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Autore: ckofshadows_    01/02/2016    1 recensioni
In un'accogliente caffetteria in una piccola città, un ragazzo con bellissimi occhi azzurri siede allo stesso tavolo ogni giorno, come se stesse aspettando qualcosa, o qualcuno. Blaine si sente in dovere di sedere e parlare con lui... e scopre l'inimmaginabile.
*********
Questa storia è una traduzione!
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono così nervoso.

Tutto questo mi ricorda il mio primo giorno alla Dalton, quando sentivo la cravatta troppo stretta ed i miei capelli non ne volevano sapere di restare in piega ed avevo solo bisogno che tutto fosse perfetto, così da poter piacere alla gente.

Mi ricordo della prima volta che ho attraversato i corridoi della scuola.

Vedere tutti gli studenti e i professori sorridermi.

La differenza di incontrare ragazzi che volevano stringermi la mano invece di spingermi a terra.

L’intera giornata passò in un ciclo costante di paura, speranza e meraviglia.

Ora , a casa di Kurt , sto raddrizzando le posate, sistemando le tazze ad arte, sbattendo i cuscini del divano; Kurt e Finn continuano a guardarmi con divertimento, ma comunque non capiscono la posta in gioco.

Kurt aveva detto che Mike Chang era il mio migliore amico al McKinley.

Penso al verso di una canzone dei Muppets.. – Non c’è ancora una parola per i vecchi amici che hai già incontrato.. -  e spero per la milionesima volta che io e Mike possiamo ancora andare d’accordo.

Così come so di amare Kurt, so di aver proprio bisogno di un amico adesso.

Non uno come Sebastian che sta esaurendo la mia pazienza, né come Finn, che non può essere veramente il mio confidente perché è il fratello di Kurt.

No, ho bisogno di un amico per conto mio.

E se a Mike piaceva il vecchio Blaine , bene, forse gli piacerò anche io.

Alle 6:15 pm, mi fiondo nel bagno, di nuovo, per essere sicuro che i miei capelli coprano la maggior parte della cicatrice sulla testa.

Quando apro la porta, trovo li Kurt .

“ Ti stai preoccupando troppo. Mike è veramente un ragazzo tranquillo. Non gli importa com’è un posto. E certamente non gli importerà come saranno i tuoi capelli.”

“ Ho bisogno  di un amico” dico tristemente. “ Non me ne ero reso conto fino a quando ho incontrato te. Ho avuto come compagnia solo i miei genitori in questo ultimo anno, ed io.. io..”

“Hai bisogno di amico” annuì, “ Lo posso capire sul serio. Solo non diventare matto per questo , okay? Sembri quasi ridicolo.”

Il campanello suonò e posso sentire il mio cuore battere più forte.

“E..?”

“ Andiamo a vedere “.

Erano Sam e Artie alla porta.

Mi salutarono con espressione imbarazzata per poi fissare la mia testa.

Avrei dovuto indossare un cappello. Perché non ho indossato un cappello?

Per fortuna , arriva Puck, mi da una sonora pacca sulle spalle e racconta a Sam e ad Artie della nostra avventura con Quinn a casa mia *.

In pochi minuti , la strana tensione si dissolve.

Siamo tutti seduti in salotto, ascoltando Sam fare una buona imitazione di James Bond, quando un ragazzo alto di origini asiatiche entra nella stanza.

Mi alzo pensando a cosa potrei dire, ma non ne ho la possibilità .

In due falcate, Mike , attraversa la stanza, mi afferra e mi da un vigoroso abbraccio.

“”Woow, è così bello rivederti” dice allontanandosi dopo un attimo. “ Mi sei mancato tanto, amico”.
Io sono raggiante, lui è raggiante, e Kurt si asciuga gli occhi con un fazzoletto.
 
 

Il nuovo videogame di Puck si chiama Ultimate Street Justice VI.

Fondamentalmente, nel gioco ci sono due giocatori che devono andare da una parte all’altra della città in cui si trovano, cercando di proteggersi dagli attacchi delle bande che trovano lungo la strada.

Kurt si annoia quasi subito e si allontana per lavorare alla sue prova d’ingresso al college.

Sono seduto sul pavimento insieme a Mike, guardando Artie e Puck cercare di raggiungere qualche luogo stabilito.

“Attento al ponte” dice Finn, appollaiato sul bracciolo della poltrona. “Scommetto che ci sono dei cecchini li. E attendo anche ai barili. I barili sono sempre sospetti. Qualcuno vuole un altro po’ di pizza?”

Si diresse in cucina e dopo un po’ Sam lo segue, mormorando qualcosa tipo tutto ma non i pesciolini amari*.

Artie si china in avanti dalla sua sedia a rotelle e scuote la testa.

“Hey, questo livello è molto difficile” Distoglie ancora lo sguardo dal gioco per fissarmi di tanto in tanto, così mi volto dall’altra parte, cercando di nascondergli la cicatrice.

Puck si ritrova in un vicolo cieco pieno di loschi tipi e si nasconde dietro un bidone appena questi aprono il fuoco con delle mitragliatrici.

“Hey amico, dove sei? Ho bisogni di rinforzi!”

“ Sto.. aspetta” Artie cerca di seguirlo, ma uno scagnozzo alto e muscoloso salta davanti a lui, stringendo una spranga  grande.

“ Spara.. “ Lo scagnozzo ruota la spranga , colpendo Artie, facendolo cadere a terra.

Ed all’improvviso , non posso muovermi.

Sento uno strano ronzio nelle orecchie.

Non riesco a staccare gli occhi dallo scherzo.

Ancora, ed ancora ed ancora, la spranga va giù, colpendo il suo corpo con un fastidioso rumore;  e lui non si muove ora.

Non si sta muovendo e c’è tanto sangue, e la spranga va giù ancora.. con Kurt come obiettivo stavolta, Kurt che si è appena tuffato verso di me...

“Mettiamo per un po’ il gioco in pausa” dice Mike ad alta voce.

Puck ed Artie lo guardano con curiosità.

“Sono completamente in vena di un po’ di bubble tea* . Qualcuno ne vuole?”

“ Si, io” annuisce Puck, “ Il bubble tea è buono, mi piace quando le morbidi bolle scoppiano nella mia bocca”.

Nota Artie guardarlo ad occhi spalancati ed aggiunge… “ No homo”*

“Grande. Vado a comprarlo per tutti ; Blaine può aiutarmi a portarli qui tutti”

Mike mi tira letteralmente in piedi, che si rivela essere d’aiuto, visto che sono ancora scosso.

“ Torneremo subito”.

Ci avviciniamo alla porta d’ingresso, Mike prende i nostri cappotti dall’attaccapanni a parete.

Kurt si affaccia dalla porta della sua camera da letto.

“ Ragazzi, ma dove state andando… Blaine? Che succede?”

Scuoto la testa ancora intontito.

“Lo porto con me “ dice Mike, aiutandomi ad indossare il cappotto.

Kurt annuisce, guardandoci poco convinto , quando io e Mike usciamo di casa.

L’aria fresca mi colpisce in pieno visto, una volta fuori.

Mi chino e ne respiro un po’ a pieni polmoni, lasciando scivolare via il terrore provato un momento prima.

“Mi dispiace” sta dicendo Mike” Il gioco è appena uscito e non sapevo ci fosse quella scena. Non avrei mai permesso che lo portassero se lo avessi saputo.”

Poggia una mano sulla mia schiena mentre inspiro ed espiro, in modo instabile.

“Vuoi che ti accompagno a casa? Posso cacciare i ragazzi se vuoi. Faccio tutto quello che vuoi.”

Mi tiro su e lo guardo.

Scorgo sul suo viso un’espressione preoccupata e sta pazientemente aspettando una mia risposta.

“Blaine? Cosa vuoi fare?” mi chiede gentilmente.

“Voglio uscire col mio amico per prendere un bubble tea.” Gli dico.
Mike ride “ Bene, okay, andiamo”.

 
 

“ Quindi fammi capire bene” Mike prende un sorso del suo bubble tea al mango – il terzo per stasera – prima di continuare.

“Ogni singola mattina, guidavi in giro fermandoti in varie caffetterie, in un raggio di circa due ore da Westerville, fino a quando non hai trovato il Lima Bean. E quando sei entrato , trovasti Kurt capitato li per caso”.

Annuisco, finendo il mio secondo tea al litchi, prendendone un altro al taro.

Mike ne ha comprati una dozzina e ci siamo seduti ad un tavolo sul retro del Boba Fete , un piccolo locale conosciuto per la varietà di tea che preparano, a metà strada tra Lima e Bluffton.

So di dover andare a fare pipì tra poco, ma vale la pena essere seduto qui con Mike, a recuperare il tempo perduto.

“ Sono stato solo fortunato, credo”.

“Dimentica la fortuna, questo è il destino. Ed ora state nell’appartamento di Rob insieme?”

“ Da quando sono andato via da casa dei miei genitori, si”

“ Woow. Quindi cosa succederà adesso?”

“Non ne ho idea” ammetto, “ Le domande per il college sono pronte, ho quasi finito di fare i compiti che non ho potuto fare quando ero in coma. Quindi, per il momento, mi sto focalizzando sulla relazione con Kurt.”

Mike piega la testa di lato e mi guarda con curiosità.

“ E’ strano”.

“ Cosa è strano?”

“ Uscire di nuovo con qualcuno che sa già tutto di te”

Mi stringo nelle spalle.

“ A dire il vero , non conosce già tutto di me. Sa tutto del vecchio Blaine.

“Il vecchio Blaine?

“ Il ragazzo di cui non ho memoria”

Scuote la testa.

“Non capisco”

“ Non mi sento come la persona con cui è uscito Kurt l’anno scorso. Voglio dire… quando ho sentito che si era trasferito in un’altra scuola per stare con Kurt? Non potevo crederci. Dopo tutto quello che avevo fatto per entrare alla Dalton, ha buttato tutto all’aria.”

“lo hai fatto per stare più tempo con il ragazzo che amavi” dice cautamente Mike.

“ No, questo lo capisco. Ma avrebbe potuto vedere Kurt la sera, o nei weekend. Avrebbero potuto parlare per telefono o vedersi su Skype. Non capisco proprio il perché abbia volutamente mettersi nella stessa situazione da cui ho cercato duramente di scappare.

“ Era importante per te affrontare le tue paure”.

“ Ma lui..”

“ Tu” interviene gentilmente.

“ Cosa?”

“ Continui a dire lui; ma sei tu.

“ Tecnicamente si.”

“Non tecnicamente. Che tu ricorda o meno, sei sempre tu.

Prendo un sorso del mio tea, cercando di trattenere la rabbia.

“ Non ti arrabbiare , Blaine. Sto solo cercando di aiutarti”.

“Non sono arrabbiato”.

“ Certo che lo sai. Credi che io non riconosca quando sei arrabbiato?”

Si sporge verso di me.

“Lo capisco, perché ti conosco”

“ Tu conosci il vecchio Blaine”.

“ Io… “ sbuffa per la frustrazione. “ E’ tipo.. Hai mai sentito la storia dei tre uomini ciechi che durante una passeggiata si imbattono in un elefante?”

Scuoto la testa.

“Okay, il primo cieco si avvicina e tocca la proboscide dell’elefante e dice “ Questo è un serpente”; il secondo cieco si avvicina e tocca la zampa dell’elefante e dice “ No questo è un tronco d’albero”; il terzo si avvicina e tocca la cosa e dice “ No questa è una corda”.

“ Non ti seguo”

“ Stai supponendo che qualcuno può conoscerti solo se ti ha conosciuto dopo l’aggressione. Ma tu sei più dell’insieme di esperienze fatte in quest’anno. Sei il ragazzo che eri prima della Dalton, sei il ragazzo che eri quando stavi con Kurt e sei il ragazzo che sei oggi. Guarda solo un pezzo senza l’insieme, e vedrai solo una foto incompleta”.

“Stai dicendo che sono incompleto senza i ricordi che ho perso?” chiedo , punto sul vivo.

“ Sto dicendo che,  che tu ricorda o meno il tempo perduto, fa sempre parte di te.”

“ Ma no lo è”.

“ Certo che lo è. Hai detto che hai dei flash di ricordi, giusto?” chiede. Annuisco malvolentieri. ”E la scatola dei ricordi. Il tuo vecchio diario, Kurt ed anche io . Veniamo tutti dalla vita del vecchio Blaine”.

“ Non potrò mai essere di nuovo lui” sbotto , sorprendendo anche me stesso, “ La gente si aspetta che io lo sia ed io non posso vivere come lui”

“ Cosa intendi?”

“ Ha avuto tutto facile. Non ha avuto a che fare con tutto quello che io ho passato” Mi fermo, frustrato, ma Mike mi fa cenno di continuare.

“ Ho paura che Kurt, e tu, e anche tutti gli altri… che tutti si aspettano magicamente che io diventi di nuovo lui, se i miei ricordi tornassero. Ma non posso. Perché lui non ha dovuto affrontare il sapere che c’è una persona che lo odia così tanto da volerlo uccidere. Questo cambia chi sei, Mike”

 “ Nessuno si aspetta che tutto ritorni come prima”, dice.

“ Certo che sei cambiato. Anche Kurt è cambiato. Al diavolo, sono cambiato anche io.

Sto solo dicendo che non puoi trattare i tuoi ricordi perduti, come se appartenessero a qualcun altro, qualcuno con cui sei in competizione. Sono tutti parte di te.

E credo che se lo accattassi, realizzerai di avere molto più in comune con questa parte persa di te stesso di quanto pensi.”

Prendo un altro sorso di bubble tea, pensando, ma lui non mi fa fretta.

Finisce solo il suo tea.

“ Capisco come mai noi eravamo amici” Gli dico alla fine.

“Migliori amici” mi corregge.

“Migliori amici” concordo.

Sorrido per questo e lui mi ricambia.

“ Credo tu sia l’unica persona con cui sono sempre stato completamente sincero. Ci siamo sempre detti tutto”.

“Tutto?” chiedo, “Quindi conosci qualcosa su Sebastian?”

Il suo sorrise si spegne.

“ Ti ricordi di Sebastian?”

“No. L’ho incontrato quando sono andata in visita alla Dalton. Kurt mi chiese se volessi uscire per altri tre appuntamenti, così che potessi capire se fosse lui la persona giusta per me di nuovo. Così sono uscito con Sebastian”.

“E com’è andata?”

“ Come pensi che sia andata?”

“Credo che abbia usato tutti e tre gli appuntamenti cercando di entrarti nei pantaloni.., giusto?”

“Giusto. Anche se stiamo provando ad essere amici. “

“Non funzionerà” dice immediatamente.

“ Come fai a saperlo?”

“Perché volete cose diverse. Avete già provato ad essere amici, anche l’altra volta.”

“ E’ quello che mi ha detto” dico interessato. “Ma nel mio diario non ho trovato nulla. Avevo forse paura che lo leggesse Kurt?”

“ No, non avrebbe mai tradito la tua fiducia così”.

“ I miei genitori, allora? Voglio dire, a chi lo stavo nascondendo?”

“ A te stesso, probabilmente”, dice con un’alzata di spalla, “ Hai sempre avuto questa specie di … complesso del gentiluomo. Dovunque siamo, devi essere sempre la persone più carina nella stanza, la più gentile, la più accomodante. E sempre, sempre devi fare la cosa che pensi sia la più giusta.

Credo che non hai scritto di essere amico di Sebastian , perché sapevi che era la cosa sbagliata da fare e che non volessi poi affrontare la verità.

Poi, ad essere completamente onesti, avresti dovuto ammettere che sei attratto da lui”.

Lo guardo a bocca spalancata, ” Te l’ho detto io?”

“Non ne avevi bisogno. Era ovvio”.

“ Mi sento così in colpa per questo “, ammetto, “ Amo Kurt. Lo amo davvero. Quindi perché mi sento ancora attratto da Sebastian?”

“Amare qualcuno non significa non poter essere attratti da qualcun altro. Sono attratto da alcune ballerine del mio corso di danza. Tutti questi passi che facciamo insieme? Sono una tortura.

Ma amo la mia ragazza e so che non la tradirei mai. Trovare qualcuno attraente non è tradire.”

“Immagino di no” concordo.

“ Ma è qui il punto, Blaine. Anche alcune di queste ballerine sono attratte da me. Mi chiedono di vederci per un caffè ed io dico sempre di no.

Perché altrimenti gioco col fuoco, ed è poi solo questione di tempo se qualcuno di scotta.”

Mi sento come se qualcuno mi avesse appena tolto un peso dal petto.

Non solo Mike capisce il mio senso di colpa per essere attratto da Sebastian, ma mi sta dicendo che tagliare i ponti con lui non distruggerà il mio codice da gentiluomo.

Penso all’ultimo sms di Sebastian di questo pomeriggio e capisco che Mike ha ragione… io e lui non potremo mai essere amici.

“Puoi scusarmi un attimo?” dico.

“Si , certo”.

“Torno subito”.

Prendo il cappotto ed il cellulare , prima di dirigermi all’esterno della caffetteria, abbottonando il cappotto a causa del vento freddo.

C’è una piccola panchina li vicino, mi ci siedo e controllo i nuovi sei sms che ho ricevuto.

Sebastian Smythe : Hey Blaine, mi fai sentire come un M&M.

Sebastian Smythe : perché mi fai venir voglia di sciogliermi nella tua bocca , e non sulla tua mano.

Kurt Hummel : Stai bene? Fammi sapere se hai bisogno di me. Ti amo.

Sebastian Smythe : Qualche possibilità che tu consideri l’idea di fare sesso telefonico?

Sebastian Smythe : Perché sono duro come una roccia ed ho la mano piena di lubrificante che porta il tuo nome.

Sebastian Smythe : O Skype? Cosa ne pensi di Skype?

Premo invio, trattenendo il fiato mentre aspetto che risponda; dopo qualche squillo , sento la sua voce rispondermi.

“Oh dio, non pensavo avrebbe funzionato. Sei nudo anche tu? Cosa ne pensi se usiamo Skype? La mia username è…”

Non possiamo essere amici, Sebastian.” Lo interrompo.

“Cosa?”

“ Mi hai detto che ti saresti tirato indietro. Hai detto che avresti rispettato la mia relazione con Kurt. Non è passato nemmeno un giorno e ci stai riprovando con me di nuovo.”

“ Stavo solo prendendoti un po’ in giro”

“No, non lo stavi facendo”

Sento un basso rumore di uno schiaffo in sottofondo e sento una fitta allo stomaco.

“Come posso farne a meno se tu sfili con quei tuoi piccoli e stretti…”

“Abbiamo chiuso.  Non chiamarmi , non messaggiarmi e non venire a cercarmi. Hai capito?”

Dopo una lunga pausa, mormorò con voce bassa un “ Ho capito”.

Chiudo la telefonata e mi piego in avanti, emettendo un lungo sospiro.

Ho sempre avuto questo travolgente bisogno di piacere alla gente e quindi questo genere di cose non sono facili per me.

D’altra parte è un gran sollievo non doversi più preoccupare di cosa dirà o farà la prossima volta Sebastian.

Mike esce qualche minuto dopo con quattro nuovi bubble tea in mano.

“ E’ tutto ok?”

Alzo lo sguardo e gli faccio un vero sorriso.

“E’ tutto ok. Ma non c’è nessuna possibilità che io possa bere un altro bubble tea o la mia vescica potrebbe esplodere.”

“Questi sono per i ragazzi” dice, “ Pronto a tornare”?

“ Assolutamente.”
Accendiamo la radio durante il viaggio di ritorno, e cantiamo a squarciagola . ballando ad ogni semaforo rosso, sui sedili.

 
 

Per quando arriviamo a casa di Kurt, Artie e Sam sono andati già via.

Puck e Finn sono coinvolti in una battaglia d Call of Duty , anche se mettono il gioco in pausa abbastanza a lungo per permettere a Puck di divorare il suo bubble tea.

Kurt si unisce a me e Mike al tavolo della cucina, dopo che sono andato in bagno, ed i due iniziano una specie di gara raccontando storie imbarazzanti sul vecchio Blaine.. voglio dire, su di me.

Stiamo tutti sbellicandoci dalle risate, quando arrivano , quasi subito, Puck e Finn che vi guardano con curiosità.

Kurt va verso l’armadietto all’ingresso e prende un vecchio set da poker; ci stringiamo per aggiungere due nuove sedie al tavolo così che tutti possiamo accomodarci.

Finn è incapace a bleffare e Puck dichiara un all in* ad ogni mano fin quando non perde tutto.

Kurt è maledettamente bravo e comincia a costruire grandi torri con le fiches vinte.

Mike cerca di barare , chiedendomi quale carte ho in tagalog*, facendo urlare Finn.

“Per la milionesima volta, nessuna lingua straniera è accettata!”

Tutto sta andando bene.

Ridiamo, ci prendiamo in giro e quando Kurt si avvicina per baciarmi una guancia, nessuno batte ciglio.

Si , okay, Puck ci guarda con occhi sognanti, ma nessun altro sembra notarlo.

La festa finisce poco dopo mezzanotte; Mike mi da un altro abbraccio stritola ossa e prima che va via ci scambiamo i numeri di cellulare.

“ Tutto bene?” mi chiede Kurt speranzoso, quando tutti sono andati via.” Credo che sia andato tutto okay…”

Lo spingo piano contro il bancone baciandolo ansimante.

“So che è tardi, ma possiamo andare a casa? Voglio ringraziarvi come si deve per questa serata."

Mi bacia più forte, intrappolando tra i denti il mio labbro inferiore.

Gemo.
“Vado a prendere le chiavi."

 
 

Io e Kurt ci baciamo sul letto, fino a quando siamo entrambi talmente esausti che l’unica cosa che possiamo fare è addormentarci.

Quando il mio cellulare squilla sono appena passate le tre, per fortuna Kurt non si sveglia.

Mezzo addormentato , mi trascino verso il comodino per prendere il mio telefono, gemendo sommessamente quando mi accorgo che si tratta di Sebastian.

Per fortuna quando guardo di nuovo Kurt , lui è ancora addormentato.

Esco dalla camera da letto in punta di piedi, per poter rispondere.

“Sebastian, questo è ridicolo, Kurt è…”

“Ascoltami molto attentamente” sussurra, “ Non devi vederlo. Non devi chiamarlo.

Non devi pensare così tanto a lui. Stai lontano da lui, altrimenti..”

Sento il sangue gelare quando percepisco la rabbia appena celata nelle sue parole.

“Altrimenti cosa?”

“Altrimenti questa volta ti ucciderò, cazzo.”

 



NOTE
* Per chi non ricordasse la scena .. capitolo 10 e 11
* Per pesciolini amari si intendono le alici.
* Il Bubble Tea è un tipo di tè verde o nero che viene miscelato con latte e / o sciroppo di frutta, e mescolato in un apposito shaker fino a diventare particolarmente spumeggiante. 
*E’ una espressione slang si usa quando dici una frase che potrebbe venir fraintesa come una frase detta da un omosessuale.
* Dialetto filippino… :’)
* All in è un’espressione che si usa a poker, significa giocarsi tutte le fiches in una sola mano.
 
 
  
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