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Autore: LostHope92    03/02/2016    2 recensioni
Un piccolo tributo ad una coppia un po' sottovalutata.
Spero vi piaccia! :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La stanza era stracolma di gente che chiassosa parlava ormai del più e del meno.

Perchè l'Ordine della Fenice non era solo un gruppo che cercava di mettere fine al terrore del mago oscuro Lord Voldemort, si considerava anche una famiglia.

Vi erano mogli e mariti, fratelli e sorelle.

Finita la riunione Tonks si alzò per andare a prendere qualcosa da bere, parlare infatti di male e violenza la riempiva di una tristezza tale da aver bisogno di essere attenuata un poco da qualche goccia di coraggio liquido.

Si diresse quindi verso la cucina scura e trasandata della casa dei Black e prese una bottiglia di vino ormai mezza vuota.

Sorseggiava appoggiata al ripiano scrostato del cucinino in legno scuro, mentre osservava gli altri membri dell'Ordine chiacchierare.

Molly e suo marito stavano ridendo per un motivo sconosciuto, le parve di intuire per la nomina di Ron come prefetto.

Sirius dava pacche sulle spalle a Mundungus per svegliarlo dal suo sonno quasi comatoso.

Tonks non riuscì ad impedirsi di cercare lui.

I suoi occhi lo trovarono intento in una discussione con Shakebolt e non persero occasione di sottolineare i tratti di lui.

Il suo naso un po' lungo ma dritto che finiva con una piccola striscia di baffi castani, i suoi denti perfetti e soprattutto i suoi occhi.

Non avevano un colore particolare né una forma che dava nell'occhio, eppure c'era quella scintilla, quella luce.

Sembravano occhi sempre tristi che sentivano di non poter essere amati.

Come poteva crederlo?

Dopotutto lei lo am.....

Tonks ricacciò in tempo il pensiero dritto nel cuore, prima di arrossire.

-Hai intenzione di fissarlo per tutta la serata? Non credo sia capace di leggerti nel pensiero Ninfadora- arrivò un sussurro alle sue spalle.

Girandosi con uno sguardo torvo per essere stata chiamata con il suo odioso nome di battesimo, Tonks rispose a Malocchio Moody con un arcigno:

-Non so di cosa tu stia parlando-

Per poi riprendere a dare dei piccoli sorsi dalla bottiglia, tanto per avere la scusa pronta per non affrontare il discorso.

Lui rise forte, per poi riprendere a parlare con la sua voce roca e un po' rasposa:

-In tempi di guerra non si dovrebbe avere remora di esprimere i propri sentimenti, dopotutto chissà cosa può capitare nel futuro-

Lei gli lanciò un'occhiata interrogativa.

-Potremmo essere tutti morti domani- spiegò lui con uno strano ghigno, mentre la luce fioca della lampada sulla parete sembrava intagliare il suo viso.

-Sei sempre stato ottimista Alastor- disse lei rivolgendogli un sorrisetto prima di riprendere a bere.

-Oh mia cara, io mi considero un realista- concluse lui avviandosi verso Molly e Arthur.

Le parole dell'auror continuarono a vagare nella sua testa, riempendola di un senso di agitazione e fretta.

Se fosse successo veramente qualcosa? Se fossero veramente morti?

Odiava lasciare conti in sospeso.

Mentre il suo cuore si riempiva di tensione e la sua mente di oscuri pensieri, i suoi occhi erano ancora là, a saziarsi di lui.

Perfino le sue mani che gesticolano la affascinavano.

Così belle, affusolate ma piene di graffi.

Un miscuglio di grazia e mascolinità, di pace e sofferenza.

In quel momento decise di cambiare il suo viso.

Si era considerata sempre una ragazza piuttosto normale, con tratti né troppo brutti né troppo attraenti.

Ma ora non voleva essere normale.

Voleva essere bella...

per lui.

Mise una mano nella tasca della giacca di pelle per cercare tra le cianfrusaglie un piccolo specchietto, che le serviva di solito per controllare che le sue trasformazioni fossero esattamente come le voleva.

Lo posizionò davanti al suo viso e incominciò a fare dei piccoli cambiamenti.

Il naso? Un po' troppo largo, meglio renderlo più fine.

Molto meglio.

I capelli? Troppo corti.

A lui piacevano lunghi?

La bocca? Aggiungere un po' di volume non avrebbe fatto male a nessuno.

Poi mentre era intenta a osservare i suoi occhi scuri per scegliere un colore più appariscente arrivò una voce, la sua voce, ad interromperla.

Arrivò come un'ondata di vapore, delicata e calda.

Gentile, come lo era lui.

-Siamo in vena di cambiamenti?- le chiese con un dolce sorriso.

Tonks arrossì un po' e disse :

-Beh si, non so, volevo rendermi un po' meno...stramba- per poi stemperare l'affermazione con una risata.

-Secondo me sei bella come sei- si fece sfuggire lui di getto, per poi spalancare gli occhi un po' stupito delle sue stesse parole.

Il cuore di Tonks perse un battito, per poi riprendere a correre di nuovo frenetico.

Lui a disagio si scusò con la ragazza e la superò, sussurrando qualcosa che aveva a che fare con l'aiutare Sirius riguardo una questione al piano di sopra.

Ma Tonks riuscì a vedere le orecchie di lui prendere una sfumatura scarlatta, prima di perderlo di vista.

Il naso tornò quello di prima, così come tutto il resto.

Perchè lei era bella per lui e tanto le bastava.

Tonks non riscì a trattenere una risata liberatoria, che fu accolta con gli sguardi stupiti dei signori Weasley e quello soddisfatto di Alastor.

Ripose lo specchietto all'interno della tasca con un sorriso soddisfatto.




   
 
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