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Autore: Green Star 90    04/02/2016    2 recensioni
[Raccolta di One Shot partecipante al contest "OC in prestito" indetto da Laylath]
Prendete alcuni dei personaggi creati da me medesima e mescolateli con quelli ideati da Laylath: in un universo dove non esistono guerre né drammi, vi presento sette incontri per sette brevi storie, per sette giorni della settimana.
Buona lettura.
1- Lunedì (Victor Falman e Shao Ming)
2- Martedì (Alexand Anditev e Jackob Elric)
3- Mercoledì (Kora Esdev e Nina Elric)
4- Giovedì (Stella/Phobia e Francis/Fear Mustang/Hawkeye e Mio e Sin)
5- Venerdì (Caesar Havoc e Michael Esdev)
6- Sabato (Yuki [Yao] e Ying-Xi)
7- Domenica (Angela Fury e Ellie Fury)
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio | Coppie: Roy/Riza
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giovedì Questo giovedì vi è offerto da Stella/Phobia e Francis/Fear Mustang/Hawkeye (yin) e Mio e Sin (yang)
All'interno della storia sono presenti riferimenti ai seguenti personaggi (canon e fanon): Yuki (Yao), Jackob Elric, Ling Yao, Alphonse Elric, May Chang, Ying-Xi
Special guest(s): Riza Hawkeye, Roy Mustang, Shao Ming


GIOVEDI’

 

Del giorno in cui vi furono fulmini e tuoni

 

 

La calma che si respirava nella villa del Comandante Supremo era quasi innaturale.
Messi di guarda a mo’ di belle statuine ai lati della porta dello studio privato di Roy Mustang, Mio e Sin attendevano diligentemente che il loro signore si congedasse da Sua Eccellenza. Il silenzio che pervadeva l’enorme casa era un vero e proprio toccasana: senza i nipotastri del principe fra i piedi le due guardie potevano bearsi di quegli attimi di pace. Ad essere precisi il loro riposo mentale era disturbato dalla pioggia fitta che picchiettava contro le finestre e da qualche sparuto lampo che illuminava per pochi secondi il cielo plumbeo di Central City ma a loro non importava più di tanto, anzi era piacevole ascoltare la litania sommessa delle goccioline d’acqua che si infrangevano sui vetri. Il tepore degli interni poi sortiva un effetto rilassante.
Tutto molto bello e poetico, certo, peccato che giusto nemmeno un’ora dopo che Mio e Sin avevano scaricato la figlia prediletta dell’imperatore al suo scalmanato cuginastro, dai genitori di quest’ultimo -“Finalmente! Quell’adorabile ragazzina mi stava facendo impazzire!” era stato il commento di Shao- i loro sensi affinati da anni di allenamenti e attentati sventati captarono l’avvicinamento di due chi provenienti dal portone d’ingresso, accompagnati da due voci di giovani donne.
-E’ il terzo ombrello che rompi questa settimana, guarda come mi hai ridotto la gonna!-
-E dai che adesso lo aggiusto con l’alchimia…! A proposito, dove sono tutti?-
-E io che ne so? Sono con te, mica con mamma.-
Seguirono altre imprecazioni seguiti da risatine sommesse.
Lo sghignazzio delle nuove arrivate si fece sempre più vicino fino a quando dal soggiorno fecero capolino due zazzere corvine e inzuppate.
-Francis…- una delle ragazze mosse un timido passo verso di loro -papà non doveva parlare di affari con un principe di Xing?-
-E’ vero!- come anche l’altra si avvicinò constatarono che erano gemelle -proprio uguali uguali!-, e che a distinguerle era, oltre all’abbigliamento, il taglio di capelli. La gemella di nome Francis portava una frangetta nera, mentre la testa dell’altra era rasata alla moicana.
-Ma è già dentro? Stanno parlando in ufficio? E chi sono questi due?- domandò indicando gli strani individui mascherati.
-Boh, saranno le sue guardie del corpo- la gemella con le tempie rasate avvicinò il viso alla maschera di Mio fin quasi a sfiorare la punta del naso con la ceramica -Guarda! Non chiude nemmeno gli occhi!-
-Stella…?- fece titubante Francis.
-Sì?-
-Secondo me è meglio se li lasciamo in pace.-
-Smettila di fare come la mamma, sono adorabili!- Stella rivolse una pernacchia a Mio -E dai, dammi un segno! Dimmi che sei vivo!- gli sventolò una mano davanti -Cosa succede se cerco di togliergli la maschera?-
-Non te lo lascerà fare- sbuffò la sorella -stai facendo l’idiota davanti a due killer professionisti, lo sai?-
-Peccato che non siamo a Xing e che questa sia casa nostra, non ha senso che portino quelle cose addosso, no? Non è educato nei nostri confronti.-
-Certo, perché tu sei stata gentilissima con loro!-
-Hai ragione, non ci siamo presentate.- la gemella più estroversa si schiarì la gola -Salve, io sono Stella e la brutta copia di me si chiama Francis!- la ragazza fece un sorriso, completamente dimentica dei vestiti che gocciolavano sul parquet -Voi come vi chiamate?-
Nessuna risposta.
-Oh, andiamo!- Stella batté un piede a terra -Sapete parlare o vi hanno tagliato la lingua?-
-Signori, non date retta a questa mentecatta.- intervenne Francis.
-Zitta tu!- inveì l’altra.
-Ha parlato quella che mi ha appena definita “la brutta copia” di te!-
-Non te la prendere!- Stella le diede una spintarella -Allora, vuoi vedermi togliere la maschera a questi due?-
-Che tradotto vorrebbe dire “vuoi vedermi con le dita mozzate da una guardia di Xing”?- Francis incrociò le braccia e assottigliò gli occhi biavi in uno sguardo carico di sufficienza.
-Scommetto cinquantamila cents che ci riesco.-
-Sì, certo.-
Ignorando il commento sarcastico di Francis, Stella si avvicinò alle due guardie, ma stavolta puntò l’attenzione su Sin.
-Ora che vi vedo meglio avete la stessa altezza… anche voi siete gemelli?- allungò una mano per afferrargli la maschera ma venne immediatamente intercettata da un colpo secco dato con l’ulna, provocando un arretramento repentino della ragazza e una risata della gemella.
-Ah, ma allora siete vivi.- sibilò Stella arricciando il naso -E tu smettila di ridere!-
-Ah-ha! Te l’avevo detto che non ci saresti riuscita.-
-Seh, seh.- Stella scostò i capelli bagnati dal volto e incrociò le braccia al petto -Allora occhi a mandorla, volete farmi vedere i vostri bei faccini o no?-
Ancora nessuna risposta.
-Come fate quando vi scappa di andare in bagno?-
Silenzio.
-E quando vi prude qualcosa?-
Ancora silenzio.
-E quando dovete starnutire?-
-Stella, sei irritante.-
-Anche tu lo sei.-
Francis alzò gli occhi al cielo.
Caso volle che un terzo chi facesse sentire la sua presenza, per la precisione qualcuno scendeva la scale, ma le gemelle erano troppo occupate a battibeccare per accorgersi dell’arrivo di una terza donna.
-Ahia!- Stella ritrasse di nuovo il braccio dopo un secondo tentativo, stavolta su Mio, andato in aria -Questi due fanno male!-
-Ragazze?-
-Te lo meriti! Mi devi cinquantamila cents!-
-Ragazze?-
-Scordatelo!-
-RAGAZZE?-
Le gemelle ammutolirono di colpo.
Riza Hawkeye aveva sorpreso Stella nell’atto di afferrare nuovamente la maschera di Sin con la mano ad artiglio, mentre Francis la tirava per l’altro braccio nel vano tentativo di allontanarla da loro.
-Ragazze…- ripeté Riza.
-Dimmi madre.-
-Cosa state facendo?- domandò la donna con gli occhi spalancati e le braccia aperte in segno di esasperata rassegnazione.
-Voglio vedere che faccia hanno questi due tizi.- rispose Stella con noncuranza tornando al suo impiego -Ahia!- aggiunse, massaggiandosi il dorso della mano offesa.
-Vuole farsi amputare le braccia.- rincarò Francis.
-Mio Dio…- Riza si coprì il volto con entrambe le mani -Non ci posso credere- poi, accorgendosi solo in quell’istante che le ragazze erano bagnate dalla testa ai piedi saltò su come un grillo -ma voi due non vi siete ancora cambiate! Cosa aspettate a farlo? Volete buscarvi un raffreddore?-
Francis aprì la bocca per ribattere, ma la porta alle spalle delle guardie si aprì e tutte e tre le donne si voltarono verso quella direzione.
-Raffreddore? State lontane da me! Mi è passato la settimana scorsa e non voglio che voi due me lo attacchiate- intervenne Sua Eccellenza  Roy Mustang in tutta la compostezza che caratterizzava un distinto capo di Stato, qualunque capo di Stato tranne lui, inveendo contro le gemelle col suo dito inquisitore guantato -e perché siete bagnate?-
-Ah, sai com’è, fuori c’è un gran bel tempo…-
-Lo abbiamo fatto apposta per rendere inutili quei guanti bianchi che porti…-
Mio e Sin videro Roy scoccare alle gemelle un’occhiata di fuoco, dopo di che si rivolse a loro:
-Mi auguro non vi abbiano recato fastidio. In caso contrario sono mortificato per il loro comportamento.-
-Sua Eccellenza, la gemella di nome Stella ha tentato più volte di toglierci la maschera.- rispose fiscale Mio.
-Ma allora sapete parlare!- l’accusata assunse la stessa sfumatura di rosso del padre.
-Perché non le avete tagliato via un dito invece di farvi importunare da questa scema?- chiese Francis spostando lo sguardo dalla gemella alle guardie -Mamma, diglielo anche tu!-
-Ragazzi, che bel quadretto familiare.- mormorò la voce di Shao, appoggiato allo stipite e intento a godersi lo spettacolo, finora ignorato dalle piccole di villa Mustang -Adoro il loro caos stracolmo di complicità, mi fanno venire nostalgia di casa, soprattutto le volte in cui Ying cerca di nascondermi i guai combinati da Yuki… Buonasera a voi!- esclamò, alzando la voce per farsi finalmente notare -Voi due sareste…?-
-Buonasera a lei…? Papà, devo dargli del “lei”?- domandò Francis un po’ interdetta.
-Salve signor principe!- salutò allegramente Stella -Siamo la prole illegittima del Comandante Supremo e della sua assistente che per colpa nostra è diventata EX assistente!- disse, indicando Roy e Riza (quest’ultima aveva scosso il capo affranta) e suscitando uno scoppio di risa nel principe, trattenuto a stento dietro il ventaglio.
-‘Signor principe’ mi mancava- ammise Shao -ad ogni modo, io mi chiamo Shao e questi sono Mio e Sin… Su, mostrate i vostri volti alle donzelle.-
I gemelli obbedirono e fecero un breve inchino.
-Ah, ma allora siete gemelli veramente! Come siete carini!- commentò Francis.
-Ce l’avete la ragazza?- fece Stella, prontamente fulminata con lo sguardo da Riza.
-No, non ce l’hanno.- Shao continuò a sventagliarsi placidamente -Ma nonostante dimostrino meno della loro età effettiva hanno più della metà dei vostri anni, quindi non credo facciano al caso vostro.-
-Adesso che la vostra curiosità è stata soddisfatta volete seguirmi? State iniziando a tremare dal freddo.- disse gelida Riza scortando le ragazze fuori dal salotto -E’ stato un piacere avervi come nostri ospiti, davvero.-
-Piacere nostro.- salutò mellifluo il principe.
-Ciao ciao signor principe!- si udì dalle scale.
-Ciao ciao signor dilf!-
Solo quando il salotto ripiombò nel silenzio Shao si permise di domandare a un Roy più costernato che mai:
-Sua Eccellenza conosce il significato della parola ‘dilf’?-
-Mi creda, non ne ho idea.-
I gemelli guardarono Shao fare spallucce -Pensi che mio nipote Jack ha regalato a me e ad Al una maglietta con sopra scritto proprio ‘dilf’. Resterò ignorante in merito, me ne farò una ragione.-

***
Facts: l'unica caratteristica che accomuna queste due coppie di gemelli è che... sono due coppie di gemelli. Mio e Sin rappresentano il prototipo perfetto della guardia del corpo: fedeli, efficienti e per niente coinvolti sentimentalmente, a mio avviso risultano più credibili dei canonicissimi Foo e Lan Fan. Venendo a mancare quell'ambigua componente sentimentale che sembra legare in maniera morbosa Ling e Lan Fan, Mio e Sin danno piena dimostrazione del signifcato della parola "fedeltà". Shao si fida di loro come le sue guardie del corpo si fidano di lui e così dovrebbe essere. Nonostante siano due personaggi secondari, le loro azioni si rivelano sempre fondamentali. Shao sa quando farli agire e non si sbaglia mai sul loro conto (e va beh, avete capito che amo Shao Ming, vero?).
Stella e Francis (o Phobia e Fear) sono il frutto della gravidanza non prevista di Riza. Se nella storia principale vengono credute morte per anni salvo poi ricomparire a sorpresa sotto forma di Homunculus con un auto-mail al posto dell'avambraccio, qui ho voluto ritrarle all'interno di una situazione ordinaria. Belle, sfacciate e portate per l'alchimia, Phobia e Fear sono i due personaggi che mettono in moto "I falchi di Delia" con tutto ciò che ne consegue.
E per quanto riguarda Roy e Riza? Sia in questa one shot che nei Falchi non li ho voluti far sposare: nei Falchi per via di eventi drammatici che li hanno portati a separarsi, qui perché a dirla tutta, ipotizzando un futuro in cui faranno coppia fissa, non credo proprio che il matrimonio faccia per loro. Qui Roy ha riconosciuto le gemelle e vive assieme a Riza (che nei Falchi diventa addirittura Generale), qui non più soldatessa, sotto lo stesso tetto, assurgendo a ruolo di famiglia atipica e fuori dagli schemi. Se Laylath ha fatto loro avviare una relazione quasi al termine de "La danza spietata della pantera",  io non ho dato alcuna indicazione circa l'inizio della loro storia, mettendo in bocca a Vato che nessuno conosce il periodo in cui si sono messi assieme tranne i diretti interessati. A prescindere dai nostri universi fanon, sia io che Laylath siamo del parere che la Royai sia, di fatto, canon.
   
 
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