Ed eccoci ancora qui! Lo sappiamo, avete sperato
fino in fondo ma... Che ci volete fare, ci stressiamo a vicenda per scrivere! E
le ispirazioni sono continue e proficue.
Ci ha fatto tantissimo piacere ricevere le vostre
recensioni, alle quali peraltro trovate le risposte alle fine del capitolo.
Vi preghiamo, continuate a recensire! Chi, oltre
che lettore, è anche scrittore, sa quanto siano utili i commenti. Davvero,
aiutano a lavorare meglio e motivano un sacco. Così le autrici aggiornano
prima!
Veniamo al capitolo: speriamo che risulti
divertente come quello precedente, anche perché sinceramente ne siamo molto
fiere. Ci siamo fatte certe risate rileggendolo! Ok, ok, fine pubblicità...
Diciamo solo che vedremo i due alle prese con
un'altra notte in bianco...
Chiediamo scusa per gli eventuali errori di
battitura sfuggiti per miracolo alle nostre infernali manine.
Ultima cosa, ma non per questo meno importante: un
saluto particolare a Opalix e Oryen (mi sa che c'è un h... ^^'''). Sono state
anche le vostre bellissime storie a spingerci a scriverne una nostra!
Abbiamo veramente finito... Buona lettura!
Capitolo secondo: Mission
impossible, ovvero: come passare un’altra notte in bianco
-Ma dove diavolo è finita?!-
Accidenti a lei! Non aveva ancora capito se, da
brava donna, avesse un senso dell'orientamento pari a zero, specialmente al
buio, oppure se lo facesse apposta. Conoscendola, forse la seconda.
Continuò a
camminare, stando bene attento a non inciampare ancora nell'animaletto malefico
che era Mss Purr. "Ci manca soltanto che finisca prima in infermeria e
dopo da Silente. Meno lo vedo il suo studio, meglio sto". Era veramente
incredibile: di giorno, quando aveva fretta, se la ritrovava sempre sotto il
naso ad attaccar briga. Quando invece aveva bisogno dei suoi prodotti, non
riusciva mai a rintracciarla. Puff. Volatilizzata. O meglio, crack.
Smaterializzata.
Si fermò un istante a controllare la situazione.
Non si era allontanato troppo dalla sua Sala Comune (Non si sa mai N.d. Draco).
Un raggio di luna penetrò dalla piccola finestrella posta in alto, proprio a
livello del terreno esterno. Era una delle pochissime pseudo-finestre che
c'erano, lungo il corridoio che costeggiava il perimetro del castello.
Ammirò un attimo la polvere volteggiare in
controluce. Hogwarts... Ci sarebbe mai stato un posto in cui si sarebbe sentito
più a casa? La magia che permeava quelle mura non era la solita che praticavano
i maghi. Era qualcosa di più, qualcosa fatto di sensazioni, di stati d'animo,
di ricordi. Un luogo antichissimo, che trasudava storia da tutti i pori, ma
allo stesso tempo non annoiava. Anzi, ti prendeva sempre di più fino a
conquistarti completamente. Un luogo arcano e misterioso... da esplorare.
Si riebbe dai suoi
pensieri. Ogni tanto aveva la tendenza ad estraniarsi dal mondo, volando col
pensiero, o più semplicemente riflettendo su ciò che gli stava più cuore, anche
se l'unica convinta che ce l'avesse pareva essere sua madre. Forse lo intendeva
in modo anatomico. Non lo aveva ancora capito.
Continuò a camminare imboccando diversi corridoi
bui, fino a trovarsi vicino allo studio di Piton. E fu lì che la vide. No, non
Mrs Purr, proprio la Waesley. Il punto è che non vide solo lei. E no, l'altra
non era comunque la toporagna.
-La seconda notte in bianco?? Ginny dovrai darti
una regolata, prima o poi...- Tanto per cambiare, quella viscida serpe
riusciva in qualche modo a scombinarle i piani. La missione serale se tutto
fosse andato per il meglio, sarebbe stata breve, ma Malfoy aveva deciso che
doveva avere a tutti i costi, senza nemmeno aspettare il giorno dopo, 2
stramaledette pinte di Elisir di Cerbro di Baruffio. A nulla erano servite le
proteste fatte quella mattina, anche quelle incivili. A dire la verità non
aveva mai detto una cosa civile a quello scemo, non era possibile! Giusto? Per
dieci minuti buoni era stata irremovibile dalla sua decisone, quella notte
voleva dormire almeno cinque ore, ma quando Mr. Malfoy gli aveva offerto il
triplo, bene 36 galeoni a pinta, aveva capitolato, consolandosi con la classica
frase: "dormirò domani". 72 galeoni non li aveva mai visti tutti
insieme, e avrebbe finalmente potuto comprarsi una nuova fiammante scopa. Lei
non era mai stata, e grazie al cielo non lo sarebbe mai nemmeno diventata un
Prefetto come il suo bravissimo, dolcissimo, corretissimo ma soprattutto
noiosissimo fratellino Ron.
Così anche quella sera, mi ritrovai a vagare in
cerca di guai per i corridoi della scuola, naturalmente con il mitico mantello
di Harry. Avevo uno strano (brutto) presentimento, ma forse era solo
l'avvicinarsi dei sotterranei che lo provocava, o perlomeno mi convinsi che
fosse così.
Prima di recarmi da Malfoy però volevo fare un
salto nell'ufficio dell'uomo più rivoltante che avessi mai conosciuto: Severus
Piton. Non ci potevo far nulla, ogni volta che pensavo quel nome mi sentivo
quasi obbligata ad inserirci un epiteto offensivo, ormai ne avevo trovati così
tanti da poterci scrivere perlomeno tre rotoli di pergamena. Il primo obiettivo
serale comunque era piuttosto interessante: avevo scoperto, dopo averci passato
cinque ore in punizione, che nell'ufficio del suddetto essere rivoltante, c'era
uno stupefacente libro intitolato: "Cento e più pozioni per velocizzare la
mente". Ottimo testo per migliorare e allargare il giro di affari. Valeva
la pena prenderlo in prestito A VITA.
Arrivata nei sotterranei, miracolosamente senza
incontrare anima viva (e non), presi dalla tasca una delle orecchie Oblunghe
dei Gemelli, pronta a darmela a gambe se il Viscido fosse stato ancora sveglio.
Rimasi in ascolto per cinque minuti buoni, non si sa mai, meglio essere sicuri
al cento per cento quando combini qualcosa di losco e c'e di mezzo un
professore, sopratutto Sua Mollezza Imperiale. Nessun tipo di rumore, via
libera. Aprii con un semplicissimo incantesimo la porta, insospettendomi della
facilità con cui avevo compiuto quell'operazione, Mocciosus non si era ancora
scordato di quando Dobby aveva prelevato nel suo ufficio degli ingredienti per
Harry ed era troppo strano che il tutto fosse stato così semplice. Decisi di
fare più in fretta possibile. Frantumai senza troppi complimenti la serratura
del mobiletto e presi l'enorme tomo. Rimasi per un secondo bloccata, quasi
meravigliata che quello stupido non fosse uscito gridando qualcosa del tipo
:"Al ladro" o "Avada Kedavra". La seconda era la più
probabile, ahimè che sconsiderata incurante del pericolo che sono sempre stata.
Decisi quindi di fare le cose in maniera perfetta, spostai un pochino i libri
in modo che non si vedesse a colpo d'occhio la mancanza di quello che avevo
preso io, aggiustai il lucchetto e controllai accuratamente di non aver mosso
nulla in quel tetro luogo. A malincuore notai che conoscevo a memoria quella
stanza, troppe volte ero finita in quella galera per qualche assurda
ingiustizia con il peggior carceriere che avessi mai avuto la sfortuna di
incontrare. Uscii risigillando la porta, soddisfatta per la mia nuova
conquista, quando notai con terrore l'orologio, Mr Insensibilità erano quasi
trenta minuti che mi aspettava. Girai un secondo lo sguardo cercandolo nei
sotterranei, non vidi nulla per qualche secondo ma sentii subito dopo la sua
voce sprezzante...
-Waesley, finalmente. Ancora un po' e avrei creduto
che ti fossi tirata indietro-
Con un rapido movimento Malfoy mi bloccò i polsi dietro
la schiena, facendomi cadere il libro che avevo tra le mani.
"Ho capito che sono in ritardo ma non mi
sembra il caso, stupido squilibrato, di agitarsi così tanto!". Mi
morsi la lingua, ero piuttosto seccata ma non avevo voglia di discutere, una
gita in quell'ufficio era capace di provarmi, così dissi soltanto: -Malf-...-
Quando però mi resi conto della situazione spalancai gli occhi. Ero
praticamente attaccata al muro, con una mano di Malfoy dietro la schiena e
l'altra accanto al mio orecchio sinistro.
-Pensavi davvero che ti avrei perdonato l'uscita di
oggi?- Ora più che spaventata ero sorpresa.
-Te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare cara
se ti avessi trovato in giro-
-Malfoy, ma che cazzo stai dicendo?!- Poverino era
fuso, completamente.
-Zitta, stupida- poi, più piano -assecondami-. Si
guardò intorno, ma senza voltare la testa, come se sapesse che qualcosa doveva
accadere da un momento all'altro.
E in effetti qualcosa avvenne.
-Che sta succedendo qui?-
Hermione.
"Porc-" Stavo già pensando al colore
della mia bara...
-Granger...- Malfoy sembrava quasi seccato, come se
la Caposcuola l'avesse interrotto sul più bello.
-Stavo appunto spiegando alla Weasley che non è
opportuno aggirarsi per la scuola di notte. Specialmente di questi tempi- Così
dicendo mi squadrò come se mi stesse facendo un radiografia (Ehi, vedi di
scrivere cose comprensibili, cosa vuoi che ne sappiamo noi di che cos'è una
radiografia?! N.d. Draco&Ginny).
Tremai.
Ma mi
costrinsi a pensare che era il freddo a farmi quell'effetto (Ma quale freddo e
freddo! Andiamo, sono io che ho un fascino irresistibile... E' già caduta ai
miei piedi Nd. Draco Mai!!! Piuttosto mi ammazzo! N.d.
Ginny)
-Bene, grazie del pensiero, ma adesso posso farlo
io. 'Notte Malfoy- Tradotto volgarmente: -Togliti dalle palle-. Terminata la
frase Hermione gli rivolse uno sguardo di ghiaccio, così freddo che faceva
addirittura concorrenza ai suoi.
Malfoy si mosse lentamente, lasciandomi i polsi. Mi
rivolse uno sguardo penetrante e sparì nel corridoio.
Il mio primo pensiero andò al libro che avevo fra
le mani. Mi voltai, ma vidi soltanto delle piccolissime scintille verdi. Il
ragazzo l'aveva fatto tornare al suo posto. Sullo scaffale dietro la scrivania
del Professore di Pozioni.
"Non si sa mai un cazzo!!!"
Ormai ne era certissimo. La sfiga lo perseguitava.
Non era mica come l'amore, no... Lei ci vedeva benissimo. Soprattutto se doveva
sbirciare cosa faceva Draco Malfoy.
Il ragazzo aveva accelerato il passo, anche se
mancavano pochi metri alla Sala Comune. Ci mancava solo di incontrare Pit-...!
No, non l'ho detto!
Pregustava già una bella dormita, quando si ricordò
del motivo per cui tutti i suoi libri si trovavano sul tavolo vicino al camino.
Il saggio per la McGranitt. E il grafico di Astronomia. Ma bene, oltre ad aver
perso ore di sonno inutilmente adesso avrebbe anche dovuto finire i compiti.
Senza la sua pozione.
Basta. Basta, basta , basta. BASTAAAAAAA!!! Non ci
pensare. Non ci pensare!...Troppo tardi.
Va bene, le aveva salvato il culo. No, aspetta,
rettifichiamo: lui aveva parato il culo solo a sé stesso. Niente favori,
niente pietà, niente di niente. L'aveva semplicemente vista con qualcosa in
mano davanti allo studio di Piton e aveva pensato fosse la sua pozione. La
Granger non poteva scoprirla con quella roba in mano. Specialmente se quella
roba era destinata a lui. No, non lo spaventava il fatto che avrebbero
potuto accusarlo di uso di sostanze proibite. Semplicemente aveva paura di
rimanere senza scorte. Infatti.
No, non era vero. No, non aveva pensato che
quello che aveva in mano Ginevra potesse essere un libro. No, non gli
sembrava troppo grosso. Sì, era distratto. Sì, era in un
corridoio che conosceva, di notte, al buio, disobbedendo al regolamento ed
aveva tutti i sensi all'erta, e allora? Non l'aveva notato. Capita quando hai
paura. Ok, ok, sono Draco Malfoy ma ho paura anch'io. Lo so, non sembra
vero? Nooooo, non sto facendo lo spaccone... Draco Malfoy non fa mai lo
spaccone, Draco Malfoy é l'arroganza fatta Serpeverde.
Lo so, sto continuando a girare intorno al punto, ma non
ci voglio arrivare. Non voglio chiedermi perché ho aiutato Ginny. Porc...
E poi da quando in qua la chiamo per nome?!
Continuo a sostenere che quelle pozioni abbiano
qualcosa di anomalo, magari qualche grammo in più di radice di Mandragola...
Avete presente quelle medicine che se ne metti una goccia meno non fanno
niente, se ne metti una di più ti uccidono? Ecco, una cosa del genere. (Ehm...
Qui l'unico che non ha presente le medicine dovrei essere io, o sbaglio? N.d.
Draco Sbagli!!! N.d. Vega)
Si sedette e cominciò a concentrarsi, non poteva
passare anche un'altra notte in bianco.
Sicuramente lei non l'avrebbe neppure ringraziato,
e con tutta probabilità l'avrebbe anche mandato a quel paese per aver rimandato
il libro al suo posto.
-Malfoy, si può sapere che cazzo credevi di fare
ieri sera?! Senza quel libro non ho idea di come sperimentare le nuove pozioni
che ho in cantiere!-
Appunto.
-Ti facevo più intelligente, Waesley... Primo:
Piton, che tu lo creda o no, non è stupido. Fa l'inventario delle sue cose ogni
sera. Dopo la storia delle alghe è diventato ancora più maniacale- Il
Serpeverde si appoggiò al muro incrociando le braccia. Sollevò la testa quel
tanto che bastava per poterla guardare negli occhi.
-Secondo: non credo che la Mezzosangue sarebbe
stata particolarmente contenta di coglierti in flagrante con la refurtiva
dell’ufficio di Piton-
Per un istante Ginny sembrò che non avesse nulla da
ribattere ma solo per un attimo…
-Sono la prima del mio corso in Pozioni, avrebbe
potuto pensare che me lo avesse dato Mr. Oleosità Personificata per qualche
ricerca più approfondita...-
-Casomai per qualche ricerca supplementare causa
punizione, Weasley- Il solito ghigno apparve sulle sue labbra sottili. Forse
non aveva gradito l’appellativo.
-Modera il linguaggio, ho ancora qualcosa che
t’interessa se non mi sbaglio-
Forse era meglio tralasciare il terzo punto.
Detestava non avere la situazione sotto controllo.
Pronunciate le ultime parole, la rossa si morse
nervosamente le labbra, per un attimo pareva che avesse provato a trattare
Draco come una persona normale, ma a quanto pare il signorino riusciva a farle
abbandonare il buon intento e l’auto controllo.
-Cosa pensi che faccia qui? Non ammiro certo il
panorama-. La faccia del ragazzo era una maschera di ghiaccio, priva di
qualsiasi emozione. Anche il disgusto che di solito trapelava durante i loro
incontri sembrava essere scomparso.
-No, Malfoy infatti tu non sei in grado di ammirare
qualcosa all’infuori di te. Comunque se vuoi quello che mi hai chiesto rispetta
la prassi, prima paghi poi sarai accontentato- Affarista fino al midollo, la
signorina.
Draco, ancora appoggiato al muro non se lo fece
ripetere due volte. Con un movimento fluido, elegante, ma repentino tirò fuori
i 72 galeoni e li consegnò alla ragazza.
Prima sarebbe finita quella storia, meglio sarebbe
stato per tutti.
Il ragazzo vide la Grifondoro prendere altrettanto
velocemente 3 boccettine dalla tasca. Agguantò i soldi con l’altra mano e gli
consegnò la pozione, stando bene attenta che nemmeno il più piccolo atomo della
sua mano potesse sfiorarlo. Per un attimo ebbe l’impulso di afferrargli quella
mano e... Ma non era il caso di cedere alla rabbia.
Si voltò senza degnarlo né di una parola né di uno
sguardo, lasciandolo solo nel vuoto corridoio.
Un momento, c’era qualcosa che non tornava...
-Weasley, ma che fai??? Guarda che queste sono tre,
non due pinte...!-
La Granger doveva averle fatto il lavaggio del
cervello.
Con un debole colpo di reni si staccò dal muro,
avviandosi alla lezione di Trasfigurazione.
Ginny sorrise pensando alla faccia che Malfoy aveva
fatto quando si era accorto dell’insolito gesto di generosità da parte sua. Era
a dir poco appagante riuscire a provocare una qualsiasi emozione, diversa dalla
rabbia, all’odio o al disgusto su quel volto altrimenti marmoreo. Ed era
addirittura la seconda volta in poche ore che il comportamento di Draco era
decisamente surreale. Infatti durante il breve tragitto con Hermione, la sera
prima, aveva rivalutato colui che un tempo definiva molto felicemente :”Lurida
Serpe”.
Malgrado Miss Purezza, Hermione Grenger avesse
sempre ragione, quella sera si era sbagliata di grosso: non era lui il
malfattore, ma lei! A volte, durante uno dei suoi attacchi di pazzia
quotidiana, desiderava rivelarle tutto, i suoi traffici, i tour furori orario,
i prestiti non autorizzati, ma poi realizzava che con lei non sarebbe stata
mite come con Harry o con Ron, lei non era una delle elette, non era abbastanza
“in” per appartenere alla ristretta compagnia della strega più brillante di
tutta la scuola. Aveva smesso da molto di soffrire per questo, aveva smesso da
quando aveva scoperto cosa significava vivere veramente. I suoi attacchi di
pazzia, le missioni serali, infrangere le regole erano tutte cose che la
rendevano felice, le davano una carica di adrenalina per la quale valeva la
pena di rischiare, perché lei si poteva definire ormai una habitué
dell’azzardo, la regina dell’incoscienza. Ma mai e poi MAI avrebbe pensato che
sarebbe stato proprio Malfoy a salvarle la pelle, ma soprattutto che l’unica
volta che avrebbe potuto sicuramente prendere un’ottima rivincita su Potty e la
sua patetica combriccola, rinunciasse così.
La pozione l’aveva comunque sempre dentro una tasca
interna al mantello dalla notte scorsa, poiché Hermione aveva fatto un’arringa
lunga più di quaranta minuti contro il Signor Arroganza, cosa che un comune
essere umano non sarebbe mai riuscito ad eguagliare. Oh, come aveva desiderato
un calzino di Ronnino il Prefettino, non sarebbe mai stato utile come in quel
momento. L’avrebbe stordita con quel paradisiaco profumo oppure glielo avrebbe
messo in bocca, così da tappargliela una buona volta. Miss. Sapienza per una
volta non aveva afferrato al volo la situazione, ma in fondo come biasimarla, il
furetto platinato si era mostrato ancora una volta come tutti lo immaginavano e
lo consideravano: un viscido, lurido, arrogante arrivista, ma il miracolo era
successo: per una volta aveva fatto qualcosa non solo per se stesso, e cosa più
apprezzabile non si era aspettato nemmeno un grazie. Un debito non si scorda,
soprattutto se si ha con Draco Malfoy e dovesse costare anni di duro lavoro, in
qualsiasi modo sarà debitamente ripagato. Come portare a termine l’obbiettivo?
Era tutto lì il vero problema, non era certo una cosa da poco. Riuscire
nell’intento era una missione disperata, il soggetto in causa oltre ad essere
enigmatico, impenetrabile e sfuggente era anche maledettamente orgoglioso.
Arrovellandosi per risolvere quell’impossibile
enigma: ironia della sorte, Mr. Riservatezza gli ricordò Fierobecco, l’austero
ippogrifo di Sirius, che quattro anni prima lo aveva ferito lievemente ad un
braccio, per la gioia di tutti i Grifondoro. La soluzione stava dunque nel
trovare il giusto inchino, un modo per far abbassare a Malfoy
quell’invalicabile muro di Berlino che li divideva. In effetti quello scemo
aveva molte cose in comune con Beccuccio, non solo l’orgoglio, erano infatti
entrambi due anime libere, indomite e superbe.
Era meraviglioso volare con Fierobecco, molto più
che una comune scopa, poiché oltre a sentire il vento che ti sfiora i capelli,
il viso ed ogni altra parte del tuo corpo, riesci a sentirti viva e priva di
ogni inutile legame sai che cavalchi un animale che segue esclusivamente
l’istinto, completamente incontrollabile almeno che lui stesso non lo voglia.
Chissà se anche Draco riusciva a provocare nelle persone gli stessi sentimenti,
chissà se anche lui aveva il potere di farti sentire libera come il maestoso
animale. Nella sua mente balenò l’immagine traditrice della mano di Malfoy che
gli accarezzava i capelli, e istantaneamente, senza nemmeno rendersi conto di
cosa la sua piccola mente malsana stava pensando si ritrovò a chiedersi se il
suo tocco assomigliasse al vento freddo e intenso della tramontana. Malfoy era
senza dubbio il tipo che provocava nelle poche persone che avevano accesso alla
sua regale persona emozioni così intense ma allo stesso tempo così vane!
“Malfoy? Emozioni intense? Provare lei
emozioni grazie a Mr. Insensibilità Sovrumana?” Completamente orripilata
e sconvolta da ciò che aveva appena osato cogitare non si rese conto che aveva
lasciato cadere tutti i libri che portava in braccio, ma cosa ben più grave non
si era accorta che il libro di Cura delle Creature Magiche, “Mostro dei Mostri”
del 6 anno stava liberamente scorrazzando per il corridoio. Per essere precisi
aveva appena finito la sua giratina per il corridoio e stava mordendo
voracemente la gamba del vecchio Zio Gazza. Proprio le urla iraconde di
quest’ultimo la riportarono alla realtà.
Muovendo convulsamente la gamba sana, il povero
custode cercava disperatamente di staccarsi quel maledetto libro dal suo
polpaccio ma visto che non c’era versi di liberarsene iniziò a invocare i
soccorsi a squarcia gola -Fermalo, ferma questo dannato coso…Aiuto,
aiuto…Professor Piton, Professore-
Ginny, tornata bruscamente nel mondo dei comuni
mortali si rese subito conto della situazione, non era proprio il caso
incontrare Piton in quel frangente. Non aspettava altro che una bella scusa per
metterla in punizione per almeno una settimana. Impugnò rapidamente la
bacchetta e gridò -Immobilus-
Il libro si bloccò di colpo, ma non Gazza che
continuando a muovere la gamba perse l’equilibrio e casco rovinosamente addosso
alla toporagna, accorsa ad aiutare l’odioso padrone. Dalla padella alla brace,
povera Ginny. La giovane Grifondoro cercò di riparare il rimediabile aiutando
il malcapitato Gazza, ma il magonò decisamente infuriato, raccolse
quell’orribile matassa di pelo miagolante e girandosi verso di lei con gli
occhi quasi fuori dalle orbite sbraitò -Punizone! Punzione, ci vuole proprio,
guarda cosa hai fatto alla mia povera, piccola Miss. Purr-
Detto questo si girò bruscamente, facendogli cenno
di seguirlo, e si avviò zoppicante verso un ala del castello che Ginny
conosceva benissimo: l’ufficio della McGranitt. La ragazza tirò un sospiro di
sollievo, la sua direttrice di casa malgrado per alcuni versi assomigliasse
terribilmente a Hermione, avrebbe capito la situazione e sarebbe stata sicuramente
più indulgente di Mocciosus. Dopo qualche interminabile minuto giunsero a
destinazione. Gazza bussò alla porta ma non rispose nessuno. Incuriosito decise
di chiedere ai due Gargoyles situati davanti alla porta che fine avesse fatto
la professoressa. I due gli rivelarono che non si trovava né a lezione né nel
suo ufficio, e che forse era meglio, più pratico e veloce rivolgersi a qualcun
altro. Gazza non era così tanto felice dai i tempi della Umbrige, che
rammentava ancora con note nostalgiche.
La direttrice della casa non c’era, poteva dunque
rivolgersi a qualcun altro sicuramente per lui più competente. Con un sorriso
fin troppo allegro, che strideva con la sua brutta faccia perennemente
crucciata, si diresse da un'altra parte, seguito dalla ragazza ormai rassegnata
al peggio. Direzione: i sotterranei dunque l’ufficio del maledettissimo Piton.
“Mai una cosa che vada per il verso giusto, ti
pare?” pensò la ragazza, mentre metteva faticosamente un piede davanti
all’altro, a testa alta ma con il morale decisamente atterra. Assomigliava ad
condannato che si avvia fingendo di non aver paura al patibolo.
Frustrata ed infuriata contro il destino si
incamminò pronta al peggio. Ma proprio davanti alla porta del covo di Sua
Repellenza Inaudita trovò sorpresa delle sorprese: Potter e Malfoy, scortati da
un indignatissima McGranitt.
-Ehi, Malfoy!-
Ecco come iniziare male una giornata già di per sé
non bellissima.
Forse poteva ancora evitarlo, si ricordava di un
passaggio segreto dietro un arazzo. Doveva essere vicino...
-Malfoy- Si sentì afferrare per una spalla.
"Ma porc-"
Si voltò, divincolandosi elegantemente dalla
stretta del ragazzo.
I due si fissarono qualche secondo, finché il
Serpeverde alzò il mento dicendo:
-Potter, spero che tu abbia una ragione valida per
questo comportamento-
-Certo che ce l'ho. Dovresti saperlo bene- Il
Grifondoro sembrava decisamente arrabbiato. Il suoi occhi verdi brillavano
dietro le spesse lenti degli occhiali.
Draco si mise una mano sotto il mento e alzò gli
occhi con finto fare meditabondo -Sarà, ma in questo momento non mi
sovviene...-
Un nanosecondo dopo si sentì afferrare e sbattere
alla parete. Che ci volete fare, gli piaceva troppo provocarlo. Era una delle
tentazioni alle quali non poteva resistere.
Però non pensava che avrebbe reagito così. Insomma,
era pur sempre un Grifondoro! Doveva essere Potter quello coraggioso e leale,
il classico "bravo ragazzo". Insomma, che seguisse anche lui il
copione!
-Levami.Le.Mani.Di.Dosso.Potter- Ok, gli piaceva
stuzzicarlo, ma non voleva fare il replay dell'incontro con la Granger al terzo
anno.
-Scordatelo! Che cazzo volevi da Ginny stanotte? La
Parkinson non ti basta?-
-Questi sono affari miei, San Potter- Draco era
immobile. Lo stava guardando fisso negli occhi. Così, tanto per stuzzicarlo un
po' di più. La conversazione stava prendendo una piega interessante...
-E poi che ti importa? Non dirmi che finalmente ti
sei accorto di lei...- Vediamo un po'...
Gli occhi di Harry brillarono di una luce strana.
-Non.Osare.Toccarla. Sono stato abbastanza chiaro?-
Tombola.
-Senti amico, quello che facciamo io e la Weasley
non è affar tuo. Se me la voglio portare a let-- Ecco, aveva esagerato.
Draco non aspettò certo che il suo avversario si
rimettesse in posizione, si rialzò e gli sferrò un gancio destro sul mento.
Cazzo, Potterino
aveva messo su dei bei muscoli. Lo zigomo gli pulsava da far schifo. Di lì alla
scazzottata vera e propria il passò fu breve, e fu proprio così che la
McGranitt li trovò mentre presumibilmente si stava recando da Silente:
avvinghiati in una lotta stile lottatori di Sumo, uno sopra l'altro a darsi
poco elegantemente botte "'ndo cojo cojo"."
Draco non poteva crederci. Si era fatto fregare
come uno stupido. E poi per cosa?! Per una ragazza! Cavoli, non aveva mai, MAI,
fatto a botte per una ragazza in vita sua. Qualunque fosse la ragione. E il
fatto che la donzella in questione fosse la Weasley escludeva a priori
qualunque sorta di sentimento che non fosse il buon senso degli affari.
La McGranitt, come c'era da aspettarsi, dopo
l'iniziale lavata di capo, li condusse nei sotterranei per "concordare la
punizione con il responsabile della sua Casa, Sig. Malfoy".
Svoltato l'angolo si ritrovarono di fronte Gazza.
Dietro di lui, la causa di tutti i suoi guai da qualche giorno a questa parte.
Ginevra Weasley.
To be
continued…
***************************************
Allora, che ne pensate??? Lo sappiamo, siamo
cattive a lasciarvi così, come facevano gli scrittori del periodo Vittoriano
che scrivevano sui giornali (Rumori funesti e... Ragazzi, continuiamo pure, le
ho dato un colpo in testa così torna normale, ha di questi attacchi alle volte
N.d.Iago).
Sorprese dal comportamento di Malfoy? E di Ginny
che ne pensate? Previsioni per il futuro? In questi primi chaps c'è già qualche
indizio... Piccolo piccolo, ma c'è.
Per finire passiamo alle recensioni:
Donnasole: carino il nick! Onore (o onere) di essere stata
la prima a recensire! Ti ringraziamo tanto! Ci fa piacere che ti sia piaciuto
l'epiteto "sua stupidità platinata", coniato da Iago. Divertirti era
uno dei nostri obiettivi, ci fa piacerissimo che sia stato davvero così. Cosa
ne pensi della nuova parte? A presto!
Elwel: grazie mille per i complimenti cara! Scrivere a
quattro mani è meno difficile di quanto sembra e viene davvero bene se si
riesce ad essere sinceri e schietti, ma gentili. Speriamo deciderai di
recensire di nuovo…
Savannah: ciao!!!!!!!!! Onoratissime!!!!!!! Quando abbiamo
visto la tua recensione abbiamo praticamente spaccato i timpani alle nostre
rispettive famiglie che, ignare, si chiedevano cosa stesse succedendo... ^^'''
L'hai letta DUE volte??? *_* Ci fa davvero piacere
(piacere?! Ci manda letteralmente in brodo di giuggiole! N.d.Iago) che ti sia
piaciuta così tanto. Come "pensione"?!?! Torna presto da noi!!! Facci
sapere cosa ne pensi di questa nuova parte... Ah, Iago fa presente che si è
addirittura scaricata la canzone degli U2!
gb87: no, anzi! Le critiche sono sempre ben accette!
Avrai notato la differenza di stile fra la parte di Draco e quella di Ginny:
abbiamo sfruttato il fatto di avere due stili completamente diversi, come i
caratteri dei personaggi. Le parti in cui parla Malfoy sono infatti molto più
concise e ricche di punti di quelle di Ginny, affollate invece da periodi
lunghi con molte virgole. Speriamo di leggere ancora una tua recensione, le
più belle sono proprio quelle delle persone che dicono la loro opinione così
com'è. Ci ha fatto davvero piacere, quindi non preoccuparti!!! Cosa te ne pare
di questo chap? A presto!
kamomilla: grazie! Grazie! GRAZIE! Ci fa piacere aver
ricevuto il tuo commento e Iago ha preso a saltellare sulla sedia quando ha
letto che ti è piaciuta la sua Ginny. Lei non lo sa, ma è uguale... Alla
prossima e facci sapere cosa ne pensi della nuova parte!
Maho: in effetti Ginny può sembrare un po' OOC, ma noi
abbiamo preso spunto essenzialmente dal quinto libro... Ci ha galvanizzato
troppo! Questa Ginny è ancora peggio dei gemelli... Molto più decisa, ma anche
molto più... Lo vedrai, lo vedrai. ^^ Ora è il turno di vega di saltellare
sulla sedia. Grazie dei complimenti! Speriamo continuerai a recensire.
Seyenne: che bel nick! (vega in adorazione *_*).
L'espressione "è mitica Gin che spaccia" ci ha mandato in
fibrillazione e anche il commento su Draco... Iago ci tiene a far sapere che
d'ora in poi sarà anche più cattiva e che non si limiterà solo a spennarlo...
(Aiuto! Una più sadica dell'altra! Aiut- N.d.Draco Zitto!N.d.Iago&vega
^^''') Anche a noi piace molto la scena della marmellata! Ci fa piacere che il
chap non ti sia parso noioso e che tu abbia deciso di lasciarci un commento così
lungo. Cosa ne pensi della nuova parte? Ansiose di sapere... Alla prossima!
*ALE_BLACK*: solo per il tuo nick vega ti farebbe un
monumento! Adora Sirius...! Grazie dei complimenti, come vedi sei stato/a
accontentata... Dicci che ne pensi!
terry: anche a te grazie mille del commento! In effetti
la prima scena dove si vede Draco può sembrare un po' poco chiara, perché è un
po' rocambolesca... Mi dispiace ma non riesco a trovare qualche altra
motivazione, avendola scritta mi riesce difficile vederla da fuori ^^'''''.N.d.vega.
Anche a noi piace tanto la parte della cucina! Ci fa piacere tu abbia deciso di
lasciare un commento, continua a dirci cosa ti sembra poco chiaro e cosa non ti
torna, ci aiuta davvero a migliorare! Che te ne sembra di questa parte? A presto!
E così abbiamo finito con le risposte... Ragazzi,
ci abbiamo messo un'ora! E la prossima volta speriamo di mettercene due...
Quindi commentate!
Alla prossima!!!!!!
Baci
baci