Odio lo zoo.
Trovo che sia un posto inutile, il cui unico scopo è… no, a ben pensarci non ha alcuno scopo.
Io ci sono dentro, purtroppo.
Ci sono stata portata contro la mia stessa volontà, con la promessa che mi sarei divertita e soprattutto che sarei stata bene.
Non è stato così, ovviamente.
Ma adesso sono qui, e non posso fare altro che guardare quelle bestie che si agitano senza sosta dietro le sbarre delle gabbie.
Urlano, corrono, mi pungolano.
Io provo a scostarmi, ma mi trovano sempre, e mi toccano senza pudore.
Ciò che più mi irrita è però il fatto che quelle bestie – non possono essere definite in alcun altro modo – gettano attraverso le sbarre rifiuti di ogni genere: cartacce, cicche di sigarette, fazzoletti sporchi, gomme da masticare che ormai non hanno più nessun sapore.
Così facendo inquinano il mio ambiente vitale, sporcano la mia dimora con noncuranza, senza neanche preoccuparsi di ripulire.
Per tale motivo odio lo zoo, nel quale però sono costretta a rimanere fino a quando respirerò.
È colpa di quelle bestie senza ritegno se la mia vita è così.
Io sarò anche una scimmia, certo, ma a volte penso che non sia io il vero animale.