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Autore: Amantea    28/01/2016    13 recensioni
Dall'episodio 24, "Una fuga misteriosa ", il mio personale ritratto di Jeanne, un personaggio che reputo molto affascinante.
"Non mi pento di ciò che ho fatto. Credo che non avrei potuto fare diversamente. Una pianta non sceglie il colore dei propri fiori. Fiorisce, e basta. Così, io."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeanne Valois, Nicholas De La Motte
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Rosa nera



MALERBA


«Può darsi che non sarai mai felice. Perciò non ti resta che danzare, danzare così bene da lasciare tutti a bocca aperta».

Haruki Murakami, “Dance, dance, dance”





- Ora siete al sicuro -.
- Sbaglio o siamo diretti verso nord. Dove mi state portando? -.
- In un convento dove nessuno vi troverà -.
- Chi siete voi? Per quale motivo mi state aiutando? -.
- Voi siete diventata un'eroina e sarebbe stato un peccato se aveste finito i vostri giorni in prigione. Naturalmente vorrei che adesso voi faceste qualcosa per me, madame Jeanne Valois -.
- Posso sapere il vostro nome... chi siete? -
- Sarà meglio che ignoriate il mio nome. Io ho organizzato la vostra fuga dalla prigione, voi in cambio mi farete un piccolo favore. Non credete di dovermelo? -.
- Ma certo signore, è molto giusto -.


Questa sera sono particolarmente stanca. Una bottiglia in mano, il fuoco che scoppietta. Potessi non pensare a niente... perdermi, come la cenere che più tardi giacerà nel camino. Fare finta che nulla sia mai successo.
Oh se le maschere che ho indossato, le mille donne che sono stata, potessero svanire d'un colpo... chissà se mi riconoscerei.

Nicholas ha le mani immerse nellle monete d'oro. Ride, soddisfatto, i soldi che tintinnano, e si riflettono in scintille nei suoi occhi. E' così ingenuo, nonostante tutto... ha creduto in questa favola, molto più di me. E ancora pensa che usciremo vivi da questo buco di pietra. Che il misterioso monsieur ci aiuterà, di nuovo. Ma egli non ha visto i suoi occhi. Ero sola, accanto a costui, nella carrozza che mi conduceva lontana dalla prigione, libera ma di nuovo in catene, legata al patto che mi avrebbe condotta qui, in un convento arroccato su uno sperone di roccia, fuori dal mondo, a scrivere nefandezze contro la Regina e la sua corte.
Io, io ho visto i suoi occhi... e li ho riconosciuti. Perché la malerba si fa forza d'altra malerba. Crescono, aiutandosi l'un l'altra, finché ne ravvisano l'utilità, e poi, la più forte soffoca l'altra e la riarde, e ancora, finché la mano dell'uomo non la strappa via. Nessuna malerba dura per sempre.

Quale vita ci aspetta Nicholas? Vorrei chiedertelo, mentre sorridi, dietro di me. Il tuo entusiasmo mi fa quasi tenerezza.
- Vivremo insieme, tranquillamente! -.
I tuoi sogni sono semplici, come quelli di un bambino. Del denaro, una casa, e me al tuo fianco. Mi ami così tanto, Nicolas?
Scuoto la bottiglia tra le mani, osservo il liquido trasparente che s'indora di riflessi. Una donna può far fare di tutto ad un uomo. Amaro il sorriso che mi stende le labbra. Chissà se mi avresti amato lo stesso, amore mio.
Un'infanzia infelice è un peso troppo gravoso da portare. Nessuno ne dovrebbe sopportare l'onta. E' qualcosa che ti segna, anche solo per la fatica infinita che si fa per cancellarne il ricordo. Energie spese, per cercare di essere diversi, di fingersi un passato che non ci appartiene.
Avevo una sorella, un tempo. E anche una madre.
E quest'anello, adesso, brucia più del marchio che mi hanno inflitto a fuoco sulla pelle.

Pietra, solo pietra.
Un rifugio, una tomba, una prigione... un'alcova da eremiti.
Solo pietra intorno a me, e fuori dalle finestre il nulla. Ancora pietre, sottoforma di rocce, e gradini, e terra brulla.
Pietra silenziosa, pietra odorosa di incensi e muschio. Pietra liscia, pietra scabrosa. Pietra nel sangue, fin dentro il cuore.

Ho scritto a Rosalie. Le ho fatto riavere l'anello che madamigella Oscar mi aveva dato in prigione.
Vuoi la verità, sorella mia?
Non sono degna di un tuo dono. La tua bontà, la tua gentilezza mi fanno stare male. Non ho bisogno della tua pietà. Ciò che sono, lo sono voluta essere. Cercavo la ricchezza, cercavo il riscatto. L'ho fatto nell'unico modo che sapevo. Ho usato l'intelligenza del mio corpo, la sua sapienza. Sono arrivata dove una miserabile qualunque non sarebbe mai potuta arrivare. E adesso non voglio più quest'anello. Mi ricorda chi ero. E io non voglio pensarci, invece.
Avevo una sorella un tempo. E anche una madre. Adesso, non ho più nulla.
Non esiste vittoria per una come me. Non esiste riscatto. Non mi pento di ciò che ho fatto. Credo che non avrei potuto fare diversamente. Una pianta non sceglie il colore dei propri fiori. Fiorisce, e basta. Così, io.
Credimi felice, sorella. Pensami felice. Non angosciarti per me. Io non l'ho mai fatto, per te.

Non mi rimane altro, che la consolazione dell'alcol.
Strano come la mente diventi leggera, e le vetrate colorate di questo convento si allunghino e si allarghino ai miei occhi.
Il mondo traballa un poco, e anche tu, che mi vieni incontro correndo, sembri fluttuare a un palmo da terra.
Cosa mi stai dicendo, Nicholas? Ci hanno trovato?
Mi viene solo da ridere. Sei così spaventato...
Pensa, Nicholas.
Pensa piuttosto alla prima volta che abbiamo fatto l'amore. Te la ricordi? Pensa ai tuoi occhi innamorati, alle tue mani delicate e curiose, ai baci che sembravano non bastare mai. Eri un soldato, avevo bisogno di te. Ti ho amato per quello che potevi offrirmi, per quello che avremmo fatto insieme. Forse io sono una donna che non può amare in altro modo, Nicholas. Perché chi porta la solitudine nel cuore, difficilmente crede all'amore. Una solitudine affollata di fantasmi e di rancori, una solitudine che è priva di speranze. Ma rifarei tutto questo, con te.
- Ti ho detto di venire! Ci hanno trovato! -.
Me lo ripeti. Ma io vorrei solo rimanere qui, appoggiata a questo muro... lasciare che tutto accada, senza combattere più.
Sono stanca, Nicholas. Veramente, troppo stanca.

- Guarda, è il comandante Oscar. Siamo completamente circondati, non c'è scampo per noi! -.
I soldati sono schierati, la donna avanti loro d'un passo, i capelli al vento.
- Comportati da uomo e non tremare di paura... qualcosa farò, Nicholas, non ti preoccupare -.
Siedo di nuovo davanti al camino. Quella donna ha una tenacia straordinaria. Chissà come hanno fatto a trovarci, in un luogo che doveva essere sperduto e segreto... forse mia sorella... mia sorella mi ha tradito? O piuttosto l'uomo misterioso...
- Non sparate! Vi avverto, se i miei uomini sentono un colpo di arma da fuoco attaccano immediatamente! -.
Eccolo, il comandante delle Guardie Reali. La sua voce colma d'alterigia, è qui alle mie spalle. E' venuta da sola, certa della mia resa. Coraggiosa e presuntuosa, come suo solito.
Sorrido, la bottiglia che rulla tra le mani. Voi non sapete nulla di me, Oscar. Voi, cresciuta nel lusso, amata e rispettata... cosa ne volete capire di me...
- E' meglio che veniate con me. Se avete bisogno di vestirvi, aspetterò -.
- Chi è stato... chi è stato a dirvi che ero nascosta qui... Rosalie? -.
Il cuore mi rimbomba nel petto. Devo sapere, devo...
- No, non è stata Rosalie a tradirvi -.
Non è stata Rosalie a tradirmi. 
Sento Nicholas che la colpisce. Un grido soffocato, un corpo che cade.
Di nuovo quell'entusiasmo fanciullo, farfuglia un piano, nemmeno lo ascolto.
Non è stata mia sorella a tradirmi. Se solo a volte ci si accorgesse del valore di un affetto. Se solo se ne traesse forza, e dignità.
Ma a quel tempo nulla mi bastava. Non cercavo amore, cercavo vendetta, cercavo ricchezza. Cercavo il rispetto, cercavo qualcosa che mi rendesse eterna. Tutti avrebbero parlato di Jeanne Valois. Tutti si sarebbero ricordati di me! E adesso... 
Non ho più voglia di nulla.
- Se tu vuoi fuggire, fuggi da solo. Io sono stanca... molto stanca. E a questo punto, ho deciso di fermarmi -.
- Jeanne, che cosa dici.. che cosa stai ... E va bene allora!! Se devo fuggire da solo non ho bisogno di un ostaggio, tanto vale che muoia questa maledetta!! -.
Le mani sul collo, la voce strozzata, e il tuo corpo, imponente, sopra di lei.
Se devo fuggire da solo... Oh no, Nicolas. Non farmi questo. Non tu... ti prego.

Trema la mia mano mentre ti ferisco. La mente altrove, la mano che affonda il pugnale nella tua schiena.
- Fermati, Nicholas. Non c'è nessuna necessità di uccidere madamigella Oscar -.
Non avremo un altro morto sulla coscienza. Non adesso.
- Invece di uccidere lei, tu dovrai morire insieme a me, Nicholas -.
Non so dove trovo la forza di parlarti così. Ti prendo tra le braccia, mentre ti accasci.
E sono lucida, lucidissima, mentre ti trascino con me, con tutte le mie forze, verso i sotterranei.
E' così amore mio. Liberi, saremo liberi insieme. E forse mi perdonerai un giorno, per questo amore maledetto, che ti ha trascinato nell'inferno assieme a me.

- Ti supplico di perdonarmi, Nicholas -.
Il tuo volto tra le mie mani. Forse ti ho amato veramente, amore mio. Ti amo ora, davvero, come mai. Mi senti, Nicholas?
- Perdonami, ma... ma la solitudine mi ha sempre spaventato -.
E' questa la verità. Non lasciarmi, almeno tu. Dimmi che mi ami. Che ami una donna così. Una donna come me.
- Non preoccuparti. Voglio che tu sappia che ti ho amato più di qualsiasi altra cosa -.
- E' bello sentirlo dire da te... -.
Sono lacrime quelle che vedo nei tuoi occhi. Un sorriso gentile, solo per me.
Sfioro le tue labbra con un bacio.
Saremo liberi, per sempre, amore mio.















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I dialoghi sono tratti fedelmente dall'episodio 24 (versione italiana).
   
 
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