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Autore: Blablia87    28/01/2016    8 recensioni
[Omega!verse]
[Alpha!Sherlock][Omega!John]
Pezzi di una filastrocca come briciole di pane lasciate da un passato pronto a riscuotere la sua vendetta.
Genere: Angst, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Allora, cosa ci faceva un Alpha su la scena del crimine?”
Domandò John qualche ora dopo, portandosi un boccale di birra alla bocca.
Greg aveva faticato non poco a convincere quell’uomo schivo e riservato a vederlo come un amico - oltre che uno dei tanti ispettori che si presentavano presso l’obitorio in cerca di risposte - ma non se ne era mai pentito, da allora. Proprio come lo aveva descritto Mike Stamford presentandoli la prima volta, John era uno degli uomini più eticamente corretto e moralmente integro che avesse mai incontrato.
“Scende ogni tanto a vedere che vita trascorrono i reietti della società, per poi tornare alla sua carica pubblica con rinnovata spocchia?”
“Dai, John, quali reietti!” Protestò Lestrade, guardandosi intorno preoccupato.
“Nessuno in questo pub ci sta ascoltando, Greg, tranquillizzati.” La voce di John si era ammorbidita, ed anche il suo sguardo, mentre osservava l’ispettore aprirsi in un sorriso imbarazzato.
“E comunque non venirmi a dire che la situazione vissuta dai soggetti Omega in questa società non rasenti la schiavitù.” John diede un altro sorso, e per un attimo parve ingoiare la sua amarezza assieme alla birra.
“Che ne puoi sapere. Magari a loro piace rimanere a casa a far figli.” Disse Lestrade, alzando le spalle. John per poco non si strozzò, ma decise che continuare il discorso avrebbe fatto virare la serata su toni decisamente poco amicali.
Considerando che Greg era una delle poche persone che avrebbe potuto definire suo amico e che sapeva non avesse nessun tipo di pregiudizio verso gli Omega, prese un respiro profondo e giudò la conversazione lontano da loro e dalla vita che erano costretti a condurre.
“Allora. Stavamo dicendo… l’Alpha.” Si zittì, in attesa che Greg cogliesse il suo invito a raccontare.
“Ah, sì. Sherlock.” Gli occhi dell’ispettore tradirono un malcelato sollievo. “Come ho detto, ci aiuta spesso con i casi più difficili.”
“Il suo lavoro non gli piace?” Domandò John, alzando una mano in direzione della cameriera ed indicandole con un sorriso il suo bicchiere vuoto.
“In relatà…credo che ritenga quello, il suo lavoro. Si è auto definito “Consulente Investigativo”, o qualcosa del genere.” Greg finì velocemente la birra rimasta e approfittò per unirsi alla richiesta di un nuovo giro.
“Cosa?!” John sgranò gli occhi, sorpreso.
“Sì, beh… È un po’ strano, come Alpha.” Lestrade estresse il portafoglio dalla tasca e appoggiò un paio di banconote sul tavolo, in attesa delle bibite. “Questo giro lo affro io. Sono stanco che sia sempre tu ad offrire.”
John sorrise. Ogni tanto, si disse, posso lasciare che gli altri facciano qualcosa per me. Non necessariamente questo mi rende passivo.
Quel termine gli rimbalzò nella testa.
Passivo. Come ogni Omega dovrebbe essere sempre di fronte ad un Alpha, alle volte anche al cospetto di un Beta.
Passivo, come non era mai stato in vita sua, neanche nelle – rare – storie che aveva avuto in passato, sempre con altri Omega, sempre fingendosi Beta, sempre trattandoli con amore e riguardo, come sentiva che ogni essere umano avesse il diritto di essere trattato.
Ma ogni volta, alla fine, la necessità di un Legame, o la scia troppo forte di un Alpha, gli avevano portato via i suoi compagni, e con loro poco a poco la certezza che tutti gli Omega odiassero – come lui – l’idea di dover dipendere da qualcuno.
Delle volte si trovava a chiedersi se non fosse lui, quello sbagliato.
Anche quella sera, mentre la cameriera - Omega Minus ancora non in età da riproduzione – posava davanti a loro due nuovo boccali ricolmi di birra, si domandò se in fondo non avesse ragione Greg, scacciando subito dopo l’idea con un brusco movimento del capo.
“Dalla scia si direbbe senza Legame.” Buttò lì, mentre Lestrade finiva di seguire la cameriera con gli occhi. “Ma forse è arrivato il momento che tu pensi al tuo!” Rise, mentre l’ispettore diventava paonazzo.
“Ma no, sono ancora giovane io!” Rispose, ridendo a sua volta. “Tu invece? Quando pensi di accasarti?”
John riflettè un attimo sulla possibilità di dire a Lestrade ogni cosa: che in realtà era un Omega, e che il suo Legame non sarebbe mai avvenuto, per nulla al mondo, dato che l’unico modo per averne uno sarebbe stato quello di cedere ad un Alpha, cosa che non avrebbe fatto mai, per nessuna ragione.
“Quando troverò la persona giusta.” Rispose invece, semplicemente.
“Comunque, tornando a Sherlock. Sì, non ha Legame.”
“Strano, per uno con il suo aspetto e la sua scia.” Constatò John, mordendosi la lingua poco dopo. Non era certo un’affermazione da Beta, ma Lestrade non parve farci caso.
“Fosse la scia il problema!” Scoppiò a ridere l’ispettore, le guance arrossate dalla birra.
“Penso che tu sia in assoluto la prima persona alla quale Sherlock non abbia dato dell’idiota, se non peggio.” Greg scosse la testa divertito, bevendo un altro sorso.
John ripensò velocemente al breve scambio che avevano avuto in assenza dell’ispettore.
Quell’uomo aveva capito la sua natura in un attimo, mentre il resto del mondo la ignorava quotidianamente da quasi vent’anni.
Straordinario. Si ritrovò a pensare, maledicendosi subito dopo.
Un Alpha. Solo un altro, comunissimo, maledettiso Alpha. Ecco su cosa doveva concentrarsi.
“È sveglio.” Rispose, sovrappensiero.
“Più che sveglio, è un vero fenomeno, se vuoi il mio parere!” Lestrade si lasciò andare contro la spalliera della sedia. “Donovan e Anderson lo detestano, trovano strano che un Alpha non voglia fare carriera ma si diverta a stare sulle scene del crimine. Ma sai che ti dico?” Greg diede sbattè una mano sul tavolo, sorridendo, evidentemente alticcio. “Se sono finiti dietro le sbarre criminali del calibro di Sylvius e Merton è solo merito suo, quindi chi se ne frega se è un Alpha, se non vuole legami perché “i sentimenti sono un difetto chimico della parte che perde”, se mangia a malapena o se è uno stronzo. Ringrazio Dio che Sherlock Holmes ami dar la caccia ai “cattivi” invece di governare il Paese. E questo è quanto.” Concluse, finendo la birra rimasta nel bicchiere.
John rimase ad osservarlo qualche secondo, aggrottando le sopracciglia.
“Cosa… che cos’era quella cosa sui sentimenti?” Domandò.
“Mhm?” Greg gli lanciò uno sguardo opaco, sorridendo.
“Adesso. Hai detto che non vuole legami perché i sentimenti sono…?” riprovò John, paziente.
“Ah sì. Un difetto chimico, dice lui. Se ne tiene lontano, a quanto ho capito. Penso che ritenga che tutto ciò che non è razionale non sia buono.” Concluse, inclinando poi la testa da un lato come a dire “hai capito, adesso?!
“Quindi non cerca un Legame.” Ripeté John.
“Se non fosse che non ne esistono per gli Alpha, penso che si imbottirebbe volentieri di Snubber. Uh!” saltò su, portandosi una mano davanti alla bocca. “Un ispettore che nomina qualcosa di illegale in un luogo pubblico. Male, molto male!” Sussurrò, chinandosi verso John.
“Va bene Greg, è decisamente ora di andare a casa.” Commentò lui, alzandosi e aiutando l’ispettore a mettersi in piedi.
Mentre uscivano dal locale, accolti da un vento gelido, John si schiarì la voce e buttò una rapida occhiata verso Lestrade.
“Quindi… Ehm. Dove ha detto che vive…?” domandò, tossicchiando.
Lestrade si aprì in un enorme sorriso.
“Vieni, ti faccio vedere.” Disse, avviandosi con passo incerto lungo la strada.

Angolo dell'autrice:
Intanto grazie, come sempre, a tutti/e. Siete tantissimi, davvero un numero impressionante, a seguire la storia, e questo mi rende felice e mi terrorizza allo stesso tempo. XD
In molte avete anche commentato e da questi scambi sono nate nuove idee e sviluppi, quindi spero di riuscire a mantenere questo flusso di pareri e confronti, perché lo adoro ed è anche utile per la scrittura.
Per quanto riguarda il capitolo... cosa dire.
John non sarebbe mai finito a Baker St. solo perché Sherlock lo aveva proposto su la scena di un crimine.
Un Omega sotto inibitori a casa di un Alpha? Come minimo c'era bisogno di qualche "rassicurazione", e il nostro caro Greg gliene fornisce un paio senza neanche rendersene conto. Chiaramente neanche questo sarà sufficiente, ma almeno il nostro dottore inizia a valutare la possibilità. 
Tra un paio di capitoli si tornerà all'indagine vera e propria, ma sto procedendo con calma. Vorrei riuscire a descrivere uno sviluppo lento delle dinamiche tra i vari personaggi, perché altrimenti mi sembrerebbe una forzatura.
Grazie a chi anche oggi è arrivato fino a qui.

Alla prossima!
B.
   
 
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