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Autore: summers001    27/01/2016    4 recensioni
CaptainSwan | AU | Multicapitolo breve
Dal testo:
Le cheerleader erano appene scese in campo, la musica stava risuonando da uno stereo sull'erba ed i giocatori si allontanavano sudati, lasciando spazio alle ragazze. Qualcosa le toccò la spalla. Si girò e vide il professor Jones accanto a lei."Sono venuto a chiederti scusa." cominciò lui.
"Come?" chiese lei. Si chiuse l'altro orecchio con un dito per sentire meglio.
"Avrei dovuto chiederti quali fossero le tue intenzioni" continuò lui. Emma cercava di seguire il discorso. Di tutto aveva capito solo che le chiedeva scusa. Le sfuggivano le parole precise, ma non era importante.
"E' stato gentile."
"No, non lo è stato. Il fatto è che, Emma, speravo di allontanarti da qui, da me."
Di nuovo non capì molto, ma era sicura di aver sentito "allontanarti da me". Lo guardò, non capì, il cuore accellerò di brutto, riusciva a sentirselo fino in gola. Ingoiò quel groppo pesante, chiuse gli occhi. "Perché?" chiese.
Il professor Jones non disse niente. Quando non diceva niente, di solito poi le sorrideva. Ma rimase serio. La guardò negli occhi fisso ed Emma guardò lui. Si perse nel mare blu delle sue iridi e di mille pensieri.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Le gioie violente hanno fine violenta, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al loro primo bacio. Continua tu, Emma."
Emma guardava fuori dalla finestra, impegnata com'era a non dar conto alla lezione come suo solito. Gli alberi, le panchine, la gente fuori libera che si incontrava, libera, che camminava e parlava liberamente, erano molto più interessanti.
"Emma?"
Sentì silenzio e allora capì che c'era qualcosa che non andava. Tornò con la mente in classe, si guardò attorno e notò che tutti gli sguardi erano concentrati su di lei. La sua compagna di banco, Anna, una secchiona che portava ancora le treccine, le diede una gomitata.
"Mi creda," le sussurrò il professore avvicinandosi "vorremmo tutti uscire all'aria aperta." Il professor Jones era un tipo giovane, appena laureato, affascinante con il carismatico accento inglese, dagli intensi occhi blu, che leggeva Shakespeare come faceva l'amore. Almeno così se lo immaginava! Le sue classi erano piene di iscritti. Letteratura inglese contava più A di quante non fossero le teste presenti in quell'aula, tutti intenti a fare buona impressione. Ed onestamente era un corso abbastanza facile, utile per alzare la media, motivo per il quale la madre aveva spinto Emma a frequentarlo. Per lei era un corso come un altro, un passo più vicino al diploma, uno più lontano dalla bocciatura.
"Ora può leggere se non le dispiace?" fece lui e glielo stava davvero chiedendo. Si appoggiò alla cattedra dietro di lui ed incrociò le braccia, aspettando.
Ad Emma a quel punto proprio non andava, ma si alzò in piedi, prese il libro in mano e cominciò: "le gioie violente hanno fine violenta, e muoiono nel tronfo..." Emma leggeva e guardava il professore. "...come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono.." e leggeva e guardava il professore e mentre le parole prendevano forma, "...nel loro primo bacio." arrossì. Sentì poi solo allora dei mormorii venire da dietro di lei, ma li ignorò: i ragazzi sono stupidi e neanche le importava. Anna poi le tirò una seconda gomitata nel fianco ed Emma abbassò lo sguardo e la vide nascosta dietro una mano. Sentì il professor Jones ridacchiare insiema alla classe e si guardò allora attorno spaesata.
"Siamo più avanti." spiegò lui. Emma tornò seduta, non era il caso di continuare. Guardò il signor Jones, che si morse le labbra con le labbra, forse per trattenere un'altra risata. Le si avvicinò e si abbassò su di lei, coprendole la luce che veniva da dietro la finestra. Con la cravatta le toccò la spalla. Riusciva a sentire l'odore di deodarante al pino. "Qua." disse lui poi, puntandole con un dito il versetto che avrebbe dovuto leggere. Emma allungò il pollice destro per tenere il segno e gli sfiorò per sbaglio il dorso della mano. Trattenne il respiro per un attimo in trance. Il signor Jones le sorrise. "Va bene." disse poi e si allontanò.
"Signor Cassidy," chiamò il professore e Neal si alzò facendo strusciare la sedia per terra. "continua."
E Neal continuò.


[nda. La citazione è chiaramente tratta da Romeo e Giulietta]

 




Angolo dell'autrice 
L'avevo detto e l'ho fatto!
Cominciamo da un prologo breve perché voglio sapere cosa ne pensate prima di andare avanti (anche se l'ho già fatto su word lol). Il fatto è che questa storia sarà vagamente diversa da tutte quelle che ho scritto finora. Credo che i personaggi andranno OOC, ma cercherò sempre di farlo quanto meno possibile. E questo è ciò che mi inquieta più di tutto. Vi piacerà anche così? 
Dall'altro lato, ci ho pensato, fare un solo capitolo è troppo per quello che ho pensato, quindi credo saranno altri 2. Come al solito le mie multicapitolo brevi. Ovviamente non aspettatevi una storia scontata, ma che ve lo dico a fare, ormai mi conoscete ;)
Fatemi sapere cosa ne pensate ;)

  
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