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Autore: Suomalainen    08/02/2016    1 recensioni
Un libro.
Una ragazza del tutto normale.
Un ragazzo' all'antica.
Due salti nel tempo, lui per salvarla, lei per cercarlo.
Ma se il destino non fosse così semplice? E la fine non così scontata?
Dal testo:
" «Cosa ci fai qui?»
«Io… Volevo vederti e–»
«Se ti trovano qui sono guai!»
«Non mi importa.» dissi con decisione, non volevo lasciarlo mai più. Lui mi afferrò un polso e mi trascinò dietro una porta, la richiuse alle nostre spalle e mi bloccò con la schiena al muro. «A ME importa. Non potrei perdonarmelo se…» sospirò. Mi lasciò i polsi, mi attirò a sè stringendo le sue muscolose braccia attorno alla mia vita. Mi baciò dapprima lentamente, e poi sempre con più passione. Io ricambiai stringendolo forte a me.
«Mi sei mancata.» mi sussurrò a fior di labbra.
«Anche tu.»
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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  Qualcuno mi strattonò all’indietro e fece in modo di girarmi per potermi guardare negli occhi «Non vedete che sta piovendo? Non potete uscire!»
«Qualsiasi posto è meglio che lì dentro.» dissi tirando su con il naso e asciugandomi una lacrima, William mi fece sedere su una panchina in pietra posta sotto il porticato, si tolse la giacca e me la posò sulle spalle «Vi verrà un malanno altrimenti!»
«Grazie.»
«Da quanto siete innamorata del primogenito dei Ebenruth?»
«Io cosa?! No, siete proprio sulla strada sbagliata. Come potete pensare una cosa del genere?» farfugliai «Ah voi dite di no?» William scoppiò a ridere «Dal modo in cui siete scappata si direbbe proprio il contrario, principessa.»
«Vi sbagliate.» dissi sulla difensiva, lui mi guardò solo con fare scettico e scrollò le spalle «Come volete... Mi credetemi se vi dico che Liam è un pazzo a non volervi.»
«No, e invece fa bene. Non so se avete avuto opportunità di vedere Joanne, ma è davvero uno schianto!»
«Ok, non ho idea di cosa voglia dire la parola schianto, ma...» si alzò, si mise in ginocchio davanti a me e mi prese una mano fra le sue «... “Se sapessi scrivere la bellezza dei tuoi occhi. E cantare in nuovi metri tutte le tue grazie, il futuro direbbe: questo poeta mente; mai un volto sulla terra ebbe tratti così celesti.”» 
«Mi pare famigliare...» riflettei, ma non mi venne in mente dove potevo averla già sentita quella poesia «Grazie, ma sapete cosa diranno presto su di voi?»
«Cosa Milady? Che sono un ottimo poeta?»
«No, che siete un ottimo bugiardo.» scoppiai a ridere e lui con me «Ma quello che ho detto è vero! Avete davvero un volto celeste per me...» ci guardammo intensamente negli occhi per una manciata di secondi... Com’era possibile che un ragazzo che a malapena conoscevo riuscisse ad entrarmi così dentro? Era come se ci conoscessimo da sempre, come due anime che si ritrovano dopo un lungo vagabondare.
«Sarà meglio entrare... Devo andare a cercare mio nonno.» mi alzai e gli porsi la giacca «Grazie mille per tutto!» lui mi baciò la mano senza staccare mai gli occhi dal mio viso. Stavo proprio per entrare quando mi urlò «Domani ci sarete vero? Al torneo intendo!»
«Vedremo..» e rientrai nella sala affollata.

Iniziai a scrutare ogni nobile in cerca di mio nonno, finché non lo trovai intento a parlare animatamente con James e con un bicchiere di punch in mano «Signori..» mi avvicinai con un leggero inchino «Cassidy! Mi chiedevo giusto dove vi foste persa! Avete visto il grande annuncio?»
«Sì, come tutti immagino...» borbottai.
«Signorina Cassidy, stavo giusto dicendo a vostro nonno che dovreste fermarvi per tutta la settimana ospiti al mio castello! Ci saranno un sacco di festeggiamenti con giostre, tornei, fiere, non vorrete mica perdervele andando nuovamente in esilio?!»
«James, te lo già detto... Non ci siamo preparati per una permanenza più lunga!»
«Bubbole! Ho tanti abiti che potrebbero starti bene Phillip e sono sicuro che mia moglie potrà fare in modo di trovarne anche per Cassidy.»
«Non so James...»
« E va bene. Sarà Cassidy a decidere.» entrambi si girarono verso di me in attesa di una risposta, guardai loro con occhi terrorizzati, non sapevo cosa dire, da un lato avrei voluto mettere più distanza possibile tra me e gli avvenimenti di quella sera, ma dall’altra...
«Non ho mai assistito ad un torneo. Sarà divertente!»
«Oh, potete ben dirlo! Phillip, tua nipote è davvero unica! Forza preparatevi che andiamo, vado a cercare mia moglie e torno.» e così dicendo scomparì in un salotto adiacente.
«Siete arrabbiato nonno?»
«Assolutamente.»
«Perché quella faccia scura allora?»
«Avevo partecipato anche io ad un torneo... Ed è stata la prima volta che ho incontrato Lynnette.»
«Mi dispiace. Possiamo anche non andare..»
«No, prima o poi dovrò affrontare la cosa. Vieni, andiamo a congedarci, aspetteremo James all’esterno.»
Ci avvicinammo al Re e a sua moglie «Sire...» disse mio nonno facendo girare il Re «Oh, Re Campbell! Non ci volevo credere quando mi hanno detto che avete messo fine al vostro esilio per unirvi ai nostri festeggiamenti... Ho anche sentito che avete portato con voi vostra nipote!»
«Vi presento Cassidy Octavia...» disse il nonno spingendomi lievemente in avanti, feci una riverenza «Molto lieta di fare la vostra conoscenza Sire!»
«No, credetemi, il piacere è mio... Posso presentarvi il futuro re dei regni dell’Est  e del Nord? Mio figlio Liam Stephen.» mio nonno fece un inchino e io una leggera riverenza impacciata, speravo di non doverlo vedere più, e invece...
«Liam, loro sono il sovrano del Sud e sua nipote.» Liam mi guardò con sguardo freddo, mi prese la mano e me la baciò lievemente, indugiando un poco.
«Spero vi siate divertiti questa sera.» iniziò lui «Vi auguro un buon ritorno nel vostro regno.»
«Grazie alla generosità di un mio caro amico riusciremo a partecipare ai festeggiamenti dei prossimi giorni, avremo occasione di rivederci al torneo di domani. So che allo scorso avete vinto...» rispose mio nonno e vidi il volto di Liam indurirsi nuovamente. Abbassai lo sguardo delusa e amareggiata, ormai non gli importava proprio più nulla di me.
«Mio figlio gli ha sconfitti tutti, e farà la stessa cosa domani. Non è vero Liam?»
«Sì padre.»
«Perdonatemi Signori, devo congedarmi all’istante, volevo solo cogliere l’occasione per accomiatarmi da voi» William era apparso alle spalle di mio nonno e stava facendo un rapido saluto generale «Un messo mi ha appena informato che mia madre ha avuto una ricaduta, non riesco a fermarmi oltre.»
«Naturalmente, portate gli auguri di pronta guarigione a vostra madre. Avremo occasione per discorrere domani!»
«Assolutamente.» 
Poi si girò verso di me «Spero di rivedervi un giorno Milady.»
«Domani sicuramente, sei uno sfidante di mio figlio Duca William?»
«Lo sarò...» e poi diretto a me «La fortuna guida dentro il porto anche navi senza guida.» ebbi di nuova la sensazione di averle già sentite quelle parole, ma lasciai correre e sorrisi.
Anche io e mio nonno lasciammo la festa è andammo in cerca di James e di sua moglie, li trovammo già pronti a partire sulla loro carrozza «Te la ricordi la strada vero Phillip?» 
«Penso di potercela fare, grazie.» salimmo sulla nostra carrozza e dopo poche parole scambiate con il cocchiere per informarlo del nostro cambio di destinazione, partimmo e ci lasciammo alle spalle il maestoso castello degli Ebenruth.

«Entrate, entrate. Fate come se foste nella vostra dimora. Presto i servi vi mostreranno le vostre stanze, ma prima, principessa Cassidy, posse presentarvi la mia amata moglie?» una donna che ricordava vagamente la mia vicina di casa mi corse incontro e mi abbracciò stretta stretta «Sono così lieta del vostro arrivo! Sono sempre circondata da uomini che non sanno fare altro che pensare alla guerra e ai tornei.» lanciò un’occhiata di finto disgusto al marito e poi ritornò a concentrarsi su di me «Siete così bella principessa, io sono Katrina e per qualsiasi cosa potete rivolgervi a me. Domattina vi farò trovare un bell’abito per il torneo e potremo andarci insieme, lasciando gli uomini ai loro noiosi affari! Cosa ne dite?»
«Ne sarei estasiata.»
«Eccellente, eccellente!» urlò battendo le mani, sembrava completamente pazza, ma comunque simpatica «Bene, adesso andate a riposarvi che sarà una lunghissima giornata domani!» prese sotto braccio il marito e sventolando la mano urlò ancora una volta «Buonanotte!»
«Buonanotte anche a voi!» dicemmo in coro io e il nonno per poi scoppiare a ridere. Due servi ci fecero segno di seguirli e così ci incamminammo lungo un corridoio «È sempre stata molto... Espansiva.» commentò il nonno «Ma è davvero una brava donna.»
«Mi piace. Come anche James, lo trovo molto simpatico.» 
Ci fermammo davanti a due porte chiuse poste l’una davanti all’altra «Dormite bene.» 
«Anche voi Cassidy.» ed entrambi ci richiudemmo la porta alle spalle.
  
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