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Autore: Lory221B    06/02/2016    5 recensioni
Sono appena tornati da Las Vegas ma una nuova avventura li attende. Sherlock e John accantonano momentaneamente i preparativi del matrimonio a Londra e partono con Mycroft, alla ricerca del fratello misteriosamente scomparso a Bangkok. Ricorderanno almeno questo viaggio?
Seguito di "Una Notte da Leoni" http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3035171&i=1
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Una Notte da Leoni'
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Epilogo


- John, vedi che alla fine non ti va mai bene niente?  Volevi che fossi più coinvolto ed eccomi qui. Ho scelto la location e mi sono assicurato che il funzionario venisse a celebrare il matrimonio in quel posto. Ammetto che di questa parte se ne è occupato Mycroft, non amo la burocrazia. Mi sono anche occupato del catering, per cui dimmi, qual è il problema? -

John contò fino a dieci. Poi riprese a contare, finché in totale arrivò a cento. Nel frattempo Sherlock lo aveva fissato perplesso per poi dirigersi a prendere il suo violino, modo migliore per coprire un silenzio.

Fletté l'archetto in aria e prima di iniziare a suonare rivolse un altro commento, assolutamente provocatorio, al dottore - Che poi, continuo a non capire perché non posso suonare io il nostro valzer. Quei tizi che hai ingaggiato sono pessimi -

- 105, 106, 107... -

- John stai contando a voce alta, esprimiti -

- Mi spiace che la filarmonica di Londra non fosse disponibile, dovrai accontentarti. Ma soprattutto, ti sembra proprio il caso di sposarci nel luogo dove ho ucciso il tassista? - chiese il dottore, esasperato. Cominciava a maledire il momento in cui Sherlock aveva preso in mano l'organizzazione del matrimonio.

- Avevo pensato al Bart's, dove ci siamo incontrati. Ma avresti obiettato che è troppo macabro, soprattutto per via del tetto... -

- 108, 109, 110... Sherlock ti sembra il luogo adatto? E quando qualcuno chiederà, perché proprio lì? Cosa diremo? E' dove Sherlock si è quasi suicidato e io per evitarlo ho ucciso un uomo? -

Sherlock scosse il capo sorridendo - No, diremo che è il luogo dove mi sono innamorato di te. La cosa li spiazzerà al punto che non faranno altre domande -

John aprì la bocca e restò a fissarlo un po' imbambolato.

- Per essere precisi avremmo dovuto farlo in esterno e sarebbe servita un'ambulanza e una coperta, ma eviteremo di essere così ossessivi - concluse sarcastico il detective.

John continuava ad essere sotto shock - Aspetta, tu mi stai dicendo che avevi capito di essere innamorato di me da quella notte? -

- Come sempre non stai attento alla semantica. Ho detto che mi sono innamorato di te quella notte, nel preciso istante in cui ho capito chi eri davvero. Insomma  quando sei diventato il mio amico John Watson e non semplicemente il mio collega. Questo non significa che avessi capito di essere innamorato. Come sai ho qualche difficoltà a capire i sentimenti, soprattutto i miei - aggiunse con un po' di amarezza.

- Quando lo hai capito allora? - chiese John avvicinandosi, sempre più incuriosito.

- Beh, quando ho dovuto scrivere il discorso per il tuo matrimonio John. Ma forse, più precisamente, quando sei andato via per ballare con Mary e io sono rimasto solo, in mezzo alla pista - rispose, con necessario distacco, onde evitare di ripetere lo sguardo triste e disperato di quella sera.

- Scusa Sherlock - esalò soltanto il dottore, abbracciandolo forte - Non occorre che ti dica quando è scattato il mio colpo di fulmine, immagino tu lo sappia già, sai sempre tutto -

- Il tetto del Bart's - rispose Sherlock, sentendosi tremendamente in colpa.

- No, da "uno scandalo in Belgravia" -

- Dobbiamo rivedere i titoli del tuo blog John -

E il dottore rise forte, non staccandosi dal suo detective.


***** *****

Mycroft passeggiava nervosamente davanti al luogo della cerimonia, mentre gli altri ospiti guardavano perplessi l'orologio. Un'ora di ritardo di entrambi gli sposi sembrava eccessiva.

Molly continuava a chiedere a Greg di chiamare la centrale, per verificare che non fosse successo qualcosa e a quel punto stava cominciando a preoccuparsi anche l'ispettore.


- Credo li ucciderò - commentò il maggiore degli Holmes.

- Eccoli - quasi urlò la madre di Sherlock - non ho ancora capito perché sono voluti venire in taxi -

- Meglio che tu non lo chieda - fece Mycroft.

- Concordo - aggiunse Lestrade, strizzando l'occhio. E a Mycroft venne il dubbio che l'ispettore fosse più sveglio di quanto Sherlock credesse.

I due sposi uscirono trafelati dal taxi, quasi correndo - Scusate, dovevamo arrestare un sospetto - fece Sherlock ricomponendosi.

- Cosa? - chiese Lestrade.

- Tranquillo ispettore, se ne è occupato Dimmock -

John non disse niente, ma fece spallucce ridendo. Era così che aveva deciso di vivere la sua vita.

Due ore dopo, tutti gli invitati erano da Angelo per festeggiare gli sposi. I genitori di Sherlock continuavano ad essere perplessi sulla scelta del luogo dei festeggiamenti, ma vedere il piccolo di famiglia così felice aveva tolto loro ogni dubbio.

Sherlock e John erano fatti per stare insieme e lo avevano capito davvero tutti, anche se i diretti interessati erano stati proprio gli ultimi a comprenderlo.

Verso l'una, quando ormai buona parte degli invitati stava lasciando la festa, Angelo comparve con una busta che consegnò ai due sposi.

- E' per voi -

- Angelo, non dovevi. Ci hai già offerto questa festa - fece John, allegro.

- Non è da parte mia, è stato recapitata qui per voi - rispose l'uomo.

I due si guardarono perplessi - Leggiamo il biglietto, o mandiamo la busta a Scotland Yard per far controllare che non ci sia una bomba? - chiese il dottore.

- Non essere ridicolo John - rispose Sherlock; dopo aver comunque controllato minuziosamente che all'interno della busta ci fosse solo innocua carta, il detective tolse il biglietto dalla busta, aggrottò la fronte e poi lo passò al marito.

Tanti auguri agli sposi.

Non mi aspettavo un invito ma il regalo ve l'ho fatto lo stesso. Biglietti aerei per la vostra luna di miele.

Meno male che ti sono ricresciuti i capelli Sherlock!

Congratulazioni,

Thomas

ps un'ora di ritardo? Non vi smentite mai.

- Come faceva a saperlo? Vuoi dire che era lì? - chiese il dottore, guardandosi nervosamente attorno. - E' a Londra? -

- Questo è un mistero che risolveremo un'altra volta marito - rispose il detective accartocciando il biglietto e gettandolo a terra.

John lo guardò stupito, e Sherlock decise di baciarlo dolcemente perché ormai niente era più importante che stare con lui.

THE END


***** *****

Angolo autrice:

Piccola, allegra, chiusura. Ma chissà che più avanti non arrivi la fine della trilogia, vediamo se mi viene una bella idea.

Intanto grazie a tutti quelli che hanno letto e inserito la storia tra le seguite, da ricordare e preferite.

Un grazie particolare a Evola_love_beatles, 0803Anna, CreepyDoll, Atena_Laufeyson e Biblia87, per tutte le recensioni. Un grazie sentito, non si scrive per le recensioni, ma inutile nasconderlo, fanno piacere e servono tanto per migliorare!!

Alla prossima storia..che nel caso foste interessati sto già scrivendo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3376098&i=1

   
 
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