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Autore: _MeAndYou_    28/01/2016    7 recensioni
Raccolta di One Shot sulla vita di coppia di Root e Shaw che racconteranno avventure e momenti da quando inizieranno a vivere insieme. Sequel di Root&Shaw – Spin OFF.
Ci sarà da divertirsi!
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Root, Sameen Shaw
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Root, Shaw e altri.
Rating: Arancione.
Genere: Slice of Life, Comico.

 
Una giornata al mare
 
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Era una normalissima mattinata estiva di Luglio a New York e Sameen e Samantha avevano deciso di trascorrerla al mare concedendosi una pausa da tutto il resto. Ma non sarebbero state da sole. L’hacker, di sua spontanea volontà e senza chiedere un parere alla sua compagna, aveva pensato di coinvolgere i loro amici.

Sameen scese di casa per ultima e ancora ignara di tutto, camminò verso l’auto dove Root l’attendeva. Ma al suo arrivo trovò tutt’altro. Si fermò sul marciapiede e si prese un momento per analizzare al meglio ciò che i suoi occhi stavano vedendo.

John sostava vicino allo sportello posteriore abbracciato alla moglie, Root manteneva il cofano dell’auto per consentire a Fusco di caricarci dentro i borsoni da spiaggia e Harold… beh lui non faceva niente, ma agli occhi di Shaw risaltò immediatamente il suo look: il terribile cappello da pescatore che indossava con tanta fierezza e degli altrettanto terribili sandali marrone cacca.

Tutti i pensieri che Sameen aveva lungamente immaginato su quella mattinata al mare, andarono in fumo in quel preciso momento: il massaggio che Root le avrebbe dovuto fare e il sesso a largo nell’acqua, erano cose che non avrebbero più potuto fare.

«Tesoro, non hai borse?» Root le sorrise, dando un aiutino a Fusco con l’inserimento nel bagagliaio dell’ombrellone.

«No… ho messo tutto nella tua borsa» si avvicinò a lei. «Ma cos’è questo casino? Non staremo mica una settimana intera al mare.»

«Beh meglio strafare che dimenticare qualcosa» mormorò Root, chiudendo finalmente il cofano.

«Buongiorno anche a te pazza» Fusco sogghignò ironicamente verso Shaw. «Dove sono finite le buone maniere…» borbottò, allontanandosi per entrare in auto.

Sameen era confusa e arrabbiata. Odiava quando Root le nascondeva le cose soprattutto perché Root sapeva benissimo che non le piaceva essere colta alla sprovvista. Così violò completamente lo spazio della compagna e le afferrò maldestramente un braccio per tirarla vicina alle sue labbra.

«Dammi un buon motivo per il quale io non debba ucciderti qui davanti a tutti e poi ritornare in casa senza andare da nessuna parte» ringhiò a bassa voce nel suo orecchio.

Il viso di Root mutò in una smorfia dispiaciuta.

«Lo so, avrei dovuto avvertirti. Ma non saresti stata d’accordo e anche loro meritavano di prendersi un giorno di riposo» tentò di spiegarsi. «Salite pure in macchina» gridò, per far si che non assistessero alla scenata di Sameen.

«Questo non è assolutamente un buon motivo» il suo sguardo focoso, fronteggiò quello di Root. «Impegnati.»

«Perché ci divertiremo?» provò di nuovo, corrucciando la fronte.

«Non va bene» Sameen le mollò il braccio. «Vengo solo perché non voglio perderti di vista. Le spiagge sono piene di maniaci» l’avvertì con tono arrabbiato.

«E perché vuoi vedermi in costume» la stuzzicò. «E  anche io voglio vedere te» aggiunse, distorcendo le labbra e lanciandole le chiavi dell’auto.

Sameen le agguantò con una mano e si sforzò per non sorridere di fronte a quella provocazione.

«Sali in macchina» le ordinò, gongolando leggermente con la testa.

Root fece un piccolo balzo accompagnato ad un battito di mani ed entrò in auto. Erano più carichi che mai e non solo per colpa della roba da mare.

Sameen era alla guida, Root nel sedile al suo fianco e dietro, dove c’era posto solo per tre persone, sedevano Fusco, Finch e John con in braccio Iris.
..........

Un ora più tardi, dopo che Sameen era stata costretta a sentire i lamenti dei quattro seduti dietro, gli inviti a rallentare da parte di Finch, il “Quanto manca?” continuo da parte di Fusco e la voce stonata di Root trapanarle le orecchie, raggiunsero la South Beach di Staten Island. Quel viaggio l’aveva così esaurita che era infastidita anche dal silenzio mortuale da parte di Iris.

«La prossima volta ognuno con la propria macchina» urlò di sfogo Shaw, chiudendo lo sportello con violenza. «Oppure Root noleggia un bel pullmino.»

«Dai non è stato così male» Samantha si spostò sul retro dell’auto.

«Parla per te. Io sento ancora il rimbombo di quella canzone che hai cantato mixata ai consigli di guida di Finch!» sbottò, aiutando Root a svuotare il cofano.

«Per lo meno voi due non avete assistito agli spintoni tra Harold e Lionel» s’intromise John, stiracchiando la sua schiena indolenzita.

«Psicopatica, al ritorno ti metti tu dietro» dichiarò Fusco. «Sei più piccola e stareste decisamente meglio.»

«Il tuo grosso culo infastidiva gli altri, vero Lionel?» Shaw sganciò una delle sue solite frecciatine sarcastiche. «Tieni, renditi utile!» affermò, infilando alla sua spalla la tracolla del borsone più pesante. «Forza, corri a prendere il posto» lo prese in giro, tirandogli una pacchetta sulla schiena.

«Sono solo le dieci e mezza, le avevo detto di non correre signorina Shaw. Al ritorno è pregata di prestare più attenzione» Harold zoppicò verso di loro.

Sameen si mise una mano in testa e cercò di rimanere calma.

«Ecco a te Finch» porse a lui l’ombrellone. «Utilizzalo come secondo bastone, così presterai più attenzione ed eviterai di cadere in qualche buca nella sabbia.»

«Oggi la trovo particolarmente simpatica signorina» rispose, incamminandosi alle spalle del detective Fusco.

«Ha ragione Harry, oggi hai le battute pronte» Root caricò sulla spalla della sua ragazza un borsone. «Anche questa qui tesoro.»

«Vuoi che porto anche te sulle spalle?» l’umorismo di Sameen proseguì. «Sbrighiamoci, perché sicuramente Lionel sceglierà il posto più inadatto.»

Svuotarono la macchina e si sistemarono nel punto all’apparenza più tranquillo e comodo per far tutto. John e Sameen si occuparono di infossare i due ombrelloni nella sabbia e Iris e Root di posizionare gli asciugamani sulla sabbia. Finch invece aprì la sua seggiola pieghevole e si sistemò all’ombra, manco fosse un nonno di novant’anni, e il detective si denudò, mettendo in mostra la sua perfetta e invidiabile panza bianca.

«Che sexy Lionel» Shaw sorrise a bocca aperta e socchiuse leggermente gli occhi infastidita dalla luce del sole. «Carinissimi i peli ricci intorno ai capezzoli» lo prese in giro, facendo sorridere tutti gli altri che nel frattempo avevano levato anche i loro vestiti.

Iris era in splendida forma e indossava un normalissimo bikini azzurro, John indossava un costume a pantaloncino arancione e anche a lui non mancava un po’ di pancetta, Harold era rimasto in canotta e pantaloncino a strisce e Shaw aveva sfoggiato il suo fisico scolpito e palestrato, coperto da un costume a tema astratto colorato. Root invece aveva prima legato i suoi capelli in un tuppo disordinato e poi si era spogliata, esibendo felicemente un costume giallo acceso.

«O cazzo, Root vuole accecarci» Sameen si coprì gli occhi ironicamente. «Propongo una caccia al tesoro!» dichiarò improvvisamente e sorridendo storto.

«Di che tipo?» Harold sembrò interessato. «Sono bravo in queste cose.»

«La ricerca delle tette di Root» scherzò, facendo arrossire l’uomo con gli occhiali.

«Sei una stronza, ti piace però la notte quando…»

Sameen compiendo un movimento rapidissimo, mise una mano sulla bocca di Root e le impedì di concludere quella frase.

«Evitiamo di sbandierare le nostre nottate private all’intera spiaggia, che dici?» mormorò, mantenendo la mano sul viso di Root. «Dico solo che…potevi mettere un reggiseno che in qualche modo le risaltasse.»

«Non mi interessa metterle in mostra. Non qui» Samantha cacciò dal suo volto la mano di Sameen. «Ma grazie per il consiglio, la prossima volta mi darò più da fare e mi metterò maggiormente in mostra.»

Il viso di Shaw s’incupì quando si rese conto di essersi fregata da sola.

«Invece io credo che ti stia benissimo» Iris intervenne a difesa dell’hacker. «Questo giallo ti dona molto.»

«Uho… grazie Iris. Hai sentito Sameen? Hai sentito che ha detto?»

Ormai il botta e risposta tra Root e Shaw era partito e sembravano proprio due bambine che litigavano per il nulla. Ma gli altri quattro, conoscendole bene, ci avevano fatto l’abitudine.

«Chi mi spalma la crema dietro la schiena?» la domanda di Fusco, servì a rompere gli equilibri e a farle smettere di discutere.

«Passo!» Sameen alzò le mani e fece qualche passetto all’indietro. «E passa anche Root» decise per lei e la trascinò con se dalla bretella del reggiseno.

«Capisco che non ho nulla da nascondere, ma così mi farai rimanere nuda» borbottò l’hacker, riaggiustandosi il pezzo di sopra.

«Harold è tutto tuo» John sorrise sghembo mentre spalmava la crema sul corpo di sua moglie. «Sei l’unico disponibile.»

«Abbiamo una nuova coppietta quindi» ironizzò Sameen, scherzando insieme a John.
..........

 Non appena finirono di riempirsi di protezione solare, si avviarono verso il mare e si fermarono sulla riva. L’acqua sfiorava i loro piedi, ma ciò bastava a far si che si rendessero conto di quanto ghiacciata fosse.

«Non entrerò mai» farfugliò Root, percependo un brivido lungo le sue cosce.

E mentre John, Iris e Lionel erano già lontani che sguazzavano allegramente tra le onde; Shaw cercava di convincere Root a farsi avanti.

«Allora, ti sei decisa? Devi entrare o vuoi fare compagnia a Finch sotto l’ombrellone?»

Sameen era di fronte a lei e l’acqua la bagnava fin sopra l’ombelico.

«Tu vai, io rimango qui. Mi bagno così a pezzi, giusto per rinfrescarmi» disse, piegandosi verso l’acqua e bagnandosi i polsi e leggermente le braccia.

Shaw la guardò malissimo, ma poi sul suo viso comparve un insolito ghigno che non passò inosservato agli occhi di Root.

«Non ti azzardare» l’avvertì, puntandole un dito contro. «Non ti muovere da lì.»

Quegli avvertimenti vennero tranquillamente ignorati. Sameen avanzò verso di lei e prima che Root potesse scappare e far scena, l’afferrò e la trascinò con se verso l’acqua. Avvolse un braccio intorno al ventre di Root mentre con l’altro continuò a tenerle ben stretto il polso.

«Sameen Shaw… lasciami immediatamente!» la minacciò duramente, consapevole che mai e poi mai sarebbe riuscita a divincolarsi da quella morsa.

Nemmeno quella minaccia venne ascoltata, Sameen trascinò Root a largo e andò in apnea costringendola a seguirla sott’acqua. Quando riemersero il viso dell’hacker era tutt’altro che divertito. Era furiosa e infreddolita.

«Non parlarmi più» bisbigliò, stropicciandosi gli occhi e tremando vistosamente mentre guardava l’altra con una cattiveria inconsueta.

Solo poco dopo si rese conto che le mani di Sameen erano ancora strette intorno al suo corpo galleggiante.

«Va bene» sorrise, stringendola maggiormente. «Posso riscaldarti io però.»

Contraddicendo le sue stesse minacce, Root non riuscì a resistere nel vedere la sua ragazza così vicina e tutta bagnata; così fece scontrare le loro labbra in un bacio al sapore di mare.

«Ehy, voi due! Smettetela di amoreggiare e venite qua» Fusco gridò verso le due e le invitò ad avvicinarsi a loro.
.........

Root aveva indossato i suoi occhiali da sole e stava distribuendo i panini che aveva amorevolmente preparato la sera precedente.

«Questo è per te tesoro, il tuo preferito» mormorò, passandolo a Sameen.

«Buonissimo» farfugliò Fusco a bocca piena. «Davvero buono» aggiunse, lasciando cadere qualche briciola nella sabbia.

«Così però mi disgusti» Sameen contorse il naso e si sistemò sull’asciugamano. «E Finch non mangia?» chiese, addentando il suo panino con pastrami.

«Si è appisolato» le rispose Root, sedendosi sull’asciugamano al suo fianco. «Mi dispiace svegliarlo.»

«Ma quanti anni ha? Ci sono degli anziani lì in fondo che giocano con i loro nipotini e fanno il bagno senza problemi. Non è possibile che lui sia in queste condizioni.»

«Finch non è mai stato un uomo amante del divertimento» commentò Reese, mangiando l’ultimo pezzo del suo pane.

«Vi prego, posso farli un gavettone?» gli occhi di Shaw si spalancarono.

«No dai» Root le negò questa opportunità. «Poverino, potrebbe venirgli un infarto o altro.»

«Ma rischia un’insolazione, meglio bagnarlo un po’. È per il suo bene.»

«La piccola psicopatica ha ragione» Fusco spalleggiò Sameen, ripulendosi con il braccio le labbra sporche. «Meglio bagnarlo.»

«John?» chiese anche il suo consenso.

Reese esitò per un momento e poi scrollò le spalle come a dire: “Fai come vuoi”. Iris invece rimase in silenzio e pronta ad assistere a quella scena epica.

Sameen passò il suo panino a Root e si tirò su; poi prese un bicchiere di plastica e corse a riempirlo a mare. Ritornò verso l’ombrellone più lentamente e appena raggiunse Harold, svuotò l’acqua nel bicchiere contro il suo viso.

Root e Iris fecero una smorfia simile, mista tra dispiacere e divertimento, John osservò la scena con un ghigno leggero e Fusco se la rise di gusto insieme a Sameen.

Harold invece si svegliò di soprassalto, saltò in piedi e si levò il cappello e gli occhiali. Il suo viso era a dir poco sconvolto e ancora assonnato.

«Io… io… signorina Shaw!» strillò come mai aveva fatto.

E a quel punto tutti scoppiarono inevitabilmente a ridere. Il siparietto era troppo comico per rimanere indifferenti.

«Dai Finch, non prendertela. L’ho fatto per il tuo bene, rischiavi di prendere un’insolazione» cercò di spiegare il perché di quel gesto e poi tornò a sedersi affianco alla sua ragazza.

«Mi meraviglio di voi» manifestò il suo stupore, guardando prima Reese e poi Samantha.

«Quanto la fai grossa per un po’ d’acqua» ridacchiò Sameen, tornando a mangiare. «Dagli un panino Root, magari si calma.»

«Vuoi un panino Harry?» l’hacker sorrise a bocca chiusa e si allungò verso di lui.

«Non mi faccio comprare con un panino» rifiutò, rimettendosi gli occhiali da vista. «Sono affranto, sappiatelo.»

«Dai Harry, è buono» insistette Root.

E dopo diversi tentativi di persuasione, Finch accettò il panino e si tranquillizzò mettendoci una pietra sopra.
.........

Sameen si era distesa a pancia in giù sull’asciugamano e indossava le sue cuffie per evitare di ascoltare i rumori di quella spiaggia affollata. Nel frattempo Root, mentre John e Iris erano in acqua e il detective era al bar per un caffè, sistemava la roba nella borsa frigo.

Shaw aprì un solo occhio e guardò nella direzione della sua donna, sgamandosi con attenzione il suo sedere mentre era piegata in una posizione molto invitante. Sorrise maliziosamente, ma si ricordò di non poter far nulla, così cercò immediatamente di cancellare quegli strani pensieri dalla testa.

Fortunatamente o sfortunatamente, ci pensò un bambino a scacciar via i suoi pensieri. Le passò di fianco ad una velocità spropositata e le gettò addosso una discreta quantità di sabbia.

«Porca tro…» si fermò prima di concludere e si raddrizzò, mettendosi sulle ginocchia e ripulendosi dalla sabbia che quel teppistello le aveva tirato contro. «Stupidi bambini» inveì sotto voce.

Root si voltò verso di lei e la vide borbottare tra se e se con un viso accigliato e infastidito.

«Tesoro che succede?» si inginocchiò di fronte a lei. «Ma questa asciugamano e piena di sabbia!»

«Grazie per l’avviso. Non l’avevo notato sai?» le rispose, usando un tono sarcastico. «Un bimbo cretino è passato e ha scatenato uno tsunami di sabbia contro di me.»

«Oh» il viso di Root si addolcì. «Dai era solo un bambino, è normale che corrano così. Non l’ha fatto volutamente.»

«Puoi giurarci, altrimenti non sai cosa potrei fargli» ringhiò, riponendo le cuffie nel borsone. «Stavo fantasticando sul tuo sedere, o meglio cercavo di smetterla di fantasticare sul tuo sedere ed è arrivato a rompere le palle.»

«Fantasticavi sul mio sedere?» le sopracciglia di Root s’incurvarono in un’espressione incuriosita.

«Beh me l’avevi praticamente sbattuto in faccia, era impossibile evitarlo» Sameen si sedette nella tipica posizione da indiano e Root si piegò verso di lei infossando i pugni nella sabbia e si fermò a pochi centimetri dal suo viso.

«Io ho fantasticato sul tuo da quando ti sei levata i pantaloncini» le confessò con una voce suadente.

A quel punto Sameen posò le mani sulle sue guance e la trascinò con prepotenza contro di se. Si baciarono con cautela e contegno, ma quando la lingua di Shaw sfiorò il labbro di Root, quel bacio prese ritmo e divenne un “vietato ai minori”.

«Woooh… Woooh… ragazze andateci piano. Siamo in un luogo affollato!» esclamò Fusco, tornato dal bar proprio in quel momento. «Anche se non è un brutto spettacolo.»

Le due donne si separarono e rivolsero al detective gestacci ben poco amichevoli.

«Ci prendiamo un pedalò? Io e te da sole» propose Shaw, rivolgendo alla fidanzata occhiate eloquenti.

«Certo» Root colse le intenzioni di Sameen. «Vado subito, prenoto quello da mezz’ora?»

«Sì, mezz’ora basterà» le fece l’occhiolino e la vide alzarsi. «Prendo l’olio e ti raggiungo» proseguì, rovistando in una delle tante borse sparse sotto l’ombrellone.

«Mi perdoni signorina, ma a cosa vi servirà l’olio sul pedalò?» Harold s’intromise dopo aver udito lo scambio di parole tra le due.

«Sapessi quattrocchi…» Fusco rise e si distese sull’asciugamano. «Siete peggio di due adolescenti in preda ad un attacco ormonale.»

«Prenderemo il sole sul pedalò Finch» Shaw sorrise, divertita dalla cazzata appena sparata. «Ci si vede tra trenta minuti ragazzi.»

«Sì, sì. Buon divertimento!» gridò Lionel.

Finch guardò nel vuoto con uno sguardo confuso ed infine alzò le spalle, tornando a leggere il suo giornale.

Le due donne presero posto sul pedalò e si allontanarono, passando di fianco a John e Iris abbracciati in acqua. Per Sameen non esisteva cosa migliore di quel mezzo galleggiante per andare al largo, così lontano da nascondersi dalla vista di tutti i bagnanti e avere un po’ di privacy.

«Dici che qui va bene?» domandò Root, smettendo di pedalare.

«Direi proprio di sì» affermò Sameen dopo essersi guardata intorno. «Meglio non esagerare troppo, non vorrei facessimo la fine di Jack e Rose a poche ore dalla loro scopata.»

«Quanto sei insensibile» bisbigliò, alzandosi in piedi e cercando di non perdere l’equilibrio.

Anche Sameen si alzò e si avvicinò pericolosamente a lei. Avvolse le braccia attorno al corpo di Root e le slacciò il sopra del costume, lasciandolo cadere sul moscone.

«Oops» disse, guardando ciò che aveva volutamente scoperto.

«Ora ti piacciono, no?» Root scosse la testa e slacciò anche quello della sua ragazza.

Le due rimaste in topless decisero prima di farsi un tuffo e poi di risalire a bordo e iniziare a divertirsi.

«Lo stiamo facendo in tutti i posti possibili al mondo» le fece notare Sameen. «Siamo una coppia da record!»

«Sì, ora zitta e levati quel costume!» le schiaffeggiò il sedere e l’avvolse in un bagnato e passionale bacio.


Angolo Autrice
Scuate l'attesa, ma sono stata impegnata e ho avuto difficoltà nel trovare il tempo per scrivere. Spero comunque che l'attesa sia stata ripagata con tante risate :) Io mi sono divertita tantissimo a scrivere questo capitolo, spero la cosa sia reciproca. 
  
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