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Autore: kasumi    24/01/2016    0 recensioni
Giulia e Jhonny. Giulia è una vampira, Jhonny è stato il suo amico di sempre. Cosa pensa, al loro primo incontro nel suo nuovo stato?
(tratto ed adattato da 'lo scopo di un'anima')
Genere: Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giulia

 

 

Giulia strinse la mascella e annusò l’aria, in cerca della prima vittima della serata. Sorrise predatoria davanti alla folla di gente, compiacendosi di avere l’imbarazzo della scelta.

Diede uno sguardo al cartellone appeso al muro esterno del Sun, annunciante il concerto dei “Pretty Bastards”, e fu percorsa da una sensazione di Déjà vu.

Qualche mese fa, la notte della sua uccisione, anche lei era stata in coda come quei giovani per assistere all’esibizione del gruppo. Aveva tremato all’idea di poter incrociare lo sguardo del chitarrista. Un ragazzo esile ed un po’ strano che cambiava di continuo il colore dei capelli.

 

D’un tratto, si sentì avvolgere da un profumo familiare. Si lasciò guidare dai suoi nuovi sensi e si avvicinò all’entrata del locale.

Non le ci volle molto per distinguerne l’origine tra la folla rumorosa e sentire la bocca diventare improvvisamente secca ed affamata.

Si trattava di Jhonny. Il ragazzo che era stato per anni il suo compagno di banco ed il suo migliore amico. Il vicino di casa di cui era stata segretamente innamorata per tanti anni.

Decise di avvicinarsi di più, ma senza farsi notare. Giusto il tempo di studiarlo un po’.

 

Non si sorprese di non provare nessuna emozione. Nessun nodo alla gola, nessuna nostalgia.

Nessun desiderio di tornare ad essere quella di prima, magari solo per un giorno, per poter riabbracciare i vecchi amici o per tornare a scuola, dai libri e dai professori che aveva tanto amato.

Niente di tutto questo. Nessuna di quelle stupide sensazioni che l’avevano resa così debole quando era un essere umano.

 

Aveva passato ogni singolo giorno della sua nuova esistenza ad odiare quello che era, una timida adolescente dai capelli rossi che amava vestirsi ancora da bambina, e a comportarsi all’esatto contrario. Fredda, malvagia e imperscrutabile, aiutata in ciò dalla perdita dell’anima.

Non era stata lei a chiedere di diventare un mostro, ma tutto ciò le piaceva.

La sua non-vita le sembrava molto più soddisfacente della precedente. Aveva scoperto che il demone le dava la sicurezza in sé stessa di cui aveva bisogno e le inibiva e raffreddava quelle emozioni esagerate che l’avevano sempre fatta sembrare così goffa.

L’aveva liberata da qualsiasi preoccupazione, senso di colpa o freno inibitorio.

 

Ripensò alla prima volta in cui Jhonny l’aveva vista cambiata. A come l’aveva guardata deluso, a come aveva disprezzato il suo nuovo comportamento.

Nonostante la vecchia Giulia fosse stata un disastro quasi su tutto (o almeno, era così che si vedeva), Jhonny era stato uno dei pochi che l’avevano apprezzata e che le avevano voluto bene così com’era.

Ma nemmeno questo le fece male.

Provò invece un desiderio oscuro e malato. Il capriccio di avere di nuovo l’affetto e l’approvazione del ragazzo.

Riflettè che l’unico modo per ottenerli era trasformarlo nel suo compagno devoto, legandolo a sé per l’eternità, con un legame di sangue.

Sorrise, tentata di affondare i canini nella sua carne. Di andare lì e farlo suo, come non ne aveva mai avuto il coraggio in vita. Ma decise che quella non era la serata giusta per farne il suo partner.

Si allontanò da lui, quindi, adocchiando una coppia di amici che fumava nel vicolo.

 

 

  
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