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Autore: ReginaOrchidea    25/01/2016    4 recensioni
Storia Swan Queen ambientata dopo la 5a.
Anni e anni fa, dicesti ad una Biancaneve ancora bambina che l’amore, il VERO AMORE, è magico. Ed è così, il Vero amore è la Magia più potente che esista, ti rende forte, ti rende migliore, completa… e tu puoi trovare questa magia, c’è, esiste… ed è vicina a te, non devi fare altro che accettarlo. Devi solo trovare il coraggio di guardarti dentro e capirai.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Come in precedenza, una volta arrivati davanti alla porta chiusa dell’ufficio di Ade, Tamin bussò e attese il permesso dell’uomo, prima di entrare.
 
<< Tutto fatto >> disse una volta entrata.
 
<< Molto bene >> rispose Ade con un sorriso, osservando gli altri entrare nell’ufficio << allora, miei cari. Avete risolto le vostre questioni? Trovato ciò che stavate cercando? >> Ade osservò i suoi ospiti, chi annuiva, chi annuiva sorridendo << Emma? Tutto a posto? >>.
 
Emma guardò l’uomo sorridendo << Si, tutto a posto >>.
 
<< Ne sono lieto >> disse Ade unendo le mani felice << ora sarà il caso di farvi tornare a casa, i vostri amici e famigliari saranno preoccupati per voi. Venite, vi accompagno alla hall >> l’uomo si spostò verso la porta dell’ufficio.
 
Prima che Emma potesse uscire, venne fermata da Regina che le sfiorò appena una spalla << vorrei parlare da sola con te, prima di andare >>.
Emma sentì il cuore batterle all’impazzata, non si aspettava questa richiesta da parte dell’altra. Ma poteva essere una buona occasione per dire a Regina quello che provava. Aveva pensato di aspettare il loro ritorno a Storybrooke per farlo. Ma ora come ora, osservando quei meravigliosi occhi marroni che la osservavano in quel modo così intenso, qualsiasi posto andava bene << okay >> disse semplicemente.
 
Ade sorrise, sapeva che qualcosa di meraviglioso stava finalmente per accadere << potete usare il mio ufficio, avrete tutta la privacy che desiderate >> detto questo, fece uscire tutti dall’ufficio, in modo da lasciare sole Regina ed Emma, poi chiuse la porta alle sue spalle.
 
Regina si prese tempo, prima di parlare, camminò avanti e indietro per l’ufficio di Ade, giocherellando nervosamente con le mani. Era arrivato il momento, tra poco avrebbe rivelato ad Emma i suoi veri sentimenti. Aveva paura di un rifiuto, naturalmente. Quello che stava per dire poteva sconvolgere l’altra, allontanarla per sempre. Ma una parte di se sapeva che quella paura era immotivata, Emma l’aveva conosciuta quando ancora era la Regina Cattiva, nonostante questo la ragazza non si era mai tirata indietro, nonostante avesse visto l’oscurità in Regina non l’aveva mai allontanata, anzi, col tempo erano diventate amiche. Col tempo avevano imparato a supportarsi a vicenda. Regina sapeva che, rifiuto o no, Emma le sarebbe rimasta accanto.
 
Emma si era sacrificata per lei, per darle un lieto fine. E alla fine era saltato fuori che proprio quella testarda ragazza bionda era il lieto fine di Regina. La Salvatrice e la Regina, così ovvio.
Regina sorrise tra se e se, ripensando alle parole di Tamin: Sarà talmente ovvio, che ti sentirai una sciocca per non averlo capito prima. Quanto aveva ragione!
La donna finalmente guardò negli occhi Emma << Sai mi sento una sciocca, proprio come aveva detto Tamin >> si avvicinò lentamente alla ragazza << sono dovuta finire negli inferi per capirlo. Per capire che sei tu il mio lieto fine. E non c’entrano niente gli altri, le polveri di fata e chissà che altro. Io amo te Emma Swan, il mio cuore ha scelto te >>.
 
Emma rimase per un momento a bocca aperta, non poteva crede di aver sentito quelle parole, quelle parole che tanto desiderava sentirsi dire da Regina << scusa, puoi ripetere? >>.
 
Regina sorrise dolcemente, allungò una mano fino a sfiorare il volto della ragazza << ti amo Emma >>.
 
Emma sentì le lacrime bagnarle il viso, usa sensazione di calore le partì dritta dal cuore. Non resistette oltre, attirò Regina a se e l’abbracciò << ti amo, ti amo, ti amo >>.
 
Regina sorrise ricambiando l’abbraccio, baciando dolcemente il viso dell’altra.
 
<< Ho avuto così paura, paura che se avessi mostrato a te e ai miei chi ero davvero, quali erano i miei veri sentimenti, voi tutti vi sareste allontanati da me. Che tu ti saresti allontanata da me, disgustata dal mio vero io >> Emma strinse più forte Regina.
 
Regina appoggiò la sua fronte a quella di Emma << non devi più avere paura. I tuoi genitori non andranno da nessuna parte. Io, non andrò da nessuna parte >>.
 
Emma le sorrise timidamente << non so se sono pronta a dirlo agli altri >>.
 
Regina asciugò le lacrime che rigavano il viso di Emma << prenditi tutto il tempo che ti serve, io ti rimarrò sempre accanto >>.
 
Si presero del tempo per rimettersi in sesto, prima di uscire dall’ufficio di Ade.
 
<< Tutto bene? >> chiese preoccupata Biancaneve appena le vide uscire dall’ufficio.
 
<< Stanno una favola >> si intromise Tamin, dando una leggera pacca sulla spalla alla donna << non fare la mamma iperprotettiva. Coraggio, prima arriviamo alla hall e prima voi potete tornare a casa e noi tornare a lavoro. C’è un incontro tra popolo del cielo e terrestri tra 20 minuti, sono curiosa di vedere cosa combinerà il mio sexy comandante preferito >> si voltò e incominciò a camminare, seguita dagli altri.
Emma e Regina si scambiarono un’occhiata sorridendosi.
 
 
…………………………………………………
 
 
Arrivati alla hall trovarono Robin seduto su uno dei divani, si alzò subito quando vide arrivare il resto del gruppo. Cercò di incontrare lo sguardo di Regina, ma questa lo evitò. Tuttavia l’uomo notò una strana espressione sul viso della donna, sembrava felice.
 
<< Bene, che si fa allora? >> chiese Emma << aspettiamo che Caronte ci riporti a Storybrooke o cosa? >>
 
<< Mi dispiace dirvelo, ma non potete usare Caronte per ritornare a Storybrooke. Lui trasporta solo dal regno dei vivi a quello dei morti, non il contrario. E’ una legge magica, non può essere violata >> spiegò Ade.
 
<< E allora come facciamo a tornare a Storybrooke? >> chiese Emma preoccupata, facendo eco ai pensieri di tutti.
 
<< Beh… >> Ade si grattò la fronte con l’indice << ci sono delle apposite pietre magiche che vengono usate dai viventi per tornare a casa. Sono sicuro che avete letto questa cosa da qualche parte, prima di venire negli inferi >>.
Tamin si voltò a guardare confusa Ade, era la prima volta che sentiva nominare delle pietre magiche.
 
Emma fece cenno di no con la testa, sempre più preoccupata. No, non aveva letto un bel niente prima di andare nell’Ade. Belle, la secchiona, non le aveva minimamente accennato a delle pietre magiche.
 
Regina si fece avanti << Bene, allora dacci quelle pietre, così possiamo tornare a casa >>.
 
<< Le pietre servono ai viventi, quindi si trovano nel mondo dei viventi e non nel mio regno… >> spiegò Ade.
 
<< Ma ci deve essere un altro modo >> continuò Regina.
 
Ade pensò ad una qualche alternativa << ci sarebbe, mi pare ovvio, il bacio del vero amore! Quello funziona sempre >> l’uomo si voltò verso il mietitore, per cercare conferma.
 
Tamin socchiuse per un secondo gli occhi nel guardare il suo capo, poi sbuffò << si, credo che il bacio dovrebbe funzionare >>.
 
<< Bene, quindi è fatta >> Ade si sfregò le mani << chi vuole essere la coppia che vi riporterà a casa? >>
 
Biancaneve e James si guardarono sorridendosi prima di chiudere gli occhi e scambiarsi un bacio. Quando li riaprirono, scoprirono con sorpresa di ritrovarsi ancora nella hall dell’Ade.
<< Ma come? >> chiese sorpresa Biancaneve.
 
<< Non preoccuparti, i baci di vero amore amano farsi attendere! >> disse Ade << forse con Henry… >> suggerì, già sapendo come sarebbe andata a finire.
 
A turno, prima Emma e poi Regina, baciarono Henry, senza tuttavia far accadere la magia.
Venne anche il turno di Biancaneve e James di baciare Emma, ma fallirono nuovamente.
 
<< C’è qualcosa che non va >> disse Biancaneve preoccupandosi ancora di più << siamo bloccati qui >>.
 
Ade sorrise << No, non essere pessimista, vi resta ancora un tentativo >>.
 
Robin, sentendo quelle parole, fece un mezzo passo verso Regina, quasi speranzoso. Ma venne bloccato all’istante dal mietitore.
 
<< E tu non fare un passo, se no giuro su tutti gli dei che, vivo o morto, ti trascino nel Tartaro a calci nel sedere >> lo minacciò Tamin << non sei il vero amore di nessuno e lo sai bene >>.
 
Robin fece un passo indietro spaventato.
 
<< Ma se neanche Robin può riportarci a Storybrooke, vuol dire che siamo davvero bloccati qui >> Biancaneve guardò Ade, aspettandosi una qualche soluzione alternativa.
 
Tamin sbuffò << se sapete fare uno più uno, vi renderete conto che manca ancora una coppia >> guardò sorridendo ad una Emma rossa dall’imbarazzo, la bionda aveva capito dove il mietitore voleva arrivare << coraggio, tanto prima o poi sarebbe saltato fuori >> Tamin le sorrise.
 
Biancaneve guardò confusa prima Emma e poi il mietitore << di che sta parlando, Emma? >>
 
Emma sospirò, a quanto pareva la cosa doveva saltar fuori prima del previsto << ora lo vedrai, mamma >> detto questo si avvicinò a Regina che le stava sorridendo. Emma si tranquillizzò appena vide quel sorriso, stava per fare la cosa più naturale del mondo: baciare la donna che amava. Avvicinò lentamente il suo viso a quello dell’altra donna e appoggiò delicatamente le sue labbra a quelle di Regina. Calore e una luce intensa si sprigionarono da loro due.
 
<< Lavoro per voi da più di tre secoli, è non ho mai sentito di pietre magiche che teletrasportano i viventi fuori dall’Ade >> disse sussurrando Tamin, guardando scomparire i loro ospiti.
 
<< Questo perché non esistono >> rispose con aria innocente Ade, felice di vedere che il bacio aveva funzionato.
 
<< E non avete accennato alla porta secondaria che li avrebbe portati dritti a Storybrooke >> continuò Tamin alzando le sopracciglia.
 
Ade fece spallucce << Perché dirlo, quando c’era la possibilità di un coming out con un bacio di vero amore tra Emma e Regina?  >>.
 
<< Perfido >> annuì Tamin << mi piace >>.
 
 
………………………………………….
 
 
Quando Regina ed Emma aprirono gli occhi, si ritrovarono a Storybrooke. Videro una Biancaneve, un James, un Henry, un Tremotino e un Robin sorpresi da quello che era appena successo. Era ovvio che si aspettassero delle spiegazioni.
 
Emma guardò Regina che le sorrise incoraggiandola, prendendola per una mano << Mamma, papà… ho scoperto, no, ho ammesso a me stessa di provare dei sentimenti per Regina. Amo lei e non Hook. Io credevo di farvi felici nello stare con un uomo, anche se non lo amavo. Avevo paura che non mi avreste mai accettata se vi avessi detto la verità, avevo paura che mi avreste odiata. Ma la verità è che amo Regina, ho sempre amato Regina… >>
 
Biancaneve fece un passo avanti << Emma… >>
 
Emma abbassò lo sguardo << mi volete ancora bene? >>
 
Biancaneve e James colmarono la distanza che li separava dalla figlia e l’abbracciarono << ma certo che ti vogliamo ancora bene! Sei nostra figlia, noi ti ameremo sempre e comunque. Se sei felice allora lo siamo anche noi >> rispose Biancaneve.
 
<< E preferisco mille volte Regina a Killian, lei non fa battute volgari >> continuò James facendo ridere Emma.
 
<< La Regina e la Salvatrice >> disse Biancaneve guardano Emma e Regina insieme << è perfetto >>.
 
<< Lo è davvero >> concordò il marito, appoggiando un braccio sulle spalle della moglie.
 
Emma sorrise e si asciugò una lacrima poi, ancora un po’ tesa, si voltò verso Henry << anche per te va bene, ragazzino? >>.
 
Henry sorrise e corse incontro alle sue due mamme, abbracciandole << non potrei essere più felice >>.
 
 
……………………………………………………
 
 
Passarono settimane dal loro ritorno a Storybrooke, Emma e Regina presero a vivere la loro storia alla luce del sole. Dopo la sorpresa iniziale, gli amici furono felici di vedere le due donne insieme.
Ma mancava ancora una cosa, Regina sapeva di doverlo fare, sapeva che era la cosa più giusta. Ne parlò con Emma che concordò sulla questione.
Così, andarono alla torre dell’orologio e, con l’aiuto di Belle, trovarono un modo per riaprire il portale del mondo di Oz.
 
<< Non è che ci vogliono pietre magiche come per l’Ade, vero? >> chiese Emma all’amica.
 
Belle corrugò la fronte << di che stai parlando? >>
 
<< Ma si, la faccenda delle pietre magiche, quelle che servono a far uscire un vivente dal regno di Ade. Le pietre di cui non ci hai parlato, quando siamo partiti per gli inferi >>.
 
<< Non so di che parli Emma >> rispose Belle confusa << ho letto e riletto ogni libro che parla dell’argomento, non esistono pietre simili. C’è solo un portale apposito per ritornare nel regno dei viventi >>.
 
E all’improvviso Emma capì, le pietre non esistevano e Ade non aveva mai accennato ad un portale… lui aveva architettato tutto << quel figlio di p… >> non riuscì a finire la frase, Regina glielo impedì con un bacio.
 
<< Non è il momento, ne il caso. Ci ha dato solo una spintarella per poter stare insieme >> le disse Regina.
 
Emma sbuffò, la compagna aveva ragione. Ade aveva solo cercato di farla uscire dal guscio.
 
Regina prese la bacchetta magica e un libro di incantesimi trovato da Belle, pronunciò la formula magica e sventolò la bacchetta.
Si formò una nube verde a pochi passi da loro, quando la nube scomparì, al suo posto trovarono una donna, la donna che stavano cercando.
 
<< Gina! >> disse Zelena quando vide Regina, poi abbassò lo sguardo, vide che la sorella teneva per mano la Salvatrice, sorrise << era ora! >>
 
 
 
 
Fine.
   
 
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