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Autore: eppy    08/02/2016    7 recensioni
Esiste un punto zero, un momento difficilmente definibile e quasi impercettibile, che condiziona la vita di ognuno di noi.
Ovviamente, il mascalzone presenta una fisionomia che lo rende perfettamente simile a tutti i suoi gemelli, ma uguale a nessuno di loro. Il problema è che la differenza in superficie è talmente sottile, che il 99,9% delle volte non viene notata nè dal diretto interessato/a, nè da chi gravita intorno, e lo si attraversa con lo stesso atteggiamento di sempre, senza minimamente sospettare che nasconda il più profondo dei vortici, capace di deviare o addirittura invertire la rotta della nostra esistenza in modo talmente subdolo e al contempo meraviglioso, da non farcene nemmeno accorgere. E' sconvolgente pensare a quanto potere possa custodire un solo, apparentemente banalissimo istante: può condurti verso un porto, una spiaggia sicura, o mandarti alla deriva..e succede in un attimo, inafferrabile e irripetibile.
Jane e Chris, i protagonisti di questa storia, si erano incontrati proprio nei rispettivi punti zero, che per qualche motivo coincidevano a loro insaputa.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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" Dove siamo diretti?" 
Ovviamente fu quella la prima domanda che Chris le pose non appena ebbe ingranato la prima.
Ma Jane, in quell'esatto istante, si rese conto che non lo sapeva nemmeno lei.
Oddio, sapeva di dover raggiungere la casa di Sophie, ma non essendoci mai stata prima, non aveva la più pallida idea di come arrivarci.
Ma perchè non ci aveva pensato prima? Dio..la presenza di Chris l'aveva distratta fino a quel punto? Evidentemente sì...e ora avrebbe fatto la figura della scema, di nuovo, in quella giornata piuttosto insolita.
" Promettimi di non ridere, nè di pensare che sono pazza sul serio" 
" Perchè?" domandò lui, voltandosi verso la ragazza, nei suoi occhi e nel suo sorriso già una nota di divertimento e d'ilarità nonostante l'ammonimento
" Non so dove andare" ammise a quel punto Jane.
Lui la guardò sbigottito, ma anche in quel frangente la ragazza non potè fare a meno di pensare a quanto fosse bello. Erano i suoi occhi, e il suo sorriso, e le sue fossette, e quella capigliatura non ben definita, e soprattutto il suo senso dell'umorismo, a scatenare qualcosa dentro di lei.
Jonas. Doveva semplicemente focalizzarsi su di lui. Come aveva fatto prima di incontrate Chris, e come aveva continuato a fare anche dopo, praticamente fino al momento dello scontro con i cupcakes.
" Scherzi, vero?" domandò lui, tornando a fissare la strada
" No..non ci sono mai stata a casa sua. Sì, lo so che suona strano dato che ti ho detto che Sophie è la mia migliore amica, ma non ci conosciamo da molto...voglio dire, ci siamo legate subito, ma sono soltanto pochi mesi, e ogni volta che abbiamo studiato insieme, lo abbiamo fatto da me, al campus, mai da lei" parlava ininterrottamente
" Se qualcuno mi avesse detto che non solo ti avrei rivista, ma mi avresti rovesciato dei dolci addosso, e poi mi avresti concluso con il farmi girare in tondo per tutta la città, non ci avrei mai creduto!" e così dicendo, accostò di lato.
" Nemmeno io" concordò Jane, in quel momento addirittura divertita
" Davvero Chris...non voglio farti perdere altro tempo, me la cavo da sola, grazie di tutto" e in un repentino cambio d'umore, aveva già afferrato la maniglia della portiera dell'auto, quando lui la bloccò.
" Ma dove vai? " le afferrò delicatamente un braccio costringendola a voltarsi nella sua direzione, costringendola a sostenere il suo sguardo
" Avanti..non fare sciocchezze. Resta qui, Jane" sussurrò, i suoi occhi verdi fissi in quelli scuri di lei
" Non ti lascio fino a quando non saremo arrivati a casa della tua amica" disse subito dopo, scatenando un qualcosa di non ben definito nel cuore della ragazza.
Ci teneva a lei, quello era inequivocabile. Nonostante avessero trascorso non più di un pomeriggio e una serata insieme, in qualche modo le voleva bene. Chissà, magari sarebbero potuti diventare amici.
Che poi, pensandoci, come mai Chris, che le aveva detto di essere originario di una cittadina irlandese distante più cento miglia da Belfast, si trovava lì?
Jane vi si era trasferita qualche mese prima, per iniziare lì la propria carriera universitaria. Il suo paesino d'origine era raggiungibile in circa novanta minuti di treno, partendo da Belfast, ma si trovava dal lato opposto rispetto al luogo natio di Chris.
" Sono felice di essermi scontrata proprio con te" ammise candidamente, ma l'attimo dopo si pentì di quella confessione, e si affrettò a riportare la conservazione sull'argomento principale.
Non gli diede nemmeno modo di rispondere, ma quel cambiamento di rotta fu così veloce, che Chris non potè non interrogarsi sul motivo di quella scelta improvvisa. 
" Il telefono è quasi scarico, ma penso di riuscire a chiamare Sophie e chiederle informazioni riguardo alla strada da seguire"
E perchè diavolo non ci aveva pensato subito, non appena era salita in macchina con Chris?  Jane preferì non indagare su quella sua improvvisa sprovvedutezza, perchè sapeva bene che se lo avesse fatto, avrebbe finito per ammettere a se stessa che ancora una volta, era stata lui a distrarla.
Non appena recuperò il dispositivo dalla tasca del suo parka, si accorse dei sei messaggi e delle due chiamate perse, tutte da parte dell'amica.
Era stato stupido da parte sua non mettersi subito in contatto con lei, ma che poteva fare se tra tutti gli abitanti, gli studenti e persino i turisti di Belfast, aveva beccato proprio lui? Lo stesso ragazzo che non molto tempo prima e in una circostanza piuttosto singolare, le aveva dato un bacio che continuava a ricomparire nella sua testa nei momenti più inopportuni.
Poteva giurarlo sul suo amore incondizionato per Londra: prima dello scontro di quel pomeriggio, lei a Chris non ci aveva mai pensato.
Che le prendeva adesso?!
" Jane! Ma dove sei finita? Tutto a posto? Mi sono accorta che avevi rovesciato tutti i cupcakes quando ero già sull'autobus, e ho provato ad attirare la tua attenzione, ma tu sembravi rapita dal tipo al quale sei andata addosso! Che è successo...classico colpo di fulmime? E poi il bus è partito, e io non sono riuscita a fermarlo...però mi aspettavo che saresti arrivata con il successivo. Dove diavolo sei?"
" Scusa scusa scusa..davvero, perdonami Soph. In effetti è successo un casino, ma ti racconto tutto quando arriverò da te...so che sono in ritardissimo e mi auguro che abbiate già pranzato senza di me, anzi, chiedi scusa ai tuoi da parte mia, mi dispiace un sacco."
Chris si chiese chi delle due fosse più logorroica, ma trovava adorabile il modo in cui Jane si scusasse per delle piccolezze, come aveva fatto con lui.
" No no tranquilla...ho spiegato ai miei cosa è successo, è tutto a posto. Ma tu dove sei?"
" Siamo praticamente fermi sul lato della strada, a pochi metri della fermata del pullman..solo che non sappiamo come arrivare da te"
" Oh beh, non è difficile, praticamente-" e si bloccò di colpo
" Scusa, ma perchè parli al plurale? Con chi sei?"
" Ciao Sophie, mi chiamo Chris" fu lui stesso a rispondere, e di colpo Jane si rese conto che avesse sentito praticamente tutta la conversazione. Anche la parte in cui l'amica le aveva detto che pareva rapita dal tipo al quale era andata addosso.  Non riuscì a impedire alle sue gote di tingersi di rosso, mentre Sophie, a sua volta presa in contropiede, moromorò un timido 'ciao'.
" Soph, dimmi che strada dobbiamo seguire" tentò di recuperare, facendo del suo meglio per apparire indifferente
" Si si mamma. E' Jane..sta bene, stanno..cioè sta arrivando" la sentì parlare con la mamma
" Sophie, ti prego, il cellulare è scarico! Dimmi dove andare" la pregò Jane
" E scusami ancora con tua madre, anche per questo" disse, sconsolata.
Chris non riuscì a reprimere un sorriso, e per rassicurarla, poggiò una mano all'altezza del ginocchio di lei. Era evidente che Jane si sentisse in colpa per tutto per casino, ma insomma, anche lui non era stato attento a scansarla, e tutto sommato, ne era pure felice. Altrimenti avrebbero praticamente camminato fianco a fianco, in direzioni opposte, senza accorgersi l'uno della presenza dell'altro.
" Allora. Seguite la strada fino al primo incrocio, a quel punto girate a destra, proseguite ancora fino a quando non arrivate alle Poste Centrali, e girate a sinistra, poi andate ancora avanti per un po', e svoltate in Posdem Street. Casa mia è la seconda sulla destra. Spero di aver spiegato bene" concluse Sophie
" Destra, alle Poste a sinistra, e poi Posdem Street..ce la possiamo fare" decretò Jane
" Se non ci vedi arrivare entro mezzora, attivati per venirci a recuperare" si inserì Chris, avvicinandosi all'apparecchio per farsi sentire da Sophie, e di conseguenza avvicinandosi anche a Jane.
Durò soltanto qualche istante, ma la ragazza percepì chiaramente l'odore del suo dopobarba alla menta. Dio, quanto era buono!
Comunque, giusto per la cronaca, stava fallendo miseramente nella sua missione di trovare quanti più difetti possibili in Chris.
Fu l'arrivo di un messaggio whatsapp sul suo cellulare ormai al 2% di carica a distrarla.
" Prega che Sophie non si sia accorta di aver dimenticato un incrocio" disse, aprendo il messaggio, e zittendosi di colpo. Non era la sua migliore amica.
" Allora, devo tornare indietro?" domandò lui qualche istante dopo, incuriosito da quell'improvviso silenzio da parte di Jane
" No, no..è giusto" rispose, sentendosi leggermente a disagio. Non sapeva nemmeno lei perchè.
" Non è Sophie?" si informò candidamente il ragazzo, fortunatamente non la guardava per tenere sotto controllo la strada
" No, è-" e si bloccò di nuovo: doveva dirglielo o no? 
Ma certo che doveva dirglielo, non c'era nulla di strano nel fatto che avesse un fidanzato. Beh,  non ci sarebbe stato nulla di strano se non avesse trascorso l'ultima mezzora a pensare a quanto fosse bello Chris.
" E' Jonas. Mi ha chiesto cosa mi ha preparato la mamma di Sophie" disse, esponendo persino il contenuto del messaggio per dimostrare a se stessa che non ci fosse nulla da tenere segreto
" Cupcakes. Non glielo hai detto?" le rispose lui, prendendola ancora una volta in giro, e facendola ridere di nuovo.
" Questa cosa resterà nella storia, vero?" si assicurò Jane a quel punto, fingendo di guardarlo storto
" Certo! Sarai ricordata nei secoli a venire come quella che non è capace di avanzare con una scatola di dolci tra le mani" la provocò Chris
" E smettila una buona volta" gli tirò un leggero pugno sul braccio
" Sei tu che te le cerchi" le fece notare, rivolgendo di nuovo l'attenzione a lei, prima di strizzarle l'occhio..e mozzarle il respiro.
Una cosa era certa: Chris era consapevole del proprio fascino, e sfruttava spudoratamente la situazione a suo vantaggio, come avrebbe fatto chiunque d'altronde.
" Gli racconterò tutto stasera...così conosceranno la mia triste storia anche a Londra" esclamò, prendendosi in giro da sola
" Aspetta, ma quindi è lui? Proprio quel Jonas? State..voglio dire, è il tuo fidanzato?"
Il tono di Chris non era cambiato, ma c'era qualcosa che le suggeriva una certa ansia nell'attendere la risposta. Decise di raccontargli come fossero andate le cose.
" Sì, non stiamo insieme da molto, ma è il mio fidanzato"
Era strano ammeterlo ad alta voce con lui: soltanto Sophie, il resto delle ragazze, e ovviamente Annie, erano a conoscenza di quella relazione. 
" Sono riuscita ad andare a Londra un paio di settimane dopo Capodanno. Ci siamo rivisti, e beh...praticamente stiamo insieme da allora" spiegò
Aveva sognato tante volte di lasciarsi baciare e coccolare da Jonas, ma per qualche strano motivo, quando ne aveva finalmente avuto l'opportunità, non era stato come si aspettava. Si rifiutava categoricamente di ammetterlo a sè stessa, perchè insomma, si trattava di Jonas, lo stesso ragazzo che aveva aspettato di incontrare per più di un anno, quello per il quale si distraeva così facilmente in facoltà iniziando a fissare il vuoto con occhi sognanti, ma la realtà l'aveva in qualche modo delusa.
" Lo sa che ti ho rubato un bacio la notte di San Silvestro?"
E lì Jane rischiò sul serio di andare a fuoco. Ok, era ovvio che Chris ricordasse quel bacio, ma sentirselo dire ad alta voce, no..a quello non era proprio pronta.
" No..ma che centra. Allora non stavamo insieme" spiegò subito, prendendo a strofinare i palmi sulle gambe coperte dai jeans
" E tu, ce l'hai una ragazza?" sì, si salvò da quella situazione, rivolgendogli lo stesso tipo di domanda
" Si chiama Megan" rispose Chris, continuando a guidare "siamo usciti insieme diverse volte, e siamo stati bene, ma non è una cosa seria"
Accortosi dell'espressione non proprio rassicurante di Jane, che lo aveva guardato per tutto il tempo con la coda dell'occhio credendo di non essere notata, pensò di spiegarsi meglio.
" Non frainterdermi...voglio dire soltanto che sono lontano dal considerla l'amore della mia vita. Ho vent'anni, e penso sia troppo poco per fare promesse riguardo il futuro...poi, ora che sono qui, insomma, non posso prevedere cosa succederà" spiegò, senza sapere di aver assolutamente ragione rispetto all'impossibiltà di prevedere gli eventi.
" Sì, penso di aver capito cosa intendi" In effetti nemmeno lei riusciva a vedersi al fianco di Jonas per sempre, ma quel pensiero lo tenne per sè.
" Ma, a proposito...che cosa ci fai qui? Come ci sei finito?"
Solo allora si rese di nuovo conto di non saperlo, e di non averglielo nemmeno chiesto.
" Sono arrivato a Belfast quanche giorno fa, insieme a Zack, mio amico e compagno di corso. Siamo qui per un progetto della nostra università, e resteremo almeno per i prossimi sei mesi" e inspiegabilmente, quella fu per Jane una buona notizia. Forse dopottutto si sarebbero rivisti sul serio, magari spesso, avrebbero trascorso del tempo insieme e sarebbero diventati amici.
Sì, perchè nonostante Chris fosse obiettivamente bello, gentile e simpatico, lei aveva già un fidanzato, altrettanto carino, gentile e simpatico. Forse..le suggerì una vocina che si preoccupò di zittire immediatamente.
" Chris, le Poste Centrali! Dovevi girare a sinistra" realizzò in quel preciso istante, quando era già troppo tardi
" L'ho fatto apposta a sbagliare strada..speravo non te ne accorgessi" la spiazzò lui
" E perchè?" domandò, il cuore che le martellava nel petto nonostante non ci fosse un bel niente per cui martellare
" Perchè mi sto divertendo, e vorrei poter chiacchierare ancora un po' con te" aggiunse subito dopo, come se fosse la cosa più ovvia del mondo
Jane lo guardò di sottecchi "bel modo di nascondere la tua memoria da pesce rosso" borbottò, sinceramente divertita
" La mia che?" si informò Chris
" Lascia perdere, e torna indietro." lo incitò lei, e dopo un paio di minuti finalmente scorsero la casa Sophie.
" Vuoi entrare? Sono sicura che Soph voglia conoscerti" butto lì Jane, non sapendo nemmeno lei come comportarsi. Comunque le sembrava scortese non invitarlo a restare, dopo tutto quello che gli aveva fatto passare quel giorno.
" No, non preoccuparti, devo andare. Sarà per un'altra volta" declinò lui l'invito, riaccendendo il motore dell'auto.
" Va bene, allora...non so davvero come ringraziarti per oggi, Chris" sorrise lei, concedendosi di perdersi nel verde di quegli occhi, prima di separarsi da lui
" Un modo ci sarebbe" e senza fare una piega, il ragazzo picchiettò con un dito la propria guancia, in un esplicito invito. Jane, imbarazzatissima, ma intenzionata ad accogliere la proposta, si avvicinò lentamente a lui, fino a posare delicatamente le labbra sulla guancia di Chris.
" Grazie" disse di nuovo, recuperando in fretta le distanze, uscendo dall'abitacolo e lasciandolo lì, a sorridere inconsapevolmente tra sè.





BUONSALVEEEEE!!!
Eccomi tornata con i nuovo capitolo di questa storia che ci terrà compagnia sicuramente per tutta la primavera :)
Abbiamo avuto modo di conoscere il motivo per il quale sia Chris che Jane si trovano a Belfast..e beh, seembra che tra i due ci sia già una certa complicità. Ma le cose non fileranno affatto lisce, e tra qualche capitolo, quando entreremo nel vivo della storia, ve ne recendete conto da soli.
Godetevi questi capitoli per così dire 'tranquilli', perchè dopo si innescerà una catena di eventi impossibile da arrestare. Basta, sto parlando troppo.
Ci sto mettendo cuore e anima per scrivere questa storia, e per me rappresenta anche una sfida, perchè come noterete più in là tratterà degli argomenti un po' più delicati del solito...spero di essere all'altezza degli obiettivi che mi sono posta, e voi,  mi raccomando, non esitate a recensire ;) <3<3<3<3
Grazie ovviamente ca chi l'ha già fatto, e a chi lo farà...per me è davvero importante ;)
Un bacione, e a lunedì porssimooooooooo







  
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