Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Notalovesong98    29/01/2016    10 recensioni
Questa storia è nata come parodia di tutti quei clichè assolutamente assurdi che spesso si trovano nei film e nei libri. Non scandalizzatevi se doveste trovare scene che mai potrebbero accadere nella realtà, l'intenzione è proprio quella di raggrupparle tutte insieme sotto una trama semplice. Bene.
....................
Mi chiamo Celia Jackson e ho 16 anni. Non comincerò a descrivermi con le solite frasi molto poco credibili come “Faccio completamente schifo, se Efesto avesse una figlia con una femmina di gnu molto probabilmente sarebbe uguale a me” e cose così. Ho gli occhi verdi e i capelli biondi, se iniziassi con una palese finta autocommiserazione credo che starei antipatica a tutti a prescindere. E poi sarebbe irrispettoso nei confronti dei poveri gnu Efestizzati. Già.
Genere: Comico, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ansia. 
Credo sia questa la parola più giusta per riassumere la miriade di sentimenti che sto provando ora. 
Insomma, tutta questa storia dell'avere un ragazzo è nuova per me, e ciò che mi spaventa è l'incontro con mio padre. 
Non vorrei che La Rue finisse come decorazione natalizia, o come cibo per pesci, o chiuso e spedito in un paese europeo con un biglietto di sola andata. 
Certo, potrei sempre vantare la relazione-flash più veloce del secolo, durata esattamente 23 ore e 30 minuti, ma sarebbe davvero triste se per colpa di mio padre non dovessi vedere più il ragazzo di cui sono innamorata. 
Andare a scuola stamattina è stato estremamente piacevole. 
Io e Marcus ci siamo visti fuori casa come al solito, e ci è bastato un sorriso per capire come entrambi avessimo passato la notte, pensando e ripensando al nostro bacio. 
Mio fratello ci ha semplicemente guardati, mandando domande implicite con un sorrisino soddisfatto, per poi saltarci addosso e farci i complimenti. 
- Certo che siete stati dei bradipi – ha scherzato – Per mettervi insieme avete dovuto far passare Ere Glaciali.
- Ehi – abbiamo protestato entrambi, felici di poter finalmente dire qualcosa di estremamente sagace sulla nostra storia.
Non abbiamo detto molto altro, né fatto gesti eclatanti. 
Già poter stare insieme, senza più doversi nascondere niente, è stato liberatorio e spettacolare.  
Non vi dico la faccia di Nathalie e di Spencer nel vederci vicini, a ridere e a prenderci in giro come prima. 
Quando poi Marcus, partendo per la sua lezione di Spagnolo, mi ha fatto un occhiolino tenero, la mia migliore amica è praticamente impazzita. 
Mi ha fatto domande fino allo sfinimento, totalmente elettrizzata all'idea che anche io fossi riuscita a dare una svolta alla mia vita sentimentale. 
E al ritorno, beh... è stato incredibile. 
Soli io e La Rue, a raccontarci la nostra giornata, a parlare, ridere, scherzare, arrossire e a baciarci, proprio come una coppia di amici-più-che-amici, proprio come due innamorati. 
Arrivati sotto casa, però, il nostro idillio si è preso una pausa.
- A sta sera – gli ho mormorato, sorridendogli complice.
- Non credo di essere pronto a diventare patè – ha riso disperato.
E ci siamo separati per prepararci. 
Adesso eccomi qui, intenta ad osservare il soffitto dopo essermi fatta una doccia.
In testa mi frullano mille pensieri, mille dubbi e perplessità.
Non sono mai stata innamorata prima di adesso, non ho mai dovuto affrontare l'Ira funesta del Poseidonide Percy e non so come comportarmi. 
Insomma, amo mio padre, però a volte sa essere così tonto e imbarazzante, sempre pronto a dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato.
Per non parlare del suo razionale-irrazionale odio nei confronti di Marcus. 
Con le sue uscite ha conquistato le vette del Monte “Padre-apprensivo-con-disturbo-della-personalità”.
Spero solo che la confessione di Marcus lo faccia calmare, o che almeno non lo istighi all'omicidio di massa. 
Sospirando mi vesto, mi do una sistemata e scendo. 
Vedo mio padre intento a farsi da mangiare, così mi butto sul divano a guardare un po' la televisione.
La vasta gamma di programmi varia da commenti sportivi alle partite di footbal a inutili telenovelas argentine. 
Onestamente per quest'anno ne ho avuto abbastanza con lo sport, perciò mi limito a lasciare accesa la televisione su una serie che vede come protagonisti Clara e Santiago. 
I loro dialoghi sono qualcosa di troppo divertente, con l'intenzione di creare suspance ma con il risultato di rovinare tutto.
I due personaggi, dopo aver litigato, cominciano a baciarsi senza un senso logico apparente. 
E quando penso che tutto stia per prendere una piega decisamente non adatta ad un pubblico di età inferiore ai quattordici anni, Clara tira uno schiaffo a Santiago, lasciando il povero beota disilluso e tremendamente insoddisfatto. 
E poi se ne va.
Sono ancora presa dagli spasmi per le risate, che mio padre commenta ridendo: - Ecco perché non ti conviene avere un ragazzo Cel, finiresti per ucciderlo.
- Ma io mica parlo spagnolo.
- La lingua non importa.
“Importa eccome” penso ridendo per il doppiosenso, ma non oso dirlo ad alta voce. 
Credo che mio padre potrebbe prima svenire, poi portarmi in ospedale psichiatrico e solo in seguito uccidermi. 
Suonano al campanello, e papà rimane a prepararsi l'ennesimo sandwich. 
Mi fiondo verso l'entrata, apro in fretta la porta, e prima che Marcus possa entrare mi paro davanti, richiudendola velocemente. 
- Ehi – gli sorrido.
- Ehi Jackson – risponde a sua volta.
- Pronto a diventare cibo per cani?
- Posso avere un ultimo bacio, prima? - chiede con un broncio adorabile. 
- Nah... Vediamo come ti comporti con il Reverendo.
Sbuffa ridendo, e anche io scoppio in una breve risata. 
Mi alzo in punta di piedi, e lo bacio sulla guancia.
- Il resto dopo, ok?
- Certo, capo... - ribatte drammatico. 
Ridiamo insieme, e dopo aver buttato fuori l'aria dai polmoni scegliamo di entrare.  
La tensione è palpabile, l'aria è talmente spessa che si potrebbe tagliare con un coltello.
Ma mio padre, come al solito, riesce ad uccidere ogni serietà cominciando a canticchiare la canzone del Re Leone, “Il cerchio della vita”. 
Mi faccio coraggio, cercando di non ridere, e richiamo la sua attenzione con un colpo di tosse. 
- Attenta Cel, copriti bene. C'è un'influenza terribile in giro – dice lui premuroso guardandomi,  per poi tornare a rivolgere l'attenzione al suo panino, portandolo in aria stile Rafiki con Simba e continuando a cantare.
- In realtà... Dovremmo parlarti.
Le sue braccia si abbassano, e sempre tenendo il suo cucciolo in mano domanda : - Voi due? 
- No papà, io e Sammy.
- E chi è Sammy?
- Appunto. Ovvio che siamo io e Marcus – rido. 
- Oh. Bene. Ditemi.
Guardo La Rue, invitandolo silenziosamente a parlare. 
- Beh... signor Jackson... mi spaventa molto doverle dire questo, più che altro perché temo per la mia vita e tutto il resto. Però c'è una cosa. Beh... io e Celia stiamo insieme. Non da molto, in effetti, anzi, da appena un giorno... ci abbiamo messo tanto, e stasera vorremmo uscire. E per molti altri giorni a venire. Volevo solo dirle tutto, giusto da evitare... sorprese, ecco – parla tutto d'un fiato, chiudendo gli occhi subito dopo come per proteggersi da un'imminente sprangata. 
Guardo nervosamente prima mio padre poi Marcus, in attesa di una reazione. 
Papà rimane in silenzio, ci fissa entrambi, posa il panino, e poi fa una cosa totalmente inaspettata.
Scoppia a ridere. 
Rimango basita mentre aspetto il colpo di grazia, e La Rue sembra fare lo stesso. 
- Ce ne avete messo di tempo però! - esclama in mezzo alle risate.
Io e La Rue ci fissiamo perplessi, mentre mia madre, appena arrivata, sorride. 
- Annie, sono stati quasi peggio di noi due!
- La tempistica non è una qualità di famiglia – conferma lei felice.
- Fermi tutti – intervengo sempre più confusa – Non per interrompere questa isteria collettiva... perché Marcus sta ancora respirando?
- Esatto, me lo sto chiedendo pure io – conferma il mio ragazzo. 
Papà sorride, per aggiungere: - Perché non è mai stata mia intenzione fargli del male.
- Stai scherzando? - chiedo scioccata. 
- No, assolutamente. Sono un padre, Cel, e tengo ai miei figli più di ogni altra cosa. Comportarmi così era una tattica per metterti alla prova, Marcus. Insomma, bisogna essere davvero innamorati per sopportare dei genitori così terribilmente stronzi, no? - fa l'occhiolino.
Non risponde nessuno. 
Fisso allibita mio padre, ancora tutto intento a sorridere. 
- E perché non hai fatto la stessa cosa con Charlie allora? - gli chiedo a metà tra il divertito e il disperato.
- Tuo fratello è un giovane adolescente, Cel. Quello che deve rigare dritto nella sua coppia è lui, non Emily. Infatti a lui ho fatto un bel discorsetto, da uomo a uomo.
- Mamma... tu lo sapevi?
- Beh, diciamo che conosco Percy – sorride innamorata – E se c'è una cosa che so è che non farebbe mai nulla di cattivo, se non avesse uno scopo nobile. Ti ama troppo per ferirti di proposito, Cel.
- Sono particolarmente confusa, ora come ora.
- A chi lo dici – sospira Marcus. 
- Beh, La Rue, hai superato il test a pieni voti. Non solo hai rispettato le mie folli richieste, ma prima di tutto hai rispettato Celia. E questo ti fa onore – sentenzia papà. 
- Grazie – mormora tutto rosso il diretto interessato.
- Benvenuto in famiglia, campione – conclude mio padre stringendogli la mano. 
- Grazie – risponde automaticamente sorridendo Marcus.
- E Cel... Mi dispiace essermi intromesso. Volevo solo assicurarmi che non soffrissi. Tutta questa storia di essere un padre responsabile, vedendo la mia bambina crescere e fare le sue scelte... mi disorienta ancora un po'. Vedrai che con il tempo mi abituerò a lasciarti vivere a modo tuo.
Lo abbraccio, mentre lo ringrazio a bassa voce. 
Sarà pure un idiota, ma il mio è il papà migliore del mondo. 
- Allora... dovete uscire, no? Che ci fate ancora qui? - ride il Meraviglioso Signor Jackson.
Io e Marcus sorridiamo, salutiamo e ci avviamo. 
Quando siamo sulla porta, mio padre urla : - Mani a posto, La Rue, intesi? 
E questa volta, per la prima volta, scoppiamo a ridere tutti. 
Marcus mi prende per mano, e stringo forte la sua. 
Siamo una coppia adesso, ufficialmente, anche se ci abbiamo messo davvero tanto.
Magari la nostra storia sarà stata banale, ma ehi! 
Chi non ama una serie di inevitabili clichè? 




_Angolo dell'autrice_

Salve a tutti, scusate l'ennesimo ritardo, ormai dovreste essere abituati hahah =D 
Eccoci qui, alla fine di un'avventura iniziata insieme, un anno e sette mesi fa, più o meno. 
Questa storia ha coinvolto parte della mia vita, come è cresciuta Celia nel corso della storia, così sono cresciuta pure io. 
Ho iniziato a scrivere da sedicenne, con mille paranoie, pensieri, sogni, per arrivare a finire da diciottenne, con ancora più paranoie, pensieri, sogni, ma con una maturità maggiore e una maggiore consapevolezza di chi sono. 
Sono cambiate tante cose nel corso di questa fase, ho incontrato tante persone, ho conosciuto tante realtà, e sono diventata un po' più grande di quella Francesca che ero all'inizio. 
Con questa enorme parentesi e riflessione sulla mia vita ( =D) , volevo ringraziarvi tutti, dal primo all'ultimo. 
Grazie di cuore a chi mi ha sostenuto dal primo capitolo, a chi mi ha conosciuto dopo, a ogni singola persona che ha aggiunto la mia storia tra le preferite, che ha commentato ogni volta, che mi ha lasciato anche solo un pensiero positivo o una critica costruttiva. 
Siamo diventati come una grande famiglia allargata, e grazie a questa storia ho conosciuto bellissime persone, ragazze simpaticissime un po' pazze con cui ho stretto un bel rapporto di amicizia, e ho potuto apprezzare veramente la meravigliosa potenza della scrittura. 
Grazie davvero di cuore a tutti , siete stati fantastici<3
Un grazie particolare va alle mie amiche, che mi hanno spronato a continuare la storia, dopo che al secondo capitolo avevo mostrato loro la mia intenzione di mollare. 
Quindi grazie Cate, Gloria, Agnese, Vitti e anche a te Gigi ( scusa il femminile di amiche hahah), grazie per aver letto i miei capitoli sempre in anticipo  per mostrarmi gli errori o le perplessità. 
Grazie a tutte voi che avete creduto nella Marcelia, e grazie per essere state lettrici così meravigliose. Un mega bacio, 
                                                 Fra 

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Notalovesong98