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Autore: ifoww    30/01/2016    1 recensioni
Era da molto tempo che non si sentivano sue notizie. Era scomparso, così, nel nulla. Quanto dolore c'era stato nel suo muto abbandono. Un abbandono che il suo fratellino,ormai cresciuto, aveva cercato di dimenticare . Ma un giorno, con l'aiuto del suo amico più stretto, Feliciano, Ludwig decise finalmente di far luce sulla faccenda; con la mano di un così esuberante italiano, chissà , magari qualcosa si poteva ancora fare!
Genere: Avventura, Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“UWAAAA! Lud, Lud, guarda!!”

Erano appena scesi in territorio polacco, nella Warszawa Centralna, Varsavia. Il viaggio in treno era stato lungo, faceva freddo ed entrambi non sapevano come orientarsi in un posto così nuovo; nonostante questo l’entusiasmo scacciava ogni sensazione negativa, che del resto può fa parte di ogni nuovo viaggio.

“Ahahah parlano strano! E’ tutto strano!” era impossibile non notare lo sguardo entusiasta di Feliciano, che ogni cosa che osservava non poteva non farla notare.

“Pare che tu non sia mai stato all’estero.”

La stazione era colma di persone: c’era chi si affannava per andare a lavoro, i ritardatari che correvano per non perdere la propria corsa, chi guardava con sguardo nostalgico quel posto che a breve avrebbe lasciato, ed infine chi, come Feliciano e Ludwig, si guardava attorno totalmente spaesato.
Era tutto nuovo per loro e non sapevano da che parte dirigersi; il tedesco così tirò fuori dal suo zaino una cartina. Inutile dire che essendo stata comprata poco prima era interamente in Polacco, e di certo non era molto d’aiuto.
Tolse lo sguardo da quella mappa per chiedere un' opinione al suo amico e … Feliciano non c’era più.
Fu preso da un attacco di panico improvviso e si guardò intorno: a destra, a sinistra, dentro il treno, tra i gruppetti di turisti, corse a vedere dentro i negozietti, e perfino dentro ai bagni. Finchè posato lo sguardo su un piccolo punto ristoro notò una bassa figura: era piccolina, da sola, con capigliatura castana e per lo più in un posto dove c’era cibo; non poteva che essere Feliciano.
Si affrettò ad avvicinarsi, lo guardò in faccia e… Toris?!
Doveva davvero avere una pessima vista.

“Oh, Ludwig?? -il lituano aveva subito notato il goffo individuo che si era avvicinato a lui con tanto affanno, e continuò- C-ciao, cosa ci fai qui?”
“Ciao Toris, scusami sto cercando Feliciano, è scomparso! Dove diavolo è finito quel cretino?!”
“N-non capisco … cosa ci dovreste fare voi qui?”

Ludwig non l’aveva nemmeno ascoltato che era già andato via a cercare l’italiano altrove. Toris lo stava seguendo, era troppo curioso di capire cosa stesse succedendo.
Finchè, usciti fuori dalla stazione, videro finalmente il ragazzo: tentava inutilmente di chiedere informazioni a due poliziotti là vicino. Osservavano da dietro la situazione:

L’italiano stava provando ad arrangiare una o due parole in inglese, per chiedere informazioni alle guardie che aveva incontrato; il suo però non era nemmeno lontanamente definibile inglese. Anche se sembrava così soddisfatto di se stesso!

Si intromise il tedesco, e spiegandosi decisamente meglio dell’amico fece uscire entrambi dall’imbarazzante conversazione, se così era definibile.
Toris nel frattempo se la rideva sotto i baffi.

“Come diavolo ti è venuto in mente di allontanarti ?! Te l’ho detto mille volte, devi stare con me! E’ pericoloso!”
“Ve… vee… io… mi dispiace..” stava quasi sul punto di piangere.
“Poverino, non essere così duro… stava solo cercando di rendersi utile.”

Ed ecco che si accorsero della terza presenza.
“Toris??” fece sorpreso l'italiano dal 'perfetto' inglese.
“Toris?” Ludwig si era già dimenticato di quanto successo prima.
“Ehm salve ragazzi... Ludwig, ci siamo incontrati poco prima…”
“Oh sì, giusto, perdonami! Ero in ansia di ritrovare questo idiota” ricalcando quest’ultima parola posò un severo sguardo sulla persona interpellata.

“Oh non ti preoccupare… piuttosto, che ci fate voi qui?”
“Stamo cercando Felix.” rispose Feliciano
“Come mai?”
“Vorrei che mi desse una mano con qualche informazione, spero che ne abbia. Vedi, stiamo cercando di rintracciare in qualsiasi modo mio fratello, Prussia.”
“Ah, capisco! Volete che vi indichi casa sua? Gli farebbe piacere ricevere qualche visita … di solito vado solo io.”
“Sì, grazie mille, ci saresti molto d’aiuto.”

Così, guidati dal lituano, camminarono un' oretta buona.
Finchè, giunti nel centro storico, intrapresero la Strada Reale, la Trakt królewski, che dalla piazza del castello conduceva alla residenza reale di Wilanów, situata vicino alla casa tanto cercata.

Piuttosto singolare come abitazione la sua: una villetta di tardo ‘800 rosa shocking, contornata da un giardino molto ben curato, fornito di fiori di ogni tipo, decorato da addobbi come fiocchetti e nastrini. Per non parlare di un pony che si aggirava nei dintorni.
Bussarono.
Dovettero aspettare un po’ finchè non si sentì un ‘Arrivo!’ per poi vedere aprirsi il portone e trovarsi davanti un ragazzo .
Un ragazzo in vestaglia fucsia, firmata Armani, con bigodini e treccine nella folta capigliatura bionda.

“OH-MIO-DIO! Ludwig e Feliciano!!!Cioè pazzesco!! Entrate!”

I due osservavano sbigottiti, il terzo era già abituato.
Dopo saluti e bacetti vari li fece accomodare all’interno, mentre andava a cambiarsi e rendersi più presentabile.
I tre ospiti si sedettero su dei divani Louis Vuitton posizionati ai lati di un tavolino, mentre aspettavano imbarazzati.

“Non fateci caso, è sempre così” li rassicurò Toris.

Quando ritornò Felix, con del thé appena preparato e dolcetti di ogni genere, Ludwig si scusò per la visita improvvisa e gli spiegò tutto.

“Oh” fu l’unica risposta che uscì dalla sua bocca.
“… allora?” fece il tedesco
“ Non voglio aiutarvi!” e incrociando le braccia mise il broncio.
“…” ci fu un silenzio generale.
“Che c’è?? Ho detto no!”
“Possiamo sapere almeno il perché…?” chiese Ludwig.
“No, no, no! Gilbert è una brutta persona! Cioè tipo una volta ha cercato di uccidermi!! CEH”
“E’ stato molto tempo fa, è vero… mi dispiace davvero tanto, ma allora mio fratello era un bambino incosciente." Si fermò un attimo a riflettere e continuò: "capisco i tuoi motivi se non vuoi aiutarci, continueremo le ricerche da soli, nel caso.”

E a questa frase seguì un ‘Eddaiii’ di Feliciano, naturalmente.

“Noo!!”
“Daii!”
“NOO!”
“DAIIIII!!”
“EH NOOOOOO!!!”
“EDDAI EDDAIIIIIIIIIII!!!”

Sembrava un litigio tra due bambini. Ludwig osservava snervato, incapace di dire una parola e Toris, che fino a quel momento non aveva ancora aperto bocca, era talmente stonato dai lamenti dei due che intervenne:

“VI PREGO BASTAA!” e con questo grido fermò i due, che si zittirono. Quindi aggiunse: “Felix, davvero non puoi fare nulla per loro? Non credo che portare rancore in questo modo porterà mai a qualcosa. E tu Feliciano, non puoi obbligarlo; se prende una decisione, quella è. Se dovesse decidere di aiutarvi allora tanto meglio, ma sappiate che non lo fa di certo di buona voglia.”

I due si guardarono negli occhi. Il primo a parlare fu Feliciano:

“Va bene, hai ragione … allora, Felix, cosa vuoi fare?”

Il ragazzino biondo fissava nel vuoto. Si aspettava una visita diversa da Germania e Italia, qualcosa in cui si sarebbero divertiti e avrebbero assaggiato quei dolcetti che per questo da tanto conservava, per una visita speciale. E invece no. Adesso doveva decidere di un fatto al quale neanche voleva pensare. Gilbert era stato molto ma molto scortese con lui, e scortese era dir poco! Ma Toris aveva ragione, portare rancore non serviva a nulla.

“D’accordo, accetto … ma ad una condizione! E guai se mancate di parola!”
“Ovvero?” rientrò nella conversazione Ludwig, timoroso di quello che il polacco avrebbe chiesto in cambio.
“Appena avremo finito… facciamo un party a casa mia!”
“Oh.”
“Beh se non volete potete tipo anche andarvene.” E svoltò lo sguardo indignato.
“N-no! Non intendevo questo! Accettiamo, accettiamo. Va bene Feliciano?”
“Certo!”
“Ma voglio tanti invitati, luci sbrilluccicose, e tanta musica!”
Non era quello che si aspettavano, ma accettarono. Il problema era se davvero Felix sarebbe stato d’aiuto.





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Ok, forse con il carattere di Felix forse ho un po' esagerato, però... YEEEE finalmente pubblico anche il terzo capitolo! *si applaude da sola* ((vado ad una lentezza paurosa))
Spero vi abbia divertito e grazie mille per averlo letto! <3
Quanto a Ludwig, cavolo se ci deve vedere male xD Il problema è che non sapevo in che altro modo 'carino' farlo incontare con Toris...
Infine quanto riguarda alla lingua inglese, non so se sia un dato reale, uno stereotipo o un idea che mi sono fatta io, che gli italiani non la sappiano parlare bene , ma non so, ce lo vedo Feliciano (e anche Lovino) così ^^"

Grazie ancora per aver letto :3
  
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