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Autore: YleJo    01/02/2016    0 recensioni
La mia storia parla di un futuro possibile, dopo tutto quello che è successo con la cura e con la Elena vampira.
Visto dalla parte di Damon, ma con la presenza di quasi tutti personaggi di Mystic Falls.
spero che la storia possa piacervi e che vogliate avere voglia di leggere i prossimi capitoli
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline, Forbes, Damon, Salvatore, Elena, Gilbert, Klaus, Rebekah, Mikaelson | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO 11 “ IL PIANO”




Bonnie ed Elena arrivano a casa Gilbert, le cose di Bonnie sono state portate in camera di Jeremy ovviamente, e appena lui tornerà da scuola la strega dovrà parlargli e raccontargli tutto, a lui deve dirlo, gli ha sempre detto tutto, e sicuramente conoscendo Elena, lui non saprà nulla di quello che è successo.

“Elena, tu non hai detto nulla a Jeremy vero?” chiede lei

“No Bonnie, non voglio farlo preoccupare, inoltre quando avrei potuto farlo...” risponde lei

“Bhe senti, appena arriverà dovrai dirgli ogni cosa” dice Bonnie, e mentre Elena tenta di interromperla lei continua “No Elena, non mi interessa, è tuo fratello e ogni volta lo vuoi lasciare fuori da tutto per paura che soffra o che si metta nei guai. Devi capire che è cresciuto, e che soprattutto in una situazione del genere hai bisogno di tutti noi accanto” continua lei seria

“Bonnie, io non corro nessun pericolo adesso” dice triste

“Elena, finchè quella pazza è qui tu sarai sempre in pericolo, anche se Damon ha dovuto lasciarti e lei ha ottenuto quello che voleva non capisco come tu possa fidarti” dice Bonnie “ inoltre ti ho già detto che ti terrò d'occhio. Andremo all'università assieme, usciremo assieme e faremo tutto assieme, almeno finchè non capirò da dove arriva quel..Christian e che cosa vuole da te sia chiaro” continua irritata e nervosa “Elena, io non sono mai stata una fan accanita di Damon lo sai, ma ho accettato tutto di buon grado quando ho capito l'amore che vi legava, l'amore che legava soprattutto te....io non posso e non voglio che tu faccia qualcosa di cui potresti pentirti, e poi...non so ma diciamo che a pelle non mi piace per niente” continua seria.

Elena guarda la sua amica, sa che ha perfettamente ragione, perchè nonostante tutto, anche a lei quel ragazzo da una strana sensazione, e Charlotte è comunque un ibrido pericoloso, nessuno le dice che la lascerà in pace.

“D'accordo Bonnie, appena Jer sarà a casa gli parlerò” dice serena e consapevole “ora vado a farmi una doccia, scusami ma...ho davvero bisogno di starmene un po' per conto mio” dice triste.

“D'accordo Elena” le dice prendendole le mani “Io vado a sistemare le mie cose, tu rilassati e fatti una dormita, hai l'aria di chi ha pianto veramente tanto” le dice sorridendo dolcemente e avviandosi verso la camera di Jeremy.

Elena sale in camera sua, appena entra in camera il ricordo di Damon e delle ultime ore passate con lui lì la fa piangere. Si accascia davanti alla porta della sua camera e piange, tutto di lei piange, perfino il suo cuore. Il dolore è così grande e profondo da farle commettere una sciocchezza, si alza di scatto, prende il telefono e compone il numero di Damon, vuole sentire la sua voce, improvvisamente Charlotte è una nullità in confronto al dolore che sente nell'anima e non gliene importa nulla.




Intanto a New Orleans...

Stiamo per salire in macchina, Caroline ha un'aria assente e preoccupata e io sospetto che ci sia qualcosa sotto. Dal momento in cui sono entrato in camera sua stamattina ho notato che c'era qualcosa che non andava, qualcosa di “diverso” in lei, ma non voglio parlarne ora, ho capito che non mi avrebbe detto nulla, ne tanto meno che lo avrei scoperto con l'inganno. Ora ho cose ben più importanti a cui pensare...mentre rifletto su queste cose il mio telefono squilla, senza pensarci troppo e senza prestare attenzione a chi sia rispondo, il silenzio che ne consegue è interminabile, ma il mio cuore, la mia anima e tutto ciò che mi tiene legato a lei mi fa capire solo che dall'altro capo del telefono c'è Elena, l'unica ragione per la quale io mi trovo qui ora, e con chi non mi sarei mai aspettato.

Così rimango in silenzio, la voglia di dirle quanto la amo è forte come un fiume in piena, ma non posso rovinare tutto, eppure...non riesco ad attaccare il telefono. Ascolto il suo respiro dall'altra parte del telefono farsi più veloce, e le sue lacrime, che riesco a percepire anche da chilometri di distanza. Vorrei abbracciarla, vorrei urlarle che la amo e che tornerò con delle risposte, che rimetterò tutto a posto ma non riesco a fare altro che tacere, poi la sua voce, come una lama che mi entra dentro e mi lacera

“Damon” mi dice piangendo “Damon ti prego parlami” continua “Damon ho bisogno di te, ti prego, non ce la faccio” e la sua voce rotta dal pianto è disarmante. D'un tratto non solo la rabbia ma il dolore per non poter essere con lei e tenerla stretta mi fa male, e proprio mentre sto per rispondere Caroline arriva dietro di me...

“Si può sapere che stai...” mi dice, e mentre io mi giro con il telefono in mano e la faccia impassibile, lei capisce e si mette una mano sulla bocca, consapevole di aver parlato nel momento sbagliato e meno opportuno.

Elena dall'altro capo del telefono si zittisce, sento le sue lacrime fermarsi e trattenere il respiro, io di getto chiudo il telefono e rimango a fissare Caroline

“Oddio...ho combinato un casino vero?” mi dice lei guardandomi con aria preoccupata

“Si, hai combinato un casino” le dico nervoso “adesso sali in macchina prima che la tua presenza diventi inutile e irritante più di quanto non lo sia ora” le dico entrando al posto di guida.

Una volta in macchina Caroline sta zitta e guarda fuori dal finestrino tutto il tempo, io sono talmente arrabbiato, triste e preoccupato che non ho nemmeno voglia di intavolare un discorso su quello che è successo, cosa penserà Elena, che cosa passerà nella sua mente mi chiedo, ogni mio pensiero è rivolto a lei e a tutto quello che potrebbe succedere, e sono grato a Caroline per una volta di non essere la solita petulante ragazza e stare semplicemente in silenzio.

Ma quando arriviamo vicino al locale e decido di parcheggiare lontano, lei si rivolge a me

“Damon...”

“Per favore Caroline entra dentro quel locale e fai quello che devi senza aprire bocca, sono già abbastanza nervoso, e credimi, questo è pericoloso in un momento simile” dico senza guardarla

“Damon, non potevo sapere che era Elena al telefono” mi dice irritata “e forse se tu fossi meno impegnato a fare lo stronzo capiresti che non è colpa mia!” mi dice sempre più irritata

Io la guardo, forse ha ragione o forse no, ma di certo quello non è ne il momento e ne il luogo per parlarne

“Senti, ormai è inutile preoccuparsi di questo ora, vai dentro quel locale e fai quello che vuoi, basta che mi porti fuori Klaus” dico arrabbiato

“E che cosa dovrei fare secondo te?” mi dice con aria di scherno

“Non lo so Caroline” le dico guardandola negli occhi “entra lì dentro, chiedi di Klaus, provaci con qualcuno, o se vuoi comincia a ballare nuda sui tavoli, non-lo-so” dico arrabbiato “ basta che mi porti fuori quell'ibrido entro 15 minuti” le dico

“Ma sei impazzito? 15 minuti? E poi potrebbero anche uccidermi io..” tenta di dire ma io la interrompo

“Credimi Caroline, Klaus non ti farebbe mai uccidere e lo sappiamo entrambi” le dico serio

“Ma se lui non fosse qui, se lui..” tenta ancora m un'altra volta la blocco

“Caroline, entra immediatamente in quel bar, Elena ti ha sentita, ci metterà poco a chiedere a Bonnie che cosa sta succedendo a e a capire, quindi dobbiamo tornare a casa il prima possibile, non sono contemplati i dubbi, sei in debito ricordatelo” le dico, so che ho calcato un po' la mano, ma non ho intenzione di perdere tempo, ne tanto meno di far si che mio fratello vinca questa battaglia.

“Fai leva sul senso di colpa” mi dice lei fissandomi “bene, se finisco morsa scappa, perchè prima di morire venire a fartela pagare sarà il minimo” mi dice lei accigliata

“Caroline, Klaus vorrebbe entrare nelle tue mutande forse di più di quanto vorrebbe creare altri ibridi, pecui non corri alcun rischio FIDATI” le dico serio, lei arrossisce ed esce dalla macchina sbattendo la porta. io prendo il mio telefono e chiamo subito Bonnie.

“Pronto” sento dall'altra parte

“Bonnie, sono Damon, è successa una cosa” dico senza fermarmi

“Che cosa è successo, non sarà mica successo qualcosa a Caroline” mi chiede spaventata

“No, a dir la verità potrebbe visto che Elena mi ha chiamata e lei ha pensato bene di aprire quella sua maledetta bocca nel momento sbagliato” le dico

“Oddio...” mi dice Bonnie dall'altra parte, poco prima di dirmi “Damon...devo chiudere”e mi attacca il telefono in faccia.

Dall'altra parte del paese...

“COSA DIAVOLO CI FA CAROLINE CON DAMON” Elena urla a Bonnie entrando in camera di Jeremy

“Elena...” dice Bonnie

“NO, ELENA NULLA, SO CHE TU SAI QUALCOSA, E QUESTA COSA DEL VENIRE A VIVERE QUI' CENTRA VERO? COSA STATE COMBINANDO E PERCHE' IO NON NE SO NULLA!” continua lei furiosa

“Elena senti” dice Bonnie avvicinandosi a lei “Damon è andato a New Orleans a cercare informazioni su Charlotte e quello che è successo, l'idea è stata di Caroline percui non dovresti arrabbiarti tanto. Lei vuole rimediare e ha deciso di andare con Damon ti rendi conto?” continua Bonnie, mentre Elena si calma e la guarda negli occhi seria “Tu non dovevi saperlo perchè era meglio così!” continua Bonnie decisa.

“Bonnie, Caroline....” tenta di dire Elena

“Ascoltami Elena, adesso questa cosa deve finire. Caroline ha cercato e sta cercando in tutti i modi di rimediare ai suoi casini, e tu dovresti darle una possibilità. Credi che sia facile per lei andare a Naw Orleans con Damon? Andare sapendo che lì c'è Klaus? Il responsabile della scomparsa di Tyler, quello che l'ha quasi uccisa, quello che l'ha sedotta e al quale stava cedendo? Credi che sia semplice tutto questo? Sta lì in un posto lontano, con una persona che non le piace e probabilmente con la paura di incontrare una mostro col quale non vuole avere nulla a che fare!” dice Bonnie scaldandosi. Elena non può fare altro che rimanere in silenzio, non ha nulla per cui ribattere, e ora Caroline sembra essere l'ultimo dei suoi problemi.




Caroline entra nel locale, in testa il solo pensiero di rivederlo e di cosa potrà dirgli. Non sa come fare per giustificare la sua presenza lì, ne tanto meno cosa inventarsi per farlo uscire....ma se anche lo facesse...Damon, che cosa potrebbe fare? E se a finire nei guai fosse proprio lui, come del resto sarebbe molto plausibile conoscendo Klaus? Tutti questi pensieri nella mente non la fanno rendere conto di essere ormai arrivata all'ingresso del locale, e di essere ad un passo dall'entrare, senza avere la minima idea di cosa fare.

Fa un bel respiro e apre la porta, tutti si girano nel momento in cui lei entra, ma dopo un primo attimo di imbarazzo si dirige svelta verso il bancone e arriva decisa dalla donna mora e di colore che sta dall'altra parte

“Cosa prendi biondina?” le dice lei

“A dir la verità sto cercando...una persona, è importante” dice lei

“Quì non siamo un ufficio oggetti smarriti” le risponde lei dura

“Per favore, cerco Klaus, Nicklaus Mickaelson, è importante, gli dica che Caroline è quì” le dice Caroline, le parole le escono a raffica, all'improvviso è tutto semplice.

La donna la guarda, poi guarda dietro di lei, costringendo Caroline a voltarsi, Stefan è in piedi e la sta guardando

“Stefan!” dice Caroline sorridendo e avvicinandosi, vorrebbe abbracciarlo ma il suo viso impassibile la frena

“Caroline, avevo sentito che eri con mio fratello, ma non volevo crederci” dice sorridendo

“lo so...a dir la verità l'ho convinto io a venire quaggiù, Elena...” Caroline si ferma, non sa quanto può spingersi a raccontare con lui, sembra così diverso.

“Si...Elena...immagino che Damon ti abbia raccontato del nostro incontro di ieri sera” chiede lui interessato

“Ehm..si, me ne ha parlato, ma ora io sono qui per un altro motivo” dice lei svelta

“Si, vuoi vedere Klaus giusto?” dice lui sorridendo “Credi che sia così stupido Caroline? Tu non cercheresti mai Klaus se non avessi qualcosa in mente” continua lui

“Stefan ti prego, ho bisogno di vederlo” dice lei, l'unica cosa che sa è che ogni parola che esce dalla sua bocca lo fa spontaneamente, non centra Damon, e non centra Stefan, vuole solo vedere lui.

Stefan sorride e risponde “Bhe mi dispiace, ma Klaus non è qui, se lo vuoi ti ci posso portare ma...dovrai dire a Damon là fuori che deve tornarsene a casa immediatamente, o finirà in guai seri...” finisce Stefan

Caroline rimane in silenzio, poi risponde “Stefan, non posso dirgli di andarsene, non se ne andrà mai”

“Benissimo” dice lui “allora verrete entrambi se è questo quello che vuole, vieni usciamo” continua lui prendendola per un braccio e portandola fuori, ma prima di uscire lei si blocca

“Stefan, fammi uscire sola, me ne andrò con lui, per favore” dice lei spaventata

“Cos'è adesso non hai più bisogno di parlare con Klaus?” dice lui

“Si, ma lo cercherò sola, senza Damon, ti prego, fammi andare via, lui si farà ammazzare così” continua lei

“Caroline, si direbbe quasi che ti preoccupi per lui” dice Stefan sorridendo

“Si, mi preoccupo, perchè sta facendo tutto questo per Elena, rischiando di farsi ammazzare, e tu...tu sei una persona orribile” dice lei

“Ahhahahaha, Caroline adesso sono io la persona orribile? Bene, vedo che mio fratello ha fatto il lavaggio del cervello anche a te” continua ridendo “Purtroppo sei intoccabile Caroline, quindi posso solo lasciarti andare, Klaus mi ucciderebbe se solo ti torcessi un capello” dice lui “quindi, vai pure, e di a Damon di lasciar perdere, non posso graziarlo sempre” dice ghignando

Caroline rimane a fissare Stefan per qualche secondo, dopo dichè prima di uscire dal locale si rivolge a lui “Il fatto che non lo hai ucciso per ben due volte è perchè gli vuoi bene”

“No Caroline, è perchè sarebbe troppo facile, e io voglio che soffra” dice lui ringhiando

“Io non ci credo” riprende lei

“Credi quello che vuoi Caroline, ma accetta un consiglio, Damon è bravo a fare il bravo ragazzo quando vuole, ma è egoista, non esiterebbe a mettere davanti se stesso piuttosto che te se si trovasse in difficoltà” dice lui “e un'altra cosa, a Klaus giungerà la voce che sei venuta qui quindi...ti consiglio di trovarlo appena ti liberi di mio fratello, o sarà lui a venirti a cercare, e non credo che sarebbe piacevole se trovasse anche Damon” continua Stefan aprendole la porta “un'altra cosa Caroline, N° 3 di bourbon street” dice serio e finalmente la fa uscire.

Caroline raggiunge la macchina ed entra veloce

“Bhe allora?” dice lui

“Andiamocene da qui, Klaus non c'è” risponde lei

“Ma come non c'è, avanti, possibile che ti sei fatta fregare?” continua lui

“Ti dico che non c'è Damon, e ora andiamocene” dice lei seria guardandolo negli occhi

Lui la guarda per qualche minuto poi mette in moto e si allontana da quel posto.

Nella mente di Caroline un solo pensiero, trovare il modo di andare da Klaus e capire cosa centra lui con tutta questa storia, con Stefan e con quello che sta succedendo a Mystic Falls, ma prima deve trovare un modo per convincere Damon a non seguirla.




Intanto a Mystic Falls, Charlotte è a casa Salvatore, qualcuno suona alla porta, e la vampira si precipita ad aprire. Il ragazzo entra di fretta in casa e Charlotte chiude la porta 

“Sono arrivato appena ho potuto” dice lui

“Meno male che me la sono filata da qual posto, non dobbiamo essere così stupidi da farci vedere in giro assieme, soprattutto in certi posti” dice lei preoccupata

“Tranquilla, lei non ci ha visti e non ha capito nulla” continua lui

“Allora, com'è andata? A che punto sei?” chiede lei con ansia

“L'ho baciata, ma è arrivata quella sua stupida amica strega a rovinare tutto” dice lui nervoso

“Christian, abbiamo solo altri 5 giorni, e per quando tornerà Damon devi assolutamente averla fra le tue mani” dice lei avida

“Charlotte lo so, ma fidati, so usare bene le mie carte, e se necessario, userò altra compulsione e questa volta...sarà mia, a quel punto Stefan e Damon sapranno...” dice lui con un ghigno sul volto

“Questa volta sapranno che non solo la loro “ragazza” sta con un altro, ma che per giunta quest'altro è loro fratello” dice lei ridendo, per poi avvicinarsi a lui e baciarlo appassionatamente.

Lui strappa la sua camicia e la possiede contro il muro, il loro piano sta andando a gonfie vele e non c'è niente di meglio del sesso per festeggiare!




 
  
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