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Autore: Dafnee    04/02/2016    0 recensioni
Elena è una ragazza di 20 anni che ama la vita, divertirsi con le amiche e non è mai stata una che ha rischiato tutto per qualcuno. Vive con suo fratello Jeremy,17 anni, in seguito ad un incidente che ha portato un grave lutto nella sua famiglia: la perdita dei suoi genitori e di sua zia Jenna.
Elena vivrà la sua vita come ha sempre fatto, fino a quando un giorno incontra Damon, un ragazzo oscuro, misterioso e capace di stravolgerle la vita. I due ragazzi si conosceranno sempre più a fondo, sempre più coinvolti, ma dopo aver scoperto il segreto di Damon, Elena riuscirà a cambiare idea su di lui e lasciare che la passione prenda il sopravvento?
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alaric Saltzman, Altri, Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Anna/Jeremy, Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Speravo davvero scherzassero. Speravo si fossero drogati negli ultimi minuti per dire una tale assurdità. Dovevano essere fatti, l'unica soluzione possibile era quella, ma più li guardavo e più iniziavo a rendermi conto che erano perfettamente sani e che credevano anche a quella grande cazzata appena uscita dalle loro bocche.

<< Hai fatto una strana magia per sballarti per dire una cosa del genere?>>, chiesi senza farmi problemi.

<< Volevi una soluzione. >>, disse Damon.

Non lo calcolai minimamente. Come poteva pensare di prendere anche solo in considerazione questa idea? Non potevo farlo a Jeremy, perché avevo sperimentato sulla mia pelle cosa volesse dire e non avevo intenzione di far passare questo a mio fratello; ma lasciarlo in una gabbia, o peggio come ucciderlo, era davvero un'alternativa migliore?

<< Un'altra soluzione. >>, dissi tra i denti.

<< Non c'è. >>, mi disse Scarlet strafottente.

Non ci vidi più, mi mossi talmente veloce che nessuno riuscì a fermarmi, ma poi chi avrebbe potuto con la loro forza? Presi la streghetta da quattro soldi per la gola e la feci sbattere contro il muro, tenevo premuto così forte da non lasciarle la possibilità di farmi qualche suo strano incantesimo, doveva concentrarsi solo sulla lotta per respirare.

<< Ora tu mi trovi un'altra soluzione. >>, dissi a due millimetri da lei.

<< Elena lasciala. >>, mi intimò Alaric.

<< Voglio una soluzione. Altrimenti lei muore. >>

<< Elena non essere stupida. >>, disse Damon.

<< Tu stai zitto. >>, gli dissi ringhiando.

<< Non c'è un'altra soluzione..Elena >>, disse con il fiato corto la strega.

<< Elena lasciala, non è colpa sua. >>

<< Non hai capito, Rick. Non mi interessa, voglio una soluzione. >>, strinsi il collo di Scarlet più forte. << Ora sono stata più chiara? >>

<< Pensi che minacciandola arriverai a un risultato? >>

<< Tu non sai a cosa sono disposta per mio fratello. >>

Oramai era guerra aperta tra me e Alaric, Damon si limitava a cercare una soluzione per trascinarmi via. Povero illuso.

<< Uccidilo o fallo diventare un vampiro. E' l'unico modo per salvarlo. >>, disse la strega.

<< Stai peggiorando la tua posizione te ne rendi conto? >>

<< Non ho altre soluzioni, quindi o mi lasci andare o mi uccidi. >>

Stavo davvero pensando di ucciderla; tutta quella rabbia che avevo dentro, tutta quella voglia di sangue che continuava a martellarmi il cervello, la sentivo scorrere in ogni vena del mio corpo, tutto mi ricordava il sangue, lo sentivo pulsare, era sangue umano che richiamava ogni mio desiderio. Avanti Elena, devi solo squarciarle la gola, continuavo a sentire una vocina dentro di me.

La lasciai andare. Io non ero così e non volevo diventarlo, avevo lottato tanto per mantenere un briciolo di umanità, non avrei buttato all'aria tutto.

Uscii da quell'appartamento e scesi in strada a prendere aria. Perché era così difficile resistere? Mi era davvero passato in testa di uccidere un umano, seppur una strega?

<< Sarà sempre più forte. >>,disse Damon alle mie spalle.

<< Cosa vuoi? >>

<< Sarà sempre più forte il richiamo del sangue se non ti lasci andare. >>

<< Sei venuto a farmi la morale? >>

<< E' l'unico modo per parlare con te. >>

Mi sentii punta sul vivo. Mi stava trattando come un giocattolo, non ero una bambola, non poteva prendermi e mettermi nel suo baule dei ricordi a suo piacere. Potevo spezzargli il collo senza il minimo sforzo, avrei messo fine a tutta la mia rabbia solo per un po'; quel pensiero mi fece ridere. Io fare del male a Damon..non si poteva sentire.

<< Elena parlami. >>, mi disse quasi come una supplica.

Ero stufa.

<< Di che cosa Damon? Scegli! O mi parli oppure non esisto, non c'è una via di mezzo. O bianco o nero, o luce o buio, ma devi scegliere perché questi tuoi cambiamenti di umore mi fanno andare fuori di testa! Non puoi parlarmi solo quando fa comodo a te! >>

<< E cosa ci guadagno in tutto questo? >>

<< Non lo so, ma non puoi mandarmi al diavolo e poi scegliere di parlarmi dopo che ho fatto quasi fuori una persona. Sensi di colpa, eh?>>

<< Mi dispiace, non sapevo come comportarmi e ogni tanto faccio cazzate! >>

<< Una bella grossa, permettimi!>>

<< E quindi vuoi stare qui e continuare ad urlarci tutta la nostra rabbia? >>

<< Non so come sfogarla! Ho questa rabbia dentro, per tutto! Tu mi hai abbandonato Damon e lo so che ti ho abbandonato anche io, ma avevo un valido motivo, lo stavo facendo per salvarti, per salvare tutti voi, tu che reale motivo avevi! >>

<< Nessuno, ero solo incazzato nero, avrei dovuto essere io a proteggere te! Tu avresti dovuto avere un futuro, uno normale possibilmente, ma tu hai rovinato i miei piani! Sei la solita testona, hai fatto tutto tu e non hai lasciato scelta agli altri. >>

<< Voi non eravate d'accordo e io non ero d'accordo a sacrificare la vita di tutti voi e mi dispiace che questo mi renda una persona egoista Damon, ma lo rifarei altre infinite volte, mi hai sentito? Infinite. Perché questo è ciò che sono!>>, dissi asciugandomi una lacrima.

<< Non respingerla. Hai solo rabbia dentro, non respingere il dolore. >>

<< Non è dolore, non lo so che cosa sia questa maledetta lacrima. Forse delusione, forse aspettative troppo alte, forse niente. >>

<< Forse amore. >>, disse Damon in un sussurro.

<< Tu mi hai respinta. >>

<< Te l'ho detto. Faccio cazzate. >>

<< Ti avrei perdonato tutto. Da umano e da quello che sono adesso. Ti avrei perdonato tutto, non ti avrei mai fatto una cosa simile. >>

<< Lo so, credimi. Hai accettato la mia storia, quella di Rick, quella di tutti noi senza battere ciglio e io non ho saputo fare altrettanto con te. >>

<< Ora è tardi, non trovi Damon? >>

<< Dovresti imparare a mentire anche con gli occhi, saresti più convincente. >>

Eravamo fermi lì, a pochi passi l'uno dall'altro, a guardarci, ad ascoltare i nostri respiri e a lottare con tutta la nostra forza per rimanere immobili, ognuno al proprio posto. Passarono minuti, forse troppi per starcene semplicemente lì così, ma era come se il tempo si fosse fermato, come se per quell'attimo tutto il resto non contasse, c'eravamo solo noi, ma sarebbe davvero stato così prima o poi? E ad un tratto lo sguardo di Damon cambiò, diventò carico di desiderio, il respiro si fece sempre più corto. Sapevo cosa stava per succedere, ma questa era una strada senza ritorno.

<< Pensaci bene a quello che stai facendo. >>, dissi sussurrando.

Fece un passo.

<< Ho detto: pensaci bene. >>, dissi abbassando gli occhi.

Restò qualche istante immobile, poi si mosse.

Le sue mani mi presero il volto e la sua bocca si impossessò della mia. Non era come gli altri baci, era più un “non diciamoci più addio”. Saremo stati capaci questa volta? Saremo stati in grado di combaciare i nostri caratteri? Saremo stati in grado di trovare la sicurezza l'un l'altro?

<< Salvami. >>, fu tutto ciò che dissi prima di lasciarmi andare. Completamente.

 

  
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