Something old...
Something new . . .
〜 Tarda primavera, Anno 794
«Tu!»
Trunks non fece in tempo a voltarsi che la sua fidanzata l’aveva sollevato per il collo della maglia, con espressione irata in volto.
Già intuendo il malinteso, cercò di discolparsi come meglio poté: «Kin, ti posso spiegare…»
Le sopracciglia di lei si avvicinarono ancor di più, mentre sussurrava minacciosa: «Hai 30 secondi.»
Trunks ingoiò il nulla e disse: «Non ho mai pensato di tagliarmi i capelli, sono solo venuto ad accompagnare Goten e…»
«Vero!» Lo interruppe l’amico, seduto comodamente sulla poltrona del barbiere mentre se la rideva sotto i baffi.
«...Visto?» Sorrise innocente Trunks.
Di nuovo coi piedi a terra, la guardò negli occhi e le sorrise come solo lui sapeva fare: «Comunque, mia sorella mi ha detto che ti serve qualcosa per reggere meglio il velo e...»
«Pensi davvero di riuscire a distrarmi con un regalo?» Tentò di dire severa lei, interrompendolo, ma le sue difese si erano già del tutto abbassate e Trunks lo sapeva. Le sorrise in modo ancora più dolce e, sentendo l’aura della sua controparte del futuro avvicinarsi, le propose: «Bra mi ha chiamato prima e ha detto che ciò che ti serve è già pronto alla gioielleria di fiducia di famiglia, chiedendomi di passarlo a prendere. Perché invece non andate tu e Trunks? Così potrai finalmente conoscerlo.»
«Ti va di venire come me?» Chiese timida Kin all’uomo che aveva appena varcato la soglia del negozio. Lui alzò le spalle e sorrise sereno: «Beh, o vengo e passo un bel pomeriggio assieme a te, oppure vado ad allenarmi con mio padre e mi faccio gridare contro tutto il tempo… Tu che dici?»
Kin sorrise entusiasta: «Allora andiamo!» Si voltò nuovamente verso il suo innamorato, rivolgendoglisi minacciosa: «Non provare a tagliarti i capelli.»
Lui le sorrise, le prese il volto tra le mani e avvicinò le loro bocche.
«Promesso, pelle d’alabastro.» Le sussurrò a fior di labbra, per poi rivolgersi all’altro e fargli l’occhiolino: «Non divertitevi troppo, ricordati che domani me la sposo io.»
Il maggiore rise divertito, mentre Kin lo prendeva per mano e lo strattonava fuori dalla porta. Era entusiasta di conoscerlo di persona, perché le erano state raccontate un sacco di cose su di lui e il suo Trunks lo sapeva, per questo le aveva voluto fare il regalo di invitarlo alle nozze.
Dentro la gioielleria, Kin disse chi la mandava a un commesso e questi le porse una scatola di velluto blu che racchiudeva il ferma capelli di diamanti che avrebbe indossato l’indomani, dicendo poi in un sorriso: «I Sig.ri Brief hanno già pagato, ancora auguri per le nozze.»
La donna gli sorrise un poco impacciata, prese il cofanetto e uscì dal negozio, per poi rivolgersi al suo accompagnatore: «Ti va di mangiare qualcosa?»
«Volentieri!» Rispose lui, passandosi una mano sullo stomaco brontolante.
La sayan si guardò attorno in cerca di un posto dove mangiare e, individuato, fece cenno a Trunks di seguirla.