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Autore: ckofshadows_    31/01/2016    1 recensioni
In un'accogliente caffetteria in una piccola città, un ragazzo con bellissimi occhi azzurri siede allo stesso tavolo ogni giorno, come se stesse aspettando qualcosa, o qualcuno. Blaine si sente in dovere di sedere e parlare con lui... e scopre l'inimmaginabile.
*********
Questa storia è una traduzione!
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kurt trascorse gran parte del viaggio verso Lima con il mio cellulare a messaggiarsi col fratellastro , per potergli dare le istruzioni giuste su come vestirsi.

“ Non puoi immaginarti quante volte Finn si presenta con qualcosa che stoni con il mio outfit” mi disse , fermandosi solo per bere un sorso dalla sua bottiglia di Evian.

“ Tipo, ogni volta che indosso qualcosa di rosa o malva, lui deve indossare qualcosa color arancio ruggine. E poi, invariabilmente, finiamo sempre per sederci vicini, una cosa inguardabile, mio Dio, proprio un pugni in un occhio.

Entravo ed uscivo dalla conversazione, annuendo distrattamente mentre guidavo.

La notte è fredda , e ci sono lastre di ghiaccio nero da evitare.

Ma più che altro , sto pensando.

Io e Kurt eravamo abituati a far sesso.

Eravamo abituati a fare molto sesso.

Sa che aspetto ho , quando sono nudo.

Probabilmente ha visto, toccato e anche assaggiato il mio…

“ Tutto bene?” mi chiede.

“Si”, dico quasi senza fiato. Sento il rossore salire dal collo, sperando che non si noti.

Conosco la meccanica del sesso.

Ma con due ragazzi, come si decide chi sta sopra, chi sta sotto? Quale dei due sono stato con Kurt? E se non volessi più esserlo? Kurt mi vorrebbe ancora se gli chiedo improvvisamente di cambiare? E se fingesse di essere d’accordo ed invece ne fosse deluso?

“ Sei sicuro? La tua faccia è strana. Hai caldo? Vuoi un po’ della mia acqua?" Dice allungandomi la bottiglia, ma io scuoto la testa.

“Si, no, sto bene. Grazie. Sto bene”

Passammo il resto del viaggio in silenzio, tranne quando Kurt, tranquillamente, mi indicava dove e quando girare.

Continuava a guardarmi. Mi piacerebbe sapere a cosa stava pensando.

Arriviamo da Breadstix in anticipo e decidiamo di aspettare la famiglia di Kurt all’esterno.

Si appoggia al muro esterno del palazzo, sempre sorseggiando la sua Evian.

Sto cercando di non guardare le sue labbra piene, che succhiavano il muso della bottiglia, così sposto lo sguardo in basso.

E’ così alto e flessuoso, le sue gambe sembrano non finire mai.

Per cosa le usa? Le ha avvolte alla pedana del letto o attorno alla mia vita?

Cercando di combattere contro il rossore , mi appoggio anche io al muro, cercando di ricordare quel sprazzo di ricordo che avevo avuto la settimana scorsa nella camera di Kurt.

Mi ricordo che eravamo nudi nel suo letto, di sicuro, ma non riesco a capire chi era dentro di….

“ Ok, sputa il rospo.” Dice Kurt fissandomi intensamente.” Cosa c’è che non va?”

“ Niente”

“ Non farlo. Dobbiamo essere onesti l’uno con l’altro. Ti stai comportando in maniera strana da quando abbiamo lasciato l’appartamento. Forse non volevi venire a cena con la mia famiglia?”

“ No, certo che volevo venire. Mi piace la tua famiglia.”

“E’ per colpa di quello che è successo prima? Ti ho spinto troppo?”

“ No, tu..”

“Dimmelo. Posso farcela.”

Si siede ed aspetta, mentre io cerco di trovare il coraggio di fargli una domanda.

Ha appena finito di prendere una sorsata d’acqua, quando parlo.

“Quando abbiamo fatto sesso, ero l’attivo o il passivo?”

Si stava per strozzare, tossì forte rovesciandosi l’acqua sul cappotto.

Ci volle un buon minuto o giù di li per fermare la sua tosse, a quel punto vedemmo la famiglia di Kurt venirci incontro a piedi dal parcheggio.

Kurt si sporse verso di me, asciugandosi il mento, dicendomi:

“ Ne riparliamo più tardi”.

Annuisco debolmente ,quando Carole ci raggiunge.

“ Non avreste dovuto aspettarci qui fuori” dice, attirandoci entrambi in un abbraccio a tre. “ Il parcheggio è così scarsamente illuminato.. ed inoltre fa più caldo nel ristorante.”

“ E’ tutto a posto” . Le guance di Kurt sono di un rosso fiammante. “Il freddo è una specie di rinfrescante”.

“Pensavo avessi detto che l’aria fredda facesse male alla tua pelle” dice Finn, altissimo rispetto a noi, e Kurt lo guarda male.

“Sul serio? Non hai mai ricordato nessuno dei miei consigli sulla cura della pelle, ed ora tu…”

“ Andiamo dentro”, dice Carole con un sorriso luminoso. “ Muoio dalla voglia di un bicchiere di vino rosso.

Prende sottobraccio Kurt e lo conduce nel ristorante, con Finn proprio dietro di loro.

Sto per seguirli quando sento una mano stringere la mia spalla.

Mi giro e vedo Burt in piedi accanto a me, con un’espressione felice negli occhi.

“Non sai quanto è bello vedervi di nuovo insieme” dice.

Entriamo nel ristorante insieme e, anche se la sua mano lascia la mia spalla dopo un attimo, sento ancora il calore della sua mano.

La cameriera di turno prende dei menù e ci accompagna ad un tavolo al centro del ristorante.

Io e Kurt ci sediamo ad un lato , Burt e Carole dall’altro, mentre Finn prende una sedie e si accomoda a capotavola.

“ E’ la prima volta che torni al Breadstix?. Mi chiede Burt, ed io annuisco.

“Devi provare i grissini “ Finn dice con entusiasmo spingendo verso di me il cestino del pane. “ Sono davvero tremendi”.

Do un’occhiata interrogativa a Kurt per poi prendere un grissino del cestino con un’alzata di spalle.

Kurt sospira.

“Hanno sempre un sapore di stantio, non importa quando li prendi. Com’è possibile?” ne prende uno lo stesso , cercando di sgranocchiarlo delicatamente.

Devo distogliere lo sguardo per un momento, sto avendo troppe immagini delle labbra di Kurt avvolte ad oggetti lunghi e cilindrici per stasera.

“ Forse avremo dovuto cenare a casa stasera” mormora Carole, con la fronte aggrottata. Sembra distratta, si guarda attorno nel ristorante. Forse sperava di trovare qualcuno che conosceva qui.

“ E’ un peccato avere tutta la famiglia di nuovo insieme e mangiare grissini stantii.. avrei potuto cucinare il mio arrosto; amate tutti il mio arrosto.”

“ Dai mamma, non veniamo qui da settimane” dice Finn, “ Mangeremo il tuo arrosto domani sera.” Si ferma a pensare. “ A meno che Sarah non mi perdoni prima e posso finalmente tornare nel suo appartamento. In quel caso, dovrete fare la cena senza di me”.

“ Cosa hai fatto stavolta?” gli chiede Kurt.

“ Niente”.

“ Finn”

“ Beh.. la settimana scorsa era il suo compleanno..”

“ Non dirmi che lo hai dimenticato..”

“ Non l’ho dimenticato.. Me lo sono assolutamente ricordato…”

“ Okay”.

“ Il giorno dopo “ ammise Finn.

Kurt alza le braccia iniziando a rimproverarlo; ne approfitto per avvicinarmi a Carole per parlarle.

“ Amo la tua camicetta” le dico, “ mette in risalto il colore dei tuo occhi. Dove l’hai presa?”

“In realtà, me l’ha regalata Kurt”, risponde. “ Com’è andato il viaggio fin qui? Le strade erano okay? Niente ghiaccio nero?”

“ Non male.” Rispondo “E il vostro?”

“ Oh, tutto bene.”

“Uhm… così..” abbasso la voce, “ Volevo solo ringraziarvi per l’ospitalità di ieri. So che probabilmente ho interrotto la vostra cena di famiglia, e …”

“Blaine” mi interrompe Carole. “ Sei stato parte di questa famiglia per tantissimo tempo, avremo sempre un posto per te a tavola.”

Penso , improvvisamente, alle cene della mia famiglia, a mio padre che tagliava la carne ed io e la mamma che lo applaudivamo. Sembrava tutto così rigido e formale , in confronto.

“ Mi dispiace anche per essermi messo a piangere.” Dico ancora più a bassa voce. “ Non piango mai, non so cosa mi sia preso”.

Carole allunga una mano per stringere la mia mano brevemente.

“ Eri preoccupato per Kurt. E tutti a quella tavola sapevano perfettamente come ti sentivi. Se Kurt non avesse chiamato la notte scorsa, probabilmente ne avremo denunciato la scomparsa.”

“ Davvero?”

“ E’… non riesco nemmeno a spiegarti cosa significhi avere un figlio, un’estensione di noi stessi nel mondo. Vorresti proteggerli ogni minuto della giornata, ma, semplicemente, non è possibile. E’ stato già difficile quando avevo solo Finn, ma Kurt è molto più vulnerabile. “ I suoi occhi si riempirono di lacrime e dovette ingoiare visibilmente.

“ Quella notte.. la notte in cui siete stati aggrediti..”.

“Non devi…”

“ E’ il peggior incubo per qualsiasi genitore” Si schiarisce la gola, prende un bel respiro, “ Io e Burt non possiamo fare a meno di preoccuparci, anche adesso che abbiamo cercato di andare avanti, per Kurt, alcune cose sono troppo difficili.. Come quando passano parecchie ore senza sentirlo, o quando vai in un luogo pubblico e ti chiedi se tra la folla si trovano i vostri aggressori..”

Mi guardo in giro, di nuovo.

Non mi è mai venuto in mente che il nostro attacco era avvenuto a Lima, Carole ha ragione.. era più che probabile che i nostri aggressori fossero di qui.

“ Va bene, mi dispiace. Ma qualcuno deve pur difendere quella povera ragazza”. Kurt aveva, evidentemente, finito di rimproverare Finn, e si china verso di noi con curiosità.

“ Cosa mi sono perso?”

Carole sembra agitata, quindi intervengo io “ Stavo solo complimentandomi con lei per questa bella camicetta” , dico, “ Mi ha detto che ha avuto un po’ di aiuto per sceglierla.”

“Non mette in evidenza il verde dei suoi occhi?” sospira, “ Che posso dire, vivo con una vera musa .”

“ Si , come no” ride , sbuffando grossolanamente. “ Oh, quasi dimenticavo..” scava nella sua borsa , poi tira fuori il cellulare di Kurt e glielo porge. “ Hai un caricabatteria a casa di Rob?”

“ Si, sono a posto. Grazie. “ si infila il cellulare in tasca e apre il menù per condividerlo con me, indicando i vari antipasti.

“ Okay, puoi mangiare tranquillamente questi tipi di pasta, ma starei lontano dalla carne, se fossi in te. Finn è stato molto male l’ultima volta che ha mangiato un cheeseburger qui.”

“Esplodeva da tutte le parti” dice Finn in suo aiuto.

“ Se ti va, puoi prendere anche un insalata o una zuppa per cena. Il loro minestrone è piuttosto buono.”

“Oh..” scuoto la testa. “ In realtà non sono un grande fans del minestrone”.

Finn sbircia da sopra il menù, “ E da quando? Hai sempre preso il minestrone qui”.

“ A volte, dopo un trauma cranico, i gusti possono cambiare”, gli dico.

“Veramente?”

“ Secondo il dottore”.

“Strano”.

Dopo aver dato le nostre ordinazioni alla cameriera, rimaniamo seduti in una sorte di strano silenzio.

Finn sta messaggiando con qualcuno, Burt sgranocchia grissini e Carole si guarda in giro, osservando gli altri clienti del ristorante.

Sembra che la sua attenzione sia concentrata su un punto in un angolo dietro di me.

Quando mi volto a guardare, vedo ad un tavolo dai ragazzi , universitari credo, con la divisa da football.

“ Vado in bagno” , dice Kurt, “ Torno subito.”

Si alza dirigendosi in fondo alla sala.

Mi giro verso Finn, che sembra il più sicuro su cui scommettere per una conversazione, ma prima che potessi chiedergli qualcosa, Carole gli dice :

“ Finn, vai in bagno”.

“Ma io non devo andare a pisc…”

“ Adesso”.

Si affretta a seguire Kurt, e noi rimaniamo di nuovo in silenzio.

Mi concentro sulla mia acqua, cercando di ignorare la preoccupazione che assale il mio stomaco.

Cosa sta succedendo?

Qualche minuto dopo, Kurt torna indietro quasi marciando, con sguardo furioso, mentre Finn lo seguiva.

“Di nuovo?” Domanda , in piedi accanto al tavolo con le mani sui fianchi, “ Sul serio? Credevo avessimo superato questa sciocchezza”.

“Kurt, siediti”, dice Burt , guardando l’angolo del tavolo con disapprovazione, “ I nostri piatti arriveranno presto”.

“Ho diciannove anni , non ho bisogno di un compagno di bagno”.

“Kurt , ti prego” Carole supplica, “ Ne stai facendo una scenata.”

Mi guardo attorno, ma nessuno sembrava interessato a noi.

Poi scorgo una figura familiare , seduto ad un tavolo in un angolo. Ci sta guardando con occhi arrabbiati, sorseggiando una bibita ed ignorando completamente la ragazza seduta di fronte a lui.

Mi volto, cercando di ignorare la sensazione di disagio che mi aveva preso nello stomaco.

Cosa ci fa il ragazzo dello Scandals qui?

Kurt, finalmente, si siede di nuovo accanto a me, sbuffando, e Carolo riesce a distrarlo parlandogli di un nuovo taglio di capelli che il suo parrucchiere aveva imparato.

Kurt è nel suo elemento, parla di sfumature di colore, di luci e del valore di una buona mousse, così lancio, furtivamente, un’altra occhiata al ragazzo . Dave, credo.

Sta ancora a fissarci, la mascella serrata.

Tutto ad un tratto, mi sento assalire dalla nausea.

Mi sembra di dover vomitare.

“Ho bisogno di usare il bagno”, dico a Kurt

Mi alzo da tavola, poi mi dirigo verso il bagno degli uomini.

Immagino che Carole non insistette per farmi avere un compagno di bagno, perché Finn non mi seguì.

Entro in bagno e mi avvicino al lavandino di porcellana. Il mio viso nello specchio mi appare pallido e tirato.

Giro la manopola del vecchio lavandino dell’acqua fredda, e , a mani aperte, inizio a schizzarmi un po’ d’acqua sul viso. Per fortuna, funziona con la nausea.

Respiro profondamente, e raddrizzandomi , vedo il volto di Dave riflesso nello specchio proprio dietro di me.

“ Gesù” . Mi volto , agitato.

Mi si avvicina, quasi sovrastandomi.

“Cosa vuoi?”

“Perché sei venuto qui?” mi dice a denti stretti. “ Tu non appartieni a questo posto. Questa è la mia città”

“ E’ anche la città del mio ragazzo, lui vive…”

“ Tu non lo meriti”

“ Cosa?”

“ Hai avuto la tua occasione con Kurt, ti sei dimenticato di lui. Non avresti dovuto riaverlo” stringe la mani a pugno ed io mi blocco con la schiena al lavandino.

“Dovrei essere io a stare con loro , a quel tavolo. Dovrei essere io a farmi bello per loro, io a seguirlo a casa dopo.”

Spalanco la bocca. “ Tu.. tu conosci Kurt?”

Le sue narici si dilatano , mentre si avvicinava.

Vorrei correre, urlare, ma sento le mie gambe pesanti e a faccio fatica a respirare.

“ Ascolta attentamente” mi dice, ma qualsiasi cosa fosse fu interrotto dal suono di una porta che sbatteva.

“Oopss..la porta è più leggera di quanto pensassi”. Finn è li, con un sorriso imbarazzato. “ Mamma mi ha mandato a vedere come stavi. Tutto okay?”

“Si”, mormoro, ancora scosso.

“ Ehy, Karofsky, come va?” annuisce. Ed io mi sento sprofondare.

Karofsky.

Dave era David Karofsky.

Afferro il lavandino dietro di me, forte.

Nessuno dice nulla, e questo silenzio fece capire a Finn che c’era qualcosa che non andava.

Apre la bocca esitante. “ Sei sicuro che vada tutto bene?”

“Uhh.. non mi sento tanto bene.” ammetto.

Finn mi guarda , preoccupato, si avvicina e mi porta fuori dal bagno.

Non oso voltarmi per vedere se Dave ci stesse seguendo.

“ Hai bisogno di aria fresca”, dice Finn, dirigendosi velocemente alla porta d’ingresso.

Appena fuori, prendo delle profonde boccate d’aria gelata, cercando di calmare la rabbia e la paura che sentivo nel mio petto.

Ero li da qualche minuto, quando sento qualcuno avvicinarsi.

“Blaine?”, mi si avvicina Kurt, inclinando la testa.” Finn mi ha detto che non ti senti molto bene. Cosa c’è che non va?” Mi mette una mano sulla fronte e sulle guance. “ Non sei caldo.. ma stai tremando tutto, tesoro, forse ti hai preso freddo.”

“ Sei uscito con Dave Karofsky?” dico esigendo una risposta.

L’espressione del suo viso, mi da la risposta giusta.

“ Sul serio? Il tizio che per tutto il liceo non ha fatto altro che bulleggiarti e che ti ha molestato sessualmente? Ho letto tutta la storia sul mio diario. Quel ragazzo ha reso ogni tuo giorno a scuola un inferno. Ti sei dovuto trasferire alla Dalton per colpa sua”.

“ Lo so..”

La porta si apre di nuovo, ma è solo Finn che si avvicina goffamente a noi.

Suppongo che stasera sia anche un nostro compagno da parcheggio.

“Tutto bene’” chiede.

“ No, Finn, non va tutto bene”. Dico , passandomi le mani tra i capelli , strofinandole sulla mia cicatrice. “ Ho appena scoperto che Kurt ha cercato di sostituirmi col ragazzo che mi ha aggredito la settimana scorsa, quindi scusatemi se ho bisogno di qualche minuto per elaborare il tutto.”

“ Aspetta. Cosa?” Kurt mi guarda sbalordito. “ Cosa è successo?”

“ Ho cercato di parlare con lui allo Scandals, e lui mi ha spinto contro il bar.”

“ E’ stato Dave? Ti .. ti ha fatto del male?”

“ No, lui…”

Finn si volta e corre di volata dentro il ristorante.

“ Oh no.” Kurt sussurra, mi afferra una mano e mi tira.

Nel momento in cui rimettiamo piede nel ristorante, vedo Finn tirare Dave afferrandolo per il colletto della giacca.

La ragazza che sta con Dave, protesta, Burt e Carole si alzano preoccupati, ma Finn sembra non accorgersi di nulla.

“ Hai messo le mani addosso a Blaine la settimana scorsa? “ domanda “ Hai spinto Blaine?”

Dave alza le mani. “ Ehy, calmati Finn..”

Ma Finn è troppo furioso per calmarsi.

Trascina Dave fuori nel parcheggio, fregandosene dei tentativi di Kurt di fermarlo.

“ Hai preso di mira mio fratello al liceo” quasi fuma dalla rabbia, “ Ora hai preso di mira Blaine. Cosa esattamente vuoi..?” I suoi occhi si spalancano all’improvviso. “ Oh mio dio, sei stato tu”.

“ Cosa?”

“ Li hai aggrediti l’anno scorso”.

“ Io…”

Il primo pugno di Finn colpisce pesantemente la guancia di Dave. “ Figlio di puttana. Avresti potuto ucciderli..” Riesce a colpirlo due volte prima che lo raggiungessi. Lo afferro per la vita, cercando di trattenerlo.

“ Finn”, grida tra le lacrime Carole, correndo verso di noi con Burt.

“Fermati” gli mormoro all’orecchio. “ Fermati. Non è stato lui”.

“ Ti stava minacciando in bagno , prima. Non è vero? Ho capito che c’era qualcosa che non andava quando sono entrato.”

“ Non è stato lui ad aggredirci. Te lo giuro.”

Respira ancora pesantemente, mentre guarda Dave piegato in due , con la testa tra le mani come difesa. “ Non puoi saperlo” dice Finn.

“ Lo so.”

“ Come?”

“ Perché è innamorato di Kurt”.

“ Cosa?”

“ E’ innamorato di Kurt”.

Riesco a sentire il cambiamento nel corpo di Finn, mentre realizza quello che gli stavo dicendo.

“ Pensa a quanto era ferito Kurt dopo l’aggressione. Non si può fare questo a qualcuno che si ama. Dave mi odia, si, ma non avrebbe mai alzato un dito contro Kurt.”

Il parcheggio è completamente silenzioso, si sente solo il respiro pesante di Dave.

Finn alza le mani , in segno di resa, ed io lo lascio andare.

Eravamo ancora li, quando la compagna di Dave venne fuori, con addosso la giacca, arrabbiatissima.

“ Andiamo” gli dice bruscamente.

Dave si raddrizza, la mano sulla guancia. “ Cassie..”

“ Non ti voglio sentire, Dave” scatta, “Non sono mai stata così umiliata in tutta la mia vita”, dice andando via; Dave, dopo una veloce occhiata a Kurt, la segue velocemente.

Io e Finn ritorniamo da Kurt ed i suoi genitori, che ci stavano guardando con una espressione imperscrutabile.

“Finn, vai a casa nostra con Kurt e Blaine” dice Carole severamente.” Vado a cercare il nostro cameriere per poter pagare e concludere la nostra cena.”

“ Mamma..”

“Non discutere con me”, guarda Burt. “ Li accompagni alla macchina?”

“ Certamente”, dice , poggiando un braccio sulle spalle di Kurt, “ Finn tu stai con Blaine.”

“ Si.”

Kurt sembra prossimo alle lacrime.. “ Papà…”

“ Non è colpa tua, figliolo. Solo.. andiamo a casa."





Note:

Allora, come ho scritto nel piccolo riassuntino iniziale, questa è la continuazione di una traduzione mai completata. AngelCalipso si era fermata al capitolo 19 , la storia è formata da 32 capitoli,per ora , ho quindi chiesto il permesso all'autrice di continuare con la traduzione, perchè molti avevano seguito questa FF..

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1163106 questo è il link per leggere i primi 19 capitoli... naturalemente per quanto io abbia cercato di mantenermi in linea con la sua di traduzione è possibile che ci sa qualche "differenza" fatemi sapere se vi va bene lo stesso o preferite che la segua di più...

Avendo un paio di traduzioni in corso aggiornerò , per ora , una volta a settimana.. ancora non ho deciso il giorno ma ve lo farò sapere..

RIngrazio Alina_Petrova per la foto...

Smackkkkkkkk

Beh... buona lettura... e se qualcuno vuole a me fa piacere ricevere commenti sia buoni che "correttivi"... P.S. Allora il mio nome su Efp è froda.. e dalle note avrete capito che sarò io a continuare questa traduzione.. ho finalmente ottenuto la password e quindi posso ricopiare la storia dal mio account a questo.. nel frattempo questo è il link http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3293485 fino al capitolo 32 .. l'autrice ha promesso di finirla ma non sa ancora quando .. aspettiamo impazienti.. ma con calma purtroppo da quello che mi ha detto ha avuto molti problemi personali.
  
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