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Autore: Hoi    28/01/2016    1 recensioni
In questa storia troverete un Killian Jones che è appena diventato capitano, anche se non come avrebbe voluto. Vedrete un ragazzo ferito dalla perdita di suo fratello, insicuro della fedeltà dei suoi uomini, in bilico tra la giusta maniera e la vita del pirata, che comunque mantiene il suo carisma. Il tutto sarà condito dall'incontro con una fiaba classica in pieno stile OUAT.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La figlia del mugnaio


“Mio padre era un uomo buono e laborioso, avevamo un grande mulino, che amava moltissimo. Controllava la macina ogni giorno per assicurarsi che fosse la più sottile e pregiata possibile. Tutti gli facevano i complimenti per il suo lavoro, ma a lui non importava, non lo faceva per essere lodato, lo faceva per aver qualcosa da lasciarci. Se non fosse stato per quel mulino avremmo avuto solo un asino e un gatto. Eravamo tre fratelli e se la sua macina non fosse stata la migliore, probabilmente non avrebbe avuto abbastanza lavoro per sfamarci tutti. Anche così eravamo molto poveri.”
Killian guardò distrattamente gli stivali da uomo abbandonati a terra. Si era accorto subito che erano troppo grandi. Non gli era difficile immaginare da dove provenissero, anche a lui erano capitati i vecchi abiti che a Liam non stavano più.
“Era il giorno del mercato. Mio padre mandava sempre me a vendere perché diceva che la gente è più generosa con le fanciulle. Io ero andata via con l’asino di primo mattino e al mercato era andata molto bene, per questo presi la strada lunga che passava per il bosco, quella che fanno solo i cerbiatti. Ero preoccupata di incontrare qualche brigante e che mi rubassero tutto. Quando arrivai al mulino il sole era tramontato da un bel po’ ma c’era tanta luce. Se avessi preso la strada principale forse l’avrei vista prima ma…”
I suoi occhi si strinsero, come se stesse per piangere, ma le lacrime non le uscirono.
“Il Mulino Bruciava” se chiudeva gli occhi poteva ancora vedere le macchie viola lasciatele dalla luce intensa delle pale che ardevano, mentre piano giravano ancora.
“Volevo correre verso casa per vedere se stavano tutti bene, ma quando provai l’asino non si mosse, allora iniziai a tirarlo, ma lui non volle uscire dal bosco… avrei dovuto lasciarlo lì, non so perché non lo feci subito. Poi sentii gridare, era mio fratello Peter, ne ero certa. Mi voltai, avrei voluto correre verso di lui, come lui correva verso al bosco, ma le mie gambe non si mossero. Appena dietro di lui c’erano… c’erano degli orchi, una decina almeno, con le spade sguainate e… e un’enorme bestia che sembrava, giuro su dio, sembrava un leone! Gli è balzato addosso e l’ha…”
Le parole le morirono in gola, mentre le lacrime iniziarono a sgorgarle dagli occhi. La sua mente era bloccata sull’immagine di suo fratello che veniva dilaniato dalle fauci di quella belva, mentre ancora gridava e afferrava la terra, nel tentativo di salvarsi.
Killian si portò una mano al viso, sospirando disperato. Era pazza, totalmente pazza. Gli orchi erano famosi per razziare e distruggere tutto quello che trovavano, è vero, ma di certo non erano in grado di addestrare animali, senza contare che un leone in quelle terre non si era mai visto.
“Poi c’è stata una luce, molto più forte di quella del fuoco. Era una luce rossa come il tramonto, ma mille volte più intensa…”
Improvvisamente Killian rialzò lo sguardo. Conosceva quella storia, qualche tempo prima, l’aveva sentita dalla bocca di un ubriaco e mesi prima ad un altro ancora. Erano storie da taverna, gli orchi non sanno usare la magia e soprattutto non si trasformavano in animali…
“E il leone è diventato un orco”
Killian si alzò in piedi di scatto ed andò alla scrivania per vagliare le carte nautiche. Ancora non aveva deciso se partire o meno, ma era comunque meglio cercare un porto vicino a cui approdare. Appena fu arrivato si sedette pesantemente e da quella nuova prospettiva guardò la cabina del capitano. Sembrava molto più lugubre e claustrofobica ora che una moribonda gli occupava il letto. Mentre la fissava, cercando di decidere se potersi fidare di lei, scorse la scarsella appesa alla veste. Non era grande, ma sembrava gonfia di monete.
 
Quando venne chiamato sul ponte gli uomini riuniti furono un ben misero spettacolo. Chi non era ubriaco sorbiva i postumi di una sbornia. Come a conferma, Josh la vedetta si aggrappò al parapetto della nave e vomitò sonoramente fori dalla chiglia. Killian non poté fare a meno di sbuffare per il disappunto. Non era certo con un equipaggio simile che sarebbe riuscito a salpare.
“Capitano, in città si vocifera che una veggente ieri notte è arrivata e ha predetto orchi”
Killian storse il naso alle parole del cuoco Matthew. Era certo che quella… quella… quella donnetta bionda con cui era la notte prima (di cui proprio non ricordava il nome), avrebbe messo in allarme la città, ma non si aspettava una simile assurdità.
“Anche io l’ho sentito capitano, ma dicevano che era una strega e che ha maledetto la città e chi vi approda” ci tenne a precisare il cuoco Matthew. Non erano delle voci positive quelle, gli uomini di mare erano gente superstiziosa e in fondo lo era un po’ anche lui, ma Killian era il capitano e non poteva farsi confondere da stupide dicerie, così sfoggiò il suo più smagliante sorriso ed annunciò:
“Se ha maledetto tutta la città allora direi che siamo fortunati ad averla qui. Di certo non farà affondare la nave su cui viaggia, non credete?”
Qualcuno, incantato dal suo sorriso, sorrise di rimando senza aver ben capito, molti si scambiarono sguardi allarmati, soltanto il medico di bordo e il primo ufficiale Sparky parvero comprendere accigliandosi.
“Siete uomini o codardi?” Li insultò, facendoli imbarazzare per la loro insicurezza “Che questi orchi arrivino o meno non mi importa. Ciò che mi interessa è vendere il bottino e ubriacarmi con il compenso. In questa città di codardi sono troppo preoccupati a vaneggiare di veggenti e streghe per commerciare… ieri è andata bene certo, e forse anche oggi potrebbe, ma voi sapete bene quanto me che la paura è un veleno che incattivisce il rum e rende le donne acide”
Tra la ciurma un vociare d’assenso si alzò piano.
“Davvero volete restare in una città come questa?”
Le facce cruciate degli uomini parevano gridare no.
“C’è un’altra città non controllata a due settimane di viaggio da qui. È un buon porto e dicono che si trovino le più belle donne del reame…” Killian indorò la pillola con un sorriso ammiccante ed un occhiolino che lasciava intendere molte cose.
“Lì potremo finalmente liberarci della robaccia di Sua Maestà, che ci appesantisce la stiva e goderci un po’ di vita vera, lontani da codardi e dicerie. Che ne dite uomini?! Siete con me?!”
La ciurma gridò con forza e alzò le braccia al cielo. Era stato carismatico e convincete, Killian sorrise fiero di se stesso, mentre guardava le facce felici della sua ciurma.
“Capitano… e la donna?”
Maledetto Matthew e la sua scaramanzia. Eppure anche Killian era stato molto indeciso sul da farsi, quindi come dargli torto.
Simulando noncuranza, Killian estrasse da una tasca la scarsella della ragazza. Sospirando come se stesse per spiegare una cosa tanto ovvia da essere inutile da dire, il capitano aprì la piccola fibbia e rivoltò il contenitore verso il basso. Molte monete di bronzo e qualche pezzo d’argento si riversarono sul ponte, spargendosi ovunque.
“Indossava abiti da nobildonna, la porteremo con noi e chissà che non riusciremo ad ottenerle un riscatto… adesso preoccupati di preparare la nave. Salpiamo a mezzogiorno”
Accecati da quel piccolo tesoro, gli uomini si lanciarono a far manbassa, ridendo e imprecando, troppo concentrati ad accalappiare qualche moneta per notare quanto fosse misero quel tesoro per una vera Lady. Solo Sparky se ne tenne fuori e rimase in piedi, a fissare il Capitano che in silenzio tornava sottocoperta.




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Questo per ora è il capitolo che mi convince meno... ma eccoci qui. Da questo cap si dovrebbe capire da quale fiaba proviene la ragazza misteriosa, ovviamente la storia è stata rimaneggiata e pasticciata, ma alcuni elementi dovrebbero dare qualche suggerimento. Da bambina era in assoluto la mia fiaba preferita e mi ha molto rattristato vedere che in OUAT non compariva (ecco da dove viene fuori questa FF XP) spero che qualcuno riesca ad indovinare di chi si tratta ^^
piccolo indizio... nella faba questo personaggio non è una ragazza :3
  
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