Il velo ondeggia e poi si distende.

E placido rimane immobile.

Il mio cuore perde un battito, si blocca con un suono attutito e poi scatta, frenetico, lasciando però la mia mente congelata.

Le orecchie fischiano e non mi rimandano le grida della battaglia che imperversa ancora attorno a me.

I lampi di luce colorata mi sfiorano, illuminano il terribile spettacolo che si para davanti ai miei occhi.

Il nulla.

Ti chiamo ancora, più forte, di nuovo.

La gola si stressa, ma continua.

Le corde vocali bruciano, ma non importa.

Braccia mi stringono forte, impedendo ai miei piedi di muoversi.

Non li avevo neanche notati, hanno preso possesso del mio corpo, che si lascia guidare.

Uscirà dal telo, sorriderà e mi darà dello sciocco per essermi fatto dominare dal terrore.

Che bambino.

Non è vero?

Il dubbio pulsa maligno, si insinua nelle orecchie, striscia umido attraverso i pensieri.

E se....?

Remus, erano sue le braccia, mi dice con le lacrime agli occhi che lui è morto.

Sciocco, non lo sente sussurrare?

La sua risata quasi mi raggiunge attraverso il velo.

Ma perchè si nasconde?

Il dubbio ha raggiunto il cuore e lo ha stretto in una morsa gelida.

E se....?

No.

Ma allora perchè si nasconde?

Che scherzo è mai questo?

Il dubbio arriva al cervello e si trasforma in cruda certezza.

E le mie urla rimbombano, spezzando ogni speranza.

E' morto.