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Autore: Hoi    30/01/2016    1 recensioni
In questa storia troverete un Killian Jones che è appena diventato capitano, anche se non come avrebbe voluto. Vedrete un ragazzo ferito dalla perdita di suo fratello, insicuro della fedeltà dei suoi uomini, in bilico tra la giusta maniera e la vita del pirata, che comunque mantiene il suo carisma. Il tutto sarà condito dall'incontro con una fiaba classica in pieno stile OUAT.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La convalescente


Erano salpati da tre giorni. Avevano il vento a favore e la terra era ormai lontana. La notte seguente alla partenza avevano visto la città illuminarsi, non era difficile immaginare cosa fosse successo. Se n’erano andati appena in tempo. Aveva fatto la scelta giusta e gli uomini lo avevano lodato ed avevano brindato in suo onore, eppure Killian si era sentito un codardo e un traditore, come se quella fosse stata la sua città e fosse stato lui a dargli fuoco. Avrebbe voluto dire che questo era il suo unico cruccio, ma il capitano della Jolly Roger era preoccupato per ben altro e le notti passate a dormire per terra non aiutavano. Passava fin troppo tempo a camminare avanti e indietro per la cabina, tormentandosi con insicurezze indegne di un capitano. Aveva mentito ai suoi uomini. Aveva promesso il bottino di un riscatto che sapeva non ci sarebbe stato.
Gli occhi gli caddero sulla ragazza che dormiva nel suo letto e che, giorno dopo giorno, riprendeva lentamente colore.
Certo, non c’era modo per la ciurma di scoprirlo. L’unico ad aver visto la ragazza prima che salisse era il medico di bordo, troppo ubriaco per rendersi conto che quella non poteva essere una nobildonna. Il giorno stesso Killian le aveva dato dei suoi abiti e aveva fatto sparire la veste logora della ragazza dicendo che era distrutta e inservibile, che in effetti era vero. Aveva risparmiato solo quegli stivali ridicolmente alti, che comunque potevano essere suoi visto che erano da uomo. Senza contare che con lo spettacolino che aveva messo in scena il giorno della partenza, li aveva tutti convinti. D’altronde era semplice ammaliare dei pirati con del denaro.
Killan pensava e ripensava alla prossima mossa. Avrebbe potuto mentire sul prezzo guadagnato dalla refurtiva e far tornare un possibile riscatto… Ma c’erano le mani, quelle maledette mani callose da poveraccia. Finché lei restava nascosta nei suoi alloggi nessuno le avrebbe mai notate, ma non poteva tenerla lì per sempre o la ciurma avrebbe iniziato a vociferare.
Due colpi secchi avvisarono Killian di ospiti alla porta, il tempo di un respiro e fu pronto ad accogliere chiunque fosse con un sorriso smagliante.
“Capitano”
Sparky fece il suo ingresso salutando rispettosamente. Con un gesto disinvolto della mano Killian lo invitò a continuare, ma il primo ufficiale non poté fare a meno di domandarsi se quello fosse il posto giusto per una conversazione del genere. A Killian non sfuggì il modo in cui il suo primo ufficiale continuava a guardare la ragazza addormentata nel suo letto, ma cos’altro poteva fare? Non poteva dormire nella stiva con l’equipaggio, non era sicuro per lei ed era ancora troppo debole per potersi alzare.
“Capitano… non posso negare di essere in disaccordo con questa… -Il primo ufficiale fece un cenno del capo verso la ragazza- Questa vostra decisione”
Killian gli sorrise. Sapeva bene che come pirata non aveva la presa sulla ciurma che aveva avuto come primo ufficiale, grazie al potere della marina. Per avere la loro totale fiducie ci sarebbe voluto tempo e che fosse in grado di dimostrare costantemente la sua autorità e capacità. Ce l’avrebbe fatta, ne era certo, ma ci voleva tempo.
“Qual è il problema? Non ti piacciono i soldi?”
Killian sorrideva strafottente, dissimulando una calma che non aveva. Sparky lo guardava di rimando e non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse cambiato in pochi mesi. Conosceva i fratelli Jones da quando Liam era Nostromo e Killian secondo ufficiale. Sparky era più vecchio di loro e sapeva bene che non avrebbe fatto tanta carriera quanta ne avrebbero fatta loro, eppure tra tutti gli ufficiali quei due erano di gran lunga i suoi preferiti. Forse era perché, come lui, non era piccoli lord con titoli fasulli, ma due ragazzi diligenti che si erano guadagnato il titolo scalando tutte le posizioni, o forse perché sapevano cosa voleva dire faticare e premiavano chi se lo meritava. Gli si era spezzato il cuore quando Liam era morto, non c’era stata nessuna gioia per lui nell’accettare il titolo di primo ufficiale dopo quel lutto. Nonostante l’affetto che provava, non aveva ancora deciso se questo nuovo Killin, così avvelenato dall’odio, gli piacesse o meno, certamente era più bugiardo.
“Non mi piacciono quando so che non arriveranno Capitano” Sparky non era uno stupido e non amava essere trattato come tale. Aveva visto bene quel misero bottino e vedeva bene anche quella pelle bruciata dal sole indegna di una vera Lady.
“Senta Capitano, ci conosciamo da tanto tempo e io lo so che non ha avuto il cuore di lasciarla a morire in mezzo ad una strada… Ma questa non è un gatto randagio che può raccogliere e mettere a cacciare topi. È una donna e le donne non devono stare sulle navi.”
Killian scoppiò a ridere, fingendo che Sparky non avesse colto nel segno. Per quanto sapesse bene che il primo ufficiale si sarebbe tenuto per sé quelle considerazioni sui suoi intenti caritatevoli, restava il fatto che avevano una donna sulla nave. I marinai erano superstiziosi e questa non era poi una superstizione stupida. Così tanti uomini su una nave ed una sola donna di bell’aspetto: non poteva finire bene. Non l’avrebbe lasciata a morire in mezzo al mare comunque. Ridacchiando Killian si appoggiò alla scrivania.
“Non posso credere che tu sia un codardo! Credi che una tempesta ci farà affondare per colpa di un bel faccino? Smetti di dire assurdità… hai la mia parola che per un paio di settimane non morirai”
La fronte del primo ufficiale si aggrottò più del solito e la mascella si contrasse, avrebbe voluto ribattere, ma sapeva che sarebbe stato inutile. L’uomo si voltò e afferrò la porta.
“Non potrà tenerla nascosta qui ancora per molto… e il ponte andrebbe lavato più spesso” Il primo ufficiale chiuse la porta alle sue spalle. Era un ottimo consiglio. Sbuffando Killian tirò un calcio leggero sulla sponda del letto, giusto per convincere la ragazza ad aprire gli occhi.
“Hai sentito? Da domai farai la sguattera”
La ragazza fece un cenno di sì con la testa e riaffondò il viso sotto le coperte.
“Fatti rispettare.” Aggiunse Killian preoccupato, prima di lasciare gli alloggi e seguire il primo ufficiale sul ponte.
  
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