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Autore: gatta12    24/01/2016    1 recensioni
Dal Capitolo 1:
‘Per una volta, invece, non era un sogno.
[…]
Rena chinò il capo in segno di rispetto, versando due lacrime sul proprio vestito.
Era felice.’
°§°
Dal Capitolo 2:
'La ragazza sorrise mesta.
“Chi siete?” chiese Kurt.
La ragazza si guardò intorno.
“Mh… la zia non è qui…Va bene, inizierò col raccontare a voi tutta la storia”
“Qual è il tuo nome?” chiese Sirius.
“Oh, che sbadata” la ragazza si portò con grazia una mano sul cuore, in segno di scuse “Non mi sono ancora presentata. Il mio nome è Nobuko De Alisia. Vengo dal futuro insieme a Pollon”'
°§°
Dal capitolo 5:
'“Come ti chiami?”
“…K-Keyra…”
“Perché sei qui, Keyra?”
“…Mio padre… Mi ha rinchiusa… qui… tanto…tempo fa…”
Angel vide sua madre sussultare, fissò negli occhi il gemello e allora capì.
Keyra era la figlia di Scorpius.'
°°°°°°
Tre piume, per rappresentarla.
Fu figlia, amante e madre.
Ella fu Angel, la figlia prediletta di Apollonius.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap. 5
La nostra storia
(parte I)
 
 
 
°§°


L’orologio batté le cinque del mattino. Silvia aprì gli occhi, confusa. Si trattenne dal gridare.
Apollo era nella camera, e le stava fissando. Per lo più fissava Shelia, ma quando si accorse che lei era sveglia le sorrise, impacciato. E Silvia non riuscì a dire nulla.
Si alzò e si sedette accanto a lui, sul letto; Apollo le prese la mano e intrecciò le loro dita.
“Cosa ne pensi di tutto questo?”
“Non so… E’ accaduto tutto in fretta, non ci sto capendo niente…” bisbigliò lei.
“Perché sono qui? Qual è il loro scopo? Queste sono le domande che potrebbero darci delle risposte, al momento. Ma non le abbiamo”
“Potremo semplicemente chiedere” suggerì Apollo.
Silvia lo guardò come fosse impazzito.
“Che c’è? Tentar non nuoce” Prima che potesse fermarlo, Apollo aveva già allungato una mano e scosso leggermente la ragazza.
Silvia gli diede un scappellotto.
“Ahi! Che motivo c’era di…?”
“Non potevi aspettare domani mattina?”
“Per quanto ne sappiamo, domani potrebbe essere anche troppo tardi”
“E da dove tiri fuori frasi del genere adesso?”
Si sentì una risatina, e si voltarono verso Shelia. La ragazza aveva i capelli completamente spettinati, e Silvia le aveva dato uno dei suoi pigiami. Era bellissima nella luce lunare, e Silvia si sentì stringere il cuore.
“Volete sapere perché sono, siamo qui, non è vero?”
“Non vogliamo essere inopportuni, ma…”
“Certo, capisco” Shelia sorrise loro, poi si voltò verso le scale. “Uscite, adesso, voi due”
Quando Tsugumi e Reika fecero capolino dalle scale, i due ragazzi si affrettarono ad allontanare le loro mani.
“Scusate…” disse imbarazzata Tsugumi, ma Shelia fece un gesto con la mano, indicando che non importava.
“La mia storia è… Triste, per così dire. La dirò a voi, ma poi non so se sarò in grado di ripeterla di nuovo ai vostri compagni…”
“Ci penseremo noi, a loro” le sorrise Reika.
“Bene. Allora… devo iniziare parlando della mia vita precedente, direi…”
 
°§°
 
Angel e suo fratello Gabriel erano i figli di Celiane e Apollonius. Erano nati nel bel mezzo della guerra, ma durante la loro infanzia non mancò mai l’affetto da parte dei genitori.
Poi, un giorno, Angel e Gabriel videro suo padre partire per una delle sue missioni e non tornare più. I due avevano circa otto anni all’epoca. Mentre Gabriel, dopo la notizia, corse dalla madre, lei si rifugiò di corsa nella sua stanza, facendo chiamare Rena, la sua migliore amica lì al castello. Era, dei due fratelli, la più legata al padre, e non voleva accettare la sua morte.
L’assassino di Apollonius era Scorpius. Fu un duro colpo per tutti. Scorpius era il migliore amico di Celiane, un uomo fidato, e aveva tradito tutti solo per il potere.
Era stata Celiane, poi, ad uccidere l’uomo.
Ho ucciso il mio migliore amico per amore. Non so se sia giusto o no”
Aveva detto Celiane ai figli, poco prima che Angel corresse nella sua camera. Dopo qualche ora, era uscita, girovagando per il castello.
Lo percorse tutto, da cima a fondo, finché non si accorse di essere arrivata davanti alle vecchie stanze di Scorpius. Stava per scoppiare a piangere e correre via, quando sentì un rumore.
Aprì la porta lentamente.
La stanza era buia, sinistra. Angel fece qualche passo avanti, e poi le vide. Catene. Catene attaccate al muro. Cercò l’altra estremità, e ciò che vide fu terrificante.
Una bambina, una bambina di appena sei, sette anni, era stesa per terra, con le catene ai polsi e alle caviglie. Aveva dei brutti tagli in tutto il corpo, e sotto di lei si allungava una macchia di sangue.
Angel corse al suo fianco, e vide che la piccola respirava ancora. Si concentrò, e l’attimo dopo sentì solo il leggero strappo dei vestiti. Dal suo braccio fuoriuscì un’ala, che uso per coprire la bambina ed iniziare a guarire le sue ferite.
Con la mente, cominciò a chiamare il gemello: ‘Gabriel, Gabriel, Gabriel. Segui la mia voce, fratello, porta da me nostra madre, Gabriel’
Non seppe quanto tempo fosse passato, quando sentì la porta spalancarsi.
Vide solo sua madre piegarsi sulla bambina, accanto a lei. Angel era talmente stremata che non si era nemmeno accorta del fatto che la bambina aveva ripreso conoscenza, e la fissava. Le sorrise, cercando di rassicurarla.
Sua madre fece delle domande alla piccola, lentamente, scandendo le parole. Angel ne sentì solo qualcuna:
“Come ti chiami?”
“…K-Keyra…”
“Perché sei qui, Keyra?”
“…Mio padre… Mi ha rinchiusa… qui… tanto…tempo fa…”
Angel vide sua madre sussultare, fissò negli occhi il gemello e allora capì.
Keyra era la figlia di Scorpius.
Ma nessuno dei tre, comunque, ebbe esitazione nell’aiutare la bambina, e fecero chiamare un medico.
-
Keyra crebbe come dama di compagnia di Angel, insieme a Rena. Era una ragazza dolce, silenziosa, e non faceva altro che comporre poesie. Poesie su Angel, soprattutto. Aveva una vera e propria adorazione per lei, era la sua migliore amica e salvatrice, colei che le aveva fatto vedere la luce del Sole e della Luna per la prima volta, e le voleva un bene dell’anima.
Keyra detestava suo padre. Non solo per ciò che aveva fatto ad Apollonius: suo padre era un perverso. Lei non sapeva nemmeno chi fosse sua madre, e per non far sapere al mondo che aveva una figlia, Scorpius le aveva rifiutato la possibilità di vivere, trattandola alla stregua degli animali.
Ma ora era libera. Innamorata di Gabriel, e libera.
-
Tutto cambiò quando dovettero fronteggiare un nuovo angelo, quando riiniziò la guerra.
Non l’avevano mai visto, era la prima volta che scendeva in battaglia direttamente. Aveva i capelli blu notte, e le ali circondate da un’aura blu scuro.
Sui Vector c’erano Angel, Gabriel e Keyra. Il Vector Luna fu colpito, e cadde sulla Terra, mentre né Gabriel né l’amica poterono aiutarla, occupati a fronteggiare i nemici.
Angel si trascinò fuori dal Vector a fatica. Quando aprì gli occhi, l’angelo era lì, davanti a lei.
Lui non l’attaccò. La fissò negli occhi, e le chiese:
“Sei tu la figlia di Ali del Sole?”
Angel annuì, senza perdere il contatto visivo, né mostrarsi spaventata.
Suo padre le aveva raccontato di quel ragazzo. Era il principe degli Angeli delle Tenebre, e Apollonius gli aveva fatto da maestro.
L’angelo non disse nulla, semplicemente si voltò e volò via.
Probabilmente, fu lì che iniziò tutto. O forse dopo. Keyra, nei suoi racconti delle confidenze dell’amica, si mostra incerta su questo.
Fatto sta che, da quel momento, Angel e l’angelo della Notte, Nicolas, diventarono amici. Ovviamente, nessuno lo sapeva.
Si incontravano di nascosto, e parlavano molto.
Un giorno, Keyra vide Angel rientrare e, al contrario delle altre volte, la principessa non le disse nulla. La seguì, mentre Angel camminava lentamente verso la camera da letto della madre, con la piuma di suo padre intrecciata tra i capelli che si illuminava, di tanto in tanto.
La vide bussare alla porta. Celiane aprì, e rimase stranita a vedere la figlia davanti alla sua porta.
Angel non aveva avuto un rapporto strettissimo con la madre, non almeno quanto lo aveva col padre. Ma per quel giorno, per quel momento…
Angel all’improvviso scoppiò a piangere. Si portò le mani sul viso e si inginocchiò a terra.
La madre capì immediatamente, e l’abbracciò.
Angel aveva intrapreso lo stesso destino della madre.
Si era innamorata di un Angelo delle Tenebre.
-
Nicolas e suo fratello minore tradirono, come fece Apollonius prima di loro.
Futaba era un bambino, e non capiva le decisioni del fratello, ma lo seguì lo stesso poiché era molto attaccato a lui.
La guerra continuò, mentre Nicolas e Angel trascorrevano sempre più tempo insieme, e Futaba cominciava ad avere un grande attaccamento verso la principessa, che considerava alla stregua di una madre.
Poi, Celiane rimase uccisa.
Erano ad Atlandia, e Angel non seppe mai come la madre riuscì ad addormentare gli angeli, ma ciò le costò la vita.
Erano feriti, e stanchi. Il portale per la Terra si stava chiudendo, ed Angel era aggrappata sull’orlo di uno strapiombo, sotto il quale il portale mostrava il cielo degli umani.
Nicolas stava morendo. Non aveva nemmeno la forza di tirarla su, le teneva semplicemente la mano.
“Nicolas…! Dobbiamo andare, non sopravvivremo se restiamo qui”
“Se salti non sopravvivrai, Angel! E io non ho abbastanza forza per utilizzare le mie ali!”
Nicolas le strinse la mano, e i due rimasero in silenzio mentre Atlandia cadeva.
“Angel… Angel, ascoltami” la ragazza lo guardò.
“Mi dispiace per tutto, Angel… Ho anche peggiorato il rapporto che avevi con tua madre e…”
“Quello non era colpa tua, Nicolas… Io ti amo, la colpa è solo mia”

“Fammi finire” l’angelo con l’altra mano accarezzò il viso della ragazza, mentre lei tentava di tirarsi su.
“Ti amo. Tornerò da te, Angel” la principessa a quelle parole si bloccò. “Tornerò da te, e saremo felici. Intanto, ti prego, prenditi cura di Futaba. E anche di loro
“Cos-”
Fu in quel momento che il principe mollò la presa.
E Angel cadde. Dopo qualche secondo, urlò.
Nessuno seppe mai che razza di incanto avesse usato Nicolas, ma ogni singola piuma delle sue ali lo abbandonò e corse dall’amata.
La Notte aveva donato le sue ali, la sua vita, il suo amore alla Luna.
L’ultima cosa che Angel vide prima di attraversare il portale, fu il sorriso dell’uomo che amava mentre moriva.
-
Una delle piume non era ritornata a formare le ali. Quando Angel si svegliò, come in trance, legò quell’unica piuma della Notte accanto a quella del Sole.
Si toccò l’ala di suo padre che aveva sul braccio, e poi quelle sulla schiena.
E urlò.
Urlò fino a non avere più voce, e pianse. Pianse, perché aveva perso tutto.
Le restavano solo suo fratello e il piccolo Futaba.
Furono loro due a trovarla.
Era rannicchiata a terra, e piangeva, piangeva e piangeva, mentre invece gli umani esultavano, poiché finalmente la guerra era finita.
I due non dissero nulla. Gabriel appoggiò il capo di Angel sulle sue gambe, carezzandole il volto, mentre Futaba si rannicchiava contro il ventre della ragazza.
-
“Madre!”
Angel si voltò. “Futaba. Dimmi pure” gli sorrise, stanca.
“Volevo donarti questa, madre”
Il bambino si staccò una delle sue piume celesti e gliela porse.
“Futaba…”
“Grazie alle piume di Nicolas e Apollonius, riesci a ricordarti di essere stata figlia e amante. Ora voglio che tu prenda questa, e ricordi di essere stata anche una madre, per me”
Angel scoppiò in lacrime e l’abbracciò.
“Oh, Futaba…”
Il bambino le legò la piuma tra i capelli e le sorrise.

-
Futaba non era l’unico angelo delle Tenebre a non essere caduto nel sonno.
Un giorno, quel giorno, Angel portò Futaba nei giardini, mentre erano guardati a vista da Gabriel, che teneva tra le braccia suo figlio, da poco nato da sua moglie, Keyra, quest’ultima e Rena.
“Futaba, ascoltami. Quando accadrà, prendi le tre piume e posale sulla tomba dei miei genitori”
“Quando accadrà cosa, madre?”

Angel gli sorrise stanca.
“Ti amo, piccolo Futaba. Sei il mio bambino, e lo sarai sempre. Ci rivedremo”
Fu allora che accadde.
Angel l’aveva percepito, e l’aveva accettato.
Una freccia avvelenata le trapassò il corpo, entrando dalla schiena e uscendo dal ventre.
Urlarono tutti, e corsero da lei.
Macchie scure di un’oscura malattia si diffusero sulla pelle di Angel, insieme alla macchia di sangue che si allargava sotto di lei, macchiando il candido abito che portava.
Iniziò a dissolversi in polvere dorata.
Accarezzò con lo sguardo tutta la sua famiglia, e sorrise.
-
Futaba fu portato via da Otoha, ma prima che lei gli cancellasse la memoria, diede le tre piume a Keyra e Rena, affinché le posassero sulla tomba di Apollonius e Celiane.
La tomba era nei sotterranei, il cui accesso era segreto a tutti quelli che non erano gli amici di Angel e Gabriel.
Keyra posò le piume sulla tomba, e guardò in alto, nell’ombra della grotta, alle statue di Celiane ed Apollonius. Rena era poco più dietro, e sulle scale stava Gabriel, immobile.
Poi, le tre piume si sollevarono in aria, e si fusero.
Lo spirito di Angel apparve davanti a loro.

“Keyra. Rena. Gabriel. Questa è la mia eredità” lo spirito sorrise, malinconico.
“Keyra, Rena, noi ci rincontreremo. E’ una promessa. Keyra, farai di nuovo parte della mia famiglia, puoi starne certa” La donna scoppiò a piangere.
“Gabriel. Gabriel, fratello mio, a te affido la discendenza dei nostri genitori. E’ dalla tua discendenza che rinasceremo, io, nostra madre, nostro padre, e Keyra. Ti affido il regno, fratello, so che saprai governarlo. Ti amo moltissimo” Il fratello le sorrise, fra le lacrime. “Ti amo anch’io, sorella”
Angel si guardò le mani, e mormorò. “Rena, tu che sei immortale, aspetterai il mio ritorno? Ti prenderai cura dei miei genitori?”
“Con tutta l’anima, mia signora” le rispose la vampira, sorridendo.
Angel chiuse gli occhi.
“Spero di poter rivedere Futaba, un giorno. Il mio bambino”

Li riaprì di scatto.
“Ci reincarneremo, ma devo dirvi qualcosa, prima. L’anima dei miei genitori si è divisa in due, come anche quella del mio amato Nicolas. E ora, una metà di Apollonius e una metà di Nicolas sono dentro l’Aquarion. Non riutilizzatelo, se non in caso di estrema necessità. Nascondete l’Aquarion”
Angel sorrise.
“Vi voglio bene”

E scomparve, insieme alla piuma dorata.
 
 
 
 
* Angolo Autrice*
 I know, I know... Sono sempre in ritardo, ma almeno il capitolo è più lungo del normale, no? XD
Recensite in tanti, vi prego! *-*

 
 
 
 
 
 
  
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