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Autore: gabry_emme    28/01/2016    2 recensioni
One-shot appartenente alla serie Der Wille zählt.
Cameron Severus Potter si guardò allo specchio.
Non sarebbe mai stato un'ombra.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Da Epilogo alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Der Wille zählt.'
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In fin dei conti era il figlio di Harry James Potter e Severus Tobias Snape. Forse era normale che si comportasse a quel modo. Forse era il suo istinto che veniva a galla, per quello che era, per chi era.
Cameron Severus Potter non riusciva a dirlo, non riusciva a capirlo.
Sentiva le mani prudergli, il desiderio di combattere, di far vedere al mondo chi era, di guadagnarsi un posto nel mondo, nella storia, diventare una leggenda come i suoi genitori.
Voleva essere forte, voleva essere qualcuno. Voleva che tutti lo ricordassero, e non solo come il figlio di Harry Potter, il Bambino Sopravvissuto, il Salvatore del Mondo Magico. Voleva essere ricordato per dei meriti suoi, per la sua forza, per il suo destino.
Il giovane ragazzo si guardò allo specchio. Il giovane corpo di un quindicenne si trovava davanti a lui, atletico e ben proporzionato, specialmente dopo il mese passato ad allenarsi con Dorian, passato ad allenarsi per diventare un Cacciatore, il migliore.
Prese un paio di forbici dalla scrivania e si rimise davanti al suo riflesso, osservando con occhio critico i capelli che erano cresciuti così tanto da arrivargli alle spalle. Si fece una vaga coda e poi iniziò a tagliare, ciocca dopo ciocca, arrivando fin quasi alla testa.
Si sentiva diverso, una persona nuova. Voleva essere diverso. Non voleva essere semplicemente il figlio di una delle leggende del Mondo Magico. Voleva essere solo Cameron.
Ma solo Cameron, per alcune persone, sembrava non bastare.
Il rifiuto di Aryanna bruciava ancora nel petto, i suoi occhi che lo trafiggevano come una lama quando lo aveva respinto.
-Non posso stare con te. E se non lo capisci, vuol dire che devi ancora crescere, che ancora devi comprendere il tuo ruolo in questo mondo, il tuo essere figlio di Harry Potter e di Severus Snape. Ancora non comprendi chi sei e cosa sei destinato ad essere. E non possiamo stare insieme, io non voglio stare con te.-
-Mi respingi perché sono stato adottato da Harry e Severus?- le urlò quasi contro. Gli pareva incredibile, impossibile.
Lei non lo voleva per via di coloro che lo avevano adottato.
La sua mente gli rimandò, vivido, il ricordo del sorriso che gli aveva rivolto, della dolce carezza che gli aveva regalato su una guancia, prima di voltargli le spalle e andarsene.
Una nuova, familiare rabbia gli investì il corpo, mentre continuava a tagliare i capelli, la furia che gli faceva muovere le forbici, gli occhi dorati che mandavano lampi.
Per anni aveva cercato di assomigliare a suo padre, a Harry, al suo grande eroe... e ora odiava tutto, odiava quei capelli neri che, come uno strano scherzo del destino, erano identici a quelli dei Potter. E ora voleva solo essere Cameron, voleva essere se stesso.
Avrebbe fatto di tutto per guadagnarsi il suo posto nella storia. Avrebbe superato chiunque, in tutto. Avrebbe superato i suoi limiti, umani e magici. Non avrebbe più inseguito nessuno, non avrebbe più cercato di raggiungere un'ombra, un'ideale. Avrebbe inseguito il suo destino, non si sarebbe fermato. Tutto il mondo sarebbe stato abbagliato dalla sua luce. Tutto il mondo si sarebbe fermato per guardarlo, per vedere il suo potere, la sua grandezza splendere più potente di quella di chiunque altro, più grande anche di quella dei suoi genitori.
Si guardò allo specchio.
I capelli corti, gli occhi dorati.
Cameron Severus Potter.
Non avrebbe più pensato a lei.
Non avrebbe più pensato all'amore, quell'amore semplice e puro. L'amore non esisteva, faceva solo soffrire.
Fissando i suoi occhi dorati, il ragazzo di quindici anni prese la decisione più importante della sua vita: avrebbe chiuso il suo cuore, non avrebbe permesso più a nessuno di scalfire la sua corazza, di farlo sentire debole ed inadeguato.
L'amore era per i deboli... e lui non voleva essere debole.
Si sarebbe parlato di lui ovunque, un giorno, nelle strade, nelle piazze, in tutta la Gran Bretagna. Come un profeta in terra, più grande di qualsiasi altro mago avesse mai calpestato questa terra.
Avrebbe fatto vedere lui a tutti chi era Cameron Severus Potter.
Sentì la porta alle sue spalle aprirsi. Il dolce viso di sua sorella fece capolino.
Come sempre sembrava che non esistessero parole. Ad entrambi bastava guardarsi negli occhi.
La sua gemella, la sua controparte, la sua metà mancante, il suo essere e il suo tutto. Il suo opposto e colei che lo teneva legato a quella terra.
-Non voglio più essere un'ombra,- ringhiò in un basso sussurro.
-Non sarai mai un'ombra, Cam,- rispose lei, avvicinandosi e prendendogli la mano. -Non potresti mai essere un'ombra. Non so cosa ci riserverà il futuro... ma saremo sempre insieme. Io e te. E Harry e Severus saranno sempre dietro di noi, a prenderci, a sorreggerci, ad aiutarci. Non so a cosa siamo destinati, ma brilleremo come delle super nove nei cieli, su questo ne sono certa. Io, te, Harry e Severus. Insieme.-
-Io, te, Harry e Severus.-
-Harry non vede l'ora che tu lo superi, che diventi più potente di lui,- annuì Electra. -E farà di tutto per permetterti di andare avanti, per impedirti di fermarti.-
-Io, te, Harry e Severus.-
-I Potter hanno sempre brillato... e noi non saremo da meno, Cam.-
I Potter.




 
  
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