Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Kia_do87    17/03/2009    3 recensioni
Harry e i suoi compagni si preparano ad affrontare quello che sarà l'ultimo anno ad Hogwarts, il settimo. Ma, come ogni anno, ci sarà una novità: sei nuovi alunni di bellezza inimmaginabile subentreranno nella casata di Godric Grifondoro per frequentare i corsi necessari a superare gli esami finali. Chi sono? Da dove vengono? Si vocifera che abbiano frequentato una scuola di magia in Islanda ma che non abbiano potuto frequentare il settimo anno a causa del lavoro del padre che, d'ora in avanti, affiancherà Madama Chips in infermeria. D'altronde come avrebbe potuto rifiutare un lavoro ad Hogwarts? Per quanto riguarda i ragazzi, sembra che siano stati tutti adottati dal dott. Cullen e signora, ma in realtà non è che si sappia molto sul loro conto; se ne stanno sempre per i fatti loro e, cosa assai più strana, pare che non apprezzino molto le delizie che gli elfi delle cucine di Hogwarts preparano ogni giorno.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Libri
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’unione fa la forza





Capitolo 16: Lies


Ginny, così bella nel suo abito color porpora, si dondola sull’altalena situata nel giardino della Tana, il vento le smuove i lunghi capelli rossi che le svolazzano attorno al capo come un’aureola dorata. Sorride felice mentre getta indietro la testa ed alza le gambe per darsi la spinta, sembra di vedere una scena di un film … tutto scorre a rallentatore.
Forse perché è un sogno.
Harry aprì di scatto gli occhi e con altrettanta velocità si mise a sedere sul lettino, la fronte era madida di sudore e senza pensarci due volte ci passò sopra con la manica della divisa strappata e sporca che ancora indossava, nel frattempo vide di recuperare gli occhiali che indossò senza pensarci due volte. Si guardò intorno, il respiro era accelerato, qualcosa gli diceva che la battaglia era cominciata: si sentivano tonfi e urla di sottofondo.
Il ragazzo fece per alzarsi in piedi ma una fitta di dolore frenò i suoi intenti, non poteva starsene lì per sempre, i suoi amici avevano bisogno di lui; con la mano destra premuta sul rispettivo fianco riuscì con non poca fatica a rimettersi in piedi, nel frattempo con la sinistra inforcò la bacchetta che puntò dritta davanti a sé, giusto per non farsi trovare impreparato nel caso in cui qualcuno si fosse avventurato fino all’aula di Pozioni. Ebbene, evidentemente qualcuno prese questa decisione…
Un uomo alto vestito con un ampio mantello nero se ne stava fermo sulla soglia dell’aula, sul volto era stampato un sorrisetto malefico ed alquanto irritante.
“Harry Potter immagino” disse lo sconosciuto con voce melliflua e suadente mentre avanzava di un passo.
“E lei chi è?” domandò il ragazzo facendo un passo indietro, non era sicuramente nella condizione di ingaggiare un duello magico con qualcuno, anche se per essere una mangiamorte era piuttosto strano … dov’era la sua bacchetta?
“Mi chiamo Aro, sono il capo di una setta di vampiri chiamati Volturi, magari hai sentito parlare di noi” rispose il vampiro avvicinandoglisi.
“Di sfuggita, ma da quello che ho capito non siete esattamente delle brave persone” lo schernì Harry continuando ad indietreggiare.
Aro sorrise “No, infatti, ammetto che abbiamo dei gusti un po’ raffinati per essere considerati dei vampiri buoni come i tuoi amici Cullen, ma questo non significa che uccidiamo così per sport chiunque si pari sulla nostra strada”.
“Ah no? Perché io in effetti ho sentito il contrario”.
“Carlisle esagera sempre, noi non siamo cattivi Harry, la cattiveria è un fatto di punti di vista, se essere cattivi significa cibarsi di sangue umano allora praticamente tutti i Cullen sono degli assassini, per non parlare poi di Jasper Hale che sarebbe considerato alla stregue di un serial killer”.
“Stai mentendo”.
“Affatto, chiedilo a loro se non ci credi, sono così gentili e simpatici che non ti racconterebbero mai una bugia, giusto? Sbaglio o sono quasi sul punto di adottarti? Harry apri gli occhi! I vampiri sono vampiri e si cibano di sangue umano, non c’è una via di mezzo, possono farti credere che non sia così ma sta alla tua intelligenza giudicare. In quali libri hai mai letto di vampiri buoni che aiutano le persone e si cibano di sangue animale? Io non sono cattivo, sono semplicemente un vampiro come lo sono anche i Cullen”.
“Se ti aspetti che io creda alle tue bugie caschi proprio male, sono ferito ma non ho ancora perso la ragione”.
“E perché credi più a loro che a me? Solo perché Edward ti ricorda un amico morto per causa tua qualche anno addietro? Edward non è Cedric, ragazzo mio, gli somiglia solo di sfuggita. Cedric non era un assassino, giusto?”.
“Stai zitto!” urlò Harry “Certo che Cedric non era un assassino!”.
“Bene” esclamò Aro battendo le mani “Allora lo vedi che non centrano nulla l’uno con l’altro? Sapessi quanti ne ha fatti fuori Edward, dell’ultima si è innamorato e l’ha trasformata in una vampira condannandola ad un’esistenza dannata, ti sembra eroico tutto questo?”.
“Parli di Bella?” domandò Harry.
“Sì, Bella Cullen, l’ultimo acquisto di questa famiglia di vampiri modello, lei si era innamorata e lui anziché scomparire e lasciarla vivere ha deciso di farla fuori e trasformarla, non te l’aspettavi vero?”.
“L’ha fatto per amore!” urlò Harry chiedendosi che cosa avrebbe fatto lui se fosse stato al posto di Edward e Ginny al posto di Bella.
“L’ha fatto per egoismo! Perché se era umana non poteva andarci a letto insieme altrimenti la rompeva! Non sono tutti buoni Harry, specie quelli che te lo fanno credere … sono solo vampiri e in mente hanno solo il sangue, nient’altro”.
“E perché mi dici tutto questo?” s’informò Harry arrivando ormai a toccare la parete dell’aula con la schiena.
“Me lo chiedi perché hai finito l’aula e non puoi più indietreggiare?” lo schernì Aro per poi farsi serio “Te lo rivelo perché non mi piace l’idea di passare sempre per il cattivo mentre altri della mia specie e con le stesse mie abitudini vengono incoronati re e regine della bontà solo perché sanno recitare meglio di me e dei miei amici”.
“Non ho detto che ti credo”.
“Non volevo che me lo dicessi, ho solo ritenuto opportuno fartelo sapere prima di farti fuori, perché vedi caro Harry, di Voldemort e della sua crociata personale contro di te non me ne importa nulla, non sono qui perché ho sentito le storie che parlano del prescelto o fesserie simili, sono qui solo ed esclusivamente perché l’odore del tuo sangue si sente dal fondo del corridoio e io ho molta sete”.
Quando Aro fece per saltargli addosso Harry non fu in grado di muovere un solo muscolo, era come impietrito, nella sua mente riecheggiavano ancora quelle parole “L’ha fatto per egoismo” “E’ solo un assassino” “Siamo tutti vampiri”. Fortunatamente qualcuno arrivò in suo aiuto.
Un rumore di vetri che si rompono, una pioggia di schegge taglienti ed Harry rannicchiato sotto la finestra.
“Harry … Harry stai bene?” quella voce.
“Edward…” mormorò il ragazzo rimettendosi in piedi un po’ a fatica per poi essere raggiunto da Carlisle.
“Fammi vedere” gli disse gentilmente il medico notando che perdeva sangue.
“Non mi toccare!” urlò Harry allontanandosi.
“Harry siamo noi” cercò di tranquillizzarlo Edward.
“Ti ho detto di starmi lontano, mostro!” esclamò Harry puntandogli la bacchetta contro.
“Harry ma sei impazzito?” gli domandò Ron andandogli vicino “Ti hanno appena salvato la vita”.
“Che fine ha fatto?” chiese Harry mantenendo il contatto visivo e la bacchetta puntata verso Eward.
“L’hanno buttato fuori dalla finestra” lo informò Hermione “Ma che ti prende? Non li riconosci più? Sono i nostri amici, Harry”.
“Amici? Io non ne vedo, vedo solo dei vampiri” rispose Harry con disprezzo.
“Dovresti ascoltare quello che dice il tuo cuore, non le parole di un bugiardo, ti credevo più in gamba, mago” intervenne Edward con il medesimo disprezzo nei confronti del mago.
“Ehi, bada a come parli, vampiro!” s’intromise Ron puntando anch’egli la bacchetta contro Edward.
“Ma che cosa state facendo?” urlò Hermione “Non capite che così fate il loro gioco?! Ci vogliono dividere perché…”.
Improvvisamente Hary ricordò le parole di Luna “Se io fossi Tu-sai-chi è proprio così che vorrei che ti sentissi, perché se sei solo non sei una grande minaccia”.
“…perché soli non siamo una grande minaccia!” esclamò Harry con un mezzo sorriso abbassando la bacchetta e costringendo Ron a fare lo stesso.
“Ci sei arrivato è? Ci hai messo un po’…” lo rimproverò bonariamente Hermione battendogli una mano sulla spalla.
“Ahia! Hermione cavolo, un po’ delicatezza!” si lamentò Harry.
“Scusascusascusa!”.
“Ora me la fai dare un’occhiata?” gli domandò nuovamente Carlisle.
“Sì, le chiedo scusa professore” rispose Harry mortificato.
“Posso sapere che cosa ti ha detto Aro?” s’informò il dottore mentre esaminava la ferita e i tagli provocati dai vetri.
“Che voi vampiri siete tutti uguali, non esistono vampiri buoni e cattivi, i vampiri per natura uccidono le persone e ne bevono il sangue … e che ognuno di voi l’ha fatto” mormorò il ragazzo.
“Sì, appena fummo trasformati, quando non sapevamo come controllare la sete ne che potevamo vivere anche senza uccidere le persone … è stato tanto tempo fa ed ora non è più così” gli spiegò Carlisle.
“Mi dispiace di non avervi creduto” si scusò Harry vergognandosi terribilmente.
“Già, dispiace anche a me per aver creduto a lui” scherzò Ron fingendo di lanciare un’occhiataccia ad Harry “Avrei dovuto sapere che di Harry Potter non ci si può fidare, colui che urlava a tutto il mondo che il signore oscuro era tornato, che sciocchezze!”.
Tutti scoppiarono a ridere, non c’è che dire, ogni tanto l’umorismo di Ron tornava veramente utile. “Vi posso parlare un attimo?” disse Harry rivolgendosi ad Edward e Bella che acconsentirono e si staccarono per qualche attimo dal resto del gruppo.
“Aro mi ha detto che è stato Edward a trasformati così…” cominciò osservando Bella.
“Sì è vero, è stato lui … perché che cosa ti ha detto Aro?” domandò Bella con circospezione.
“Perché l’hai fatto?” chiese Harry questa volta rivolgendosi ad Edward ed ignorando la domanda di Bella.
“Per amore, Harry, tu non l’avresti fatto per Ginny se lei fosse stata morente?”.
“Aspetta, lei era morente?”.
“Sì, ero morente … ma che te ne importa?” disse Bella rivolgendosi ad Harry con tono infastidito.
“Perché Aro mi ha detto che lo avevi fatto solo perché la volevi per te, perché sei un egoista”.
“Tu gli hai creduto?” più che una domanda era un’affermazione ed Edward non l’aveva fatta con tono troppo gentile, anzi, aveva usato un tono piuttosto irritante in effetti.
“Mi è sembrato ragionevole”.
“Ragionevole?!” esclamò Edward infuriato “Dopo avermi conosciuto credi davvero che io avrei potuto fare una cosa del genere ad una persona che amavo?”.
“No, mi è sembrato eccessivo, ma ciò non vuol dire che non avrebbe potuto essere vero; a quanto vedo sei piuttosto possessivo con Bella”.
Bella alzò gli occhi al cielo come a supplicare qualsiasi Dio o Dea di darle la forza di risparmiare quell’essere umano.
“Un marito che è protettivo nei confronti della moglie è una cosa, un marito che la trasforma in vampiro solo per assicurarsi che sia sua per sempre è un’altra”.
“Hai ragione, ti chiedo scusa” ammise Harry.
“Peccato che la magia di Silente annulli il mio potere, sono davvero curioso di sapere che cosa tu stia pensando ora”.
“Che mi dispiace” rispose Harry mortificato.
“Non ne sono troppo convinto” concluse Edward con tono duro per poi prendere per mano Bella ed allontanarsi dal maghetto.
Proprio in quel momento qualcuno irruppe nell’aula di Pozioni.
“Harry!” esclamò una voce femminile.



Note dell’Autrice

Allora prima di tutto vorrei ringraziare tutti quanti voi che mi seguite e che attendavate questo capitolo con impazienza, per non avermi mandato qualche serial killer a casa per farmi fuori (o se lo avete mandato ringrazio il cielo che non mi abbia trovata in casa u.u). Ora procediamo con le rispose ai commenti anche del penultimo capitolo (non mi sono dimenticata):
xDarkViolet92: sì infatti, povero Harry, ma ho notato che nei libri è sempre quello che ci rimette di più quindi non ho fatto eccezione nella mia storia xD *risata sadica&maligna*
Per quanto riguarda la trasformazione di Jane non l’avevo programmata, mi è uscita così e sono contenta che abbia avuto successo xD
xwawa chan: hai assolutamente ragione, in effetti è la mia paura più grossa anche se per ora mi sono stupita del fatto che tutto sommato non mi sembra di aver scritto grosse cavolate xD, comunque grazie per la recensione e spero anche io di riuscire a continuare così ;)
xDenebDenise: grazie per la recensione e spero che anche questo sia di tuo gradimento come i precedenti ^^
xPhOeNiX_93: scusa se ti ho fatto aspettare una vita ma è che questa parte non me la sono proprio immaginata quindi sto improvvisando quando mi viene l’ispirazione, questo capitolo ad esempio non l’avevo affatto progettato così, l’idea era di fare che fosse Voldemort a trovare Harry, scrivendo però mi è venuta quest’idea ;) comunque grazie e continua a seguirmi! ^^
x_chocola_: hai esattamente centrato il punto di vista di Rosalie, per questo motivo lei la ritiene salvabile, anche se forse un po’ è anche perché Rosalie ha un debole per i bambini. Grazie per la recensione, comunque ^^
xDiNozzo323: mi fa piacere che ti sia piaciuta, in effetti contavo sull’effetto di questo colpo di scena ^^ Continua a seguirmi!

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Kia_do87