Tutto era in silenzio, non si sentiva nessun tipo di rumore, apparte qualche volta il leggero lenzuolo stropicciarsi che all'apparenza puoi anche dare sollievo all'udito umano. Ma in quella notte ogni singolo rumore che quelle lenzuola potessero provocare era dovuto a una continua e inarrestabile proccupazione che travolgeva Jade ormai da giorni. Pensava costantemente a quella serata, era un pensiero continuo che annullava tutti gli altri. Come poteva lei, Jade West, per un momento provare un attimo di debolezza e manifestarlo per il troppo dolore? Lei è sempre stata una ragazza tosta, dura, scontrosa, e le sue debolezze erano solo sue. Le persone non dovevano vederla triste o in lacrime se non Beck o qualche volta Cat. Era troppo nervosa per continuare a dormire, doveva alzarsi. Si sentiva stanca, le faceva male la testa ma voleva farlo. Voleva prendere quel cavolo di test che ormai teneva nella borsa da due settimane all'insaputa di tutti perfino di Beck. Andò in bagno, prese il test ed esito un attimo.. aveva paura, sentiva che quel test sarebbe risultato positivo.. e dopo che cosa avrebbe fatto? Doveva dirlo a Beck, gli aspettava di dovere, oppure tenerselo per lei e dirglielo solo in caso estremo? Si fece coraggio e fece quel test. Il ritmo cardiaco avanzava, come avanza l'ansia, la preoccupazione, la paura. Era piena di pensieri, di chi l'avrebbe giudicata di chi, come i suoi amici, l'avrebbero incoraggiata e di chi come Beck... la si fermò. Non sapeva che reazione avrebbe fatto.. felice, contento, triste, incazzato, preoccupato? E se avrebbe deciso di andarsene? Di lasciarla sola con qualcosa più grande di lei? Troppe domande.. senza nessuna risposta. Lo sguardo ci cadde sul test, il quale aveva già dato il risultato. Lesse: positivo. Rilesse: positivo. Rilesse ancora, sempre positivo. Non voleva crederci, ora doveva per forza dare una risposta a quelle domande, che magari prima erano solo pensieri. Nel mentre Beck si svegliò, e con gli occhi ancora chiusi tastò con le mani il posto di Jade non trovando nessuno. Andò in bagno, la ragazza poteva essere solo là considerato la cucina vuota e con la luce spenta. Bussò alla porta.. stranamente era aperta, forse la stanchezza aveva impedito a Jade di chiuderla. La vide lì, accovacciata nel pavimento che piangeva.. non sapeva che fare, non sapeva cosa le fosse successo, si trovò incapace di compiere qualsiasi movimento.. ma vide il test per terra, poco più lontano da lei.. e lo schermo verde con segnale positivo era ancora la che rifletteva. Beck capì subito, non era stupito.. ma non si sarebbe immaginato tutto questo, qualcosa più grande di loro stava per iniziare. Jade lo guardò, con uno sguardo in lacrime. Lui andò da lei, facendole capire che aveva completamente capito tutto.. si anche lui era preoccupato, ma se avesse esternato la sua preoccupazione a quella piccola ragazza, alla sua ragazza seduta a terra piena di pensieri, non avrebbe di certo migliorato la cosa. Gli si avvicinò, si abbassò alla sua altezza, le prese la testa con una dolcezza assurda e le guardò gli occhi, guardò gli occhi della sua ragazza completamente spaventati. "Jade, sono pieno di incertezze. Ma l'unica certezza che ho è il passare il resto della mia vita con te, e con quella ancora piccola, impercettibile creatura che al momento ti sta facendo piangere." Jade non riusciva a credere alle parole che aveva appena sentito, aveva pensato totalmente ad altro. Credeva che Beck, anche con quel suo carattere responsabile, a quella notizia avrebbe reagito in un'altra maniera, magari preso dalla rabbia e dalla preoccupazione avrebbe lasciato ogni cosa e lei prima di tutto. Invece no. Beck non era così. Beck era diverso. Aveva solo 18 anni, ma riusciva sempre ad essere responsabile, a prendersi ogni minima responsabilità che gli aspettasse, sempre. E in questo momento, la situazione richiedeva parecchia responsabilità, troppa. E lui era pronto, con qualche piccola paura e preoccupazione ma pronto. Alla fine era sempre pronto per Jade. Jade prima di tutto. La ragazza dopo aver sentito quelle parole, si lasciò cadere tra le braccia del suo ragazzo, delle braccia sempre pronte per lei... in qualsiasi momento. la paura stava diminuendo, la preoccupazione faceva spazio alla felicità che in quell'istante stava nascendo nei loro cuori. Tutto questo era l'inaspettato. Tutto senza preavviso. Però loro davanti a tutto questo erano insieme. E questa era la cosa più importante.