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Autore: Ame Onna    24/01/2016    1 recensioni
Un piccolo scarabocchio scritto dalla Luna che insegue invano il suo amato Sole senza riuscire mai a trovarlo.
Gira e gira, cercando di andargli incontro, ma il Sole, da parte sua, non si muove, non muove un passo per andare da lei, fisso nella sua posizione ad aspettare che la Luna arrivi, ma lei non riesce mai a raggiungerlo.
***
"Siamo ormai due astri solitari che
si cercano, si guardano e poi
si voltano le spalle."
Genere: Malinconico, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il girasole della notte
 
 
Nella mia contemplazione della notte
non avevo mai considerato di
desiderare così tanto il Sole.
Ho sempre pensato quanta invidia 
dovesse avere, lui, nei miei confronti:
nella mia piccola luce e in quella delle stelle, 
nella meravigliosa luce delle tenebre.
Ma di giorno, quando il suo bagliore
è troppo imponente per mostrarmi,
io lo guardo, lo ammiro e vorrei toccarlo.
Nell'eclissi della Terra potrebbe sembrare che 
noi stessimo insieme, come un unico corpo,
uniti come nient’altro nell’Universo,
ma chissà quanto spazio e
quanto tempo ci separa...
E come un girasole della notte,
di giorno, non smetto di cercarlo.
 
Ti giri.
Ti guardo,
Ti seguo con gli occhi.
 
Ed ho iniziato così un giro immortale
con la Terra, nella speranza vana 
di vedere la sua bella luce,
ma mi sfugge.
A volte compaio anch'io
nel suo amato giorno e mi chiedo 
se riesce ad accorgersi di me,
della mia pallida luce,
ma il suo bagliore è così forte
che nel suo piccolo ego di solitudine
non riesce a vedere quello che lo circonda.
Siamo ormai due astri solitari che
si cercano, si guardano e poi 
si voltano le spalle.
 
Mi mancherai per sempre,
oh, Sole mio.


Note autrice:
Come già avevo spiegato in un'altra poesia, io scrivo e scrivo, ma non pubblico mai. Amo scrivere, ma ho sempre quella paura di pubblicare, c'è sempre un: "Va beh, lo farò domani", ma il domani è sempre domani e mai oggi.
Dopotutto, poi, il mio girasole della notte ha smesso di inseguire il suo Sole. Non mi sono arresa, no, mai lo farei, ho semplicemente capito che era inutile e alla fine ho desistito. 

Un tempo tenevo tanto a questa poesia, ma ormai non più. Il passato è legato al passato e resterà tale. La nostra piccola Luna ha smesso di cercare il suo Sole, si è dolcemente rassegnata ed adesso non l'ama più. Dopotutto come dice Orhan Pamuk: "Per quanto si possa amare, alla fine, lentamente, un viso che non si vede mai lo si scorda".

Ma ricordate una cosa: non smette mai di inseguire il vostro Sole, non abbandonate le speranze.
Spero per voi che un giorno riuscirete a trovare il vostro astro.
   
 
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