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Autore: paoletta76    22/01/2016    1 recensioni
La verità era che dopo Praga non riusciva più a dormire. Gli bastava chiudere gli occhi, e lei era lì. Non l'immagine strafottente uscita dal cappuccio dopo il modo non convenzionale in cui l'avevano invitata a bordo, non quella allegra dei rari momenti di pausa. E neppure quella triste con cui gli aveva raccontato di non aver mai avuto una famiglia che l'amasse.
Il sorriso di Skye non si apriva. E quelle labbra appena socchiuse colavano sangue.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Skye, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dottor Lawson! Quale piacere..!
 
Le labbra di Loki si stirarono nel più forzato dei sorrisi possibili, accettando la stretta di mano del senatore Ward. Coulson spostò per un istante lo sguardo sulla sua figura, aggrottando le sopracciglia, senza capire il perché di quell'irrigidirsi improvviso.
- Che c'è? - gli chiese, sottovoce, non appena quello diede loro le spalle precedendoli lungo il corridoio che conduceva al suo studio personale.
- Niente.
Bugiardo. recitava il farsi obliquo degli occhi dell'uomo in nero.
- Deja vu.- replicò, con un sospiro.
- Hai fatto fuori qualche politico, prima d'ora?
- Risparmia la tua fine ironia per la prossima puntata, Coulson. Stai decisamente passando troppo tempo con Stark.
Phil replicò con una smorfietta, lasciandosi precedere oltre quella porta.
 
Prego, accomodatevi..
 
Il senatore indicava le poltrone accostate di fronte all’imponente scrivania di legno pregiato, prima di muoversi attorno ed avvicinarsi ad un altrettanto deluxe banco da bar.
- Posso offrirvi qualcosa?
- No, grazie..- Coulson declinò l’invito per entrambi, muovendo appena la mano e poi concentrandosi sulle carte che aveva portato con sé – senatore..
- Sì; se non vi spiace, passerei anch’io, al nocciolo della questione.- replicò quello, facendosi serio e prendendo posto oltre la scrivania – la mia posizione in merito alle azioni dello Shield credo vi sia chiara. Tuttavia, ho deciso di ascoltare le vostre ragioni. E possibilmente trovare un accordo.
 
Loki si trovò a deglutire, senza staccare lo sguardo da quell’uomo, che in quell’istante gli ricordava terribilmente il gelo della voce di Thanos.
- Ci dica.- Coulson mosse appena le dita, invitando il senatore a parlare, e questo non se lo fece ripetere due volte.
- Ho saputo, tramite fonti certe, di una vostra recente azione di forza, volta alla cattura di un esponente della fantomatica organizzazione neonazista che viene conosciuta come Hydra. Un prigioniero che, date le innumerevoli accuse di omicidio a suo carico, ritengo notevolmente pericoloso, per cui le strutture in vostro possesso non sembrano attualmente adeguate. Ecco; la mia proposta consiste in uno scambio: consegnate il vostro prigioniero, in modo che sia giudicato da un tribunale federale e recluso in un carcere di massima sicurezza. Ed io presenterò in conferenza stampa una relazione che scagiona lo Shield da ogni accusa di terrorismo, ritirando automaticamente l’ordine di cattura per chiunque sia indicato come facente parte.
 
Coulson aggrottò le sopracciglia, spostandosi con le spalle contro lo schienale della poltroncina e raccogliendo le dita contro il naso.
 
Il nome che il senatore pronunciò subito dopo era tutto tranne quello che s’aspettava.
 
- Inoltre, aiutereste me a mettere a tacere una serie di fastidiose voci circa il mio coinvolgimento con questa.. Hydra, dato che si tratta di mio fratello Grant. Il fratello minore di un politico in piena campagna elettorale è implicato nientemeno che con un’organizzazione terroristica. Immaginate quale ripercussione..
- Ci penseremo.- il direttore era scattato in piedi, tendendo la mano, come preso da un’inspiegabile fretta.
 
- Hai intenzione di concedere a quel.. tizio uno scambio? – adesso era Loki, a non capire, seguendo l’altro a ritroso verso l’ingresso del grande palazzo – lo sai che ne farà, di suo fratello, vero?
- Che ne vuoi sapere, tu..- sbottò Coulson, andando nervosamente alla ricerca del cellulare.
- Già. Io non sono mai stato uno stronzo desideroso di vendetta contro un fratello..
- E quindi?
- Non ci sarà nessun processo: lo consegnerai al senatore e lui lo farà ammazzare. Non c’entra l’Hydra e non c’entriamo noi; la denuncia pubblica e la relazione sono solo un pretesto; un pretesto per ricattarti. Ora, so che detesti a morte Ward, per tutto quello che rappresenta, perché è un pezzo di merda ed un traditore, ma-
- Ecco. Ci siamo capiti.
- Phil-
- No.- quello spostò bruscamente la mano che il principe nero aveva appoggiato contro il suo braccio – ora sei tu, a non capire. Non sono io, non è una cosa solo personale. O lui, o noi. Distruggerà lo Shield, ci perseguiterà fino a lasciarsi dietro solo briciole. O lui, o noi, Loki. Questo tuo innaturale spirito buonista può darsi pace.
 
Un sospiro, lasciando che lo precedesse sul sedile posteriore del SUV che li attendeva.
 
Nella sala riunioni calò il gelo, quando la voce del direttore annunciò l’esito del colloquio; scambi di sguardi, braccia incrociate. Nessuno però sembrava avere un parere contrario.
O lui, o noi.. la nostra sopravvivenza per la vita di un traditore.
 
L’unica che appariva masticare amaro era Sara. Nera, nella sua uniforme tattica, s’era rifugiata in un angolo senza emettere un fiato, combattuta fra l’essere la prima ad approvare e l’unica a gridare che non era giusto.
 
Non è comunque giusto; Stark l’ha mostrato a tutti, il chip che gli hanno estratto dal collo. Era condizionato in qualche modo, anche lui, come James. E anche se..
 
No, Sara. Se lo merita. Ha tradito tutti, ha tradito TE. Non importa come, non importa perché. Non la merita, una seconda occasione.
 
Ma tu.. chi diavolo sei, per giudicare?
 
I Vendicatori votavano, per alzata di mano. Nessuno si opponeva. Abbassò il viso, mordendosi a sangue il labbro inferiore, per non mettersi a urlare, quando la voce del direttore pronunciò il suo nome.
Gli lasciò vedere occhi carichi di rabbia e lacrime, prima di voltare le spalle e scivolare fuori da lì.
  
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