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Autore: valec00    08/02/2016    1 recensioni
Era una mattina di novembre.
Come al solito stavo andando a scuola.
C’era qualcosa nell’aria quel giorno, non saprei dire di cosa si trattasse.
Ero giunta in un quartiere che non conoscevo, non sapevo come avessi potuto sbagliare strada, ma ormai...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il bastone

Quel signore, di cui non conoscevo il nome, mi slegò e, così, mi convinsi definitivamente a dargli fiducia.
Gli chiesi come mai non sapessi trovare da sola la via di casa e mi disse che i diavoli mi avevano fatto un incantesimo affinché fossi guidata in quel viale che, non esisteva nel mondo reale, ma che avevano creato i diavoli per catturarmi.
Camminammo per un po’ in silenzio finché non mi accorsi di essere in un luogo conosciuto, la stradina che portava a casa della mia amica Ilaria, che si trovava a due chilometri da casa mia.
<< A quanto pare ho camminato parecchio stamattina >>
<< Già, io ti sto riportando a casa, ma è lì che si trova il bastone >>
<< Scusa tanto, ma credo sia meglio per te non conoscere la sua posizione >>
<< Hai ragione, ragazza. Com’è che ti chiami? Ci siamo messi a parlare e non ci siamo nemmeno presentati >>
<< Elena >>
<< Piacere, Edmondo. Sai, Elena è davvero strano che tu mi abbia creduto senza neanche una prova >>
<< Diciamo che ho abbastanza fiducia nelle persone >>
Sapevamo entrambi che ciò non era vero, ma Edmondo capiva benissimo che anch’io potessi avere dei segreti.
Una volta giunti a casa, mi assicurai che non ci fosse nessuno dentro e non avendo le chiavi, mi intrufolai dalla finestra della mia camera che si poteva raggiungere arrampicandosi sopra ad un cipresso. Fortunatamente la finestra ea aperta.
Entrai dentro e una volta che vidi il letto, mi sembrò che fossero passati secoli dall’ultima volta che mi ci ero sdraiata.
Smisi di pensarci e arrivai il prima possibile in cantina dove in un angolo remoto nascosto da altre mille cianfrusaglie scorsi il bastone di legno ma di color oro che luccicava.
Non so come fosse accaduto ma il bastone brillava come le stelle in cielo e, avevo un po’ di paura a prenderlo in mano.
Vinsi la paura, lo presi ed un’intensa carica di energia mi fece sentire più viva, come se con esso avessi potuto fare qualunque cosa.
Non persi tempo e tornai subito da Edmondo cercando di lasciare tutto come lo avevo trovato.

<< È questo il bastone vero? >>
<< Sì e brilla >>
<< Già, mi sento una persona nuova >>
<< Brilla di quel colore oro solo se è in mano ad un custode >>
<< Sì va beh, ma io vivo sulla terra non nel tuo mondo >>
La mia voce era piuttosto flebile, perché pian piano stavo apprendendo qualcosa che mi spaventava, anche perché c’era un po’ di fondamento in quello che Edmondo mi diceva.
Era da quando ero piccola che facevo sogni strani su angeli e diavoli e ora pian piano stavo giungendo alla verità.
<< Bene come dici tu allora, ma ora che facciamo? >>
<< Andiamo nel tuo mondo col bastone >>
<< Lo sai che ora sono costretto ad obbedirti >>
<< Ok, comunque con o senza bastone, credo ormai di fidarmi di te. Andiamo nel tuo mondo così mi dimostrerai che esiste >>
<< Colori dell’arcobaleno, che raggiungono quasi il cielo, mostratemi la via, così che io possa raggiungere la terra mia >>
  
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