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Autore: _ValentinaYoongi_    06/02/2016    1 recensioni
____spoiler!____
"Mi chiamo Alison Lee." dico sorridendogli, ma lui mi blocca per il braccio sgranando gli occhi.
"Un attimo...quella Alison? Wow...proprio ieri ho letto un articolo su di te."
'Sai che novità' risponde il mio cervello mentre dalle mie labbra esce solo una risata.
"Cosa dicevano?!"
----tratto dal primo capitolo----
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1.

"Finalmente...e anche questo benedetto evento di beneficenza è finito" dico mentre entro in casa togliendomi i fastidiosi tacchi a spillo stendendomi sul divano rosso fuoco.
Contemplando la sua comodità vago con lo sguardo e poggio la testa verso destra dove c'è un tavolino di vetro con un lumino acceso e 3 foto.
"è solo colpa vostra se ci partecipo ok? Tutta colpa vostra." dico mentre guardo quei quadretti abbassandoli uno ad uno poi soffermandomi su uno di essi "Sopratutto la tua! Diamine." 
Erano le foto di mio nonno mio padre e mia nonna. Mi mancano moltissimo, sopratutto lei. Sono tutti e tre morti. Mio padre e mio nonno in un incidente stradale insieme circa 10 anni fa. Il mio babbo era un azionista in borsa e mio nonno era un direttore d'orchestra.
Me li ricordo a malappena ero sono una bambina allora ma quel che so e che mi volevano bene e volevano bene soprattutto alle loro mogli, ovvero mia nonna e mia madre. Eravamo felici fino a quando quel giorno tutto il mondo crollò. Mia madre si ritrasferì in Italia sposandosi altre 2 volte con svariati magnati del denaro andando qua e la per il mondo. Lei è una stilista di fama mondiale e non la vedo e sento quasi mai. Con il marito n.2 è finita dopo 4 anni e con il marito n.3 dopo 5 mesi e ora è alla ricerca di un altro poveraccio. Ma quello che mi sconvolge di più è che lei pensa a me non come una figlia ma a come un'amica da trattare solo nel momento del bisogno, e questo fa male, soprattutto da una persona che ami incondizionatamente. Dopo che si è trasferita ho vissuto un pò qua e là anch'io per il mondo, in America per esempio, e, quando ho deciso di restare qui in Corea con mia nonna paterna lei non ha esitato perchè sapeva che lei mi sarebbe stata sempre accanto. O almeno era quello che pensavo io. 
"Tutta colpa tua!" continuo a ripetere ad alta voce a vuoto mentre prendo la sua foto che avevo appena abbassato. 
Mia nonna. La persona che consideravo come una mamma, un'amica, una confidente... con lei avevo un rapporto speciale. Non era la tipica nonna che ti faceva la ramanzina o cose simili, era speciale. Le mie amiche l'adoravano perchè era giovanile e mi faceva sentire 'viva' portandomi alle feste, prendendo in giro tutte le celebrità che ci capitavano a tiro. Si, perchè anche lei era una celebrità, era la miglior cantautrice qui in Corea fin da quando ne ho memoria. La famosa Mila Chan.
Mi ricordo ancora quel 29 ottobre, il giorno del mio compleanno. Ero a scuola quando all'improvviso la preside mi chiamò nel suo ufficio e mi diede la triste notizia. 
"Sigorina Alison...si sieda...devo dirle che sua nonna ha lottato fino all'ultimo e...non ce l'ha fatta...mi dispiace."
Da quel giorno non tornai più a scuola e persi l'ultimo anno.
La corsa in ospedale da scuola con il mio ragazzo Mark era stata velocissima ma non servì a niente. Ormai non c'era più. Mi ha lasciata sola con una enorme villa, un conto in banca a nome mio e 15 inservienti. Sono ricca da far schifo ma dei soldi non so che farmene se le persone che ami non sono accanto a te. I soldi non fanno la felicità e io lo sto testando benissimo sulla mia pelle. Della villa non so cosa farmene così l'ho messa in vendita e sono andata a vivere nella depandance licenziando tutti tranne la governante Lara. 
Sono passati quasi 2 anni da quel giorno ed io non me ne faccio ancora una ragione.
 
Una lacrima riga il mio viso e me l'asciugo con il dorso della mano appoggiando la foto dov'era prima.
Mi alzo da quel divano e vado al piano di sopra della mia mini villa/depandance per andare nella mia camera da letto. Mi spoglio del mio lungo vestito blu e metto il pigiama. Mi sento sola. Troppo sola. Mi avvicino alla scrivania e apro il tiretto 'proibito'. Così lo chiamavamo io e mia nonna. Dentro c'erano delle mini bottiglie di vari liquori e dei pacchetti di sigarette ancora intatti. "Questi li useremo in caso di emergenza". Riaffiora il ricordo di mia nonna e me che ridiamo come matte. Eh si! Mi aveva insegato anche a fumare le sigarette e a bere (moderatamente). Allungo la mano e prendo una mini bottiglia di wisky e una sigaretta. Vado sulla veranda che c'è nella mia stanza e mi siedo sul dondolo guardando le stelle sorseggiando quella bibita che brucia lo stomaco e fumando quella merda che anch'essa brucia ma alla mia gola. Non m'importa. Cerco di scacciare i pensieri negativi e finalmente ci riesco. Riesco a sentire anche la leggera brezza notturna di settembre che in alcuni momenti mi fa rabbrividire e venire la pelle d'oca su tutto il corpo.
Finita la sigaretta rientro in camera e mi stendo sul lettone enorme a braccia aperte. 'Devo dormire' ripete il mio cervello, anche perchè domani dopo 2 anni ritorno a scuola. "Chissà cosa mi aspetta" dico mentre Morfeo pian piano mi stringe tra le sue possenti braccia.
 
"Signorina si svegli la prego..." ripete infinite volte Lara aprendo piano le tende della finestra.
"Aish...che ore sono? Oh....che mal di testa...." dico mentre mi passo una mano sugli occhi e l'altra sulla fronte.
"Ha bevuto ancora? Scenda giù le ho preparato la colazione e il pranzo per la scuola. E ci sono anche gli analgetici" dice quasi in modo materno.
"Va bene Lara...grazie scendo tra un secondo, il tempo di vestirmi e sono subito da te". La congedo e apro piano gli occhi. Cavolo, questa mattina il sole è fortissimo o sono io che sono ancora sbroza. Ma devo alzarmi oppure anche quest'anno si farà andare a benedire. 
Faccio un bel respiro "forza Ally....1...2...3..." e con uno scatto balzo fuori dal letto quasi non sentendo le pulsazioni alla tempia che arrivano poco dopo. Sembra quasi che stia perdendo l'equilibrio ma in realtà sono salda al pavimento.
Vado in bagno e trovo sulla poltroncina al lato della vasca da bagno la mia uniforme scolastica. Non finirò mai di stupirmi per come sia sempre lussuoso questo ambiente.
Mi vesto in un men che non si dica, mi inciprio un pò il naso, passo la matita nera sugli occhi e sono pronta. 
"Cavoli...sembro piccina con questi" dico mentre mi tocco l'uniforme. Una gonna corta poco più in alta delle ginocchia blu con una camicia bianca e una blusa con lo stemma scolastico dello stesso colore della gonna con un fiocco al collo nero e ai piedi dei calzini alti fino ai polpacci (ah...le regole aish!) e delle scarpette nere. 
 
Scendo in cucina e si sente un odore buonissimo di pancake...i miei preferiti. Guardo l'orologio e... oh ma è tardissimo. M'infilo in bocca velocemente il dolce divorandolo, prendo la pastiglia e corro fuori come una matta senza dimenticare: il sacchetto per il pranzo, la cartella e il mio ipod con le cuffie.
Il mio telefono inizia a suonare ed io impaziente rispondo. è Mark.
"Allora bellissima dove sei finita?"
"Sto correndo per il vialetto." Chiudo e in un attimo sono da lui in macchina.
"Ciao amore, pronta per andare a scuola?" beato lui che l'ha finita 2 anni fa. 
"Nae!" dico facendo cenno con il capo sorridendo. 
Dopo pochi minuti mi ritrovo d'avanti a quell'istituto che pochi anni prima ricordavo molto più grande e affollato. D'altronde è una scuola privata non pubblica e le famiglie non possono reggere il peso delle rette salatissime.
Scendo dall'auto salutando Mark con un caloroso bacio volante mettendomi i vistosi occhiali da sole.
"Non parlare con gli altri ragazzi." mi dice rombando il motore della sua Audi. Non cambierà mai.
Mi avvio su quel vialetto cementato quando udisco una voce a me famigliare. Cyntia, la cugina del mio ragazzo viene a salutarmi per prima...lei quest'anno frequenterà il mio stesso corso F.
"Ciao Cyntia...." le dico dando 2 sonori baci sulla guacia.
"Ciao Ally...io vado a vedere lo smistamento delle classi vuoi venire con me?" dice togliendosi una ciocca bionda dal suo bel visino. Lei si che è bella: alta, bionda e due occhioni nocciola che t'incantano.
"No grazie...sinceramente ho voglia di crogiolarmi un po al sole e ascoltare un pò di musica...tanto ci vorrà molto tempo..." dico aprendo la cartella prendendo le mie cuffie Hi-tec fuxia. 
"Mhh...va bene...ci vediamo dopo." e corre via verso un gruppetto di ragazze. Dio sembrano le reginette del ballo. 
Vago un po nel cortile della scuola e trovo un punto dove sono sicura che nessuno mi possa disturbare. Mi sbraio sull'erba fresca del mattino sotto un maestoso albero ci ciliegio e alzando il volume della musica inizio a cantare o più che altro a rappare una canzone di CL & GD 'Dirty vibe'. Chiudo gli occhi e inizio a fare piccoli gesti con le mani. Nelle mie palpebre si creano disegni spichedelici colorati che ad un tratto diventano neri. Ehi ma che... Apro un occhio e vedo una mano che sventola avanti ai miei occhi. Menomale che era tranquillo questo posto. Apro anche l'altro occhio e mi tolgo le cuffie dalle orecchie. E quasi non mi strozzo con la saliva mentre mi metto seduta. Ma che bel ragazzo. Sgrano gli occhi mentre lui mi parla io m'ipnotizzo. 
"Ehi...ah...allora sei viva ahahah." dice ridendo di gusto accovacciandosi accanto a me.
Lo seguo con gli occhi arrossendo in viso. "Dimmi tutto" rispondo.
"Ecco io ti ho sentita cantare e...sinceramente devo dire che sei bravissima. Ma non ero venuto qui per questo motivo." Dice mentre mi porge un foglio "Mi potresti dire dove sono le classi del corso F? Sono nuovo e oggi è il mio primo giorno di scuola." continua mettendosi una mano dietro la nuca sorridendo chiudendo gli occhi a fessura.
Ma che carino che è....
"Si..emh.. -mi schiarisco la voce e continuo- il corso F, dunque...aspetta un attimo...anch'io sono nel corso F." per un attimo sento di essermi presa una botta si alzheimer.
"Perfetto...possiamo andarci insieme? Sempre se ti va eh? Comunque mi presento. Sono Jeon Jungkook...ma puoi chiamarmi semplicemente Kookie." 
Ragazzi che sorriso, sento che sto per svenire.
 
Camminiamo per i corridoi e io non capisco perchè tutti si voltano per guardarmi facendo facce disgustate o di stupore. A volte sento anche dei gridolii. Mah! 
"Ehi ma tu non mi hai ancora detto come ti chiami..." mi dice Kookie mentre si guarda attorno divertito salutando le ragazzine urlanti. 
Ma è scemo? 
"Mi chiamo Alison Lee." dico sorridendogli, ma lui mi blocca per il braccio sgranando gli occhi.
"Un attimo...quella Alison? Wow...proprio ieri ho letto un articolo su di te." 
'Sai che novità' risponde il mio cervello mentre dalle mie labbra esce solo una risata.
"Cosa dicevano?!" 
Lui mi lascia il braccio e continuiamo a camminare.
"Niente...che non si sa che fine tu abbia fatto e che agli eventi benefici fai sempre una piccola comparsa per lasciare una grossa somma di denaro e fuggire poo dopo." 
"Nae....lo faccio perchè le fondazioni sono a nome dei miei parenti." abbasso lo sguardo e continuiamo a camminare.
"Ho detto qualcosa che non va?!" mi chiede preoccupato.
"No no...andiamo....questa è l'aula d'inglese entriamo su..." dico io smorzando con un flebile sorriso...
Le ore passano velocemente e io mi diverto con Jungkook. 
"Eccoci questa è l'ultima ora...economia domestica...-rido- pronto?" si, rido all'idea di vederlo con il grembiulino da cameriera a fare biscotti.
"Veramente ho da fare una cosa importante...mmmh...che ne dici d'incontrarci tra un ora in aula canto?!" dice emozionato.
Io non so come rispondere e accetto. Vuole sentirmi di nuovo cantare? Ma io mi vergognooooooo.
"Nae. Volentieri a dopo allora Kookie." e le nostre strade si dividono avanti a quella porta verde.

( Angolo Autrice: Salve a tutti....questa fan fiction l'avevo iniziata a scrivere un pò(?) Ok...tempo fa...dopo averla fatta leggere alla mia consulente JKookie ha approvato e obbligata a pubblicarla...spero vi piaccia... enjoin it. Annyeong❤
   
 
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