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Autore: piumetta8    25/01/2016    1 recensioni
E se? E se la vita dei Brown ad Everwood avesse avuto inizio molto prima della morte di Julia? E se, durante quel terribile incidente, la donna non fosse stata sola? E se Andy Brown si trovasse costretto a prendere decisioni difficilissime per salvaguardare la sua famiglia?
E se, oltre a Delia, Ephram fosse cresciuto anche con un fratello?
Un universo decisamente alternativo dove ho rimescolato le carte e cercato di far interagire i miei personaggi preferiti...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Delia era scesa in cucina, con una scarpa slacciata e una bretella dello zaino a penzoloni, avvertendo la normalità di una quotidianità che le era mancata a lungo.

I tre uomini della sua vita stavano già consumando la colazione intorno al piano cottura e la bambina non aveva potuto fare a meno di sorridere per quella stabilità precaria ma, alla sua età, appagabile.

"Allaccia la scarpa tesoro. E non sovraccaricarti con quel zaino!"

Anche i rimproveri paterni del Dottor Brown le erano suonati premurosi e aveva obbedito prima di scoccare un bacio ciascuno ai suoi fratelli.

"Ephram non fare tardi dopo scuola. Un insegnante di pianoforte viene stasera, alle cinque, per darti la prima lezione!"

Il secondogenito di Andy si era accigliato e aveva cercato di opporsi a quella decisione che reputava troppo prematura. Non aveva più schiacciato sui tasti di un pianoforte da quella maledetta sera del recital. Aveva guardato il grande strumento a muro addossato ad una parete del soggiorno ma il tono di suo padre era di quelli che non consentono obiezioni.

"Presto ci farai risentire una delle tue sonate, eh Mozart?"

Ephram non aveva risposto nemmeno all'ironia timida di suo fratello, rallegrandosi di rivederlo, finalmente, coinvolto nella vita della loro famiglia e sorridendo dello sghignazzare di Delia.


"Colin sei pronto?"

La domanda del Dottor Brown sottendeva una buona dose d'ansia mentre il ragazzo annuiva e indossava la giacca con i colori sociali della squadra di basket del liceo.

"Torni a scuola? Allora significa che, stamattina, andiamo con la tua auto?"

Delia non stava più nella pelle e, con la faciloneria dei bambini, era convinta che le difficoltà per tutti loro fossero ormai alle spalle. Colin aveva cercato suo padre.

"No tesoro, stamattina vi accompagno io. Ci vuole ancora un pochino di tempo perché Colin possa guidare di nuovo!"

La prima sosta alla scuola elementare era stata breve e abitudinaria, più difficile era stato per il Dottor Brown allontanarsi dall'high school nonostante le rassicurazioni di Ephram: Mi prenderò io cura del nostro giovanotto!

Non era certo che Colin fosse realmente pronto per tornare a scuola ma suo figlio aveva insistito così tanto per riappropriarsi della sua vita che gli era sembrano ingiusto scoraggiarlo in partenza.


Concentrarsi sui pazienti della mattina lo aveva distratto dai problemi e dai limiti dei suoi figli e, arrivata la pausa-pranzo, si era addirittura concesso di non tornare a casa approfittando di una sosta al Mama's Joy.

Harold Abbott era entrato pochi minuti dopo e, come antica consuetudine, aveva occupato lo sgabello vicino a quello del collega dirimpettaio.

"Bella giornata, non crede Dottor Brown?"

Andy aveva sorriso spontaneamente, come non gli succedeva da tantissimo.

"Non ne vedevo di così tranquille da tanto tempo da essermene dimenticato!"

Aveva ammesso onestamente. Harold gli aveva lanciato un'occhiata indagatoria invitandolo, implicitamente, a confidarsi.

"Mia figlia mi fa ammattire perché non vuole mettere la stessa maglietta per due giorni di seguito, Ephram trova sempre un motivo valido per avercela con me e la signora Brenda ha già fatto sosta tre volte in una settimana, nel mio studio, per un'unghia incarnita!"

Il Dottor Abbott non se l'era bevuta: sapeva che quello era soltanto l'ultimo strato di pensieri a coprire paure più profonde e radicate.

"Andiamo Dottor Brown, sono mesi che gestisci la vulnerabilità di Delia, i rancori di Ephram, l'invadenza della signora Brenda e anche l'irriverenza di mia madre e te la cavi egregiamente."

Andy era stato costretto a scoprirsi, come qualsiasi genitore apprensivo.

"Ho una paura matta, forse irrazionale, di quello che potrebbe succedere ai miei figli, a Colin in particolare. L'ho rimandato a scuola quando credo che studiare, in questo momento, sia troppo per lui. Cerco di trattarlo come sempre ma percepisco il suo smarrimento, il suo essere disorientato e non posso promettergli che, adesso, è al sicuro. Ho paura di sbagliare...Con tutti e tre!"

Harold aveva assentito, sollevato. Quindi aveva riempito il bicchiere dell'amico.

"Benvenuto nel mondo dei genitori, caro collega!"

   
 
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