COME LASCIARE SENZA PAROLE I FRATELLI STOLL

C'erano tantissimi ragazzi, troppi. Come avrebbero fatto a trovare le due ragazze lo sapevano solo gli dei. Tutto ciò che sapevano era che erano gemelle e che si chiamavano Clio e Cleo White.

Nei primi cinque minuti dal loro ingresso Travis, che si era diretto al tavolo dei dolci, aveva già inghiottito una quantità industriale di biscotti.

Il fratello lo prese per un braccio- Travis, dobbiamo dividerci e trovarle…-si bloccò improvvisamente, come folgorato da una visione- ma prima penso sia meglio mangiare un pezzo di torta, avremo bisogno di energia..-

Con le mani occupate a tenere il piatto e la bocca stracolma di torta al cioccolato, Connor notò due ragazze che erano l'uno l'opposto dell'altra, ma che in qualche modo si somigliavano. La prima aveva i capelli biondi e gli occhi chiari ed un fisico esile e minuto; la seconda era invece alta e con un fisico atletico, con i capelli castani e gli occhi scuri.

-Connor- sussurrò Travis all'orecchio del fratello- pensi ciò che penso io?-

-Pensi che siano quelle le ragazze che stiamo cercando?-

-Ehm...veramente io pensavo di assaggiare la crostata, ma anche quello che hai detto tu sembra piuttosto ragionevole.-

I due ragazzi cominciarono ad avvicinarsi lentamente alle gemelle, cercando di non dare nell'occhio e continuando a mangiare. Travis posò la mano sulla spalla di una delle due e quella si voltò immediatamente.

-Posso aiutarti?- gli occhi color ghiaccio della ragazza lo fissavano.

-No ecco...io e mio fratello Connor siamo qui per portarvi via.- Ed ecco la cosa più stupida che un semidio abbia mai detto.

Le due gemelle li guardarono e sorrisero.

-Niente spaventi, urla o stupore?- chiese Connor, perplesso.

-Sappiamo chi siete- li informò la mora.

-Siete Travis e Connor Stoll, figli di Ermes, dal Campo Mezzosangue.- continuò la sorella.

I due fratelli rimasero lì imbambolati per qualche secondo. Come facevano a sapere chi fossero, e soprattutto come sapevano del Campo Mezzosangue?

-Dunque, io sono Clio.- disse la mora.

-E io sono Cleo.- si presentò la bionda.

Travis fu il primo a riprendersi e a parlare.

-Abbiamo già avvertito la vostra famiglia, ci aspettano all'aeroporto, andiamo.-

Clio e Cleo erano entusiaste e presero a parlottare tra loro.

Durante il tragitto dalla scuola alla fermata della metropolitana, i due fratelli furono sommersi di domande.

-Shippate la Solangelo?- chiese Cleo.

I due ragazzi si guardarono, poi Connor rispose- Primo, che cavolo è una ship. Secondo, la Solangelo?-

Le due ragazze diedero tutte le spiegazioni del caso e poi continuarono.

- E la Caleo? La Percabeth? La Frazel?-

I due semidei erano sempre più impacciati.

-E come va con le Gardiner?- chiese all'improvviso Clio.

Connor e Travis si guardarono strabuzzando gli occhi- Che cosa?!-

-Ma sì, tutti sanno che avete una cotta per loro.- spiegò tranquillamente Cleo.

Per l'ennesima volta nella giornata, i fratelli Stoll rimasero senza parole.

Fortunatamente erano arrivati ai tornelli, e Connor cercò di distrarre le due ragazze- Sapete come arrivare in Stazione Centrale vero?-

-Certo- risposero in coro le due gemelle.

Improvvisamente, tutto si bloccò: dal tornello parzialmente dentro il muro che aveva catturato l'attenzione di Travis poche ore prima uscirono due ragazzi. Erano gemelli, avevano i capelli rossi e, nonostante fosse impossibile a causa della Foschia, stavano guardando proprio loro.