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Autore: _Giulia_R5__    03/02/2016    1 recensioni
In questa FF, gli R5 non avranno i loro soliti ruoli: non saranno fratelli, ma saranno all'interno della storia con ruoli diversi. Solo alcuni di loro saranno legati in qualche modo, ma soltanto Ross sarà protagonista della storia. Ho provato ad immaginare anche lui in un altro modo: niente chitarra o popolarità, non nel mondo dello spettacolo, almeno.
Le parole chiave di questa storia saranno: fama, soldi, gossip, intrighi, segreti, bugie, passione, odio e chissà...forse,amore?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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(Ehm..pss, un consiglio: se vi va, leggete ascoltando questa canzone: https://www.youtube.com/watch?v=M0k_i8PPM40 Buona lettura, non dimenticate di farmi sapere che ne pensate, è la prima volta che provo a scrivere qualcosa del genere :))
 
   Restai con la schiena inchiodata al letto, non avendo avuto il tempo di riprendermi da quando, pochi secondi prima, Ross mi ci aveva letteralmente buttata su. 
Riuscii, almeno, ad alzare la testa, senza sapere neanche io quali fossero le mie intenzioni: insultarlo, chiedere che gli passasse per la testa, o semplicemente aspettare che venisse da me? 
Ciò che vidi, mi lasciò letteralmente paralizzata; e la stanza buia, in quel momento, sembrò prendere fuoco.
Era lì, ai piedi del letto, che mi guardava.
Tolse in un attimo la maglietta, dubitai che non l'avesse strappata, gettandola di lato, da qualche parte. Il petto, scoperto, fu immediatamente acceso dalla luce della luna che sembrò trasformare la sua pelle abbronzata, rendendola marmorea. Dai suoi movimenti, vidi che respirava profondamente, anche se in silenzio: esitava, o forse cercava soltanto di trattenersi. Incrociando il suo sguardo con il mio, anche i suoi occhi sembrarono prendere fuoco. I muscoli del suo collo erano contratti, le narici dilatate, la mandibola serrata. E si fiondò su di me, a velocità impressionante.

Allargai istintivamente le gambe, permettendo al suo corpo di prendere spazio sopra il mio. Le sue labbra raggiunsero immediatamente le mie, mentre con una mano cominciò a esplorare la mia coscia, tirando su il velo del babydoll e percorrendo poi il mio ventre. Gli bastò poi tirare un filo del fiocchetto sotto il mio seno, per averlo a disposizione. Si allontanò dal mio viso, e guardò con fare famelico il mio seno. Sorrise. Le sue labbra tornarono su, ma nemmeno sfiorarono le mie: si avvicinò e basta; per tentarmi, forse. Chiusi gli occhi e cominciai a respirare più affannosamente, in attesa, ma le sue labbra si posarono sul mio collo, baciandolo delicatamente e succhiando lembi di pelle, ogni tanto. Cominciò a scendere, e man mano che lo faceva, sapevo che la mia anima stava facendo lo stesso: all'inferno, sempre di più. Ma se questa sarebbe stata la mia dannazione, che così sia. Adoravo le mie fiamme, nella mia mente non c'era altro. 
Una sottile scia di saliva attraversò la clavicola, e scese fino al seno. Alla sensazione che provocò il suo respiro sulla mia pelle, portai indietro la testa e sollevai la schiena, fremente. Continuò la mia tortura: si avventò su un mio seno, riempiendolo di baci, bagnandolo di saliva e mordicchiando delicatamente il capezzolo. Un gemito uscì dalla mia bocca, e appoggiai nuovamente la schiena sul letto. Le labbra di Ross continuarono il loro percorso, lasciando piccoli bacini mentre scendeva. Alle labbra sul basso ventre, alzai nuovamente la testa e gemetti a bassa voce. Le sue dita sfiorarono poi i bordi delle mie mutandine delicatamente, poi le afferrò con entrambe le mani e le tolse via nel giro di un secondo. Esitò. Mi chiesi se si stesse divertendo a fare così. Immediatamente sentii una strana sensazione tra le gambe. I muscoli s'irrigidirono, e poi si rilassarono, dandomi la sensazione di volare come una piuma al vento. Le mie mani finirono tra i suoi capelli, stringendoli in due pugni alla meravigliosa sensazione che mi stava dando. Chiusi gli occhi, alzai la testa e inarcai la schiena: il piacere sembrò quasi uccidermi, aumentava sempre più d'intensità, e così facevano i miei gemiti, e quando sentii di stare arrivando al culmine, la sua lingua lasciò la mia intimità. Il desiderio mi stordì i sensi, ma per fortuna fu placato, cedendo il posto a qualcosa di ancora più intenso.
Entrò dentro di me, dopo qualche secondo che sembrò interminabile, e non si preoccupò di essere gentile. Ma poco m'importava: non c'era dolore, solo piacere, e così lui mi stava consumando. Aprii gli occhi, il suo petto era imperlato di sudore, e i suoi denti torturavano il labbro inferiore, mentre le sue mani facevano ugualmente col mio seno. Non credevo potesse essere più sexy di così. 
Dopo qualche spinta, uscì e si mise in ginocchio sul letto; dopodiché mi afferrò per la vita con entrambe le mani e mi girò, facendomi sdraiare a pancia in giù, strinse la mia vita ancora e mi tirò su le gambe, facendomi mettere a quattro zampe, ed entrò di nuovo, spingendo sempre più forte e veloce, reggendosi con le mani sui miei fianchi.

   Un grande sospiro mise fine ai nostri gemiti.
Ross uscì dalla mia intimità, sfilò via il preservativo e lo gettò a terra. Sorrisi: e questo, quando l'ha indossato? Si buttò a peso morto accanto a me, mentre distesi nuovamente le gambe e girai la testa verso di lui. Mi guardò riprendendo fiato. Io lo fissavo, incantata, incredula, estasiata. Si mise di fianco, rivolgendo lo sguardo soddisfatto verso di me, e mi sorrise. Così feci anch'io, e mi avvicinai a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla e percorrendo avanti e indietro il suo petto con le dita. Chiusi gli occhi, sfinita, e presi un bel respiro: la sua pelle aveva un odore fantastico. Lo trattenni per un po' nei polmoni, prima di espirare e riempirmene il naso un'altra volta. 
   E poi sarebbe la droga a creare dipendenza.

   Mi sollevai col busto e afferrai le lenzuola bianche di seta ai nostri piedi per coprirci; abbassandomi di nuovo per tornare alla posizione di prima, osservai meglio il suo corpo: quasi non sembrava vero, di quanto era perfetto: illuminato dalla luna, pieno di sudore e con i capelli arruffati, era la cosa più bella su cui avrei mai potuto posare gli occhi. 
Mio malgrado, coprii i nostri corpi fino alla vita con le lenzuola, e mi accucciai sul suo petto.
Con il suo profumo e il rumore dei suoi respiri, caddi tra le braccia di Morfeo. 

  
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