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Autore: Lily1013    19/03/2009    6 recensioni
Harry non può più sopportarlo, ma sarà troppo tardi per tutti. Severitus. Traduzione di Lily1013, scritta da Severus Addicted. Avvertimento: Kleenex, molti, a portata di mano.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Harry fissava il riflesso dello specchio quando fracassò la sua mano nel vetro facendo volare pezzi di quei cristalli chiari nella sua carne. Sangue prese a colare dalla sua ferita e da posti diversi dove il vetro l'aveva colpito. Ma non importava, si sentiva bene.

Come aveva potuto la gente mettere il destino del mondo nelle mani di un ragazzo? Harry non capiva come avessero potuto fare una cosa del genere a qualcuno. Era solo così frustrante e pareva che tutti potessero contare di te ma tu non potessi contare su di loro. Come vi farebbe sentire?

Tutti quelli su cui Harry avesse mai contato erano morti o l'avevano rifiutato. Prima i suoi genitori ed i suoi parenti, ma loro non si erano mai preoccupati di lui. Tutto quello che avevano mai fatto era stato ferirlo e farlo sentire inutile, cosa che era vera ai suoi occhi, comunque. Poi c'era stato Albus ma lui non aveva mai capito le sue lamentele per andare via dalla casa dei suoi zii, lui non capiva cosa succedeva dietro le porte chiuse. Quanto l'avessero portato allo stordimento tutti i giorni, quanto gli avevano detto senza fine quanto fosse un inetto. Quanto avrebbe voluto solo morire e dimenticare, sarebbe morto comunque, chiunque lo sarebbe. Dopo di che c'era Sirius, ma lui era morto e non sarebbe venuto a salvarlo, Harry poteva essere il suo solo eroe ora per poter uscire da quella situazione, nessun altro l'avrebbe fatto. I Weasley erano gli unici che avevano dimostrato di tenerci a lui, ma Harry non gli aveva mai creduto o solo non poteva fidarsi di questo tipo di emozioni comunque. Remus e chiunque altro dell'Ordine non avrebbero mai capito veramente qual era il punto e perchè sembrava depresso quando qualcuno menzionava i suoi zii.

Nessuno avrebbe capito, perchè apparentemente a nessuno importava abbastanza da guardare oltre la maschera che nascondeva le sue emozioni. Il sorriso finto che si stampava sulle labbra quando ce n'era bisogno era sempre un sorriso forzato, gli faceva male mentire a tutti su cosa veramente sentiva, ma se l'avesse detto avrebbero ascoltato? O gli avrebbero voltato le spalle come avevano fatto tutti gli altri al mondo? Harry non voleva provarlo, avrebbe fallito in ogni caso.

L'unica cosa a cui pensava ventiquattro ore al giorno tutti i giorni della settimana era il suicidio. Il suicidio sarebbe stato un modo rapido ed indolore per mettere fine ai suoi incubi, ma era difficile vincere il dubbio che anche quando sarebbe morto avrebbe sofferto per l'eternità .

Avrebbe lasciato questo mondo comunque quella sera quando la grande lancetta dell'orologio avrebbe scoccato la mezzanotte. Se ne sarebbe andato e non sarebbe più tornato. Non sarebbe più stato un peso per nessuno, non avrebbe disonorato il mondo con le sue stranezze, Harry James Potter non avrebbe visto un solo altro giorno.

Harry si voltò dal suo specchio rotto e camminò verso la seconda camera di Dudley ignorando tutte le minacce che provenivano da sua zia su cosa sarebbe successo quando suo zio avesse visto cosa aveva fatto al loro "prezioso" specchio.

Ovviamente a loro interessava di più del loro specchio che di lui. Lui e lo specchio erano molto simili. Lo specchio ora era frantumato come la sua anima, la sua umanità . Ma la sola differenza era che i suoi parenti si preoccupavano di cosa accadeva allo specchio sanguinante, ma si preoccupavano di meno quando lo spezzavano alla stessa maniera. Loro riducevano le sue emozioni in frammenti proprio come lo specchio frantumato. Proprio nella stessa maniera.

Harry sbattè la porta dietro di lui e sentì tutti i suoi chiavistelli chiudersi. Era adesso chiuso nella stanza dove era costantemente torturato, sia dalle mani di suo zio che da se stesso e dalla sua depressione.

Harry sospirò e si sedette alla scrivania e prese cosa rimaneva delle pergamene che usava quando i suoi zii gli lasciavano scrivere a Ron e Hermione. Quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe scritto loro, comunque, loro forse non l'avrebbero ricevuta ma era comunque l'ultima volta.

Harry si sporse per prendere dell'inchiostro da sotto le assi del pavimento ma notò che era tutto finito. Harry scrollò le spalle ed invece prese il coltello. Il suo stesso sangue sarebbe servito per scrivere il suo biglietto da suicida, tanto non gli sarebbe servito in seguito in ogni caso.

Harry fece scivolare lentamente il polso e spremette del sangue sul foglio che aveva srotolato qualche secondo prima. Harry continuava a spremere sangue sul pezzo di carta amando il dolore allo stesso tempo.

Dopo di che Harry prese la sua penna e iniziò a scrivere velocemente il suo biglietto. Harry sentiva già la testa girargli per tutto il sangue che aveva perso.

Cari Ron e Hermione e chiunque altro osi preoccuparsi per me,

vi scrivo questa lettera mentre sto lentamente morendo per mano mia. Non posso tenere più questo segreto. I miei zii hanno abusato di me da quando aveva appena iniziato a camminare. Ho provato a dirlo al Professor Silente ma lui ovviamente non poteva vedere la verità  che si nascondeva dietro le porte del numero quattro di Privet Drive. Non posso più sopportarlo mi dispiace ma non posso. Tutti si aspettano da me che io sia una specie di eroe che salvi il vostro mondo, ma non posso essere quella persona. Non sono quella persona, sono solo un inutile tipo strano che avrebbe dovuto morire quando Voldemort ci ha provato la prima volta, ma così non è stato e così sono vissuto per essere un peso sul cuore e nella casa degli altri, ma non dovete preoccuparvene più perchè non sarò più qui abbastanza per farlo. Tutte le cicatrici di mio zio mi hanno insegnato quando io meriti la morte, merito la morte più che la morte stessa. Spero voi capiate perchè non posso più vivere. Non posso più essere forte, ho provato ma ho fallito; proprio come qualsiasi altra cosa io abbia provato.

Ron continua a badare a Hermione, lei è una ragazza bellissima che ha bisogno di protezione. Lei ha bisogno di essere protetta da persone come mio zio, come me; strane.

Hermione tieni alta la testa sarai sempre la migliore tra noi ed io sono fiero di te per questo. Mi dispiace che non posso essere fiero di me per niente. Questa sera sarà la prima volta che sarò veramente fiero di me per qualcosa, ho finalmente pagato il mio debito e ora posso morire.

Albus, ti perdono. Mi meritavo questo comunque così è stata una buona cosa che tu non abbia mai creduto quanto io ti urlavo di salvarmi.

Chiunque viva come se io non fossi mai esistito, farà la cosa migliore.

Gli eroi non esistono , voi dovete essere i vostri eroi ed è questo che sto facendo oggi, sarò il mio eroe, salverò me stesso.

Vostro, Harry James Potter.

Fatto ciò Harry disse addio ad Edvige poi prese il suo coltello e abbassò le braccia. Harry si stese sul pavimento e lasciò che il sangue scorresse dalle sue braccia.

Fu così che trovarono Harry James Potter il giorno dopo quando l'incantesimo si ruppe.

Albus prese la lettera con le lacrime agli occhi e la lesse a voce alta. Albus era devastato con se stesso. Come aveva fatto a non vedere quanto dolore ci fosse nel suo Ragazzo D'Oro? Albus si voltò quando sentì qualcuno entrare di corsa nella stanza. Era Severus.

Severus cadde ai piedi dell'unico figlio di Lily e pianse. Pianse per come lo aveva trattato apertamente ma dentro lo amava come se fosse figlio suo; il figlio suo e di Lily. Severus pianse e lo prese tra la braccia per quella che appariva come fosse la prima e l'ultima volta.

Ciò che era molto più devastante era che Severus aveva appena ricevuto la lettera di Lily che gli informava che Harry era davvero figlio suo. Ed adesso non avrebbero mai avuto una famiglia. Severus pianse fin quando non sentì che non avrebbe mai più pianto, poi lasciò che qualcuno lo levitasse nell'infermeria di Hogwarts dove restò fin quando non giunse alla conclusione che lui non sarebbe tornato. Il suo ragazzo non sarebbe tornato... .

Qualche settimana dopo tennero un funerale per Harry, fu qualcosa di privato che significava che nessuno conosceva davvero Harry, il ragazzo che aveva sempre nascosto i propri sentimenti.

Severus nei suoi abiti migliori camminò lentamente verso il luogo in cui si teneva il funerale, che era proprio davanti alla scuola nel posto preferito di Harry, dov'era la grande roccia davanti al lago. Severus si guardò intorno e vide tutta la famiglia Weasley con gli occhi gonfi seduti alla destra della bara. I Granger erano seduti proprio dietro i Weasley; Hermione scoppiò in lacrime quando lo vide camminare verso le sedie.

Tutti sapevano che Severus era il padre biologico di Harry, era stato annunciato il giorno dopo che il Mondo Magico venne a sapere della morte del loro Salvatore.

Tutti gli insegnati sedevano a sinistra; Hagrid e Minerva erano ancora in lacrime per la loro perdita. Un gruppo di amici di Harry sedevano dietro pallidi e distrutti.

Severus si sedette dietro i Weasley ed i Granger. Tutti gli diedero sguardi compassionevoli e Molly lo abbracciò e gli disse che lo cose sarebbero andate bene. Anche Ronald gli diede uno sguardo indulgente.

Tutte le lacrime e le chiacchiere furono messe a tacere quando Albus si alzò per iniziare il funerale.

"Tutti abbiamo perso qualcuno che ci era caro. Non abbiamo idea di quanto dolore avesse dentro ma ora possiamo dire con sicurezza che lui è felice e non più nel dolore...". Severus fece vagabondare i suoi pensieri mentre Albus continuava. Era sbalordito anche quando tutti si alzarono per mettere una fila di fiori davanti alla tomba di Harry. Aspettò che tutti se ne fossero andati prima di alzarsi e camminare lentamente verso la piccola tomba di suo figlio.

Severus si inginocchiò e trattenne un singhiozzo mentre lasciava cadere piano dei fiori verde smeraldo sul terreno umido e fresco. Severus lasciò alla fine cadere le lacrime quando lesse l'epitaffio sulla tomba:

Harry James Piton

Nato il 31 luglio 1980

Morto il 13 luglio 1996

Un amico, un figlio, ed un leader per tutti noi

Forse starai riposando in pace finalmente

Severus se ne stette cinque minuti solo a tracciare le lettere sulla tomba di suo figlio, poi guardò il cielo e si rese conto che era quasi scuro. Severus iniziò allora il suo cammino verso Hogwarts per una notte agitata.

Quando Severus camminava poteva giurare di sentire il vendo bisbigliargli all'orecchio: "Ti voglio bene, papà"

  
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