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Autore: LADY_youkai    19/03/2009    1 recensioni
Mi sveglio di soprassalto, sudato e agitato. Mi volto e osservo il volto che mi è accanto. Sorrido: temevo che fosse stato tutto un sogno, invece no, è reale, è successo. Accarezzo il suo volto, sperando di non svegliarlo e lo ammiro, in tutta la sua perfezione. Non penso di aver mai visto nulla di più bello in tutta la mia vita, e dire che di cose meravigliose ne ho viste, però lui le batte tutte
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ruki, Uruha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco l'ultimo capitolo! spero che la ff vi sia piaciuta, in caso contrario, prendetevela con il nano u_u

Bene, buona lettura ^O^

Capitolo Sei


Lo guardo, senza capire quello che mi sta dicendo, come se stesse parlando una lingua a me sconosciuta.

Mi ama? No…

Lo allontano da me afferrandolo per le spalle e scuoto il capo, cercando di non piangere. Riesce ancora a prendersi gioco di me

-Non è vero- Qualcosa di bagnato mi scende sul volto: pazienza, questa lacrima posso anche perdonarla

-Uruha…- Sussurra il mio nome con un tono così dolce ma allo stesso tempo deciso. Mi alza il volto e mi costringe a osservarlo negli occhi. Sono lucidi, stranamente…ora è lui ad abbassare lo sguardo, e la presa che aveva su di me viene meno. Le sue mani scivolano lungo le mie braccia e io non posso far altro che restare fermo. Si copre gli occhi e si asciuga quelle che sembrano delle lacrime. Restiamo in silenzio, senza sapere cosa dire…questa situazione è così strana che forse nessuno dei due riesce a gestirla al meglio delle proprie capacità.

 

Ho paura che tu non mi creda e non posso certo fartene un torto.

Nemmeno io mi crederei…ma non posso permettermi di perderti ancora una volta, non me lo perdonerei mai.

Alzo lo sguardo, ammetto un po’ a fatica e mi costringo a osservarti

-Uruha…io ti amo davvero- Uruha, forse queste poche parole ti trafiggono e ti fanno soffrire molto di più di qualsiasi altra cosa al mondo, perché prima avevi dato per scontato che io ti amassi.

E io avevo dato per scontato che non mi sarebbe mai potuto accadere.

Non dici nulla, non parli, ora hai anche smesso di guardarmi: mi odi a tal punto?

 

Io ti amo. E forse per il bene di entrambi io devo crederti. Io voglio crederti. Ma c’è qualcosa che mi blocca.

Mi alzo di scatto, fregandomene di mostrarmi debole e piango

-Come faccio a esserne sicuro? Come faccio a sapere che tu invece…- Non riesco a finire, mi sento mancare il fiato. Forse sto per svenire. Lui si alza, ma non si avvicina, come se avesse paura

-Il fatto che io sia qui, non è una prova?- Io lo guardo, continuando a osservarlo piangendo e sento che anche lui tra poco ricomincerà a farlo, il tuo tono è spezzato, stentato. Mi copro il volto con le mani, mi affloscio alla parete, senza alcuna forza in corpo

-Io ti amo Ruki…ti prego…non usarmi ancora…- Non so nemmeno perché l’ho detto, forse mi serviva solo per sfogarmi, o forse glielo dovevo dire.

In effetti, questa è la prima volta che glielo dico.

Mi corre incontro e mi abbraccia, accarezzandomi la testa.

E io continuo a piangere, lui mi segue poco dopo.

 

Gli accarezzo il volto e i nostri sguardi si incontrano, per davvero la prima volta… ti bacio le lacrime e subito dopo faccio mie le tue labbra

-Mai più…- Mi abbraccia mentre ci baciamo: le lacrime entrano nella mia bocca e vengo investito dal sapore di salsedine. Non mi piace, perché sono le tue lacrime e perché sono stato io a farti soffrire. Infila la sua lingua nella mia bocca e io inizio a rincorrerla, quasi con ansia. Mi mancavi così tanto amore…

Mormori qualcosa come a uno “scusa” e allora iniziamo a scusarci a vicenda e ci diciamo quanto ci amiamo. Ti stendo sul tappeto e inizio a sollevarti la maglia e ad accarezzarti la pelle, mentre le mie labbra si gustano ancora delle tue. Sento il tuo calore aumentare, a ogni mia carezza flebile sul tuo ventre e sul tuo petto. Faccio scivolare una mano dietro e ti sfioro la schiena, per poi alzarti per avvicinarti ancora di più a me. Sembra passata un’eternità e invece sono solo passati tre giorni…

Un brivido mi trapassa il corpo quando le sue dita sfiorano la mia schiena, facendomi sussultare: mi mancava il suo tocco, le sue attenzioni, il suo profumo. Lui. Si stacca dalle mie labbra per baciarmi prima il mento e poi, subito dopo, torturarmi il collo. Indietreggio con la testa, per lasciargli più pelle possibile e inizio ad ansimare

-Ruki…- Inizio a chiamarlo, il suo nome mi risulta come nuovo ed è una bellissima sensazione. Mi lascia segni indelebili sulla mia pelle sensibile: ormai sappiamo che non dobbiamo più nasconderci agli occhi di nessuno. Si avvicina al mio orecchio e mi morde il lobo dell’orecchio

-Ti amo- Ti amo anche io Ruki…ti cingo il collo e ti costringo a baciarmi ancora, perché ormai non riesco più a respirare senza le tue labbra. Con la mano continui ad accarezzarmi il ventre per poi scendere e stuzzicarmi l’inguine. E allora il mio desiderio inizia a svegliarsi. Sento che mi slacci la cintura e ad abbassarmi la cerniera, accarezzi il mio membro attraverso la stoffa dei boxer e questo inizia a indurirsi. Mi sono sempre sentito a disagio in questi momenti, non so perché…

-Ru…Ruki…io…- Non ce la faccio più, voglio sentirti dentro di me ancora e ricevere il tuo calore. E forse lui lo capisce, perché mi sorride e mi bacia gli occhi. Ho sempre voluto che finisse presto, ma nello stesso tempo ho sempre desiderato che non finisse mai. Solo io e lui, per sempre…purtroppo la nostra realtà ci ha sempre costretto a rivedere tutti i nostri piani e noi ci siamo adeguati

-Lo vuoi subito?- Mi chiede lui, come se avesse letto nei miei pensieri: non rispondo subito, ci devo pensare. E’ la nostra prima volta, non voglio che passi tutto subito.  E infatti scuoto la testa. Mi alzo, lo faccio sdraiare, e poi mi metto a gattoni sopra di lui.

Mi toglie la maglia e mi bacia la pelle, accarezzandomi subito dopo, come se avesse paura di farmi male: lo ha sempre fatto e mi è sempre piaciuto questa sua continua paura. Arriva al mio inguine e, dopo aver trafficato con la cerniera dei miei jeans, abbassa i boxer e mi prende in bocca. Cerco di soffocare un gemito di piacere, ma è difficile: Uruha è sempre stato bravo con la bocca, in tutti i sensi. Affondo la mano nei suoi capelli e gli tengo giù la testa, perché temo che mi lascerà andare prima del tempo. Mi stuzzica la punta prima con le dita e poi con la lingua e subito dopo lo percorre per tutta la lunghezza, facendomi godere e facendomi sussurrare il suo nome. Continua a succhiare e a ogni leccata sento che l’orgasmo è vicino

-Ah….Uru….di più….- Le altre volte avrebbe alzato gli occhi, mi avrebbe osservato lascivo e avrebbe fatto il porco. Questa volta no, e ne sono felice, stranamente…mi piace vederlo così delicato e puro. Perché anche adesso, ha un’espressione pura. Accetta la mia richiesta e mi fa venire: il mio sperma bagna la sua bocca e subito dopo si avvicina alla mia bocca e mi bacia: il mio sapore si mescola al suo… si struscia sul mio corpo e fa toccare i nostri membri eccitati, mentre le nostre lingue si rincorrono velocemente

-Ruki…fammi venire…- La tua voce ha un tono così supplichevole che non posso tirarmi indietro. Ti stendo, piano e osservo il tuo corpo meravigliosamente nudo e perfetto. Mi abbasso e stuzzico la tua apertura con la lingua.

Gemi.

Non ce l’ho fatta, il desiderio è troppo forte: arrossisco leggermente quando mi stende e mi osserva compiaciuto, mi mette sempre in imbarazzo quello sguardo. Lancio un mezzo grido quando mi prepara, mi pregusto quello che sarà l’orgasmo e so che sarà il più bello mai avuto.

Perché è lui a regalarmelo…

Ho sempre un po’ di paura, anche se lui ha sempre cercato di non procurarmi troppo dolore.

Anche prima…

Ho ripensato parecchio in questi ultimi giorni: per me all’inizio che cosa era? Anche per me solo sesso?

Non ho trovato una risposta

-Uruha?- Mi chiama e mi mostra un viso preoccupato –C’è forse qualcosa che…-

-No, nulla- Rispondo io, sorridendo. Quello sguardo, prima, non glielo avevo mai visto. Il mio sguardo deve averlo rassicurato, perché torna subito dopo a fare quello che stava facendo e io vengo nuovamente investito dal piacere. Mi allarga le gambe per potersi posizionare meglio e poco dopo sento la punta del suo membro che preme contro di me. E allora inizia a spingere…me lo sento arrivare allo stomaco e mi piace da impazzire la sensazione che sto sentendo. Inizio ad ansimare sempre di più, a chiamarlo, ad aggrapparmi alla sua schiena a graffiarlo. I nostri respiri diventano sempre più affannosi ed eccitati. E dopo venivamo, insieme: sento il suo seme entrare dentro di me e scaldarmi. Il gemito che lanciamo è molto più profondo degli altri, liberatorio e quasi triste.

Perché sappiamo che prima non è mai stato così…era sempre stato come finto…

Esce dal mio corpo e si stende accanto a me, abbracciandomi e coccolandomi. Il respiro si fa sempre più regolare, così come il battito del cuore. Nascondo il viso nel suo petto e mi perdo nel suo profumo

-Ruki…-

-Ti amo- Non smetterò mai di dirtelo. Guardo i tuoi occhi limpidi e mi rendo conto solo ora che forse ti ho sempre amato.

Scemo, stupido e insensibile…

Ecco che cosa sono stato.

 

Mi sveglio di soprassalto, sudato e agitato. Mi volto e osservo il volto che mi è accanto. Sorrido: temevo che fosse stato tutto un sogno, invece no, è reale, è successo. Accarezzo il suo volto, sperando di non svegliarlo e lo ammiro, in tutta la sua perfezione.

Mi alzo e vado a prendere una coperta, so dov’è. Lo copro e poi mi siedo, accanto a lui.

Lo amo. E non poteva accadermi niente di più bello. Gli bacio le labbra e sorrido. Guardo fuori dalla finestra…

 

E’ una bella giornata per vivere.


Fine

Ecco...spero che vi sia piaciuto il capitolo! Non sapevo come finirla, ma spero vada bene...alla prossima <3
  
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