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Autore: EllieGoodman    21/03/2009    6 recensioni
Ognuno di noi ha un segreto, e forse questo segreto nasconde una grande verità che potrebbe cambiare la nostra vita radicalmente. Scarlet, giovane londinese trasferitasi a Boston sembra solo nascondere il desiderio di tornare a Londra, ma a quanto pare i nuovi amici sembrano vivere solo di segreti, soprattutto quel ragazzo dai capelli ricci...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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:( i preferiti sono diminuiti.
Passiamo ai ringraziamenti:
Virgiiin:Noto che non sono l'unica pedofila della situazione. ahahah, anchio amo Frankie più dei fratelli, é troppo carino e paffutello, da abbracciare tutto il giorno. XD Vabbé, lasciamo perdere le mie manie e passiamo a ringraziarti. Sei sempre troppo gentile. Sinceramente Albert prima di vedere un film dove uno come lui voleva suicidarsi davanti a tutta la scuola, volevo tenerlo lo sfigato di turno, però ha avuto la sua vendetta. Rose credo che non apparirà più dato che il ruolo delle stronze l'hanno già preso Cammie e le gemelle. Per Joe e Margot leggi e scoprirai. ahahah :) Frankie rimane il mio loooove preferito. Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento. Un bacione <3
Maggie:Sei tu l'esagerata dato che io non sono per niente brava. Grazie mille comunque, troppo gentile. Per gli anni dei fratelli ho voluto ringiovanire i due fratelli maggiori per non creare troppa differenza d'età tra i vari protagonisti. Quindi Frankie e Nick hanno la stessa età come nella realtà, quindi otto e sedici, mentre Joe na ha diciassette e Kevin frequenta l'ultimo anno. :) Spero che questo capitolo ti piaccia. Un bacione. ^^
Potterina Weasley:Ti ringrazio per il consiglio.Spero che non abbia cambiato opinione nel continuare a leggere :)

Mi farebbe molto piacere che le persone che mi hanno aggiunto ai preferiti lasciassero una recensione, anche brevissima, per farmi sapere cosa ne pensano di questa ff. Anche chi legge e basta :) O anche chi ha commenti negativi, dato che mi fa sempre piacere ricevere consigli per migliorare. Grazie ^^

Capitolo quinto:

-Ragazzi, vi devo parlare.-disse Kevin, attirando l'attenzione dei fratelli.
Joe si alzò, tenendo Frankie lontano da lui, fermandolo per la testa, mentre il piccolo Jonas tirava pugni all'aria, credendo di fare male al fratello maggiore.
Kevin sospirò, doveva chiederglielo, perché sapeva che Big Rob, fino a quando non avrebbero accettato, l'avrebbe tormentato. Immaginava che Joe avrebbe subito accettato, pur di pavoneggiarsi come vocalist avrebbe fatto di tutto, ma Nick...cos'avrebbe detto Nick?
Era da mesi che non prendeva in mano una chitarra, e aveva suonato il pianoforte solo quando era venuta a trovarli la nonna Edith, e non rimaneva più alzato fino a tardi per comporre o per scrivere testi.
Sospirò, dicendo ai fratelli di raggiungerli nella sua stanza, non voleva che Frankie o i genitori si intromettessero.
Il padre chiuse il giornale, notando che i fratelli erano spariti al piano superiore, e Frankie era rimasto seduto per terra e provare la scarpe che Joe aveva dimenticato di mettere a posto.
Joe si buttò sul letto, chiedendo il motivo del perché si trovassero lì, mentre Nick si era appoggiato silenziosamente alla porta e guardava in basso, aveva sentito parte della telefonata di Kevin e immaginava già di cosa avrebbero parlato.
-Big Rob mi ha chiesto se potevamo suonare...alla festa di inizio anno.-disse Kevin, sedendosi al contrario sulla sedia e appoggiandosi stancamente allo schienale.
Joe si alzò dal letto, felice come una Pasqua.
-Ci hai chiamato qua solo per questo? Certo che canteremo! Come sempre.-disse Joe, mettendosi a sedere a metà della frase, girandosi verso Nick e perdendo il sorriso.
-Nick, tu vuoi suonare?-chiese Kevin, Nick alzò lo sguardo dalle sue calze bianche.
-No.-disse schietto, lasciandosi scivolare alla parete fino ad accoccolarsi alla parete.
-Ma perché?-chiese Joe, ricevendo un'occhiataccia dal fratello maggiore, che si era avvicinato a Nick con la sedia.
Nick alzò lo sguardo, alcune lacrime gli stavano rigando il volto.
Il motivo era ignoto ai fratelli, era da mesi che Nick era cambiato, in peggio. In tutti i modi avevano cercato di parlargli, di farsi spiegare il perché di quel comportamento, senza avere mai una risposta, tanto che una volta Kevin si era pure infuriato e quasi non l'aveva picchiato a sangue per il nervoso.
Nick non parlava più come una volta, Nick non sorrideva più come una volta, non camminava nemmeno più come una volta e non mangiava come una volta.
Era come se in un giorno qualcuno di onnipotente avesse sottratto a Nick tutta la voglia di vivere, da quel maledetto giorno.
-Nick, guarda che il diabete non può fermarti.-disse Joe, le sue parole erano state pronunicate con dolcezza, ma Nick non si era risparmiato a guardarlo male, come Kevin.
-Non fa niente Nicky, non ti preoccupare, dirò a Big Rob che non vuoi suonare.-disse Kevin, accarezzando i capelli del fratello più piccolo.
Nick alzò nuovamente lo sguardo sui fratelli, che lo guardavano tristi. Aveva gli occhi rossi, ma sulle sue guancie non scorrevano più calde lacrime, ma il suo volto era impresso in una smorfia di dolore e disperazione.
-Io ho paura.-disse timidamente, Joe scese dal letto, sedendosi vicino a lui.
-Nicky, dicci perché hai paura. Siamo i tuoi fratelli, di noi ti puoi fidare!-disse Joe, cercando di essere serio, ma allo stesso tempo amichevole.
Nick scosse la testa e Kevin strinse i pugni, gli dava fastidio essere così inutile, era sempre lui che aveva aiutato i fratelli, era lui che li doveva proteggere ed ora, nel momento più terribile della vita di Nick non poteva far altro che guardarlo e stare zitto.
-Nick, la musica era la tua vita...-cominciò Joe, cercando di far parlare Nick.
-Joe, Kevin, mi dispiace, ma non me la sento, non voglio...-disse Nick, fermandosi mentre alcune lacrime continuavano a solcargli le guancie.
-Senti Nicky-disse Kevin, scendendo dalla sedia e piazzandosi davanti al più piccolo-non importa se hai il diabete, non può fermarti. Tu devi vivere come facevi prima, perché tu ora sei vivo, sei ancora qui e non voglio costringerti e suonare, ma Nick, tu sei nato per la musica e non deve essere una fottuta malattia e rovinarti la vita. Hai capito?-disse infine, mentre anche i suoi occhi cominciavano a luccicare per via delle lacrime.
Nick lo guardò, cercando di abbozzare un sorriso e annuì, Joe si alzò in piedi, sorridente.
-Bene, ora ho già in mente alcuni temi su cui puoi scrivere una canzone...sarebbe carino se potessi fare una canzone su Cammie...no?-chiese Joe, guardando i due fratelli entusiasta.
-Joe..-lo ammonì il fratello maggiore.
Nick si alzò, seguito da Kevin e abbracciò i fratelli.
-Senza di voi non saprei come fare.-disse in un sussurro, Joe ridacchiò.
-Kevin non ti illudere, rimango io il suo preferito.-

-Sai, tu parli tanto degli altri ma non mi parli mai di te stessa.-disse, aprendo un e-mail del fratello.
-Non mi piace...la mia vita é banale, quella degli altri é molto più emozionante!-disse Gracie, dall'altra parte della cornetta.
Scarlet rise, addentando una mela e sorridendo leggendo quello che il fratello aveva scritto.
-Perché ridi?-chiese Gracie, pronta ad ascoltare tutto quello che l'amica le avrebbe detto per immaganizzarlo nel suo cervello pieno di informazioni su altre persone.
-Ma niente, una stupida e-mail. Tu che stai facendo?-chiese Scarlet, guardando l'ora nel piccolo riquadro alla destra dello schermo.
-Ricopiando gli appunti di matematica.-rispose Gracie, sbuffando.
Scarlet rise, ricordando che le aveva prestato gli appunti dato che Gracie era troppo intenta a disegnare sul suo quaderno divertenti vignette con loro due, Jade e Nick come protagonisti.
-Ti piace disegnare?-chiese Scarlet, aveva notato che Gracie non faceva altro, se non svolgere i calcoli, ma il resto del tempo lo dedicava alle esilaranti vignette, creando ad ogni lezione una stupida storia.
L'ultima aveva Scarlet come protagonista, che era una principessa tenuta prigioniera dalla strega cattiva, che aveva assunto una evidente somiglianza con Cammie, mentre Gracie era diventata un ragazzetto di strada e Nick un valoroso guerriero e insieme erano riusciti a salvare Scarlet e uccidere Cammie e le sue due leccapiedi. Era una storiella davvero divertente, e aveva scaturito l'iralità di Scarlet, che sfortunatamente si era fatta notare non solo da Gracie ma anche dalla professoressa che aveva ritirato il quaderno di Gracie.
-Disegno solo quando mi annoio.-disse Gracie, sospirando. Scarlet addentò un altro pezzo di mela, buttando quel che rimaneva, ovvero una misera parte, nel cestino sotto la scrivania.
-Ora vado da Nick.-disse Scarlet, pronta a chiudere quella strana telefonata.
-Da Nick?-chiese Gracie, Scarlet rise, si era scordata di dirglielo.
-Sì, devo fare una ricerca con lui.-rispose, prendendo la sua borsa e uscendo dalla camera, quasi inciampando in Eduard che dormiva pacifico, sbavando sul bel pavimento che Ginevra aveva poco prima pulito.
-Ah, allora ti lascio alla ricerca e salutami Nick.-disse infine Gracie, salutandola e chiudendo la conversazione, Scarlet ripose il telefono su un piccolo comò nel corridoio che Ginevra aveva posto lì dato che trovava che quell'angolo fosse troppo vuoto.
Per quanto Ginevra potesse sembrare una donna precisa e di grande eleganza appena entrati in casa si avrebbe facilmente cambiato idea, ogni minimo spazio era occupato da statuette orientali o africane, ogni angolo aveva un proprio tavolino sul quale c'era una piccola pianta tenuta con grande cura e anche i mobili era particolari e troppo spesso ingombranti.
Quella casa sembrava più un bazzar, ma a Scarlet piaceva, anche se era molto diverso dalla casa che aveva a Londra, che pareva più una chiesa protestante per quanto fosse spoglia e priva di decorazioni.
Sospirò accarezzando Cornelia che era salita su un tavolino scodinzolante e poi salutò anche la donna bionda in vestaglia e uscì di casa, cercando di ricordare la strada che Nick le aveva detto per arrivare a casa sua.
Sbuffò, ci avrebbe messo tanto, e aveva fatto bene ad uscire venti minuti prima.

-Gracie tu ti fai troppe illusioni, ti inventi cose che non accadranno mai!-l'ammonì Jade, sedendosi per terra.
Gracie la squadrò, sedendosi di fronte a lei e tirandole una pallina in testa.
-Però devi ammetterlo, Nick e Scarlet sarebbero una bella coppia!-sbuffò Gracie, giocherellando con una ciocca dei suoi capelli castani, Jade inclinò il capo e alzò un sopracciglio, quando era con Gracie perdeva tutta la sua timidezza.
-Sono due cose completamente diverse.-disse Jade, buttandosi indietro, sulla soffice moquette bianca.
-Tu dici?-chiese Gracie, rimanendo seduta e guardando la stanza dell'amica.
-Gracie, sei venuta a parlami di questo?-chiese Jade, rialzandosi e guardandola male, la chiamata dell'amica l'aveva interrotta nel suo momento di adorazione di Dennis fuori dalla sua finestra.
-Credo sia una cosa importante. Non hai risposto alla mia domanda.-disse concisa Gracie, fissando una foto attaccata alla parete dove erano raffigurate lei e Jade quando erano piccole.
-Ma che ti devo dire...Nick é completamente cambiato...é taciturno, é quasi sempre di malumore...-cominciò Jade, sbadigliando e riappoggiandosi alla moquette.
-Tranne quando c'é Scarlet, hai notato che sorride anche quando c'é lei?-chiese Gracie, notare ogni cosa delle persone per lei era normale, soprattutto se queste persone erano il suo migliore amico e una sua nuova amica.
-Non ho notato. Comunque sono incompatibili. Scarlet é troppo solare per il nuovo Nick.-disse Jade.
Gracie sbuffò, dandole una scherzosa sberla sulle gambe.
-Jade hai mai sentito parlare del detto "gli opposti si attraggono"?-chiese Gracie, ridendo.
-Non sai quante volte...-sospirò l'amica, mentre nella sua mente appariva l'immagine del bel volto del fratello di Gracie.
-E dell'amore a prima vista? Del colpo di fulmine?-chiese nuovamente Gracie, troppo presa dai suoi pensieri per notare il tono sognante dell'amica.
-Oh anche di quello...-sospirò Jade.
-Allora non vedo il perché Scarlet e Nick non si dovrebbero mettere insieme. Secondo me lei farebbe bene al buon e vecchio Nicky.-disse Gracie, sorridendo soddisfatta.
-Ti ricordi l'ultimo volta che hai voluto imitare cupido cosa é successo?-chiese Jade, come per far tornare in sé l'amica.
-È Elin che ha capito male quello che intendevo...non é colpa mia se é mezza russa e non mi capisce. Io le ho detto che sicuramente a fine serata Oliver l'avrebbe baciata, ma lei ha capito male...é lei che lo ha baciato subito...-sospirò Gracie, ricordando l'esilarante festa di fine anno.
-È rimasta rinchiusa in casa per un'estate poveretta.-sospirò Jade.
Quella di Elin era una storia che faceva ridere parecchio Gracie e disperare molto Jade.
Elin era arrivata due anni prima nella loro scuola, ed era diventata amica di Jade e si era innamorata di Oliver, ragazzo dell'ultimo anno e Gracie, come sempre ci aveva messo lo zampino, ma Elin, per un incomprensione linguistica, alla festa di fine anno, si era catapultata tra le braccia di Oliver, baciandolo davanti a tutti e soprattutto davanti a Mary, la sua ragazza e così si era scatenata un'enorme rissa, non solo tra le due ragazze, ma sfortunatamente anche il povero Oliver fu vittima dell'ira di Mary.
E così la povera Elin era rimasta a casa un'estate, con un braccio fratturato e l'autostima sotto terra, mentre Oliver aveva lasciato Mary e pare che dopo la ragazza abbia avuto un ennesimo scatto d'ira, infatti per qualche settimana il ragazzo era andato in giro con un occhio nero e una grande botta sul braccio.
-Pensa se fossi stata tu al posto di Elin...-disse Jade, mentre Gracie scoppiava nell'ennesmo scatto di ilarità.
-Ma non succederà mai.-disse Gracie, calmandosi.
-Bhe, il ragazzo dell'ultimo anno c'é...ci manca solo la Gracie della situazione.-disse acida Jade, scoppiando poi in una risata.
Gracie grugnì.
-Non ci trovo nulla di divertente.-balbettò offesa Gracie.
-Però mi immagino la scena dove tu corri tra le braccia di Kevin e lo baci davanti a tutti...uhm...é vero manca anche la fidanzata schizzata!-disse Jade, scoppiando nuovamente a ridere.
Gracie sorrise, quella scena l'aveva immaginata tante volte anche lei.
-Piantala...lo sai che tra me e Kevin non succederà mai nulla.-sospirò, tirando un calcio all'amica.
-Anche fra Elin e Oliver non poteva succedere nulla.-disse fra le risate Jade, mettendosi a sedere e tenendosi la pancia dolorante.
-Taci...-grugnì Gracie alzandosi.
-Dove vai?`-chiese preoccupata Jade, non voleva certo far arrabbiare l'amica.
-È rimasto ancora qualche rimasuglio di cibo nella dispensa?-chiese Gracie, senza degnarla di uno sguardo e uscendo dalla stanza.
Jade si alzò per seguirla, doveva segnarselo da qualche parte: Kevin Jonas era un argomento off limits.

-Ciao Scarlet, sei in ritardo.-disse Nick, aprendo sorridente la porta, Scarlet arrossì.
-Scusa, é che mi sono persa...-balbettò in scusa, entrando in casa.
Arrossì ancora più vistosamente notando quattro paia di occhi che la guardavano inquisitori.
Un paio appartenevano ad una donna, dai ricci scuri e dal sorriso materno, un'altro appartenevano ad un bambino bassino e paffutello, mentre le altre quattro paia appartenevano a due persone che già conosceva, Joe e Kevin, che nascosti per metà dalla porta del salotto la guardavano sogghignando.
-Ciao, tu devi essere Scarlet. Io sono Denise, la madre di Nicholas.-disse la donna, scrutandola da testa ai piedi, perdendo leggermente il sorriso che aveva avuto fino a quel momento.
La donna si avvicinò a Scarlet insieme al bambino che subito le tirò la maglietta giâ troppo lunga.
-Tu sei la nuova ragazza di Nick?-chiese il bambino, facendo quasi uscire del fumo dalle orecchie della povera Scarlet, mentre alcune risate provenivano dal salotto e il piccolo bambino riceveva uno scappellotto nervoso da Nick.
-Allora noi andiamo...ciao famiglia!-grugnì Nick, scuotendo il capo desolato e uscendo con la ragazza.
Il silenzio piombò fra i due, che fu interrotto dallo scatto della porta che si apriva e comparve il piccolo Frankie.
-Joe ha detto di non sbaciucchiarvi troppo.-disse il piccolino, ingenuamente ma con un sorriso furbetto dipinto in volto.
Nick arrossì, diventando come il maglione scarlatto del fratello mentre Scarlet rimaneva girata per non mostrare la sua faccia rossa come un peperone.
-Dì a Joe che se fa ancora una battuta simile la canzone se la può anche scordare.-
Una voce si sentì dietro alla porta e dietro a Frankie apparve la figura di Joe Jonas in persona.
-Non osare fratellino o la tua vita finisce qui in questo momento.-grugnì il mezzano, mentre Nick tornava del suo colore naturale e si girava, continuando a camminare, ignorando completamente il fratello che ancora gli sbraitava dietro.
-Che canzone?-chiese Scarlet, appena furono fuori dal cancello della casa.
Nick fece spallette sbuffando.
-Una stupida canzone che dovrei...scrivere.-disse il ragazzo, aprendo il portone della grande biblioteca pubblica.
-Scrivi canzoni?-chiese Scarlet, sorridente, sedendosi ad un tavolo, di fronte a Nick.
-Scrivevo...-sussurrò Nick, aprendo un libro e cominciando a leggere.
-E come mai non scrivi più?-chiese Scarlet, abbassando il tono della voce e aprendo un'altro libro.
Nick alzò lo sguardo, fissandola un po' tra lo stupito un po' tra il divertito.
-Gracie ti ha contagiato?-chiese Nick, quasi abbozzando ad una risata.
Scarlet arrossì, forse era vero, ma non c'era niente di male a porre domande per conoscersi meglio.
-Scusa...-fu solo quello che riuscì a dire, Nick scosse la testa.
-Non fa niente, comunque non suono ne scrivo più da...qualche mese...ho perso tutta la mi ispirazione.-rispose infine Nick, ricominciando a leggere il grande libro.
Scarlet annuì, fissandolo a lungo. Non aveva mai pensato a Nick come un musicista, certo, aveva sentito che aveva una bella voce, ma mai avrebbe pensato che componesse canzoni.
Sorrise nel vederlo così interessato a leggere, con la fronte leggermente corrugata, una mano sotto il mento per sorreggere la testa e gli occhi che scorreva ad ogni riga, mentre alcuni ricci ribelli gli ricadevano sulla fronte.
Sospirò, ricominciando a leggere, non interessandosi minimamente a quello che c'era scritto, di sottofondo sentiva il respiro di Nick che la distraeva, così alzò lo sguardo nuovamente dal libro e si sporse per prendere il quaderno di Nick, così da segnare i punti importanti di cui parlava il testo.
-Ma cosa...-sussurrò, notando che il quaderno era tutto scritto, nessuna pagina era stata risparmiata, Nick alzò lo sguardo e quando si accorse che quello che teneva in mano Scarlet era il suo quaderno glielo strappò di mano.
Nick lo fissò a lungo, prima di riporlo di nuovo vicino a lui.
-Nick...erano canzoni quelle?-chiese Scarlet, ancora con la matita in mano e la faccia dipinta in un sorriso gentile.
Nick annuì, quasi imbarazzato.
-Ma sono vecchie...-rispose.
-Fammele leggere!-disse Scarlet, ridendo, Nick scosse la testa, muovendo i meravigliosi ricci che gli ricaddero nuovamente sulla fronte.
-Daiii!-piagnucolò lei, alzando la voce, mentre un ragazzo alto e stralunato li guardava in cagnesco.
-Te le faccio leggere se mi prometti di non gridare!-disse Nick, scusandosi con il ragazzo.
-Siii!-gridacchiò nuovamente Scarlet, per poi tapparsi la bocca.
-Scusa...-balbettò, Nick sorrise, era così bella quando faceva così.
Scarlet strappò dalle mani di Nick il quaderno e cominciò a leggere, interessata, mentre Nick la fissava: era così bella, con i corti capelli che le ricadevano sul volto chino, gli occhi scuri che si muovevano velocemente a scatti ad ogni strofa, la bocca semi aperta che la faceva sembrare una bambina e il nasino all'insù che si arricciava quando non capiva la scrittura.
Poi Scarlet chiuse il quaderno, sorridente.
-Mi piacerebbe sentirne qualcuna. Sembrano belle.-disse con un sorriso che Nick non aveva mai visto in vita sua, un sorriso stupendo e solare.
Rimasero qualche minuto in silenzio, mentre lei sorrideva e lui rimaneva immobile a fissarla.
-Sì...va bene.-disse infine, riprendendosi.
-Quando?-chiese lei, spalancando gli occhi estasiata dal consenso del ragazzo.
-Bhe...appena abbiamo finito qua puoi venire a casa mia.-disse Nick, sorridendo.
Scarlet annuì.
-Allora finiamo in fretta!-rise, Nick annuì e ricominciò a leggere.

-Kevin...pensavo fossi tu che...-cominciò Joe, piombando in salotto.
-È Nick che sta suonando, é appena salito con Scarlet.-disse Kevin con un sorriso.
-Stai scherzando?-chiese Joe, sedendosi vicino al fratello che guardava la televisione.
-No...-rispose Kevin, ridendo ad una battuta del telefilm che stava guardando.
-Quindi suoneremo alla festa?-chiese Joe, contento.
-Può darsi...magari é quella Scarlet a fargli quell'effetto.-disse Kevin, sorridente, cambiando canale.
-Lo spero...-disse Joe con un sorriso, appropriandosi del telecomando e cominciando a girare tra i vari canali, fermandosi su MTV e notando un grosso uomo che parlava con un gruppo di ragazzi con i mano delle chitarre e un microfono.
-Pensa Kev, un giorno ci saremo anche noi!-disse Joe, notando il cantante del gruppo in televisione che parlava, immaginandosi al suo posto.
-Dove?-chiese Kevin, distratto.
-Kev, se Nick si riprende noi...potremmo diventare famosi!-sbottò Joe, mentre il gruppo cominciava a cantare una delle loro canzoni migliori.
-Joe, dovresti piantarla con le tua smania per la fama.-disse Kevin, sospirando.
-Che c'é di male, Nick potrebbe guadagnare facendo ciò che ama, tu potresti suonare la chitarra davanti a miglioni di fans urlanti...-cominciò Joe, mentre nei suoi occhi si accendeva una strana luce.
-Mentre tu potresti attaggiarti davanti ai paparazzi con tutte le ragazze famose?-chiese Kevin, immaginando ciò che Joe aveva nella testa da anni.
-Kev, immaginati, la fama, i soldi, le belle ragazze, i miglioni di fan, i concerti in giro per il mondo, ospitati da hotel di lusso...-disse Joe.
Kevin gli tirò un coppino, sbuffando.
-Joe, la fama, i soldi, le belle ragazze, i miglioni di fan, i concerti in giro per il mondo...non sono tutto nella vita!-disse Kevin, sospirando, certo non poteva dire che non gli dispiacessero tutti quei privilegi, ma doveva rimanere con i piedi per terra.
-Hai dimenticato che saremmo ospitati da Hotel super lusso!-sbottò Joe alzandosi, trovandosi davanti un piccolo bambino che saltellava contentissimo.
-Joe piantala di pensare di fare la rock star, non ci riuscirai mai! Ora sbrigati, mi hai promesso che mi avresti accompagnato da Cedric!-disse Frankie, saltandogli addosso, già vestito di tutto punto e con le scarpe ai piedi.
Joe si girò verso Kevin.
-Vai pure...-disse Kevin, ridendo, Joe prese in spalla il fratello e si diresse all'entrata per mettersi le scarpe.
-Allora dove abita Margot?-chiese Joe, sorridente e saltellando con i fratello sempre in spalla.
-Joe, non osare provarci con lei, hai capito?-grugnì il piccoletto.
-Tranquillo nano, ti accompagno e poi me ne vado.-mentì Joe, cominciando a correre facendo gridare Frankie divertito.

  
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