushiro con Mochimon.


Si ritrovarono buttati sul selciato, facendosi qualche bernoccolo.
Dopo qualche grugnito di dolore e un po' spaesati si resero conto di essere in uno spazio in costruzione.
Nyaromon e Tokomon saltavano insieme, felici. I loro amici Digimon, tutti al livello primo stadio, erano felicissimi di esseri ancora vivi e di aver salvato Meikumon. Hawkmon e Armadimon improvvisarono un balletto di felicità per essere di nuovo nel mondo reale.
Daisuke si avvicinò da Taichi. << Non so come ringraziarvi >>.
<< Non dovete >>, disse lui. << Siete... parte del gruppo >>.
I quattro annuirono, contenti che quella crepa si fosse finalmente aggiustata.
Meikumon corse tra le braccia di Meiko, piangendo.
<< Perdonami >>.
<< No, perdona tu me >>, disse Meikumon. << Non ti ho protetta >>.
<< Non dire assurdità >>.
<< Siamo vivi >>, disse Mimi, cadendo per terra, sedendosi, distrutta.
<< Siete stati... incredibili >>, disse Joe.
<< Fantastici >>, aggiunse Yamato, tirando una pacca al fratello.
Hikari e Takeru si guardarono, con un sorriso, consapevoli però che non era cambiato niente tra di loro, la situazione era sempre la stessa.
<< Ehm ragazzi >>, interruppe il coro di complimenti Koushiro. << Abbiamo un problema >>.
Indicò Gennai, era arrivato nel mondo reale insieme a loro. Fu in quel momento che Meiko e lui si guardarono. Lasciò Meikumon a terra e andò da lui.
Non riusciva a guardarlo negli occhi, era imbarazzata.
<< Meiko >>, sussurrò Gennai.
Lei scosse la testa. << Non devi dire niente >>.
<< Amavo tua madre >>.
<< Lo so >>, disse lei, tirando su con il naso.
<< Avrei tanto voluto crescerti con lei ma... la sua morte è stata una tragedia. Non voleva assolutamente usarti in questo modo, per Kumi deve essere stato un gesto disperato >>. Lui trattenne le lacrime. << Ti ho amata dal primo momento >>.
Avrebbe voluto abbracciarla, non voleva osare questo gesto. Fu lei a buttarsi tra le sue braccia, piangendo.
Mimi e Sora piangevano, quelle scene le facevano commuovere. Quest'ultima fu abbracciata da Yamato e si scambiarono un bacio, Sora poté notare Taichi girare la faccia.
<< Daigo >>.
Un'altra voce interruppe quel momento così commovente.
Elecmon stava sulle zampe, le orecchie abbassate e lacrime negli occhi azzurri.
Nishijima lo guardò, aveva pronunciato il suo nome.
<< Ha recuperato la memoria >>, disse Hikari.
<< Il passaggio dal mondo digitale a quello reale deve aver spezzato la magia dei Supremi >>, ipotizzò Koushiro.
Zampettò verso Daigo. << L'ultimo ricordo che ho di te... avevi dodici anni, la maglietta blu e i capelli dritti. Che cosa è successo? >>.
Le gambe di Nishijima non ressero più, toccò a terra con le ginocchia ed Elecmon gli saltò tra le braccia. Non importava sapere perché improvvisamente era un uomo, perché era nel mondo reale.
Era con il suo Digiprescelto e questo bastava.

Delle macchine affollarono lo spiazzo. L'agente Himekawa scese dalla macchina, corse verso il gruppo.
<< State bene?! >>.
<< Loro hanno bisogno di essere visitati >>, disse Joe. << Sono stati prigionieri per settimane >>.
<< Portate via quei quattro ragazzi! >>.
<< Non c'è bisogno! >>, disse Ken. << Vogliamo solo tornare a casa dalle nostre famiglie >>.
<< Ci tornerete domani mattina, dopo un controllo alla base >>, disse con fermezza l'agente, non era una che sentiva ragioni.
Imbronciati, accettarono.
<< Daigo! >>.
La voce di Hisa fece sciogliere l'abbracciò con Elecmon e si rialzò. La donna si fermò a pochi metri da lui, vedendo Elecmon.
<< Hisa? >>, sussurrò Elecmon.
<< Ma che cavolo succede? >>. Hideki affiancò Hisa vedendo Elecmon. Era un uomo snello, molto alto e affascinante, aveva un'aria da intellettuale.
<< Tu ti ricordi di me? >>, si abbassò fino al Digimon, abbracciandolo.
<< Sappiamo come far tornare la memoria ai vostri Digimon >>, intervenni Koushiro. << Basterà farli venire nel mondo reale >>.
<< Veramente? >>. Eizo si unì anche lui alla conversazione. << Potrò rivedere PetiMeramon? >>
<< Ora dobbiamo pensare a far stare bene gli altri, trovare una sistemazione per Gennai e parlare con Meiko >>, disse Daigo. << Io ho una stanza degli ospiti, può stare da me >>.
<< Noi stiamo in albergo >>, disse Hideki. << Ci rivediamo domani mattina >>.
Himekawa scrisse alcune cose sul palmare, prendendo appunti. Ordinò che fossero tutti portati alla base, per quanto stanchi bisognava fare il punto della situazione. Li divisero in due macchine e nessuno parlò per tutto il viaggio, un po' per la paura che li aveva attanagliati e finalmente c'era calma e silenzio. Un po' perché non sapevano neanche da dove cominciare.
Arrivati alla base, i quattro ragazzi Digiprescelti furono portati in infermeria insieme a Meiko, Meikumon e gli altri due Digimon furono visitati anche loro. I ragazzi erano un po' deperiti, le ossa doloranti per l'umidità ma in compenso in buona salute. Meiko aveva un brutto graffio sul braccio e le diedero qualche punto, era leggermente disidrata.
Gli altri attesero in un'ampia stanza, insieme ai loro Digimon. V-mon e Wormmon furono informati della salvezza di Daisuke e Ken, volevano vederli ma glielo vietarono per un altro po'.
Meiko fu scortata dai suoi amici, Gennai aveva preferito lasciarli da soli a parlare.
<< Come ti senti? >>, le chiese Yamato.
<< I punti tra un po' tireranno e vorrei farmi una bella dormita ma penso che prima dobbiamo parlare >>.
<< Non vogliamo costringerti, se tu non vuoi >>, disse Sora.
<< Ve lo devo >>, disse lei. << Mi avete salvato la vita >>.
Ci fu silenzio per qualche secondo prima che Meiko cominciasse a raccontare. Aveva scoperto di essere stata adottata a quattordici anni, dopo un'operazione per rimuovere l'appendice. Il gruppo sanguigno dei suoi genitori era B, lei era zero negativo, per Meiko fu uno shock scoprire di essere stata adottata, non somigliava ai suoi genitori ma non pensava certo di essere geneticamente estranea. Aveva frugato in soffitta e trovato il suo certificato di nascita, con il nome di Kumi Fukuda. Era andata all'ospedale dov'era nata e aveva parlato con la stessa infermeria che, con enorme dispiacere, le aveva comunicato che sua madre era morta dandola alla luce. Venne fuori che la persona a cui aveva promesso di non parlare era proprio Gennai, presente alla nascita di Meiko, scappato prima che il padre di Kumi potesse vederlo. Non riuscì a trovare altre informazioni finché non era apparsa Meikumon nella sua vita, le aveva parlato di Digiworld, del virus e di tutte quelle cose che il guardiano umano, Gennai, non riusciva più a tenere in ordine nel mondo digitale.
Fu allora che Meiko si era resa conto di essere per metà digitale e per metà terrestre.
<< Per tutta la vita ho avuto la sensazione di essere viva solo a metà. Quando sono andata a Digiworld mi sono sentita... a casa >>, concluse.
<< Come sapevi di avere la fede? >>, le chiese Taichi.
<< Me l'ha detto Meikumon >>.
Guardarono il Digimon.
<< Io non sono un Digimon come gli altri. Sono stata creata nel limbo tra il mondo reale e quello digitale al solo scopo di proteggere Meiko ma Alphamon l'ha scoperto e mi ha infettato. Io non volevo far del male agli altri Digimon>>, i suoi occhi verdi divennero tristi. << Sono un errore e non ho colpa di questo >>.
<< Non ne hai >>, disse Joe. << Troveremo il modo di curarti >>.
<< Mi dispiace non avervi raccontato niente. Non volevo mettere in pericolo nessuno, pensavo di fare la cosa giusta >>, si passò una mano sugli occhi lucidi.
<< Non importa. Sei salva, fine >>, disse Mimi.
<< Che cosa farai con Gennai? >>, le chiese Takeru.
<< Io ce l'ho un padre, ma non posso negare che lui sia il mio padre biologico, vorrei poter costruire un rapporto >>.
<< Dobbiamo trovare il modo di liberarti dalla potenza della fede >>, disse Daigo.
<< Non lo so come si faccia ma sarei ben contenta >>. Si torse le mani. << Vorrei chiedere a Gennai dov'è sepolta mia madre >>.
<< A Digiworld >>.
Meiko si voltò di scatto a guardare Gennai, era entrato nella stanza e vestiva abiti civili.
<< Per questo non c'è un certificato di morte >>, sussurrò Hikari.
<< Ti ci porterò un giorno, te lo prometto >>.
La ragazza annuì.
<< Ora che facciamo? >>. Koushiro era distrutto, gli si chiudevano gli occhi.
<< Andate tutti a casa. Terremo qui gli altri Digiprescelti fino al pomeriggio e avete una giustificazione scritta per la scuola domani mattina, direi che vi siete meritati un po' di riposo. Gli agenti vi riporteranno a casa >>, rispose Himekawa.
Il gruppo decise di separarsi e tornare ognuno a casa sua.
Meiko fu restituita ai suoi genitori, che l'abbracciarono piangendo. Le chiesero cosa era successo, chi era stato il balordo che aveva rapito la loro bambina. Lei gli disse che gli avrebbe presentato qualcuno se solo avessero promesso di non fare domande. Meikumon fece urlare la madre di Meiko, il padre prese l'ombrello e lo puntò contro il mostricciatolo, così l'aveva definito. Il Digimon sbatté le palpebre e si mise a ridere, zampettando verso i genitori di Meiko e porgendo la zampa.
Lei rise, finalmente una risata liberatoria e un po' di leggerezza nel cuore.


Angolo autrice!


Diciamo che con questo capitolo possiamo definire finita la prima parte della storia! Ora inizia la seconda parte!
Almeno adesso si sa veramente com'è andata, nel prossimo capitolo ci sarà un po' di vita normale, qualche situazione imbarazzante e qualche romantica!
Alla prossima!


   
 
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