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Autore: J22    23/01/2016    1 recensioni
Spencer ed Emily, un’amicizia che sembra scritta nelle stelle.
Ma a Rosewood, si sa, non c'è mai pace... riusciranno a sopravvivere ai suoi misteri?
Genere: Mistero, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Emily Fields, Spencer Hastings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-“Lorenzo”! Il primo che capita in vacanza, eh Spencer?!- urlò furioso Toby entrando nell’aula dove Spencer, sola, stava riordinando gli appunti. La ragazza capì immediatamente.
-Toby, posso spiegarti… non è come pensi!- rispose.
-Non è come penso certo, è come me la racconterai tu invece. Non voglio neanche ascoltare cosa inventerai Spencer, mi hai stancato e… deluso.- continuò il ragazzo, abbassando la voce per un attimo.
-No, Toby…-
-Ecco il tuo diario- si rialterò lui, facendo volare il quadernetto sul banco. Lanciò un ultimo sguardo agli occhi lucidi della mora, voltò le spalle e uscì.
Spencer aprì il diario proprio alla pagina incriminata. Effettivamente il modo in cui Emily aveva raccontato la nottata giustificava la reazione di Toby. Ma non poteva neanche biasimarla. In fondo era il suo punto di vista. All’improvviso un brivido le percorse la schiena. Era molto probabile che Alison avesse già letto quelle pagine.
Oh al diavolo! Ho ben altri problemi ora”.
Uno di questi aveva appena fatto capolino dalla porta.
-Spencer… hai intenzione di restare qui fino a domani?- disse scherzosa Emily, dirigendosi verso l’amica. Ma non poté fare a meno di notare lo strano atteggiamento di Spencer –Ehi, va tutto bene?-
-Certo- replicò la ragazza sfoggiando un timido sorriso –Guarda qui, il diario-  si affrettò, porgendoglielo.
-Grande! Come hai fatto?-
-… talento- tagliò corto lei, beccandosi un’occhiata perplessa dall’amica –Andiamo dai!-
 
La lezione di educazione fisica era iniziata, e come sempre la professoressa Wright non  si era risparmiata. Emily stava percorrendo il quarto dei dieci giri di campo quando Alison le si affiancò. Come tutte, indossava la t-shirt bianca e i pantaloncini blu, mentre i suoi biondissimi capelli erano raccolti in una coda, con qualche ciocca libera per darle il tocco in più. Emily non poté fare a meno di cogliere questi particolari.
-Em, aspettami!-
Emily sentì l’amica e si fermò, continuando solo a corricchiare sul posto finché, in qualche secondo, la bionda non l’affiancò.
-Sei pronta per la maratona eh!- scherzò questa.
-Ehi, anche tu non scherzi!-
-La popolarità richiede sacrifici… jogging ogni giorno, ad esempio- precisò Alison, sorridendo –Emily, ci sarai alla festa?-
-Quale… festa?- chiese la mora.
-Il party di Noel Kahn! Lo organizza ogni anno, ed è la festa più in della città… c’è la Rosewood che conta!-
-Davvero? Non ho ricevuto nessun invito-
-Mmmh, guarda nel tuo armadietto. Devi esserci Em!- esclamò Alison salutando la ragazza con un occhiolino e accelerando improvvisamente. Il suo corpo nella corsa si muoveva in maniera così armonica e sensuale che solo l’idea della festa a cui non era stata invitata riuscì a distogliere la mora.
Ma non era così. Appena tornata all’armadietto notò un biglietto infilato in una delle fessure: “to Emily”, recitava.
 
2 giorni dopo…
Erano ormai le 22 quando Emily sentì suonare alla porta.
-Emily, è per te!- urlò Pam dall’ingresso.
-Lo so mamma, eccomi Sp…- s’interruppe Emily scendendo in un lampo le scale nonostante i tacchi -…Ali?!-
-Sorpresa!- urlò la bionda avvolgendole le braccia al collo.
Emily cedette all’abbraccio, e guardando oltre l’amica notò la sua cabriolet con all’interno Hanna e Aria, che prontamente agitarono le braccia per salutarla. La latina rispose con un sorriso forzato.
-Ehi allora?! Credi stiano aspettando noi per iniziare? Su andiamo!- esclamò Alison tirandole il braccio.
-Aspetta Alison!- urlò Emily ritraendosi –Non posso venire ora-
-E perché?-
- …sto aspettando Spencer. Eravamo d’accordo che saremmo andate a piedi per le 10-
Alison aggrottò la fronte, ma subito si riprese –Oh già, che sbadata! Ehm, mezz’ora fa abbiamo incontrato Spencer al parco… sua madre le ha affidato delle commissioni all’ultimo minuto, e lei non sarà pronta per il party prima delle 11. E quindi ci ha chiesto di venirti a prendere e portare noi.- sorrise furbescamente.
-Non mi ha detto nulla…- s’insospettì la mora.
-Stava per farlo, ma poi ha incontrato noi e l’abbiamo rassicurata. Scusami, ero talmente felice di vederti che ho dimenticato di dirtelo, e le mie amiche di ricordarmelo…!- concluse Ali rivolgendosi con tono canzonatorio ad Hanna e Aria, che dopo un attimo di sorpresa annuirono sorridendo.
Emily non era del tutto convinta. Prese in mano il cellulare, nessun messaggio né chiamata, ma erano già le 22.15, e il ritardo non era proprio abitudine di Spencer. Forse Alison era sincera… e poi, se anche Aria e Hanna avevano confermato bè, c’era da fidarsi. -D’accordo, andiamo allora!- chiuse dietro di sé la porta e saltò in auto.
 
Lo schermo del telefono di Spencer si illuminò proprio mentre giunse davanti all’ingresso di casa Fields: un MMS anonimo, conteneva una foto. Spencer l’aprì e non ebbe difficoltà a riconoscere le sue tre vecchie amiche e… Emily, insieme, nell’auto della queen bee. La foto riportava data e ora in cui era stata scattata. Esattamente qualche minuto prima. Non le fu necessario cercare in casa la latina, aveva già capito tutto, e fu forte la tentazione di tornare a casa.
Ma alla fine vinse l’orgoglio, croce e delizia per la giovane Hastings, e la strada intrapresa fu quella della tenuta dei Kahn.
 
Il viaggio in auto fu breve e allietato dalle risate delle ragazze, ma di tanto in tanto il pensiero di Emily tornava a Spencer. Cosa era successo? Come mai non l’aveva avvisata personalmente, o con un semplice messaggio? Poco male, tra qualche minuto quelle domande gliele avrebbe poste direttamente, pensava, e non ne vedeva l’ora. Non vedeva l’ora di rivederla.
All’ingresso della tenuta c’era un buttafuori a cui gli invitati presentavano l’invito. Subito alle sue spalle, un lungo sentiero ciottolato e affiancato da candele al profumo di lavanda conduceva alla costruzione, niente più di un moderno capanno sfarzosamente addobbato. C’erano tutti, Mona, Jason, Jenna (Jenna???!!!), Lucas, Paige, e tanti altri vecchi e nuovi studenti della Rosewood High.
-Wo wo wo… che sballo la nostra nuova arrivata!- esclamò Noel Kahn dirigendosi verso Emily&Co. L’aspetto della latina era effettivamente strepitoso, la scelta di un tubino non troppo elegante era stata ideale, e il blu si addiceva perfettamente alla sua carnagione scura.
-Smettila Noel, la imbarazzi!- intervenne prontamente Alison.
-Ehi, è la mia festa, sto semplicemente facendo gli onori di casa… sei gelosa Ali?- chiese ironicamente il ragazzo.
-Ooh andiamo “padrone di casa”, prendiamo qualcosa da bere. Ragazze aspettatemi, arrivo subito- disse la bionda, perdendosi velocemente con Kahn nella folla che si accalcava attorno al bancone dei drink, dove Toby stava dando un insolito spettacolo da giocoliere.
Emily, Hanna e Aria rimasero lì dov’erano, a ballare sul posto, quando alla latina tornò il dubbio –Ragazze, Spencer non vi ha detto altro? Se sarebbe venuta o… se le fosse successo qualcosa?- chiese fermandosi.
-Cosa? Emily, non ti sento!- fece Aria approfittando di un improvviso aumento del volume della musica; in realtà aveva sentito benissimo, ma sapeva che qualunque risposta sarebbe potuta essere rischiosa, e così non dimenticò di dare anche una leggera gomitata ad Hanna, evitando che rispondesse a sproposito come il suo solito.
-Dicevo… Spencer…- disse Emily parlando più forte.
-Ah no no… ehi guarda lì- rispose Hanna voltando di forza la latina verso la direzione del suo indice, che indicava un bel ragazzo biondo. –Figo eh?-
-Ehm… sì, e chi è?- chiese Em confusa.
-Il mio ex ragazzo- mormorò la bionda.
-Ex?-
-E’ finita in estate.-
-Mi dispiace.-
-Lascia perdere, voleva arrivare vergine al matrimonio, troppo per i tuoi standard, vero Hanna?- s’intromise Alison, tornata giusto in tempo per umiliare l’amica e strappare una risata alle altre. –Emily, vieni con me- disse, porgendole la mano. La latina la seguì, e insieme giunsero nel giardino sul retro del capanno.
-Ascolta, so che siamo partite male- iniziò bionda.
-Che intendi?- chiese Em, fingendosi stupita.
-Il diario ad esempio, l’ho rubato io… e ora so che lo hai di nuovo tu… non so come, ma è così.-
Emily annuì e continuò a fissare i suoi occhi in quelli azzurri della ragazza, che nonostante fosse in difetto, sembrava ancora in pieno controllo della situazione. –Em, io ho letto il diario, tutto. So tutto, tutto ciò che è successo in Italia.-
-Avresti potuto evitarlo Alison!-
-Certo, avrei potuto. Ma sai come ci si sente quando si scopre finalmente che qualcuno è come te?-
-Vuoi dire che…?-
-Voglio dire questo- sussurrò Alison spingendo Emily sul muro e scostandole una ciocca dal viso. Prima che questa potesse reagire, premette le sue morbide labbra su quelle della mora. Era diverso, pensò Emily, diverso dal bacio di Spencer. Lei era stata così delicata quel giorno, le era piaciuto così tanto il suo odore di cocco. Ma Alison ora stava marcando il suo territorio, imprimendo con rabbia il suo aroma di fragola, e lei non reagiva, e in men che non si dica sentì la mano calda dell’amica accarezzarle il seno e lentamente scendere sul ventre, poi sui fianchi… il tempo si era fermato e lei era ancora un manichino con gli occhi chiusi, immobile. Una mano di Alison le accarezzava il viso, mentre l’altra scese ancora, s’infilò sotto il vestito e si mosse verso le intimità. In quell’istante Em riprese il controllo del suo corpo e della sua mente, l’allontanò con forza, le mollò uno schiaffo e fuggì nel capanno. Alison, anche lei come se improvvisamente tornata nel mondo reale, si toccò il labbro. No, non sanguinava, ma il suo cuore sì. Alzò lo sguardo e notò una spia rossa. Sì, la videocamera di sorveglianza aveva ripreso tutto.
   
 
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