Lacrime - Ricordare era vietato. Dimenticare mi faceva paura. Lacrime calde mi scendono sul viso, non faccio che piangere e non riesco a smettere… perché nessuno riesce a capire quello che provo, quello che sento dentro; qualcosa di indescrivibile da quanto fa male. Mi sento sola, completamente sola, abbandonata. È come se fossi morta per un secondo interminabile, mentre ascoltavo le sue parole che mi ferivano come una spada dritta nel cuore e poi fossi rinata ma senza una parte di me, la più importante, quella essenziale che trasforma la semplice esistenza in vera e propria Vita. Edward se n’è andato e ha portato con se ciò che il mio cuore racchiudeva; avrei tanto voluto che l’avesse preso tutto così adesso non lo sentirei battere dentro di me con fatica, vuoto; ogni battito, ogni minuto è una sofferenza. So che dovrei cercare di non pensarci, ma le sue parole mi rimbombano in testa, continuamente, e ogni volta che mi tornano in mente il dolore che sento raddoppia. Non so quanto ancora riuscirò a resistere. Il nulla: quanto vorrei riuscire a non provare niente, ad annullarmi completamente per non pensare, per non soffrire. A volte ci riesco, ci sono dei brevi momenti in cui sono abbastanza lucida, attimi in cui mi rendo conto che mi sto facendo del male e che devo cercare di sopravvivere; si sopravvivere e non vivere, non riuscirei mai a vivere senza di lui. Le lacrime continuano a scendere, non se ne vogliono andare, e il momento che preferiscono è la notte. Buio, silenzio, e il suo viso mi appare come se avessi una fotografia davanti a me. La coperta del letto ha ancora il suo profumo, i ricordi si affollano nella mia testa sempre più numerosi e nitidi fino a quando non diventano sogni. Ogni sera non vedo l’ora di addormentarmi per poterlo sognare, per poter credere, nell’incoscienza del sogno, di averlo ancora qui con me. Puntualmente, però, il sogno diventa inevitabilmente un incubo perché mi sveglio e realizzo che era solo un sogno, un inutile sogno. È come se ogni mattina scoprissi per la prima volta che lui se n’è andato. Il mio cuore si riduce di nuovo in pezzi e perdo quel briciolo di consapevolezza che avevo acquistato durante il giorno precedente, per ricominciare tutto daccapo. Le lacrime tornano prepotenti ma, al tempo stesso, in un certo senso rassicuranti. Soffro, pensando a lui, ricordando i momenti che abbiamo passato insieme, e questo significa che la cosa che ora temo di più non è accaduta: non l’ho dimenticato…