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Autore: Scamander    27/01/2016    1 recensioni
{ Headcanon } - Dialogo tra Lily e James sulla scelta del padrino e del nome di "Harry Potter".
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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"Lily, se non scegliamo Sirius io--- Se lui non fa il padrino, io mi rifiuto di fargli da padre"

"...sono tentata di scegliere mio cugino Lorace."

"Ho conosciuto tuo cugino Lorace. Non hai timore che facendogli da padre possa trasferirgli qualche gene? Al matrimonio di tua sorella, temevo che le avrebbe sfilato la fede agitando troppo in fretta il naso. Lo avete mai--- misurato?"

"...intendevo padrino. Far fare a Lorace il / padrino / a nostro figlio. Non il padre. Godric, James, ma ti senti quando parli?"

"Sai di chi era padrino tuo cugino Lorace?"

"Non mio?"


"No, dato che hai ancora entrambi gli occhi"

"Ma non ha il naso così lungo, dai. E' un profilo romano."

" ---Certe volte, quando fai /quella altezzosa/ penso che avresti potuto ereditare quel /profilo romano/ e benedico la terra sulla quale cammini".

"Lo sai che il naso lungo era considerato segno di saggezza? Come anche la fronte alta. ---E la cecità. D'accordo, non è un'ottima argomentazione."

"Anche gli occhiali ---Cough"

"Ma se fosse vero io avrei ereditato il naso e tu avresti undici decimi, no?"

"---3 ore"

"Tre ore?"

"Il tempo tra la precedente e la presente allusione ad una mia /presunta/ mancanza di--- Uhm? Saggezza? Ancora 15 minuti, /Profilo Romano/, e avresti superato il tuo record"

"Molto più di quanto tu riesca a stare senza pronunciare il nome Sirius. E poi il mio record / non / è / solo /tre ore e un quarto. Non lo dico così spesso."

"Hai record più lunghi, ma conto il tempo in cui ci vediamo ---Ecco. Ritornando a Sirius. Mettiamola giù così: Sirius ha buone maniere. Immagina /quanto/ potrebbe insegnare ad un essere umano. Poi Sirius sa giocare a Quiddicth--- Tuo cugino Lorace gioca a Quidditch?"

"Mio cugino Lorace è un babbano e sa giocare a cricket. È sobrio da quattro anni e si ricorda / quasi sempre / il mio nome. In più mi spedisce un regalo ad ogni compleanno di Petunia perché crede che sia io a compierli quel giorno. Penso che sia la scelta perfetta."

"Magari manderebbe regali a me per il tuo compleanno. Non sembra così male, il vecchio Lorace. Se mi dici anche che il cricket non si gioca con i pantaloni corti, prendiamo lui".

"Per i pantaloni dipende dalla stagione, ma c'è una sorta di ginocchiera che parte dalla caviglia e supera il ginocchio di qualche centimetro. Rigida. E' piuttosto buffa. Mai capito quello sport. Preferisco quasi il Quidditch, ti dirò."

"---Metterebbe in imbarazzo tutta la famiglia"

"E hai visto i suoi capelli? E' già quasi calvo. Anche il bambino nascerà calvo, ci vuole un padrino con tanti capelli per fare contrasto nelle fotografie. Vediamo— hai un parente che faccia al caso nostro? O magari— mmh— Peter credo diventerà stempiato— mh, che ne dici di Sirius?"

"È che Lorace ci teneva. Sirius, dici? Eh, non so. Devo chiedere. Magari non gli va--- Se solo fossero settimane che domanda insistentemente, come Lorace---"

"Lorace è un bel problema. Come glielo dico che non va bene? E' il nostro primo figlio, c'è metà mondo magico che si sbraccia per fargli da padrino; per non parlare di quello babbano! Si sa che Sirius non ama conformarsi alla massa. Dovresti chiederglielo come favore personale. Sai, per le fotografie. Digli che io lo supplico."

"Ci provo, ma non ti assicuro niente.
---Eh, ho dovuto davvero rispondere male a Silente - sai che non si scollava per la storia del /voglio essere il padrino/ - e penso si sia pure offeso. Capisco che sia importante, perché, capisci, essere suo padrino potrebbe influenzare la squadra di Quidditch nella quale giocherà. E perdere il campionato perché non si è stati previdenti, non va a nessuno"

"E il Ministro? E' insopportabile, continua a mandare gufi su gufi, la situazione inizia a diventare pesante. Dobbiamo proprio scegliere qualcuno alla svelta, James. —e vogliamo che sia un Grifondoro, giusto?"

"Perché, c'è una opzione?"

"Chi lo sa. Non è nemmeno detto che giocherà a Quidditch, magari prende da me."

"No. È come per il colore di capelli. Troppo forte, prende da me. Praticamente sarà come se io avessi avuto un figlio da solo"

"Trenta minuti."

"Okay. Da cosa?"

" `Troppo forte, prende da me´. Lo dici per tutto. Ma il fondo l'hai toccato con la cosa del modo di tenere la penna. Perché mai dovrebbe esserci un gene / predominante / anche per quello?"

"Perché se tutti tenessero la penna come te, la specie avrebbe perso il dito indice. Quindi abbiamo deciso che sarà come una mia copia: potrò mandarlo in giro a fare ciò che non voglio fare"

"Me lo sento che avrà i capelli rossi. Tua madre mi ha detto che avevi un prozio con i capelli rossi, è il momento che i geni riemergano."

"Se è un modo per nascondermi che sei uscita con Arthur..."

"Gideon."

"Dovevo immaginarlo"

"Magari chiediamo a lui di fare il padrino, mh?"

"Tu lo chiedi a Gideon e io a Fabian. E poi li guardiamo litigare su chi stessimo intendendo davvero"

"Davvero non riesci ancora a riconoscerli? Guarda che sono davvero tanto diversi."

"Continuate a dire che hanno le lentiggini diverse. Ma io non le vedo nemmeno, le lentiggini"

"Sono pieni. Fabian le ha molto più vicine poco sotto lo zigomo sinistro, mentre / il mio / Gideon ne ha di più sul collo."

"---Aah, sai cosa? Mi basta che giochi a Quidditch. Poi puoi anche chiamarlo Gideon in onore del padre".

"Lo sai che dovremo decidere il nome sul serio prima o poi, sì? Ho fatto due liste, così da avere tutto in ordine."

"Due liste"

"Una con i nomi che piacciono a te ed una con quelli che piacciono a me, poi c'è uno schema a colori per quelli in comune. Ho segnato anche la diffusione negli ultimi anni e l'etimologia di alcuni."

"Dovremmo chiamarlo /etimologia/. Suona bene".

"James."

"No, non mi piace dare i nomi dei genitori"

"Non aggiungerò Etimologia alla tua lista. E fidati che vorrei disperatamente aggiungere nomi, dato che ne hai detti solo tre. Io sono a sessantacinque."

"Cosa c'è di male nel nome /Sirius Remus Peter Potter V/? Dici che il V non c'entra niente? Ma almeno dà un tono"

"Dico che sarebbe spersonalizzante. non vogliamo dare un'identità propria a questo bambino?"

"Sarebbe il primo a chiamarsi /etimologia/"

"James!"

"Ho già detto che--- Va bene. Dimmi i primi 5 di 65"

"D'accordo, ma non sono in ordine, eh. Mhn— Sebastian. Daniel. Henry. Jonathan e— Jonathan o / John /? Henry o / Harry /? "

"Sai perché sono bravo a Quidditch? Tra le altre ragioni? È inerente. Ti assicuro che è inerente"

"Giuro che gli darò il mio cognome se questa cosa non mi aiuterà a decidere il nome del bambino."

"Non so se voglio rischiare ---/ma/: Perché ho un nome corto. Mi chiamano velocemente. Ottimo tempo di reazione. Quindi dico: non più di due sillabe"

"—ti sei salvato. D'accordo, quindi depenniamo Sebastian e Jonathan. Di questo gruppo restano Daniel, John, Harry ed Henry. Scartane due."

"A caso?"

"James!"

"Non riesco a capire la differenza tra Harry e Henry"

"Sia la pronuncia che l'ortografia sono diverse. / Harry /. / Henry /. Senti?"

"Sento solo Harry. Sarà che tu hai la /r/ un po' strana"

"Io non ho— La r? Strana come, scusa? Lo dico come te."

"La tua /r/ si mangia la /n/. Cioè, possiamo anche sceglierne uno a caso. Intanto non credo capirà mai quale sia la corretta ortografia. Non se lo chiami tu"

"Avevo la r moscia. Da piccola, me l'hanno corretta e la so dire solo in modo perché metto la lingua in una posizione studiata. Non credevo si sentisse nulla, ma— Ahh, quindi sono costretta a chiamare mio figlio / Harry Potter / perché "la mia r si mangia la n" in Henry?"

"No, se vuoi chiamalo Henry Potter. Poi diverrà lo zimbello della scuola e, per quanto possa essere geniale a Quidditch, non so se supererà mai il trauma"

"Mi piace Harry. Ti piace Harry?"

"Okay. Scelta finale tra Harry e /Etimologia/. Lascio scegliere a te"

"Magari etimologia lo teniamo buono per la prossima, mh? Una bambina con i capelli rossi. Come il fratello."

"Sì, ma prima chiedilo a Gideon se è d'accordo"

"E tu chiedi a Sirius se vuole essere il padrino di Harry Potter. Se ti giochi bene gli ultimi mesi gli lascio il tuo cognome."

"Andata.
Posso dire a Sirius che abbiamo deciso di chimarlo /Irma/?"

"Irma Clothide Potter. Digli che ho letto sia anche un nome da uomo in Nuova Guinea."

"Vedi? Avessi sempre fatto così, avresti cominciato a piacermi prima. Invece ho dovuto fare il difficile fino al settimo anno"

"E io che morivo per te."

"Non esageriamo. Non è proprio che /morivi/. Ti interessavo"

"Ero quasi inquietante. Una volta ti sei seriamente spaventato."

"Perché ero pieno di Orgogli e Pregiudizio ---Pregiudizio e Orgoglio? Dai, quel libro che leggevo spesso"

"Orgoglio e Pregiudizio. —no, era per il mantello. Fuori dal bagno dei prefetti."

"Non so di cosa tu stia parlando"

"Era inquietante."

"Sicura che non fosse Gideon?"

"Sbaglio mai?"

"Volevi chiamare nostro figlio /Sebastian/"

"Cos'ha di male?"

"Cosa /non/ ha di male?"

"Tu volevi chiamarlo Silente. Che non è un nome."

"Neanche /Lily/ sarebbe un nome per /una persona/".

"Nemmeno Sirius, allora."

"Ma James sì"

"Lily ha bei significati."

"Anche Sirius"

"Ma James no."

"Okay. Okay--- E allora?"

"Allora siamo d'accordo."

"Sì. Credo di ---Sì. Harry, quindi"

"Perché la mia r si mangia la n. Sì. Sarà una storia molto romantica da raccontare."

"Già. Ti chiami Harry perché tua madre ha un difetto di pronuncia"

"Magari questo particolare ce lo teniamo per noi, mh? Mi piace pensare che fosse /destino/."

"Tu risponderai ad ogni sua domanda con: /È il destino/. Guarda che dopo un po' suona inquietante"

"Disse l'uomo che mi seguiva con un mantello che rende invisibili."

"Era il destino"

"Non vale come scusa per tutto."

"Tu la vuoi utilizzare come prima menzogna al figlio tuo e di Gideon"

"È una mezza verità, non una memzogna."

"Anche /Sei figlio nostro/ sarà una mezza verità"

"Tanto assomiglierà più a me."

"Sto cercando di superare i trenta minuti, non farmi ripetere"

"Mi piace questa cosa dei record."

"Solo perché non ti faccio notare i tuoi"

"Ma se me l'hai appena fatto notare."

"Ti ho fatto notare il mio, non il tuo. Tipo la tua fissazione nell'urlare il mio nom--- Suona male"

"Jame-- okay. Io non-- Ahh, suona male.

"Cambio argomento? Meno male che non hai deciso di dare a Harry il nome di un fiore. Orchidea Potter. Fiordaliso Potter"

"Lily Potter non suona male, però."

"---No. Non suona male. Ma devo anche dire che ha il suono del duro lavoro e della soddisfazione"

"Sei stato paziente. Per usare un eufemismo."

"È un complimento?"

"Riconoscenza? Insomma, ci ho messo un po'."

"Lo senti questo rumore?"

"Mh?"

"È il rumore del me stesso di qualche anno fa che mi batte il cinque"

"E tu la senti la me di qualche anno fa che sbuffa?"

"Non riesco a sentirla. Il rumore delle campane a nozze è troppo forte"

"Ti rinfresco la memoria? Sbuffo ancora benissimo, ho fatto tanta pratica per ostentarlo, sai?"

"Perché Harry quando può essere Etimologia?"

"Va bene, va bene. Niente sbuffi."

"Certo che Harry è una minaccia niente male"

"Non osare minacciarmi con nostro figlio."

"È la prima di una lunga serie di minacce"

"Avrò una lunga serie di voglie, allora. Come quella della settimana scorsa, sai, i litchis."

"Ancora non so che cosa siano. Ancora brancolo nel buio"

"Niente minacce, niente litchis."

"Allettante. Andata"

   
 
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